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Dal volume di padre Stefano De Fiores, Maria nella teologia contemporanea, Centro di Cultura Mariana "Madre della Chiesa", Roma 1991, pp.210-211

Maria

Lo studio del culto di Maria nei secoli XII-XV presenta un vastissimo panorama di documentazione, che spazia dall'Oriente all'Europa e giunge fino all'America

La pietà di Cristoforo Colombo verso la Vergine emerge dai documenti dell'archivio di Siviglia e dai dati biografici, da cui appare tra l'altro che dieci isole scoperte ebbero un nome ispirato a Maria32.

Le 100 omelie bizantine, in gran parte inedite, studiate da E. Toniolo, trasmettono un'immagine vivissima di Maria. Inserita nel tessuto ecclesiale e nelle vicende storiche del tempo, la figura della Theotokos appare come la liberatrice, ma soprattutto come l'operatrice di catarsi per una vita santa. Progressivamente i cristiani d'Oriente comprendono che la preghiera a Maria non deve mirare al suo intervento nei pericoli, ma alla conservazione nella fede dei padri33.

Nell'area occidentale troviamo San Bernardo, la cui devozione mariana è indiscutibile, ma anche Gersone, Duns Scoto e vari dottori dell'epoca scolastica, che hanno offerto alla chiesa una dottrina solida e ispiratrice di una pietà caratterizzata da fervore senza sentimentalismi, da un umanesimo senza esagerazioni34.

Studiando la venerazione di Maria nella mistica tedesca, P. Meinhold conclude che in essa si rivela una devozione piena di vita e un atteggiamento di fede, che parte dal mistero fondamentale dell'incarnazione del Figlio di Dio da Maria.
É un cammino - conclude il teologo protestante - valido anche per noi: «Attraverso Cristo andiamo a Maria, e attraverso Maria andiamo di nuovo a Cristo»35.

Anche la figura originale di Gioacchino da Fiore (†1203) presenta interessanti risvolti mariani. Nell'esposizione dell'Apocalisse, definita dall'abate calabrese «il vangelo del futuro», Gioacchino distingue nella storia della chiesa il tempo della sterilità durato fino al medioevo e quello della fecondità che si protrarrà fino alla fine dei secoli, Maria designa la chiesa spirituale, che porta Cristo concepito dallo Spirito, accoglie la Parola eterna ed è in cammino verso l'unità. Madre della terza età della chiesa, Maria è l'emblema dell'ansia di rinnovamento che ha pervaso Gioacchino da Fiore36.

Il culto di Maria trova spazio nelle varie nazioni e ordini religiosi, nel concilio di Basilea e nelle espressioni liturgiche e paraliturgiche (come il rosario) della pietà.

La psicanalista Bernadette Lorenzo studia la devozione marana in cinque mistiche vissute in Europa tra il XIII-XV secolo, mentre due studiosi cappuccini approfondiscono il titolo nuovo in Occidente di «Sposa dello Spirito Santo» con cui S. Francesco d'Assisi saluta la Madonna37.

NOTE
32 I. Bengoechea, La Virgen Maria en la vida y la obra de Cristóbal Colón, in Acta congressus mariologici-mariani internationalis Romae anno 1975  celebrati, PAMI, Roma 1979-1981, vol V, pp. 385-429
33 E. M. Toniolo, Maria attraverso l'omelitica bizantina del secolo XII al secolo XVI, ibidem, vol. IV, pp. 53-68
34 Cfr. vari studi nei vol. IV e V.
35 P. Meinhold, Die Marienverehrung in der deutschen Mystik, ibidem, vol V, pp. 195-220
36 D.M. Tallerico, Risvolti mariani nella tipologia escatologica di Gioacchino da Fiore, ibidem, vol IV, pp. 229-257.
37 B. Lorenzo, Dévotion mariale de quelques figures féminines u XIII au XV siècle. Projection de la psyché ou réalité théologale, ibiden, vol IV, pp. 331-353; O. Van Asseldonk - I. Pyfferoen, Maria Santissima e lo Spirito Santo in san Francesco d'Assisi, ibidem, pp. 413-445.


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)