DIFENDERE LA VERA FEDE

IMMIGRAZIONE: rieduchiamoci!!!

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    Caterina63
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    00 06/01/2009 09:04

    Fratello marocchino-immigrante-extracomunitario
      

    Perdonami se ti chiamo così, anche se col Marocco non hai nulla da spartire.

    Ma tu sai che qui da noi, verniciandolo di disprezzo, dia­mo il nome di marocchino a tutti gli infelici come te, che van­no in giro per le strade, coperti di stuoie e di tappeti, lanciando ogni tanto quel grido, non si sa bene se di richiamo o di sof­ferenza, anche se magari oggi non giri più con i tappeti ma con i cd di musica sapendo che i nostri giovani, anch'essi incorsi nelle varie crisi economiche, cercano te per risparmiare qualche soldo da spendere nel superfluo.

    La gente non conosce nulla della tua terra. Poco le importa se sei della Somalia o dell’Eritrea, dell’Etiopia o di Capo Verde. A che serve? Per il teatro delle sue marionette ha già ritagliato una maschera su misura per te. Con tanto di nome: marocchino-immigrante-extracomunitario. E con tutti i colori del palcoscenico tragico della vita. Un berretto variopinto sul volto di spugna. I pendagli di cento bretelle cadenti dal braccio. L’immancabile coperta orientale sulla spalla ricurva. E quel grido di dolore soffocato dalla paura, della non speranza che ti impedisce di vedere un futuro migliore per te e i tuoi cari.

    Il mondo ti è indifferente. Ma forse non ne ha colpa. Perché se, passandoti accanto, ti vede dormire sul marciapiede, e convinto che lì, sulle stuoie invendute, giaccia riversa solo la tua maschera. Come quella di Arlecchino o di Stenterello, dopo lo spettacolo. Ma non la tua persona. Quella è altrove. Forse è volata via su uno dei tanti tappeti che nessuno ha voluto comprare da te, nonostante l’implorante sussurro.

    Dimmi, marocchino. Ma sotto quella pelle scura hai un’anima pure tu? Quando rannicchiato nella tua macchina con­sumi un pasto veloce, qualche volta versi anche tu lacrime amare nella scodella? Conti anche tu i soldi la sera come facevano un tempo i nostri emigranti? E a fine mese mandi a casa pure tu i poveri risparmi, immaginandoti la gioia di chi li riceverà? E' viva tua madre? La sera dice anche lei le orazioni per il figlio lontano e invoca Allah, guardando i minareti del villaggio addormentato? Scrivi anche tu lettere d’amore? Dici anche tu alla tua donna che sei stanco, ma che un giorno tornerai e le costruirai un tukul tutto per lei, ai margini del deserto o a ridosso della brughiera?

    Mio caro fratello emigrante, perdonaci. Anche a nome di tutti gli emi­grati come te, che sono penetrati in Italia, con le astuzie della disperazione, e ora sopravvivono adattandosi ai lavori più umili. Sfruttati, sottopagati, ricattati, sono costretti al silenzio sotto la minaccia continua di improvvise denunce, che farebbero immediatamente scattare il «foglio di via» obbligatorio. Purtroppo non tutto dipende da noi, anche tu devi aiutarci a diventare migliori: non associarti con gli spacciatori di droga; non pretendere il guadagno facile questi tempi sono difficili anche per i nostri giovani che a stento trovano un lavoro, anche i nostri giovani diventano emigranti nella nostra stessa Nazione costretti a lasciare la propria casa e famiglia per cercare in altre città della Penisola, un posto migliore, un guadagno fisso e sicuro: piuttosto AIUTIAMOCI!

    Perdonaci, fratello marocchino, se, pur appartenendo a un popolo che ha sperimentato l’amarezza dell’emigrazione, non abbiamo usato misericordia verso di te. Anzi ripetiamo su di te, con le rivalse di una squallida nemesi storica, le violen­ze che hanno umiliato e offeso i nostri padri in terra straniera. Per certi versi la tua situazione è molto più vantaggiosa di quanto hanno vissuto i nostri genitori emigranti nei primi del '900, oggi c'è l'Europa unita, le frontiere sono venute meno, non hai motivo per entrare "clandestino", ci vuole solo molta pazienza e fiducia, affidati ai Centri predisposti dalle tante Caritas sparsi sul territorio, bussa nelle Parrocchie che incontri sulla tua strada, chiedi negli uffici postali le carte necessarie per ottenere un permesso di soggiorno, aiutaci anche tu a vivere nella legalità.

