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[SM=g1740720] Gesù nel Corano

Autore: Trabuio, Gianfranco  Curatore: Mangiarotti, Don Gabriele
Fonte: CulturaCattolica.it

giovedì 24 marzo 2011


Sempre più il tema della conoscenza della cultura islamica sarà portato alla nostra attenzione, che siamo credenti o meno, praticanti o meno, atei o agnostici.
La presenza dei musulmani nelle nostre terre ci pone dei problemi di convivenza di non facile soluzione. La loro visione del mondo e della storia è, a volte, incompatibile con la nostra cultura cristiana e con la nostra cultura occidentale, comunque nata dalle radici giudaico-cristiane.
La mancata conoscenza della loro antropologia culturale è un grosso limite per noi che ci troviamo impreparati ad affrontare anche i banali problemi di vicinato con i musulmani.

Ma vediamo solo un semplice aspetto di quanto contenuto nel loro libro, il Corano, su Gesù. Siamo in prossimità della Pasqua, per noi cristiani è il cardine teologico della Rivelazione. San Paolo ce lo ricorda con enfasi: “Se Cristo non fosse risorto, inutile sarebbe la nostra fede”.
Ecco, anche nel Corano, Allah parla a Muhammad (Maometto) di Gesù, solo che esistono differenze non sanabili tra ciò che narrano il Vecchio e il Nuovo Testamento con ciò che afferma Allah. È assolutamente importante sapere che per i musulmani (i sottomessi ad Allah e al profeta Muhammad) il Corano è la Parola di Allah, non modificabile né interpretabile. Ciò che è contenuto nel Corano, qualunque sia l’argomento narrato, è assoluta verità di fede. Chiunque metta in dubbio questo principio è un miscredente e un apostata.

Nel Corano Gesù è figlio di Maria, considerata una santa vergine che concepisce un figlio in modo miracoloso per volere di Allah. La sura 19 al versetto 34 afferma: “Questo è Gesù, figlio di Maria, Parola di verità di cui alcuni dubitano. Non si addice ad Allah prendersi un figlio”.

L’atteggiamento dell’Islam verso Gesù è contrassegnato da grande rispetto, in quanto uomo eminente, profeta e messaggero di Allah, e dalla condanna non meno categorica della sua divinità. [SM=g1740733] Per ben undici volte il Corano chiama Gesù “il figlio di Maria”; il che, se da un lato indica la sua origine del tutto eccezionale, dall’altro riafferma che Gesù è un semplice uomo, non Figlio di Dio. E questo è un abisso che separa Islam e Cristianesimo.

Nel Corano si parla di Gesù che opera miracoli e si narra ancora di Allah che gli ha dato il Vangelo. Tra i miracoli di Gesù va ricordata una “profezia” secondo la quale Gesù avrebbe predetto la venuta di Muhammad. Nella sura 61 al versetto 6 è scritto: “Gesù, figlio di Maria, disse: O figli di Israele! In verità io sono il messaggero di Allah, mandato a voi per confermare il Pentateuco rivelato prima di me e per dare il lieto annuncio di un messaggero che verrà dopo di me e che sarà chiamato Ahmad”.

Altra affermazione importante riguarda i cristiani che credono che Gesù sia Figlio di Allah, e per questo sono condannati e maledetti: “Il Cristo è figlio di Allah, questo è ciò che dicono con la loro bocca, imitando ciò che dicevano i miscredenti che li hanno preceduti. Allah li maledica! Come sono fuorviati!” (sura 9 vers. 30).

Infine, visto che siamo prossimi alla Pasqua, vediamo cosa dice il Corano della morte di Gesù nei versetti 156-158 della quarta sura. (Il soggetto sono gli ebrei). “Noi li punimmo per la loro incredulità, e per aver proferito contro Maria una calunnia orrenda, e aver dichiarato: “Sì abbiamo ucciso il Messia, Gesù Figlio di Maria, l’inviato di Dio”, mentre essi non lo uccisero né lo crocifissero, ma semplicemente così apparve loro. E quelli che a questo proposito sono in disaccordo restano nel dubbio: non hanno di ciò certezza alcuna, inseguono soltanto congetture. Chè di sicuro essi non lo uccisero, ma Dio lo innalzò a sé, e Dio è potente e giusto”

Pertanto, per i musulmani, Gesù non è stato crocifisso né tanto meno può essere risorto da morte, addirittura al suo posto è stato crocifisso un sosia.
Da quanto esposto e riferito nel Corano risulta la assoluta incompatibilità teologica tra le due confessioni religiose, nè si può dire che professiamo il medesimo Dio!




[SM=g1740733]  Riflessione:

O ha ragione l'Islam, il Corano, e quindi la Bibbia con il suo Nuovo Testamento è falsa, o il Corano parla di ben altro. Visto che il Corano giunge dopo 400 anni c.a. dagli eventi del Cristo Gesù, e visto che il Corano in parte li riporta, allora è molto più credibile che il Corano abbia riportato-copiato questi eventi dando una versione diversa, una interpretazione diversa che non corrisponde alla verità dei fatti visto che, già da 400 anni, la Tradizione della Chiesa riporta gli insegnamenti dei Padri della Chiesa, il Deposito della Fede e l'affermazione del Nuovo Testamento come lo conosciamo oggi, nonchè riporta storie e fatti di persecuzioni ai cristiani e l'eroismo di molti Vescovi e Papi in difesa della vera fede.


Non si scappa, o è vero il Corano o è vero il Cristianesimo, non è possibile far convivere pacificamente le due religioni, nè scadere in un effimero sincretismo ingannando i fedeli parlando di un unico Dio, è una conflittualità in termini, teologica, e per stile di vita.

Quale convivenza pacifica è possibile allora fra le due realtà così diverse fra loro?

Il Cristiano ha una realtà di fede, ed uno stile di vita se coerentemente vissuta, che per sua natura è pacifica. Il fuoco e la guerra di cui Cristo parla non è contro le persone, ma contro la menzogna e l'inganno sull'uomo e sulla sua realtà terrena quanto eterna. Il Cristiano è per sua natura un perseguitato, il capro espiatorio, la vittima sacrificale di ogni ideologia, di ogni religione non cristiana, di ogni Stato che vuole vivere senza Dio.
Il Cristiano per sua natura riesce a convivere con tutte le realtà diverse dalla sua, obbedisce alle leggi di Cesare fino a quando queste non interferiscono o negano la legge di Dio, si adatta in ogni condizione perchè sa di essere un profugo, un naufrago, uno straniero anche in casa propria, egli è ospite sulla terra, ospite della Nazione che gli ha dato i natali terreni, ma è consapevole che qui vive come in esilio e che la sua Patria è il Regno di Dio, il Paradiso.

Così il Cristiano è per sua natura pacifico perchè sa che il suo modello di vita e per vivere è Gesù Cristo, sa che deve agire e vivere come ha vissuto Lui; sa che deve amare i propri nemici; è consapevole che ogni tanto deve trovare rifugio da qualche parte; sa che deve predicare la Buona Novella; sa che prima o poi dovrà subire in qualche modo la calunnia e porgere l'altra guancia, il falso processo, la condanna, la salita al Calvario, la crocifissione....

Non ci sono altri modi per essere veramente e autenticamente Cristiani.
O con Gesù o contro Gesù, non esiste la via di mezzo, non c'è sincretismo che tenga, non è possibile alcuna equiparazione tra le altre fedi!


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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)