00 28/01/2009 12:19
Ricordando anche queto:
Benedetto XVI spiega LA VERA MUSICA PER LA MESSA

leggiamo altro materiale riflessivo....



....sottolineando alcune espressioni tratte dalla presentazione del nuovo libro RACCOLTA DELLE OMELIE di Benedetto XVI qui presentato:
http://www.oriensforum.com/index.php?topic=399.msg3415#new

vi riporto questo passo davvero da VERTIGINE come dice il Magister.... Occhiolino

Benedetto XVI l'ha detto chiaro nell'omelia da lui pronunciata il 29 giugno 2008 nella festa dei santi Pietro e Paolo: la sua vocazione è di "servire come liturgo di Gesù Cristo per le genti". L'espressione ardita è di Paolo nel capitolo 15 della Lettera ai Romani. E il papa l'ha fatta propria. Ha identificato la sua missione di successore degli Apostoli proprio nel farsi servitore di una "liturgia cosmica". Poiché "quando il mondo nel suo insieme sarà diventato liturgia di Dio, allora avrà raggiunto la sua meta, allora sarà sano e salvo".

È una visione da vertigine.
Ma papa Ratzinger ha questa certezza incrollabile: quando celebra la messa sa che lì c'è tutto l'agire di Dio, intrecciato con i destini ultimi dell'uomo e del mondo. Per lui la messa non è un semplice rito officiato dalla Chiesa. È la Chiesa stessa, abitata dal Dio trinitario. È immagine e realtà della totalità dell'avventura cristiana. Non sbagliavano i pagani colti dei primi secoli, quando per identificare la cristianità la descrivevano nell'atto di celebrare. Perché questa era anche la fede di quei primi credenti. "Sine dominico non possumus", senza l'eucaristia della domenica non possiamo vivere, risposero i martiri di Abitene all'imperatore Diocleziano che proibiva loro di celebrare. E per questo sacrificarono la vita. Benedetto XVI ha richiamato questo episodio nell'omelia della sua prima messa celebrata fuori Roma da papa, a Bari, il 29 maggio del 2005. 


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GRAZIE BENEDETTO XVI!!!!!!![SM=g1740734]

Di se stesso, questo Papa ha detto di avere la vocazione a «servire come liturgo di Gesù Cristo per le genti». Un’affermazione in cui si ritrova quella che Magister definisce una certezza incrollabile per questo Papa : «Quando celebra la Messa sa che lì c’è tutto l’agire di Dio, intrecciato con i destini ultimi dell’uomo e del mondo».

RIFLESSIONE.... [SM=g1740733]

Non sottovalutiamo questo centuplo di cui si è arricchito Benedetto XVI che da 40 anni studia, lavora e VIVE, SI NUTRE DI LITURGIA [SM=g1740720]

Non dimentichiamo che nell'Anno dedicato all'Eucarestia abbiamo avuto questi due grandi Pontefici [SM=g1740717]

Non dimentichiamo che il Signore si è scelto quale Vicario un Servo che aveva preparato da 40 anni per affrontare il problema liturgico....


Se guardiamo attentamente le fotografie dedicate al Papa quando celebra la Messa, scorgeremo uno... SGUARDO DI FANCIULLO di questo Papa di ben 81 anni quando appunto celebra la Messa, e di come i suoi occhia siano sempre fissi SUL CROCEFISSO che ha davanti, al centro dell'altare e di come lo guarda come se ppunto PARLASSE E VEDESSE QUALCOSA DI VERAMENTE VIVO E VERO...sembra che lo ASCOLTI... Occhiolino

Mentre lo incensa HA UNO SGUARDO DI SORRISO; mentre eleva l'Ostia e il Calice Consacrati ha uno sguardo più serio....
in questo cambiare espressione egli ci rammenta di questo rapporto NON con dei simboli, ma con una PERSONA VIVA E VERA SULL'ALTARE....[SM=g1740734] 
 

E' azzardato dire di se stessi" SONO IL LITURGA DI GESU'" come si espresse appunto san Paolo...ma Benedetto XVI può dirlo, perchè è in quel Centuplo che il Signore gli ha già elargito non per sè stesso, MA PER L'UFFICIO CHE DOVEVA ASSUMERE PER LA CHIESA...

Vi suggerisco, se l'argomento vi affascina, di leggere sull'argomento il Dialogo della Divina Provvidenza di santa Caterina da Siena proprio sul SACERDOTE CHE CELEBRA LA MESSA...e vi accorgerete come Benedetto XVI sia in perfetta sintonia con santa Caterina non per nulla consacrata a DOTTORE DELLA CHIESA....credo forse sia l'unica LAICA seppur consacrata, ad aver ottenuto questo titolo che è frutto del famoso centuplo che Gesù fece assaporare alla sana senese quando era in vita....[SM=g1740722] 

Santa Caterina infatti ANDAVA IN ESTASI duramente la Liturgia Eucaristica....mi chiedo quanti di noi riescono o riuscirebbo mai ad ASSAPORARE IL PARADISO attraverso certe liturgie sciatte di oggi.... [SM=g1740729]

La Liturgia è l'anticamera del Paradiso ecco perchè il Papa la sta purificando da tutte quelle aggiunte e quegli abusi che ci impediscono di assaporare tutto questo....essi CI IMPEDISCONO DI ENTRARE NELLA COMUNIONE DEI SANTI...