    Perdonaci, se non siamo in grado di tutelare i tuoi più elementari diritti.
    Perdonaci, fratello marocchino-extracomunitario, se noi cristiani non ti dia­mo neppure l’ospitalità della soglia. Se nei giorni di festa, non ti abbiamo cercato per condurti a mensa con noi. Se a mezzogiorno ti abbiamo lasciato sulla piazza, deserta dopo la fiera, a mangiare in solitudine le olive nere della tua miseria.
    Cerca di comprendere anche la nostra situazione, cerca di capire che la gente ti teme, si, ti teme ed ha paura di ospitarti in casa, ha paura di accoglierti per qualche giorno e questo non è solo per colpa delle tante notizie che lasciano filtrare dai telegiornali nelle quali la tua figura è spesso associata alla criminalità di casa nostra, non c'è forse del vero in tutto questo? Per colpa di pochi clandestini che si macchiano di gravi delitti, anche tu ne paghi le conseguenze e la nostra gente, una volta ospitale che apriva la propria casa all'indigente, oggi non si fida più, non ti difende più, è diventata indifferente a causa delle tante ingiustizie che ha subito: perdonaci per questa mancanza di fiducia, anzi, aiutaci a servirti, aiutaci a ritrovare la fiducia in te!


    Perdonaci se non ti abbiamo mai fermato per chiederti come stai.
    Se leggi fedelmente il Corano. Se osservi scrupolosamente le norme di Maometto e non le interpretazioni al Corano che incitano all'odio e alla guerra santa. Se hai bisogno di un luogo, fosse anche una chiesetta, dove poter riassaporare, con i tuoi fratelli di fede e di sventura, i silenzi misteriosi della tua moschea. Ma in tutto questo, tu, saresti disposto a tollerare la nostra Tradizione Cristiana? Abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri.

    Perdonaci, fratello marocchino. Un giorno, quando nel cie­lo incontreremo il nostro Dio, questo infaticabile viandante sulle strade, abitante della terra nel suo tempo, incarnato nel seno della Vergine Maria che la tua religione venera, e che si chiama Gesù Cristo, ci accorgeremo con sorpresa che… ognuno di noi, anche TU, ogni Persona, siamo fatti a Sua Immagine.


    [SM=g1740750] [SM=g1740720] [SM=g7182]



     

                                                            

    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    Sesso: Femminile
    00 07/01/2009 07:58
    Se tu dici...
    ...Lui ha Detto
    [SM=g1740717]


     
     Tu dici:  "è impossibile! Non ce la faccio!"
     
    Dio dice:  Tutte le cose sono possibili.  (Lc18-27)

    Tu dici
    :  "sono troppo stanco."

    Dio dice
    :  Ti darò il ristoro.  (Mt11,28-30)



     
    Tu dici:  "nessuno realmente mi ama."             

    Dio dice
    :  Ti amo.  (Gv3-16 & Gv3-34)


    Tu dici
    :  "non posso continuare."                      

    Dio dice
    :  Ti basta la mia grazia.  (2Cor12-9  Sal91-15)


    Tu dici:  "non posso comprendere tutte le cose."

    Dio dice
    :  Dirigerò i tuoi passi.  (Prv3-5-6)


    Tu dici
    :  "non posso farlo."                                 

    Dio dice
    :  Tutto puoi.  (Fil4-13)


     

    Tu dici:  " lui non è degno."                                

    Dio dice
    :  Lo sarà.  (Rm8-28)


    Tu dici
    :  "non posso perdonarmi i miei errori."

    Dio dice
    :  IO TI PERDONO (1Gv1-9 & Rm 8-1)


    Tu dici
    :  "non posso sopravvivere."                   

    Dio dice
    :  Colmerò ogni vostro bisogno.  (Fil4-19)


     
    Tu dici:  "ho paura."
      
    Dio dice:  Non vi ho dato uno spirito di timidezza ma di forza.  (2Tm1-7)


    Tu dici
    :  "sempre sono preoccupato e frustrato." 

