00 25/03/2010 23:02
Il Sito Vaticano ha messo in rete i famosi "Acta Apostolicae Sedis" (entrate nel sito alla pagina principale, li trovate li, poi cliccate sulle date che vi interessano, sono moltissimi, tutti  in pdf)

poichè avevo un brano del saluto  di Giovanni XXIII all'allora Capo del Governo Fanfani, nel 1961, il quale mi interessava per una frase importante, ecco che finalmente ho il testo integrale... Ghigno giusto per testimoniare come con i Patti Lateranensi e alle soglie del Concilio Vaticano II, non c'era assolutamente alcun progetto conciliare di ROTTURA CON L'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA... Occhi al cielo

Leggiamo cosa disse Giovanni XXIII a Fanfani, il testo integrale è questo e parla appunto dei Patti Lateranensi, alla fine dice:

Questo semplice tocco rievocativo, che Ci siamo permessi di offrirLe,
Signor Presidente, è come un fiore di campo sull'aprirsi della primavera.
Esso è accompagnato dal voto che quotidianamente eleviamo innanzi
al Signore per il Capo dello Stato — che in questi giorni seguiamo
con viva simpatia e con paterni auguri —, eleviamo per Lei e per quanti
con Lei dividono le responsabilità nel governo della pubblica cosa, come
l'abbiamo invocato nella liturgia della Settimana Santa : « religionis
integritas et patriae securitas ».

Qui sta, invero, la sostanza dei Patti
Lateranensi : esercizio della religione libero e rispettato ; ispirazione
cristiana della scuola; nozze sacre; espansione di apostolato per la
verità, per la giustizia, per la pace.


.......................

E ancora....Giovanni XXIII in un memorabile Discorso:

N U N T I U S R A D I O P H O N I C US
Omnibus orbis terrarum christifidelibus ac gentibus datus ob celebranda
Nativitatis Domini Nostri Iesu Christi sollemnia.
(sempre del 1961)

conclude con queste parole  dopo aver parlato dell'antidecalogo:

Diletti figli, no, non prestatevi mai alla contraffazione della verità :
abbiatene orrore.
Non servitevi di questi meravigliosi doni di Dio, che sono la luce, i
suoni, i colori e le loro applicazioni tecniche e artistiche — tipografiche,
giornalistiche, audiovisive — per travolgere la naturale inclinazione
dell'uomo alla verità, da cui si innalza l'edificio della sua nobiltà e grandezza
; non servitevene per sospingere a rovina le coscienze non ancora
formate o vacillanti.
Abbiate il sacro terrore di diffondere quei germi, che dissacrano
l'amore, dissolvono la famiglia, deridono la religione, scuotono le fondamenta
dell'ordinamento sociale, che si regge sulla disciplina degli
impulsi egoistici, e sulla fraternità concorde e rispettosa del diritto di
ciascuno. Collaborate anzi a rendere sempre più pura e meno infetta
l'aria che si respira, della quale le prime vittime sono gli innocenti e i
deboli; sappiate costruire con serena perseveranza e impegno instancabile
le premesse per tempi migliori, più sani, più giusti, più sicuri.


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e al cardinale Decano del Sacro Collegio, così risponde agli auguri per quel Natale:

Vogliamo ora ripetere le arcane parole del Salmista per noi qui presenti
: Papa, Cardinali, Vescovi, e clero dell'Urbe, tutti seriamente
applicati al trionfo della verità, alla sua irradiazione, nel servizio umile
e preciso della Chiesa.
Viviamo in un'ora importante. Ci accostiamo al punto della testimonianza
più alta, della vera e personale preparazione nostra al Concilio
Ecumenico. Questa vuol essere una risposta individuale e collettiva al
Figlio di Dio fatto uomo perchè gli uomini ridiventino figli di Dio.
Ecco allora le parole del Salmo 84, che danno nuova luce a questo
sforzo comune di adeguazione a ciò che il Signore aspetta da ciascuno
di noi.
Veritas de terra orta est : la verità, ossia la fedeltà a Dio, alla sua
religione ed ai sacri doveri propri di ciascun sacerdote e di tutti i fedeli,
germoglia dalla terra, deve sbocciare dalla volontà degli uomini.
Questo è l'ansioso palpito Nostro quotidiano, il motivo dominante
delle Nostre conversazioni intime e pubbliche : che i Nostri figli, nel culto
più seguito della verità, facciano onore al loro nome e alla loro vocazione
soprannaturale.
In questa gara è ben giusto che debba distinguersi il sacerdozio, santo
e santifìcatore in tutti i suoi gradi : e accanto ai sacerdoti, (( sale della
terra e luce del mondo » , 2 tutte le anime consacrate all'ideale di perfezione
e di sacrificio, di cui si nutre e si allieta la Chiesa di Dio : infine i
fedeli tutti, dai rappresentanti delle autorità più alte ai più umili e
nascosti credenti, concordemente impegnati à fare onore alla Chiesa
che tutti affratella nel Sangue di Cristo : generosi nella pratica della
virtù, nel rispetto della verità.


 Sorriso
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)