00 23/12/2008 16:34

Dalla seconda lettera di Paolo ai Corinti, capitolo 4, versetto 13:
“Ho creduto per questo ho parlato”

ma....ho CREDUTO A CHI? E IN CHI? [SM=g7574]

AL CRISTO O AD UNA IMMAGINE DEL CRISTO CHE MI SONO CREATO?
ALLA CHIESA O AD UNA IMMAGINE DI CHIESA CHE MI PIACEREBBE ABITARE?
[SM=g7609]

.....allora condividiamoci alcuni brani tratti dalle Lettere Apostoliche per poter comprendere l'importanza, anche, della virtù dell'obbedienza alla quale spesso gli apostoli fanno riferimento affinchè ciò che essi andavano insegnando diventasse PUNTO DI RIFERIMENTO DOTTRINALE....[SM=g1740717] ...

Provando a tornare indietro con la mente...arrestiamo i nostri pensieri ed immagini alla scena sociale, politica, culturale e religiosa dell'epoca......
Certamente gli Ebrei furono coloro ai quali il nuovo messaggio cristiano venne annunziato, tuttavia non è da sottovalutare che il popolo ebraico SI DIVISE IN DUE.......abbiamo così LA PRIMA VERA DIVISIONE A CAUSA DI CRISTO il quale, non dimentichiamolo mai, rivolgerà al Padre la preghiera DELL'UNITA' prima di morire "perchè il mondo creda che TU, Padre, mi hai mandato e li hai amati, come ami me..."

Già dalla Genesi comprendiamo che prima ERAVAMO UNITI e che a causa del Peccato Originale iniziarono le divisioni...[SM=g7831]  "giunta la pienezza del Tempo, Dio mandò il suo Figlio nato da Donna"... ha costituito una NUOVA ALLEANZA ed ha ricostruito L'UNITA' NEL SUO CORPO CHE E' LA CHIESA con alla guida visibile Pietro, il Suo Vicario...
Ha lasciato il collegio APOSTOLICO alla guida del gregge...ci ha dato i Sacramenti attraverso i quali EGLI AGISCE IN PERSONA attraverso il Sacerdote, Suo Ministro (cfr. 1Cor.4)...
Se i fedeli dunque, le membra di questo Corpo, entrano in crisi perdendo la propria identità, FANNO SOFFRIRE TUTTA LA CHIESA (cfr. s.Paolo)
Gli Apostoli sono ferrei su una cosa: i cristiani che aderiscono alla nuova nascita mediante Cristo DEVONO OBBEDIRE AI LORO INSEGNAMENTI...[SM=g1740721] ....la prima Lettera ufficiale la troviamo in Atti 15, 22-35 e sono questi che vorrei approfondire con tutti voi, chiedendovi perdono per le imperfezioni che incontrerete, anzi, ci auguriamo una condivisione....
Vorrei iniziare con la Lettera a Tito dell'Apostolo Paolo:
Tito 3, 1-11:
Doveri generali dei cristiani:1 Ricorda loro di essere sottomessi ai magistrati e alle autorità, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; 2 di non parlar male di nessuno, di evitare le contese, di esser mansueti, mostrando ogni dolcezza verso tutti gli uomini. 3 Anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell'invidia, degni di odio e odiandoci a vicenda. 4 Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, 5 egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, 6 effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, 7 perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.
8 Questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini. 9 Guàrdati invece dalle questioni sciocche, dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché sono cose inutili e vane. 10 Dopo una o due ammonizioni stà lontano da chi è fazioso, 11 ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa.
..........
Siamo invitati pertanto ad esercitare una dose di OBBEDIENZA la quale è DONATA non perchè si spadroneggi, ma perchè si possa giungere a perfezione....In un mondo in cui la parola Democrazia è diventata sinonimo di ANARCHIA, la parola obbedienza ha assunto i contorni DI UNA CASTRAZIONE.....e di una insoddisfazione personale.... Obbedire ALLE DOTTRINE ci appare così umiliante e fin anche ANTI-democratico, obbedire ai propri vescovi e sacerdoti ci appare così UMILIANTE e restrittivo quasi che questa obbedienza venisse ad occultare la nostra libertà di espressione...come vediamo amici...ABBIAMO STRAVOLTO IL SIGNIFICATO DI QUESTA VIRTU'...[SM=g1740730] ...