Un Kiko di turno, tanto per fare un esempio, che senza segreti afferma che l'interpretazione della Scrittura PER LORO non necessita della TEOLOGIA...non comprende che in questo modo ha tolto ALLA MESSA, ALLA LITURGIA L'ASPETTO TEOLOGALE....riducendola esclusivamente ad una ripetizione di SIMBOLI i quali NON esprimono un ATTO CONCRETO E REALE, MA APPUNTO UN RICORDO ed un ricorso ad una promessa che verrà.... Occhi al cielo
Non si vive così "L'ADESSO MA IL VERRA'...." e questo con dei gravi danni ALLA COMPRENSIONE ESCATOLOGICA DELLA LITURGIA STESSA e della Comunione dei Santi i quali sono già L'ADESSO e non il "verrà ".....vanificando in tal senso la presenza reale di Cristo sull'Altare ridotto AD UN MIRAGGIO seppur si dice "certo che io credo che Gesù è qui", ma senza "vederlo" bensì RACCOTANDOLO... [SM=g1740729]

Purtroppo Kiko ha avuto carta bianca e terreno fertile semplicemente perchè molti vescovi e sacerdoti che per altro NON credono neppure nell'esistenza del Diavolo...LA PENSAVANO E LA PENSANO COSI'....

il CLERO E' DIVISO!!!![SM=g1740732]
i Vescovi stessi in materia liturgica e dottrinale SONO DIVISI....
invece di essere COMUNITA' siamo stati spinti a creare ognuno il proprio TERRITORIO che ognuno difende con la spada e con i denti...ognuno vive CON PROPRIE LITURGIE CREATE CON LA SCUSA DI SVELARE IL MISTERO IVI CONTENUTO....[SM=g1740732]


Ecco, Benedetto XVI sta dicendo che tutto questo è sbagliato....LUI è quel "grande liturgo" spiegato da san Paolo e non a caso il 10 gennaio 2009 il Papa, incontrando proprio il Cammino Neucatecumenale, da loro ma anche per TUTTI, ha chiesto tre cose  Occhiolino

1) UNITA' ECCLESIALE; COMUNIONE ECCLESIALE;
2) OBBEDIENZA ALLE DIRETTIVE DELLA SANTA SEDE;
3) GUARDARE A ROMA QUALE MODELLO DA IMITARE


Cosa si intende per gradare a Roma? niente più di quanto affermò sant'Ireneo a tutte le Chiese: GUARDARE AL SUO VESCOVO QUALE ESEMPIO DA IMITARE...[SM=g1740721]

Invitiamo così i Sacerdoti, i Vescovi, I LAICI di ogni gruppo inserito nella Chiesa ad ascoltare il Papa PER METTERE IN PRATICA, OSSIA APPLICARE QUELLA FORMA LITURGICA CHE CI STA TESTIMONIANDO...questo chiedeva di fare già nel 1300 santa Caterina da Siena attraverso il Dialogo della Provvidenza....

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I Sacerdoti di oggi sono consapevoli di che cosa sia l'ALTARE?



Parto dalla mia esperienza perchè credo di aver vissuto tre periodi differenti all'interno della Chiesa.....

1) anni '70 l'inizio delle evoluzioni liturgiche; rammento come feci la Prima Comunione nel 1972 e di come cambiò il riceverla dopo, negli anni seguenti....per non parlare dell'assetto delle chiese, degli Altari, del significato tra Sacrificio e BANCHETTO....preferendo quest'ultimo al primo e dissociandolo nel corso degli anni;

2) anni '80/'90 in qualità di catechista PRIVATA DEL CATECHISMO universale della Chiesa e nutrita con libricini più disparati contenenti un sincretismo spaventoso dove appresi che TUTTE LE FEDI ERANO UGUALI; appresi che il Catechismo san Pio X, sul quale mi fecero studiare nel 1970, era stato "abolito"  Occhi al cielo ma negli anni '90 scoprii con mia sorpresa che esisteva LA PATRISTICA....lo scoprii per un mio interesse personale perchè nelle Parrocchie dove andavo la Chiesa iniziava dal Concilio Vaticano II, sul cosa ci fosse stato prima, c'èera un silenzio assoluto, TUTTO ERA STATO CANCELLATO  e fu proprio una frase di Giovanni Paolo II a farmi interessare dell'argomento, disse in udienza che NON era corretto che in Parrocchia NON CIRCOLASSE IL MAGISTERO INTEGRALMENTE....da qui scoprii un mondo immenso...