    Dio dice:  Gettate a Me ogni vostra preoccupazione.  (1Pt5-7)


     
    Tu dici:  "non ho abbastanza fede."  

    Dio dice:  Ho dato ad ognuno una misura di fede.  (Rm12-3)


    Tu dici
    :  "non sono abbastanza intelligente."   

    Dio dice
    :  Ti dono la saggezza.  (1Cor1-30)


    Tu dici
    :  "mi sento completamente solo."   

    Dio dice:  Non ti lascerò e non ti abbandonerò.  (Eb13-5)

    [SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717] [SM=g1740717]

    Matteo 11,25  "In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli."


    Matteo 18,3
      "In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli."


    Luca 14,10
    "Invece quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali."


    2Corinzi 12,9
      "Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo."


    Santa Teresina:
    "L'ascensore che deve innalzarmi fino al cielo sono le vostre braccia, Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere. Al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più."


    [SM=g1740722]

    Salmo 8,4-10 "Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra."


    Giobbe 38,4
      "Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza!"


    Isaia 45,18
      "Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli; egli, il Dio che ha plasmato e fatto la terra e l'ha resa stabile e l'ha creata non come orrida regione, ma l'ha plasmata perché fosse abitata: «Io sono il Signore; non ce n'è altri."


    Romani 9,20
      "O uomo, tu chi sei per disputare con Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: «Perché mi hai fatto così?."


    Santa Teresina: 
    "Che mistero! Gesù non è l'onnipotente? Le creature non sono forse di colui che le ha fatte? Perché dunque Gesù dice: Domandate al Padrone della messe di mandare operai? Perché? Ah! L'unica ragione è che Gesù ha per noi un amore così incomprensibile che vuol farci partecipare insieme con lui alla salvezza delle anime. Non vuol fare nulla senza di noi. Il Creatore dell'Universo aspetta la preghiera di una povera piccola anima per salvare altre anime riscattate come lei a prezzo di tutto il suo sangue."


    [SM=g1740720]

    Ricordati, o Padre, che sono tua creatura,

    ricordati che tu mi hai suscitato alla vita.

    Io non ero

    e tu mi hai pensato;

    e tu mi hai chiamato dal nulla

    e mi hai fatto questo dono di rispondere:

    io sono.

    Tu hai guidato con segreta provvidenza

    la via della mia esistenza.

    Tu hai disposto le tappe del mio cammino.

    Da lontano mi hai chiamato

    perché io ti rispondessi vicino.

    Ed ecco sono, creatura delle tue mani,

    argilla deforme e immagine del tuo volto.

    Ricomponi in me le tue sembianze,

    o Signore,

    non giudicarmi se io le ho obliate.

    Io sono fragile nelle tue mani potenti,

    la mia infermità è indice del tuo dominio,

    ma le tue mani sono pietose,

    sono pietose anche quando ci opprimono,

    le tue mani sorreggono e sostengono,

    le tue mani puniscono e vivificano.

    Io abbandonerò ad esse la mia vita,

    il dono che tu mi hai fatto, io ti confiderò;

    dove niente si perde, perderò l’essere mio,

    in te, o Padre, mio principio e mia fine.

    (Papa Paolo VI, "La Provvidenza")


    [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744]

    Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono!
    Con queste parole il  Papa invita costantemente
    tutti i popoli all'Amore, al perdono, alla comprensione.
    Ma come possiamo sperare che il Signore ci ascolti, quando
    già nelle nostre famiglie vive l'odio perenne, quando noi stessi
    serbiamo rancore per ogni piccolo torto subito,
    quando non sappiamo perdonare niente e a nessuno?

    Come possiamo chiedere la pace al Signore quando nel nostro cuore
    alberga costantemente l'odio? Cominciamo noi a perdonare,
    a perdonare e a chiedere perdono, non chiedendo "scusa"
    magari sottovoce, ma PERDONO, nel nome di Cristo.
    Cominciamo noi, nel nostro piccolo, a perdonarci a vicenda,
    a non dare spazio al demonio, a non coricarci MAI
    sapendo di avere del risentimento con qualcuno,
    a sorridere a tutti, soprattutto a coloro che ci fanno del male.