Riepiloghiamo le frasi più salienti del testo:
- Ricorda loro di essere sottomessi ai magistrati e alle autorità, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona....
.....
qui, se lo Stato e i Magistrati sono posti per la salute dei cittadini, l'obbedienza non è relegata soltanto al fatto che se faccio il bravo non finisco in prigione, ma è molto più profondo......vuol dire il riconoscimento di certe regole che rispettandole andranno a vantaggio poi di TUTTA la comunità.....perchè da questa obbedienza deriveranno SOLO CHE OPERE BUONE......Non sottovalutiamo dunque i frutti della virtù dell'obbedienza.....Naturalmente se uno Stato mi obbligasse ad abortire o a fare altro che è contrario alla Legge di Dio, occorre opporsi come facevano i cristiani i quali venivano perseguitati perchè si rifiutavano di negare Cristo e si rifiutavano di adorare gli dèi......
- Questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini. 9 Guàrdati invece dalle questioni sciocche, dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché sono cose inutili e vane. 10 Dopo una o due ammonizioni stà lontano da chi è fazioso....
......
Questa parola......ma PAROLA DI CHI??? è la PAROLA DELLA CHIESA CHE SI ESPRIME MEDIANTE GLI APOSTOLI........ La Lettera a chi è indirizzata? A Tito che Paolo chiama FIGLIOLO perchè probabilmente l'ha battezzato E FORMATO NELLA FEDE CRISTIANA, ma è inviata  VANTAGGIO DELLA GIOVANE COMUNITA' DELLA QUALE TITO SI DEVE OCCUPARE...e dunque riguarda TUTTA LA CHIESA..... questa lettera sono DELLE PRESCRIZIONI che Paolo dona a Tito il quale è un suo fiduciario.....Tito sarà CONTINUATORE dell'opera di Paolo, anche se non abbiamo molte prove, una antica Tradizione lo vuole come vescovo a Creta e li morto....
Per comprendere queste parole di Paolo che sono poi saluti finali, occorre leggersi anche Tito 1,10 nel quale l'Apostolo mette in guardia Tito dai FALSI DOTTORI, chiamandoli INSUBORDINATI E INGANNATORI....e sempre sopra al verso 5 Paolo dice a Tito di averlo lasciato a Creta perchè METTESSE ORDINE ALLE QUESTIONI DI FEDE E PERCHE' LUI STABILISSE DEI PRESBITERI IN OGNI CITTA'.....ma attenzione, Paolo non dice come meglio Tito crede, ma SECONDO LE ISTRUZIONI DA ME RICEVUTE.....è la "Trasmissione ufficiale del Mandato" che la Chiesa chiama ancora oggi "Mandato apostolico"...[SM=g1740721]
..al verso 9 c'è un altro particolare, dice Paolo a Tito sul come devono essere gli episcopi: " attaccato alla parola sicura SECONDO LA DOTTRINA TRASMESSA, per essere capace di esortare nella SANA DOTTRINA, SIA DI CONFUTARE QUELLI CHE VI SI OPPONGONO"......Amici...attenzione a queste parole.... Paolo non dice che il presbitero deve INVENTARSI una dottrina  O DEVE INTERPRETARE LA SCRITTURA DA SOLO, ma dice " attaccato alla parola sicura SECONDO LA DOTTRINA TRASMESSA..." dunque NESSUNO può interpretare le Scritture da solo, il presbitero a sua volta TRASMETTE CIO' CHE HA RICEVUTO e lo insegna....e deve essere PRONTO per confutare quelli che si oppongono a queste dottrine.....Infatti al verso i del cap. 2 Paolo dice ancora a Tito: " Tu però insegna CIO' CHE E' CONFORME ALLA SANA DOTTRINA"........Come possiamo leggere Paolo si preoccupa che Tito insegni FEDELMENTE LE DOTTRINE RICEVUTE.....
Interessante è il finale della Lettera Paolo dice a Tito: TI SALUTANO TUTTI COLORO CHE SONO CON ME..[SM=g7831] ..Paolo non sta dunque inviando una lettera PERSONALE, con lui ci sono altre persone che sicuramente, per essere presenti nei saluti, SONO NELLA COMUNIONE ECCLESIALE E SONO A CONOSCENZA DI CIO' CHE PAOLO STAVA SCRIVENDO A TITO......, è una lettera PASTORALE come diciamo oggi noi quando i vescovi nelle diocesi inviano le loro lettere perchè nelle parrocchie si proceda NELLA UGUALE DOTTRINA TRASMESSA......
Ed ecco spiegato il concetto dell'OBBEDIENZA all'insegnamento non solo degli Apostoli, ma anche per mezzo di chi, INVIATO DA LORO, insegna la medesima dottrina ed è UFFICIALMENTE INVIATO A NOME DELLA CHIESA per nominare nuovi presbiteri e proseguire la catechesi dottrinale....
Ecco perchè Paolo dice: Questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose........la parola che appare di Paolo poichè è Lui che scrive...E' IN VERITA' PAROLA DELLA CHIESA......CHE PAOLO IN QUEL MOMENTO RIFLETTE E RAPPRESENTA PER SALVAGUARDARE LA TRASMISIONE DELLE DOTTRINE RICEVUTE......Queste Lettere, come leggiamo in At.15, 22-35 VENIVANO LETTE NELLA COMUNITA'.....anche perchè, non dimentichiamolo, al momento che questa lettera veniva scritta i Vangeli NON erano ancora stati redatti.....NON SI AVEVA UNA BIBBIA come la intendiamo noi oggi......dunque parola di fede era da ritenersi la LORO PAROLA, la parola degli apostoli che si pronunciavano  A NOME DELLA CHIESA Tito, a sua volta, nominando i presbiteri, avrà fatto loro le stesse raccomandazioni che lui ricevette da Paolo.....raccomandazioni LEGATE ALLA TRADIZIONE DELLE DOTTRINE RICEVUTE E LA LORO TRASMISSIONE.......e per restare DENTRO LA CHIESA...occorreva OBBEDIRE AD ESSE......


