00 18/07/2014 12:03
 ATTENZIONE... ci sono quelli che affermano che Ratzinger fu il primo AD ABOLIRE IL LIMBO.... come andarono le cose?

Innanzi tutto l'unica frase sul Limbo è in Rapporto sulla fede, una intervista per la quale e del tutto ONESTAMENTE Ratzinger specificava:

"Personalmente - parlando più che mai come teologo e non come Prefetto della Congregazione lascerei cadere questa che è sempre stata soltanto un'ipotesi teologica. Si trattava di una tesi secondaria a servizio di una verità che è assolutamente primaria per la fede: l'importanza del battesimo".   

 

Rileggiamo bene le parole di Ratzinger perchè poi il Documento della CTI del 2006 (che NON E' una promulgazione dottrinale della CdF) nell'affrontare il problema spiegherà bene il punto della situazione era RITORNARE ALLA CAUSA del Battesimo che è l'eliminazione del Peccato originale del quale sono colpiti anche i bambini appena concepiti!

Ratzinger, anche per un rapporto ECUMENICO sincero e dove altre comunità cristiane NEGANO il peccato originale, spiega il problema anche nel suo meraviglioso testo ESCATOLOGIA ;-) nel quale sostiene che la "dottrina sul Limbo" è stata prevaricata a tal punto d'aver INIBITO i cristiani non cattolici ad un atteggiamento DI RIFIUTO verso il vero Dogma che è IL PECCATO ORIGINALE...., egli volle così contribuire alla ricerca TEOLOGICA del problema... infatti nella spiegazione al testo della CTI Civiltà Cattolica così scrisse nel 2007:

"...sant’Agostino, in un primo tempo, avrebbe ammesso uno «stato intermedio» tra il paradiso e l’inferno; poi, di fronte ai pelagiani, che distinguevano arbitrariamente tra il «regno dei cieli» e la «vita eterna», e assegnavano questa ai bambini morti senza il battesimo, negando praticamente l'esistenza del peccato originale, cambiò idea: concependo il peccato originale come una corruzione positiva e quindi meritevole di castigo, dalla quale si poteva essere guariti soltanto con il battesimo, condannò all’inferno i bambini morti senza battesimo, affermando però che essi vi soffrono la pena più mite possibile.... (...)

I teologi del Medioevo si allontanano dal rigore di sant’Agostino: così Abelardo, mettendo in risalto la bontà di Dio, afferma che i bambini morti senza il battesimo «sono privati della visione di Dio», ma non soffrono nessuna pena aggiuntiva; la stessa cosa afferma Pietro Lombardo. Da parte sua, il Magistero ecclesiastico medievale afferma che i colpevoli di peccati personali gravi e i bambini morti senza battesimo «scendono immediatamente nell’inferno, per essere tuttavia puniti con pene differenti» (mox in infernum descendere, poenis tamen disparibus puniendas), come è detto nei Concili di Lione II e di Firenze (n. 22).

In questa atmosfera teologica nasce la teoria del limbo. E infatti opinione comune dei teologi che i bambini morti senza il battesimo non vedono Dio, ma non provano alcun dolore; anzi, secondo san Tommaso d’Aquino e Duns Scoto, conoscono una piena felicità naturale attraverso la loro unione con Dio in tutti i beni naturali. Della privazione della visione di Dio essi non soffrono, perché l’esistenza di tale visione è conosciuta soltanto per fede: poiché i bambini morti senza il battesimo non hanno avuto la fede in atto né hanno ricevuto il sacramento della fede, non conoscono l’esistenza della visione beatifica e perciò non possono soffrire della mancanza di una realtà di cui ignorano l’esistenza (Tommaso d’Aquino, De malo, q. 5, a 3). Il limbo era così il luogo di «felicità naturale» dei bambini morti senza battesimo....(..)