3) anni 2000 questo tempo! La differenza la potete vedere voi stessi anche in base alla mia personale esperienza....

Dunque in questo arco di tempo capii che all'altare era stato tolto il Golgota, il Calvario, ed era stata messa una semplice tavola per il banchetto....da qui la foto che vedete e che è una mia ricostruzione nella quale l'immagine ha la sua importanza: il Santo Padre che bacia l'Altare il quale è posto sulla cima del Calvario sul quale si erge IL CROCEFISSO....questo è l'ALTARE....il fatto che esso DOPO la Consacrazione DIVENTA ANCHE IL BANCHETTO al quale siamo invitati (i fedeli che elevano le braccia al cielo) deriva appunto DALLA CROCE perchè Gesù NON è rimasto lì inchiodato, ma è RISORTO dunque diciamo: "Beati gli invitati alla Mensa del Signore, ECCO L'AGNELLO DI DIO CHE TOGLIE I PECCATI DEL MONDO...." 

Nella Messa antica per tre volte si dice:
Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo, et sanabitur anima mea.

anche se scoprii ben presto che la traduzione in italiano di questa frase: ut intres sub tectum meum non solo non dice la stessa cosa, ma rischia di modificarne proprio il senso quando diciamo in italiano appunto:
O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola ed io sarò salvato.

la vera traduzione è: Signore non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di soltanto una parola e l'anima mia sarà salvata....

se è vero che possiamo dare lo stesso senso, non è altrettanto vero che possiamo dare lo stesso significato teologico specialmente se non si è preparati[SM=g1740730] ....il senso che possiamo unire è il soggetto e l'oggetto: Gesù salva l'anima mia perchè non sono degno! il significato, invece, sminuisce, nella trasposizione in italiano, la richiesta a Gesù di quell'entrare SOTTO IL "MIO TETTO" perchè non ne sono degno....e in quell'essere salvato da quella richiesta esplicita "salva l'ANIMA MIA!"

Il problema è che con tutti questi giochi di parole si è tolto AL SACRIFICIO DELLA MESSA il suo senso proprio di Sacrificio, riducendolo esclusivamente ad un banchetto FESTOSO per il quale la Domenica la Comunità si riunisce....ecco allora i battimani, le chitarre, le strombazzate, i sacerdoti attori che scendono dal pulpito agganciando i fedeli con un tolk-show (si dice così?) perchè NON SIAMO PIU' AI PIEDI DEL CALVARIO CON MARIA AI PIEDI DELLA CROCE, MA SIAMO PARTECIPI DI UNA SCENOGRAFIA STORICA che si tenta di rendere viva con le inventive umane....[SM=g1740729]

Diceva san Padre Pio:
che per partecipare ATTIVAMENTE  alla Messa occorre assumere l'atteggiamento di Maria Santissima ai piedi della Croce....

In verità se ci facciamo caso, la stessa Beata Vergine Maria è quasi esclusa dalla Messa....ho notato per esempio che Benedetto XVI include la testimonianza e l'invocazione della Beata Vergine Maria alla conclusione di ogni Omelia, quasi a sottolineare appunto il ricordo a noi di questa PRESENZA VIVA E VERA ai piedi dell'Altare CON NOI, con il Popolo che partecipa degli eventi avvenuti sul Calvario e nella Messa RIVISSUTI....Maria sta con noi!

Quando appunto il Sacerdote BACIA L'ALTARE, non sta baciando la mensa in senso di banchetto, ma bacia il "LUOGO" sul quale avviene in modo incruento ciò che avvenne sul Calvario....ed è su quello stesso Altare del Sacrificio che si concretizza appunto, DOPO,  il Banchezzo degli INVITATI ALLA MENSA DEL SIGNORE....senza il Sacrificio NON ci sarebbe alcun Banchetto....non ci sarebbe nulla da festeggiare, non ci sarebbe la testimonianza della RISURREZIONE....
Non a caso gli Inni gregoriani, il canto Sacro, conserva alla fine della Messa Inni GIOIOSI DI FESTA, quando appunto tutto l'itinerario DEL SACRIFICIO ha avuto compimento....

Ci auguriamo che i Sacerdoti (ma anche i Vescovi) riscoprano l'importanza di insegnare a noi, fedeli Laici, PICCOLO GREGGE fin troppo esposto ad ogni scandalo... il senso della MESSA E DEL SACRIFICIO, di ritornare a parlare di ALTARE e non semplicemente di banchetto...di ritornare a parlare di MESSA e non di "Santa Cena", termine caro ai Protestanti perchè negano appunto la Presenza Reale del Cristo-Dio nell'Ostia e nel Vino Consacrati....

[SM=g1740733]

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)