Per verificare quanto esposto sopra.....inserisco ora i riferimenti simili che troviamo nelle Lettere e che riguardano sia l'OBBEDIENZA agli Apostoli (la Chiesa), sia alle dottrine "da loro ricevute"....sia la messa in guardia dai falsi dottori.....
Atti 15, 24:
Abbiamo saputo che alcuni fra noi, partiti senza nessun mandato da parte nostra, vi hanno turbato con i loro discorsi, sconvolgendo le anime vostre..[SM=g1740730] ...
...
Attenzione alle parole di Paolo...che dice ALCUNI FRA NOI...non erano dunque estranei......ma tuttavia NON avevano ricevuto NESSUN MANDATO da parte NOSTRA cioè, da parte della Chiesa.....ed andavano a turbare da che cosa? dalle vere dottrine con i "LORO DISCORSI"......
1Tim.1,19 :
Questo incarico di RICHIAMARE IO TE LO AFFIDO, o Timoteo, figlio mio, IN ACCORDO ALLE PROFEZIE che già si sono manifestate riguardo a te, affinchè da quelle sostenute tu combatta la buona battaglia, conservando la fede e una buona coscienza; alla quale alcuni hanno rinunziato, e così, hanno fatto naufragio quanto alla fede...
...
Come per le raccomandazioni a Tito, anche per Timoteo Paolo AFFIDA IL COMPITO DI RICHIAMARE...quanti si dissociavano dalla vera FEDE E, attenzione, BUONA COSCIENZA...alla quale, dice, alcuni hanno rinunciato....Paolo aveva affidato la Chiesa di Efeso a Timoteo con lo scopo appunto di richiamare quanti si erano allontanati ALLA DOTTRINA COMUNE.....successivamente gli da l'incarico....per organizzare il culto (2,1-15), lo manda "pastore del gregge" (3,1/6,2) perciò Paolo lo istruisce perchè Timoteo sia a conoscenza delle cariche episcopali ecclesiastiche (3,1-13), cioè chi vuole diventare episcopo deve avere delle caratteristiche che però attenzione....VANNO ANCHE OLTRE LO SCRITTURALE DELLA LETTERA.....dal momento che Paolo fa presente di aver ISTRUITO ANCHE A VOCE (2Tess.2,15-17).....e poi ancora, ISTRUISCE al mistero ed alla pietà (3,14-16) dove leggiamo: "....perchè, SE PER CASO IO RITARDASSI, TU SAPPIA COME DEVI COMPORTARTI NELLA CASA DI DIO"...attenzione Paolo non gli dice " se io ritardassi, ARRANGIATI, VEDI CIO' CHE E' MEGLIO".......NO....gli da delle ISTRUZIONI perchè ciò che si deve fare sia UNANIME ALLA CHIESA TUTTA...

