00 05/01/2009 17:24
Pregare ........SENZA CONTEMPLARE......rischia veramente NON di essere vanificata (la preghiera NON è mai vana anche quando è per noi sterile o noiosa) MA DI NON PRODURRE IN NOI  gli effetti desiderati....[SM=g7831] ......
E' il caso del ROSARIO ad esempio........apparentemente NOIOSO con formule ripetitive è invece uno strumento di enorme CONTEMPLAZIONE........
Facciamo caso ad un aspetto che viviamo qui in questi gruppi di dialogo.......
quando usiamo la Bibbia PER DISCUTERE su ciò che noi CREDIAMO PIU' O MENO VERO, i dibattiti si accendono........
ma quando tentiamo di vivere i forum di preghiera...si assiste ad una mosceria...[SM=g7574] ....

Così usare la Bibbia per dire IL ROSARIO...per molti diventa una pratica noiosa perchè si da per scontato il mistero che ci andiamo a leggere....
Ma che cosa è CONTEMPLAZIONE?[SM=g7831]

anche questo termine è composto da due parole: CONTEMPLARE CIOE' PREGARE E AZIONE, CIOE' AGIRE SU CIO' CHE SI E' CONTEMPLATO.........
senza contemplazione dunque, senza LA PREGHIERA impossibile AGIRE COME PIACE A DIO...[SM=g7574]

La vita non ha una missione da compiere, ma è LA missione; scrive poeticamente Goethe: "In principio era l'azione" dall'atto CREATIVO DI DIO, e la Gaudium et Spes osserva al numero 35: "L'uomo, infatti, quando opera, non soltanto modifica le cose o la società, ma anche perfeziona se stesso", Gesù infatti dice che LA FEDE SMUOVE LE MONTAGNE.[SM=g1740722]


1.  Scomponiamo la parola:
CONTEMPL Pregare è prima di tutto un 'lasciar fare' a Dio: "Ma allorchè l'appetito in qualche modo è stato nutrito un poco dalle cose dello spirito e abituato ad esse, con forza e costanza, Dio comincia, come si dice, a divezzare l'anima e a collocarla nella stato di contemplazione, il che suole avvenire molto presto specialmente nelle persone religiose". (S.Giovanni della Croce, Fiamma viva d'amore).


E' stato detto che "Vi sono ben poche leggi invariabili nella vita spirituale; ma fra tutte esse rientra sicuramente questa: Prega come meglio ti piace [perché] le proprie preferenze possono rivelare la via per la quale nostro Signore ti chiama. In tal senso il Rosario è la preghiera migliore, perchè in poche Ave Maria tu hai contemplato tutto il Vangelo." (D.Considine, Dio ci ama, lasciamoci amare).


2.     
AZIONE agire 1 Tessalonicesi 5,17: "pregate incessantemente"; Gesù, in Luca 18,1 racconta la parabola della vedova importuna "sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi".


Come fare? Scrive S.Caterina da Siena: "E tutto ciò che egli fa, fuori dell'orazione d'obbligo, o per carità del prossimo, o per esercizio personale, qualunque sia, è un pregare […] cioè non cessa di pregare chi non cessa di ben operare" (Dialogo della Divina Provvidenza); va sottolineato che si tratta di ciò che è fatto 'fuori dell'orazione d'obbligo'…Non per nulla Caterina da Siena amava ripetere il motto domenicano coniato da san Tommaso d'Aquino che di contemplazione se ne intendeva molto: "CONTEMPLATA ALIIS TRADERE" che vuol dire "portare all'azione quanto si è contemplato"....[SM=g1740721]

Proverbio: per pregare sempre, bisogna pregare qualche volta

3.  Uniamo ora i due termini:CONTEMPL-AZIONE "I laici devono usare tali aiuti [spirituali] in modo che, mentre compiono con rettitudine i doveri del mondo nelle condizioni ordinarie di vita, non separino dalla propria vita l'unione con Cristo, ma crescano sempre più in essa compiendo la propria attività secondo il volere divino. […] Modello perfetto di tale vita spirituale e apostolica è la Beata Vergine Maria […] la quale, mentre viveva sulla terra una vita comune a tutti, piena di sollecitudini famigliari e di lavoro, era sempre intimamente unita al Figlio suo…" (cf Apostolicam actuositatem, n.4).


Negli Istituti religiosi dediti alle opere di apostolato "l'azione apostolica e caritatevole appartiene alla natura stessa della vita religiosa, in quanto costituisce un ministero sacro e un'opera di carità […] Perciò tutta la vita religiosa dei membri sia compenetrata di spirito apostolico, e tutta l'azione apostolica sia animata da spirito religioso" (cf Perfectae caritatis, n.8). Giovanni Paolo II, nell'Esortazione Apostolica Vita Consecrata, scrive a questo proposito al numero 9: "…e tutta l'azione apostolica sia compenetrata di contemplazione".


