00 01/12/2008 12:07
  Conversione di un comunista


Una delle conversioni che hanno destato più rumore in America in questi ultimi anni è stata quella di Louis Budenz, direttore dell'Organo comunista "Dayly Worker". Budenz non era certamente un comunista tiepido. Per le sue idee era stato ammanettato e condotto in prigione 21 volte e ogni volta aveva ricominciato da capo.

Una sera d'aprile del 1937, per motivi giornalistici, dovette incontrarsi a un tavolino del ristorante Commodore con quello specialista nel condurre alla Chiesa che è Mons. Fulton Sheen, il famoso propagandista cattolico della televisione americana ed ora Vescovo ausiliario del Cardinal Spellmann, un vero mago delle conversioni: era capitato in buone mani!

Mons. Sheen non perse tempo in diatribe. A un certo punto mise da parte le posate e gli disse: "E adesso parliamo un po' della Madonna". Queste parole per uno come Buden, che in gioventù era stato credente, fecero l'effetto del fulmine.

Mons. Sheen ha una fede straordinaria nella Madonna. I 36 volumi che egli ha finora pubblicati li ha dedicati tutti a Maria. Anche questa volta non s'ingannava.

Quello sfegatato comunista non si convertì quella sera. Lottò ancora per otto anni con sè stesso, ma alla fine non potè più resistere. Si recò da Monsignore per annunciargli la sua conversione. Budenz ha scritto un libro intitolato "Questa è la mia storia" e lo ha dedicato a Maria Immacolata

(Rivista del Clero Italiano)

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Non sono degno

Peter Koch, membro delle SS tedesche, «terrore di Roma», era in carcere, nel reparto dei condannati a morte. Pentito dei suoi enormi misfatti, scrisse una lettera a Papa Pio XII, nella quale chiedeva perdono d'aver attaccato la Basilica di S. Paolo.

Il Papa chiamò Mons. Nasalli Rocca e gli disse: Fate presto, andate a visitare Koch, ditegli che lo perdono. E come prova della mia benedizione portategli questo Rosario. Il Monsignore viene introdotto nella cella di Koch, gli parla, gli comunica il perdono e la benedizione del Papa.

Il condannato a morte si commuove e dice:" La patria mi maledice, e ha ragione. Il tribunale mi condanna a morte, e ha ragione. Il Santo Padre mi perdona ed io non ne sono degno.
Avessi anch'io pensato a perdonare! "

Mons. Nasalli Rocca compie ora il suo ultimo gesto, gli consegna il Rosario del Papa. Fu allora che Koch, scoppiò a piangere: Padre, non sono degno di toccare il Rosario del Papa con queste mani sporche di sangue, me lo metta lei stesso al collo.
Cadde sotto il piombo del plotone di esecuzione, pregando la Madonna.

(Da "Esempi catechistici Jesus - Jesus rosarii" - Editrice domenicana italiana, Napoli)

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[Modificato da Caterina63 21/01/2016 19:17]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)