...e ritorna sui FALSI DOTTORI come quando ne parla a Tito, a Timoteo pure lo mette sull'avviso (4,1-16)..e così procede nella seconda lettera a Timoteo scritta probabilmente dal carcere.....e dal quale e nella quale Paolo ribadisce i concetti DOTTRINALI AI QUALI E' NECESSARIO OBBEDIRE......e dove appunto al verso del cap.3,16-17 ricorda a Timoteo di RESTARE SALDO SIA NELLE SCRITTURE, MA ANCHE FEDELE ALLE VERITA' ACQUISITE PERCHE', dice Paolo "Ogni Scrittura è ispirata da Dio", dunque a maggior ragione anche queste Lettere DELLA GIOVANE CHIESA CHE SPIEGANO LE SCRITTURE SONO DA CONSIDERARSI VALIDAMENTE ISPIRATE......in questo modo SI E' ANDATA COMPLETANDO nella Chiesa LA TRADIZIONE CHE DI FATTO ERA GIA' PRESENTE NEL POPOLO ELETTO....ma fa comprendere Paolo che la Tradizione deve rispecchiarsi nelle Scritture.....
Sempre dalla 1Tim leggiamo:
Avvertimento contro le false dottrine
(1Ti 6:3-5, 20-21; Tt 3:9) Ga 3:10-12, 19-24; 5:6; Ti 2:10-14
3 Ti ripeto l'esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse 4 e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l'opera di Dio, che è fondata sulla fede.
5 Lo scopo di questo incarico è l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. 6 Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso. 7 Vogliono essere dottori della legge ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza......
alla 2Tim.2,23 dice: Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese...
.....
e poco prima aveva scritto: Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le ascolta....
.....
Sembra un tam-tam continuo..[SM=g7831] .Paolo ha a cuore che L'INSEGNAMENTO DEGLI APOSTOLI (dunque della Chiesa) sia conosciuto, rispettato ED OBBEDITO......per stare nella Chiesa occorre mantenere fede non solo a Paolo dunque che trasmetteva questi insegnamenti ma a loro volta i fedeli DOVEVANO OBBEDIENZA A TIMOTEO O A TITO A CRETA  i quali si esprimevano CON LA STESSA AUTORITA' DELL'APOSTOLO il quale aveva dato loro il mandato.....(cfr.2Tim.1,6)...attenzione qui Paolo non dice a Timoteo "hai lo spirito perchè Dio ti ha investito", ma dice che Timoteo ha il carisma di Dio perchè: "  E' IN TE PER L'IMPOSIZIONE DELLE MIE MANI...".......
In Gv.12,44.....possiamo comprendere il senso di questa obbedienza, Gesù dice: Ma Gesù ad alta voce esclamò: Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato...>..... Gesù a sua volta INVIO' I DODICI ad iniziare quest'opera che conosciamo per mezzo della Chiesa la quale CI HA TRAMANDATO QUANTO OGGI CONOSCIAMO......dunque.....credendo in Paolo, o Tito, o Timoteo o altri POSTI MEDIANTE LA SUCCESSIONE APOSTOLICA A GUIDA DELLA CHIESA......è COME CREDERE IN CRISTO E IN COLUI CHE L'HA MANDATO....
Dunque OBBEDIENZA, RISPETTO E FEDE nell'autorità che Dio ha messo a guida della sua Chiesa attraverso i vescovi...è FONTE DI GRAZIA E DI CARISMI.....e dice infatti il Salmo 16,3:
quanto ai santi che son sulla terra,
essi sono la gente onorata in cui ripongo tutto il mio affetto
....
Ma l'affetto NON basta....si ama quando riponendo anche la fiducia si OBBEDISCE a ciò che è utile per il perfezionamento della nostra fede........
Per oggi buona meditazione

[SM=g1740750]
[Modificato da Caterina63 23/12/2008 16:35]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)