4.     
L'apostolato dunque non ostacola ma favorisce la preghiera, che è la vita del Padre, vissuta nel Figlio, sotto l'azione dello Spirito (cf Gal 4,6).

Classico è il pensiero, a questo proposito, di S.Vincenzo de' Paoli: "Non è lasciare Dio, quando si lascia Dio per Iddio, ossia un'opera di Dio per farne un'altra o di obbligo maggiore, o di maggior merito. Se lasciate l'orazione o la lettura, se non osservate il silenzio per assistere un povero, oh! Sappiate, figlie mie, che far questo è servire Iddio" (Conferenze alle Figlie della Carità).


Osserva S.Francesco di Sales che le estasi sono di tre specie: intellettiva, affettiva, operativa: "La prima è luce, la seconda fervore, la terza azione; la prima è fatta di ammirazione, la seconda di devozione, la terza di opere… [la terza estasi è] tutta santa, tutta amabile, corona delle altre due" (Trattato dell'amor di Dio).


E S.Gregorio Magno, citato in Vita Consecrata n.74 (sulla spiritualità dell'azione), scrive che: "La vita attiva deve…trasferirci nella contemplativa e qualche volta, da ciò che vediamo interiormente, la contemplazione deve richiamarci meglio all'azione".


 
      Tanto tempo fa, un visitatore entrò in un cantiere dove si stava costruendo una cattedrale. Incontrò un tagliapietre e gli chiese: "Che cosa stai facendo?". L'altro rispose con malumore: "Non vedi, sto tagliando delle pietre! Non m'importunare!".

Il visitatore passò oltre e incontrò un secondo tagliapietre; anche a questo chiese che cosa facesse. "Sto guadagnando da vivere per me e la mia famiglia, altrimenti come campiamo?", rispose l'operaio con tono calmo, mostrando una certa soddisfazione.

Un terzo tagliapietre, infine, rispose con gioia: "Sto costruendo una cattedrale insieme agli altri!". Quest'ultimo tagliapietre aveva scoperto il significato del suo lavoro, e lavorava con entusiasmo.


 Un altra picola curiosità....sapete che cosa vuol dire ENTUSIASMO ?
Entusiasmo  deriva  da 'en theòs', che significa IN DIO.....[SM=g7574]

Non a caso il motto dei monaci è: ORA ET LABORA...e san Francesco diceva: LAVORATE IN LETIZIA, la perfetta letizia.......


La preghiera, amici è l'unica arma che abbiamo CONTRO LE DISTRAZIONI MONDANE...ma la preghiera senza contempl-azione rischia di vanificare in noi ogni sforzo ALLA COMPRENSIONE.....di conseguenza VANIFICA L'AZIONE....cioè la testimonianza che dovremmo dare e che spesso NON SAPPIAMO DARE.....

Un altro esempio?

Il vizio principale, nella mentalità settaria e burocratica di certi religiosi e di laici che si prendono troppo sul serio... consiste nella seriosità e nella mancanza di senso dell'umorismo, e quindi dell'elevazione spirituale che l'ilarità comporta....[SM=g1740730] 

Essi temono, magari anche in buona fede, lo sganasciarsi perché può mettere in crisi il potere che li sostiene e che è improntato sulla paura e sulla superstizione....[SM=g7831] 

L'umorismo per loro è una capacità misteriosa, un terreno sconosciuto e infido. Per questo non vogliono che si rida quando tengono i loro sermoni o quando dalle piazze certi politici emanano il loro grigiore di vita apocalittico....perchè il discorso vale per tutti.... In fondo essi temono che si rida di loro....

Al contrario i veri Maestri hanno riso innanzi tutto di se stessi. Hanno sempre visto il ridere come un gesto sacro....naturalmente inserito in un contesto mai sbeffeggiatore o denigratore, al contrario, ridere, anzi SORRIDERE nel riconoscere i propri sbagli, i propri errori...[SM=g1740727]
Hanno permesso e permettono che si possa sorridere di loro...[SM=g7831] e questo atteggiamento ha sempre favorito la CONTEMPLAZIONE dei loro inegnamenti....ha permesso e permette di AVERE FIDUCIA, di essere incoraggiati, permette di aprire il cuore e la mente... 

Il primo miracolo di Gesù Cristo fu di trasformare l'acqua in vino perché la gente ballasse e ridesse! Se ci voleva tristi non avrebbe compiuto quel primo miracolo proprio ad una FESTA DI MATRIMONIO... e probabilmente non si sarebbe mai rivelato in quella mitezza che caratterizza proprio la serenità che accompagna la contemplazione....[SM=g7831]

Coraggio allora....[SM=g1740717]  CONTEMPLIAMO le meraviglie del Signore...