    E' difficilissimo, se non impossibile, ma poggiati
    su Cristo, roccia viva, nulla è impossibile. Gusteremo una
    consolazione immensa. C'è più gioia nel dare (il perdono)
    che non nel riceverlo! Chi semina pace raccoglierà pace.
    Il perdono, la pace, sono doni immensi di cui si conoscerà
    il vero peso solo nel momento in cui non ci saranno
    più, ma in quel momento sarà molto difficile riaverli.

    Pensiamoci già da ora; aiutiamo il diffondersi
    dell'Amore cominciando noi; a macchia d'olio, vedremo come
    per miracolo questo un po' alla volta contagerà tutti, e allora
    la Pace, soprattutto quella del cuore, da cui poi nasce
    la Pace nel mondo, prenderà possesso della terra.


    Ebrei 12,14
    "
    Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore,"


    1Pietro 3,4
      "cercate piuttosto di adornare l'interno del vostro cuore con un'anima incorruttibile piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio."


    2Pietro 3,14
      "Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace."


    Efesini 4,26-27
    Nell'ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo."


    Santa Teresina: 
    "Come è dolce la via dell'amore! Senza dubbio si può cadere, si può commettere delle infedeltà, ma l'amore, sapendo trarre profitto di tutto, consuma rapidamente tutto quello che può dispiacere a Gesù, lasciando soltanto una umile profonda pace in fondo al cuore."

    Dio dei nostri Padri, grande e misericordioso,

    Signore della pace e della vita, Padre di tutti.


    Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
    condanni le guerre e abbatti l’orgoglio dei violenti.


    Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
    ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,
    a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe in una sola famiglia.


    Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
    supplica accorata di tutta l’umanità:
    mai più la guerra, avventura senza ritorno, mai più la guerra,
    spirale di lutti e di violenza, in cielo, in terra e in mare.


    In comunione con Maria, la Madre di Gesù,
    ancora ti supplichiamo:
    parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli,
    ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
    suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,
    gesti generosi e onorevoli,
    spazi di dialogo e di paziente attesa
    più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.


    Concedi al nostro tempo giorni di pace.
    Mai più la guerra.

    Amen.

    [SM=g1740720]
    [SM=g1740750] [SM=g7182]

    [Modificato da Caterina63 07/01/2009 08:07]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    00 07/01/2009 08:19

    Quando si parla del dolore, bisogna sempre andare molto cauti:
    chi ce l'ha non si consola così con due parole!
    [SM=g1740720]

    Il dolore è una componente della natura umana, conseguenza
    del peccato primordiale di ribellione a Dio. Il Signore
    non lo permette per castigare, ma per correggere[SM=g1740717] ,
    e qualche volta, quando ci ritiene degni di tanto, anche per
    eleggerci a suoi collaboratori, a persone che lo
    offrono per il bene proprio, dei propri cari, dell'umanità,
    secondo la sua volontà.

    Il dolore, che appare una cosa
    insopportabile e tante volte immeritatata, ci unisce al
    nostro Creatore. [SM=g7831]
    Tantissime volte non lo riusciamo ad alleviare,
    ma con l'aiuto di Dio riusciamo ad accettarlo, sapendo che porta
    ad una gioia più grande. Una madre nel parto, soffre terribilmente,
    ma non si tira indietro, sapendo che con quel dolore
    sta donando la vita al figlio.

    Ma perché soffrire?
    Non si può
    evitare?
    E' un mistero, ma è risaputo che le più grandi
    anime sante sono passate da innumerevoli sofferenze, dove
    hanno incontrato che "da ogni male li libera il Signore".
    Con questa fiducia, anche se non ci capiamo niente,
    ci rivolgiamo al Signore: "Signore, aiutaci ad accettare
    la tua volontà e a non tirarci indietro nelle
    prove a cui ci chiamerai."[SM=g7831]

    I Santi e i Martiri.....si ritenevano dei PRIVILEGIATI....
    quando Dio mandava loro queste prove,
    basta leggere le lettere di s.Policarpo che sta per essere sbranato dalle belve....ed è nel sofferente che siamo invitati a cercare e scoprire il volto di Cristo, il volto di Dio che è venuto nel mondo per raccogliere su di sè le nostre sofferenze
    [SM=g1740720] [SM=g1740717]



     

    Matteo 26,39  "E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!»."