La teoria del limbo fu fortemente respinta dal sinodo giansenista di Pistoia (1786). Pio VI nella bolla Auctorem fidei difese il diritto dei teologi cattolici di insegnare che coloro che sono morti col solo peccato originale vengono puniti con l’assenza della visione beatifica (pena della «privazione»), ma non con le sofferenze sensibili (pena del «fuoco»); non adottò però la teoria del limbo come dottrina di fede. Tuttavia il limbo ha rappresentato la dottrina cattolica comune fino alla metà del XX secolo, quando molti teologi cattolici «chiesero di poter immaginare nuove soluzioni, inclusa la possibilità che i bambini morti senza il battesimo venissero raggiunti dalla piena salvezza di Cristo»   "

 

   Ratzinger, sempre in ESCATOLOGIA, sottolinea come Pio VI avesse già individuato il problema e  così ritenne giusto ritornare sull'argomento per trovare NUOVE SOLUZIONI, MA NON LE HANNO TROVATE ;-)

comprendiamo bene? NON HANNO TROVATO NUOVE RISPOSTE......

ecco perchè il Testo finale dice:

"...concludendo la parte storica — historia quaestionis — della sua ricerca, la Commissione Teologica Internazionale così la riassume, distinguendo con cura i termini di «fede della Chiesa», «dottrina comune della Chiesa» e «opinione teologica»: «l’affermazione che i bambini che muoiono senza battesimo subiscono la privazione della visione beatifica è stata per molto tempo dottrina comune della Chiesa, che è cosa distinta dalla fede della Chiesa.
Quanto alla teoria che la privazione della visione beatifica è l’unica pena di questi bambini, a esclusione di ogni altro patimento, questa è un’opinione teologica, nonostante la sua lunga diffusione in Occidente. La particolare tesi teologica concernente una “felicità naturale”, talora attribuita a questi bambini, costituisce analogamente un’opinione teologica.
Ne consegue che, oltre alla teoria del limbo - che rimane un’opinione teologica possibile -, possono esserci altre vie che integrano e salvaguardano i princìpi di fede fondati sulla Sacra Scrittura, quali sono, soprattutto, la volontà salvifica universale di Dio e l’unicità e universalità della mediazione salvifica di Gesù Cristo»..."

Ratzinger NON intendeva NEGARE IL LIMBO come si vorrebbe intendere il termine "negare"- non credere -  alla luce dell'Evangelium Vitae di GPII e anche di fronte ad una legge che UCCIDE i concepiti, Ratzinger si chiedeva a cosa servisse più un Limbo quando abbiamo intere nazioni che per legge uccidono i concepiti!

Qui, spiegava Ratzinger, non ci troviamo più di fronte a genitori cristiani che negano il Battesimo ai propri figli, ma ci troviamo davanti al dramma di genitori che uccidono i figli concepiti, non gli negano solo la vita della fede negandogli il Battesimo, ma addirittura gli negano LA VITA.... in tal senso per Ratzinger deve esserci allora un'altra spiegazione e un'altra via che forse la Chiesa non ha ancora trovato! ;-)

Infine Ratzinger spiegò più di una volta:

"...è bene precisare che la Commissione teologica internazionale non è un organismo della Santa Sede e i pareri che esprime sono contributi al dibattito, non atti del magistero..." ;-)

Quindi, sul Limbo NULLA E' CAMBIATO a riguardo dell'ipotesi teologica, nulla è cambiato, si è solo AGGIUNTO che la Chiesa - non avendo trovato risposta nella Scrittura - si affida alla misericordia di Dio dal momento che Essa riconosce che, i bambini che muoiono senza Battesimo NON possono accedere immediatamente alla visione beatifica di Dio....

La stessa CTI NON ha modificato questa fede della Chiesa nel valore del Battesimo ai bambini, al contrario, l'ha rimarcata tentando di rendere più responsabili i genitori.... approfondendo per loro il DANNO DEL PECCATO ORIGINALE.... e quindi, L'URGENZA di dare loro il Battesimo, al più presto!

 

Quindi, concludendo, Ratzinger NON negava il Limbo, ma sulla scia di Pio VI e in qualità Prefetto della CdF riteneva corretto TROVARE ALTRO MATERIALE per determinare l'importanza del Battesimo contro il Peccato Originale dal momento che il Limbo NON risolveva il problema e, di fatto, non venne mai definito con quella autorità che si usò per il Purgatorio!

 

Non si tratta di negazione MA DI PROSPETTIVA ;-)

 

NON PORTIAMO le nostre opinioni, gli articoli o le interviste, ma IL MAGISTERO ....  andiamo alla radice dei testi, troveremo anche le spiegazioni ;-)

 

 

i documenti:

http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_con_cfaith_doc_20070419_bimbi-non-battezzati-de-rosa_it.html 

http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_con_cfaith_doc_20070419_un-baptised-infants_it.html 

 


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)