Vari tipi di silenzio (positivo e negativo)[SM=g7574]


Abbiamo visto come l’atteggiamento di silenzio sia capace di costruire una relazione; anzi, ne ponga decisamente le fondamenta, tanto quanto la parola espressa, intesa come manifestazione esterna di se stessi all’altro. Si vengono così a delineare vari tipi di silenzio, che possono avere una valenza più o meno negativa, tanti quanti sono i modi personali di interpretazione a cui va soggetto il termine medesimo.


- Il silenzio di ascolto è quello che ci permette di ascoltare l’altro fino in fondo, per capire cosa vuole dire e accogliere il messaggio che ci sta trasmettendo. Permette all’altro di esprimere completamente se stesso e il suo pensiero, quando non viene interrotto nel suo parlare.


- Il silenzio reciproco è quello di chi si comprende senza bisogno di troppe parole e avviene quando c’è una conoscenza e comunione profonda fra le due persone che comunicano. Nel nostro caso che stiamo trattando qui nel thread, è la CONTEMPLAZIONE, il silenzio reciproco che senza troppe parole ci mette in comunione con Dio....e attraverso questa comunione avviene il silenzio di ASCOLTO, ossia ascoltare anche DIO...


- Il silenzio di carità è quello che volutamente tace tutto ciò che può nuocere all’altra persona, che non mette in evidenza il male, non mormora. Dice san Paolo infatti che la Carità copre una moltitudine di peccati: non si tratta di tacere il peccato e su di esso, ma comprendere quando NON è il caso di pigiare sul peccato per evitare, in quel dato momento, di umiliare la Persona che magari sta cercando da NOI fiducia e comprensione, o sta cercando di uscire da una qualche situazione drammatica....


- Il silenzio di indifferenza è quello in cui non si vuole comunicare all’altro, non interessa ciò che l’altro ci dice... che ci lascia indifferenti il suo stato di peccato o di bisogno di Dio.


- C’è un silenzio offeso e risentito, proprio di chi non è in pace con se stesso e con gli altri e si isola iniziando a coltivare odio e vendetta... 


- C’è un tipo di silenzio che è peccato, perché si omette ciò che si dovrebbe dire, oppure che può esprimere indifferenza e lontananza da Dio: il silenzio di chi non prega e non comunica con il Creatore. Dice Gesù di gridare dai tetti la Verità, ma bisogna saperla gridare...senza mai offendere il peccatore... e san Paolo rincara la dose, dice: insistete in momenti opportuni e meno opportuni. Il Mondo, NOI stessi, tutti abbiamo bisogno della Verità e la prima vera forma di Carità è di dire la Verità anche a costo della propria della vita....


- C’è il silenzio del perdono, che si instaura quando si evita di sottolineare, rinfacciare, ripetere continuamente gli sbagli e i difetti altrui. E' forse il "silenzio" più difficile da applicare, ma è la contemplazione maggiore....

Mi rivolgo a te, anima beata che il Signore attira nel deserto per parlarti al cuore; a te che l’hai scelto come Unico; anzi, che Egli ha scelto come eterna ostia di lode. Vuoi bruciare come purissima cera dinanzi al suo adorabile Volto? Vuoi come i Cherubini e i Serafini, essere irradiata dalla sua limpidezza, infuocata del suo amore, non essere per Lui, a tua volta, che Luce e Carità?
Se ti tenta l’abisso, domanda al Signore di circondarti di solitudine, di immergerti nel silenzio da Lui abitato, colmato, dove Egli si manifesta. Da parte tua, cerca di vivere così. Per quanto possibile, nella puntuale obbedienza e nella carità perfetta, cercherai di evitare quattro cose, che sono il maggior ostacolo al silenzio interiore e che impediscono l’abituale contemplazione: il chiacchiericcio interiore; le critiche interne; le ossessioni; la preoccupazione di te stessa[SM=g1740717]
Dio, ha creato l’anima tua silenziosa: nel battesimo, in un silenzio inviolato. La colmò di Sé Stesso, solo di Lui. Dopo, a poco a poco, il mondo vi fece la sua irruzione. Fu invasa dal chiacchiericcio che coprì la dolce voce di Dio, e in seguito vi regnò il baccano: anima mia fai ritorno al silenzio battesimale per evitare che il chiacchiericcio mondano ti distolga dalla grazia che hai ricevuto. Il silenzio battesimale ti ricorderà di chi sei figlia e a quale prezzo fosti comprata e a quale regalità sei stata invitata. Il chiacchiericcio del mondo non ti faccia diventare un presuntuoso: evita le maldicenze, poniti mille domande avendo l'umiltà di sapere che non avrai sempre delle risposte, non importa, chiedi sempre e poi taci. Evita il chiacchiericcio del mondo e sviluppa il dialogo con il cuore, parla con il tuo Angelo Custode, inserisci nel tuo mondo la Comunione dei Santi, allora sentirai Gesù bussare alla porta del tuo cuore così da potergli aprire. La tua vocazione non è di aiutare le anime del mondo nei loro affari. Guarda il mondo in Dio, come i beati nel cielo, e non Dio attraverso il mondo. Sii “un sacrificio di lode”: la terra sarà migliore e benedetta. Dovresti essere come la  Vergine,Madre di Dio, luminosa e pura, sola dinanzi all’Ostia, nell’ombra di una cappella deserta, dove tuttavia si ritrovano i cuori del mondo che con Lei hanno detto < Fiat voluntas tua >, e da dove si diramano le grazie per tutta la terra!
Evitati le critiche interiori, quelle che ti fanno compiagere e accettati per quello che sei. Offriti interamente a Dio con tutto il tuo bagaglio di umanità che Dio conosce molto meglio di quanto tu creda di conoscerti: tu conosci la parte peggiore di te, ma Dio conosce la parte migliore di te e le vuole entrambi perchè Lui si fida di te, molto più di quanto tu possa fidarti di te stessa. Solo in questo silenzio tu eviterai le ossessioni interiori che ti possono distruggere e ridurre ad una larva pietosa. Abituati alla Confessione, se ti fidi di un medico a maggior ragione non puoi non riporre fiducia in Colui che ti ha creato e sa come sei fatto e conosce il numero dei tuoi capelli e ti chiamava per nome fin dal tuo concepimento. L'ossessione è una cattiveria del demonio che usa per scoraggiare e allontanare l'anima dalla fiducia in Dio.

