00 15/12/2008 18:47

LA forza dei martiri

 


Chi può ignorare quanta forza abbia donato a molti martiri il Rosario di Maria? Ecco un episodio tratto dagli atti del martirio delle undici Suore Orsoline di Valenciennes, canonizzate nel maggio 1920. Le undici vergini consacrate furono condannate a morte, ed esse si prepararono al loro supremo atto di amore con la preghiera più intensa, per presentarsi intrepide e liete al patibolo.

Condotte dinanzi ai carnefici, vennero spogliate dell'abito religioso e lasciate con una sola veste indosso. Tutte avevano fra le mani la corona del Rosario, e i carnefici volevano strappargliele. Ma esse supplicarono di non privarle di quel caro oggetto.

I carnefici non potevano capire a che cosa mai potesse servire il Rosario sul patibolo. Anche il giudice rise, ma ordinò di legare loro le mani, ponendo i Rosari sul loro capo, quasi a incoronarle in anticipo. Esultarono le sante vergini e attraversarono così la città, cantando le litanie della Madonna. Sul patibolo, vollero baciare le mani dei carnefici, e la folla commossa vide quale ansia mostravano di essere tutte le prime a morire per Gesù. Le loro anime volavano al Cielo, mentre le teste cadevano incoronate del Rosario di Maria.


(Da "Il Santo Rosario e i Santi" - P. Stefano Maria Manelli - Casa Mariana)

Se non perdòno, non posso pregare il Padre nostro

 
Carlos Meisters

   Don Oscar Romero fu ucciso, mentre celebrava Messa, perché aveva avuto il coraggio di denunciare il regime di morte. Egli è uno tra una moltitudine di uomini e donne che, in America Latina, ogni giorno sono minacciati, perseguitati, incarcerati, torturati, uccisi. La memoria di Oscar Romero è la memoria di tutti quelli, uomini e donne, che hanno dato e continuano ad dare la propria vita per la causa della giustizia e della pace, della fraternità e della libertà. Dobbiamo conservare la memoria de tutti questi martiri. Perderne la memoria è come ucciderli una seconda volta.

   Nell'Apocalisse, all'apertura del quinto sigillo, apparvero sotto l'altare le anime di coloro che erano stati uccisi a causa della Parola di Dio e della testimonianza da loro data. Essi si misero a gridare a gran voce dicendo: "Fino a quando, o Signore, tu che sei santo e verace, non farai giustizia vendicando il nostro sangue sugli abitanti della terra?" (Ap 6,9-10). Perciò, rivolgo un invito a tutti voi perché ognuno gridiate il nome di un martire, uomo o donna, bambino o adulto, religioso o laico,  che ha donato la sua vita per la giustizia e la pace, per amore della Chiesa, per il Nome di Cristo!
 Gridate! Gridiamo i nomi! Veneriamoli, fateli conoscere, imitiamoli!



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VATICANO - “Cristo ci ha lasciato due mandati precisi: predicare e guarire. La Chiesa non può rinunciare ad offrire la sua testimonianza missionaria nel mondo della Salute”. Intervista dell’Agenzia Fides al Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, il Cardinale Javier Lozano Barragan
Città del Vaticano (Agenzia Fides) - La XII Giornata Mondiale del Malato si celebrerà l’11 febbraio prossimo a Lourdes, in occasione del 150° Anniversario del Dogma dell’Immacolata Concezione. Il tema della Giornata di quest’anno è infatti “L’Immacolata Concezione e la Salute nelle radici cristiane dell’Europa”. Per la circostanza l’Agenzia Fides ha incontrato Sua Eminenza il Card. Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale della Salute ed Inviato Speciale del Santo Padre a Lourdes, a cui ha rivolto alcune domande.
5/2/2004 Agenzia Fides;

Ecco il testo dell'intervista:

Agenzia Fides: La Chiesa ha sempre considerato come parte della missione affidatale da Cristo, la sua presenza nel mondo dei malati. I primi ospedali sono stati fondati dai religiosi ed ancora oggi i dispensari dei missionari sono in molti luoghi gli unici punti di riferimento per migliaia di persone. Secondo alcuni queste persone dovrebbero essere impiegate per l’evangelizzazione diretta, lasciando alle strutture pubbliche l’assistenza sanitaria. Cosa ne pensa?
Card. Lozano Barragán: Risponderò a questa domanda con alcuni aneddoti. Una volta è venuto a farmi visita l’Ambasciatore della Libia, paese musulmano, chiedendomi a nome del Capo del governo 500 religiose da destinare agli ospedali.

In una visita ad limina un Vescovo dell’Egitto, paese musulmano, mi disse che negli ospedali gli ammalati vogliono la presenza delle religiose: preferiscono addirittura ricevere un bicchiere d’acqua da una religiosa piuttosto che medicine da un medico. Di conseguenza la Chiesa non deve rinunciare alla Pastorale della salute. I governi devono impegnarsi nei centri sanitari in accordo e in armonia con la Chiesa, che deve tuttavia dare sempre la propria testimonianza nel campo della salute. Cristo ci ha dato due mandati: predicare e guarire. La guarigione non è soltanto di tipo fisico ma anche psichico, sociale e spirituale.



 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)