    Isaia 53,10
      "Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione,vedrà una discendenza, vivrà a lungo,si compirà per mezzo suo la volontà del Signore."


    Lamentazioni 3,25-32
    "
     Buono è il Signore con chi spera in lui, con l'anima che lo cerca. È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore. È bene per l'uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c'è ancora speranza;  porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai...Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia. Poiché contro il suo desiderio egli umilia e affligge i figli dell'uomo."


    Salmi 33,18-21
      "Gridano e il Signore li ascolta, li salva da tutte le loro angosce. 
    Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito, egli salva gli spiriti affranti. Molte sono le sventure del giusto, ma lo libera da tutte il Signore. Preserva tutte le sue ossa, neppure uno sarà spezzato."


    Santa Teresina:
    "Nostro Signore, nel giardino degli Olivi, godeva tutte le delizie della Trinità, eppure la sua agonia non fu meno crudele. E' un mistero, ma ne capisco qualcosa per quello che provo io stessa."


    [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744] [SM=g1740744]
    Disse un'ostrica ad una vicina: "Ho veramente un gran dolore dentro di me.
    E' qualcosa di pesante e di tondo, e sono stremata"
    Rispose l'altra con borioso compiacimento: "Sia lode ai cieli e al mare,
    io non ho dolori in me. Sto bene e sono sana sia dentro che fuori"
    Passava in quel momento do lì un granchio e udì le due ostriche.
    Disse allora a quella che stava bene ed era sana sia dentro che fuori:
    "Sì, tu stai bene e sei sana; ma il dolore che la tua vicina
    porta dentro di sé è una perla di straordinaria bellezza"
    Avere dolore, per l'ostrica, è la grazia più grande!
    Quando le entra dentro un granello di sabbia,
    una pietruzza che la ferisce, non si mette a piangere,
    non strepita, non si dispera. Giorno dopo giorno
    trasforma il suo dolore in una perla:
    il capolavoro della natura.




    Matteo 25,15  "A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì."

    Matteo 10,8  "Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date."[SM=g7831]


    Romani 14,12
      "Quindi ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso."


    Siracide 5,7
      "Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno, poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore e al tempo del castigo sarai annientato."


    Santa Teresina:
    "Offriamo tutte le nostre sofferenze a Gesù per salvare le anime. Povere anime! Esse hanno meno grazie di noi e tuttavia il sangue di un Dio è stato versato per salvarle. Gesù é disposto a far dipendere la loro salvezza da un sospiro del nostro cuore. Che mistero! Se un sospiro può salvare un'anima, che cosa non possono fare delle sofferenze come le nostre? Non rifiutiamo niente a Gesù!"




    http://img392.imageshack.us/img392/7070/scenettexj8.jpg




    [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]


    e.....la Provvidenza...potrebbe essere anche un ..."qualcosa"....che a prima vista può sembrare dannosa....e si....se pensiamo a Giobbe, dal male inflitto, scoprì veramente chi era Dio[SM=g7831] ......anche la "zizzania" può essere....usata da Dio per trarne qualche vantaggio....per questo impedisce di estirparla.....

    Vi inserisco questa storiella...inviata dall'amico Eugenio....
    IL TOCCO DELL'ARTISTA
    Un uomo aveva deciso di curare il praticello davanti alla sua casetta,
    per farne un perfetto tappeto verde "all'inglese".
    Dedicava al suo prato tutti i momenti liberi.
    Era quasi riuscito nel suo intento, quando,una primavera,scoprì che nel suo prato 
    erano nati alcuni "tarassachi", pianticelle dai brillanti fiori gialli.
     
    Si precipitò a sradicarli.
    Ma il giorno dopo altri due fiori gialli spiccavano nel verde prato.
    Comprò un veleno potente.
    Niente da fare!
    Da quel momento la sua vita divenne una lotta contro i tenaci fiori gialli, che ad ogni primavera diventavano più numerosi...
    "Che posso fare?"
    confidò scoraggiato alla moglie!
    "Perché non provi ad amarli?" [SM=g1740717]
    gli rispose tranquilla la moglie!
    L'uomo ci provò.

    Dopo un po', quei brillanti fiori gialli gli sembrarono un toccò d'artista
    nel verde smeraldo del suo prato.
    Da allora visse felice.
     
    [SM=g1740750] [SM=g7182]



    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)