Non parlare di te, con te stesso![SM=g7182]

Aumenterebbe in te la vanagloria e la presunzione, ascolta i consigli del sacerdote anche se tu non avessi con essi un buon rapporto. Chi si umilia sarà innalzato. Fa’ quel che puoi, lasciando il resto alla misericordia di Dio. “Dio sa tutto, può tutto e mi ama”: questa sia la giustificazione del tuo abbandono. Vivi al calore luminoso del salmo 22: “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”. Ogni sera il sonno ti colga mentre mormori: “Con le sue ali Egli mi protegge; sotto le sue penne troverò rifugio".
Prega, prega sempre anche quando la preghiera ti apparirà sterile: se l'anima non toccherà gli abissi, mai si potrà elevare, se il chicco di grano non muore non può portare frutto. Ogni giorno, nell’Eucarestia, la Chiesa ti offre come vittima pura, santa, immacolata con Gesù e tu vi acconsenti. Se capisci il mistero della croce e il senso del silenzio, non ti impietosirai di te stesso, non diverrai sterile. Dio ama chi dona con gioia, ogni tuo sacrificio della giornata produrrà il suo frutto. E mentre tu vivi, da qualche parte del mondo qualcuno sta ricevendo i benefici della tua silenziosa offerta a Dio. Lascia che Cristo soffra in te; offrigli il tuo corpo e il tuo cuore, perché possa “portare a compimento nel Suo corpo mistico quanto ha iniziato sul Calvario”. Altrimenti non sei degno della scelta che ha fatto di te. Il bel volto, lacerato e dolorane, il santo Volto rivolto a te, vuol riflettersi in te. Offrigli, concorde e tranquillo, il vergine specchio della tua anima: sulla terra Dio si compiace di riflettere in te la Sua immagine!
Non affliggerti per quello che non puoi fare, e neppure, in un certo senso, per le tue miserie morali. Ti vorresti bello, irreprensibile. E’ una chimera, forse orgoglio, fai cadere le tue ambizioni. Fino alla fine rimarremo peccatori, oggetto dell’infinita misericordia, prediletta da Dio. Non venire a patti con il male; prendi le distanze dalla tua perfezione morale. La santità è innanzitutto teologale, ed è lo Spirito che la effonde nei nostri cuori; non siamo noi a crearla! Sei un membro del Corpo mistico, non dimenticarlo, guarda a Maria e ai Santi, essi si lasciarono plasmare e questo è il segreto della loro raggiunta perfezione, non avevano nulla in più di cui Dio a te, anima prediletta,  non abbia dato. Solo in Maria la perfezione fu perfetta, perchè avessimo un modello puramente umano a cui guardare che plasmato nel silenzio della sua anima, visse la perfetta letizia. Gesù è il modello della trascendenza del Verbo che si fa carne perchè noi diventassimo come Lui.
Di’ convinto ma sereno: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per me, povero peccatore”. E vivi in pace, sotto la protettrice ala di Dio che ti ama. E ti ama molto più di quanto tu possa immaginare, ma solo nel silenzio potrai comprenderlo.
Sia gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo!


[SM=g1740750] [SM=g7182]

[Modificato da Caterina63 05/01/2009 21:06]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)