00 18/01/2012 18:37
[SM=g1740733]per evitare che in questa settimana ci si fiondi, come al solito, in una sincretista ECU-MANIA .... invitiamo a riflettere questo:

il Papa ha detto proprio oggi, leggete il post precedente a questo:

La pratica della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani fu introdotta nel 1908 da Padre Paul Wattson, fondatore di una comunità religiosa anglicana che entrò in seguito nella Chiesa cattolica. L’iniziativa ricevette la benedizione del Papa san Pio X e fu poi promossa dal Papa Benedetto XV, che ne incoraggiò la celebrazione in tutta la Chiesa cattolica con il Breve Romanorum Pontificum, del 25 febbraio 1916.

orbene.... [SM=g1740722] e cosa ha detto di preciso Benedetto XV ricordato da Benedetto XVI come per esortarci ad un sano ecumenismo? altrimenti non avrebbe senso citare il suo predecessore se poi non lo si legge e non lo si mette in pratica... ergo...
leggiamolo:

BREVE  
CUM CATHOLICAE ECCLESIAE  
IL VESCOVO BENEDETTO,  
SERVO DEI SERVI DI DIO.  
A PERPETUA MEMORIA
   
 
Poiché la verità della Chiesa cattolica risplende principalmente per la sua unità, nulla è più auspicabile che gli uomini strappati infelicemente dalle braccia di questa Madre ritornino finalmente a Lei, con pensieri e propositi corretti. I Romani Pontefici Nostri Predecessori, particolarmente per quanto riguarda lo scisma d’Oriente non hanno mai cessato, in ogni tempo, sia con l’autorità dei Concilii, sia con paterne esortazioni, sia anche indicendo preghiere, di adoperarsi con tutte le forze affinché quelle popolazioni Cristiane, così numerose e nobili, potessero professare con un cuore solo e un’anima sola l’antica fede dalla quale si sono miseramente separati.  
Pertanto abbiamo approvato con tanto fervore la preghiera che qui presentiamo e che si propone lo scopo che i popoli Cristiani d’Oriente costituiscano nuovamente un unico ovile con la Chiesa Romana e siano diretti da un unico Pastore. Dopo aver udito anche i Venerabili Nostri Fratelli Cardinali di Santa Romana Chiesa Inquisitori Generali, con la massima volontà abbiamo arricchito tale preghiera di quei celesti tesori della Chiesa dei quali l’Altissimo ci ha costituto dispensatori.  
 
Per questo a tutti i fedeli di ambo i sessi che ovunque, sulla terra, reciteranno la seguente preghiera quotidianamente per un mese in qualsiasi lingua, purché fedele al testo originale, nel giorno del mese scelto da ognuno a proprio piacimento, veramente pentiti, dopo essersi confessati e dopo aver ricevuto la Santa Comunione visitino devotamente una Chiesa o un Oratorio pubblico, e qui preghino secondo la Nostra intenzione, concediamo ed elargiamo misericordiosamente nel Signore l’indulgenza plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.  
 
 
A quei fedeli, poi, che con cuore contrito abbiano recitato in qualsiasi giorno la stessa preghiera, concediamo secondo la forma ordinaria della Chiesa trecento giorni da bonificare sulle penitenze comminate o in qualunque modo dovute. Consentiamo misericordiosamente che tutte queste indulgenze, remissioni dei peccati e riduzioni di penitenze possano essere applicate a modo di suffragio anche alle anime dei fedeli trattenute in Purgatorio. Ciò, nonostante il parere contrario di chicchessia. Le presenti norme avranno valore perpetuo.  
 
Infine, affinché in futuro nessuna variazione od errore possano intervenire nella preghiera sotto pubblicata, ordiniamo che un esemplare della stessa venga conservato nell’archivio dei Brevi Apostolici.  
 
Preghiera per l’unione dei Cristiani d’Oriente alla Chiesa Romana. «O Signore, che avete unito le diverse nazioni nella confessione del Vostro Nome, Vi preghiamo per i popoli Cristiani dell’Oriente. Memori del posto eminente che hanno tenuto nella Vostra Chiesa, Vi supplichiamo d’ispirar loro il desiderio di riprenderlo, per formare con noi un solo ovile sotto la guida di un medesimo Pastore. Fate che essi insieme con noi si compenetrino degl’insegnamenti dei loro santi Dottori, che sono anche nostri Padri nella Fede. Preservateci da ogni fallo che potrebbe allontanarli da noi. Che lo spirito di concordia e di carità, che è indizio della Vostra presenza tra i fedeli, affretti il giorno in cui le nostre si uniscano alle loro preghiere, affinché ogni popolo ed ogni lingua riconosca e glorifichi il nostro Signore Gesù Cristo, Vostro Figlio. Così sia ».  
Dato a Roma, presso San Pietro, sotto l’anello del Pescatore, il 15 aprile 1916, nel secondo anno del Nostro Pontificato.  
BENEDICTUS PP. XV



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BREVE  
ROMANORUM PONTIFICUM  
IL VESCOVO BENEDETTO,  
SERVO DEI SERVI DI DIO.  
A PERPETUA MEMORIA
 
 
 
 
In ogni tempo i Romani Pontefici Nostri Predecessori ebbero a cuore — e anche a Noi preme moltissimo — che i Cristiani che si sono dolorosamente allontanati dalla Chiesa Cattolica siano invitati a tornare ad essa, come ad una madre da loro abbandonata. Splende infatti nella fondamentale unità della fede il principio della verità della Chiesa, e non diversamente l’Apostolo Paolo esorta gli Efesini all’unità dello spirito, da conservarsi nel vincolo della pace, la quale prevede un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo (Ef. IV, 5).  
 
 
Con grande gioia abbiamo appreso che la Società chiamata « della Espiazione », fondata a New York, ha proposto preghiere da recitarsi dal giorno della festa della Cattedra Romana di San Pietro fino alla festa della Conversione di San Paolo affinché si ottenga questo grande obiettivo dell’unità, e Ci siamo pure rallegrati per il fatto che queste preghiere, benedette dal Santo Padre Pio X di recente memoria e approvate dai Sacri Vescovi dell’America, si sono diffuse in lungo e in largo negli Stati Uniti.  
 
 
Pertanto, affinché più facilmente si consegua l’obiettivo desiderato, e le suddette preghiere si recitino ovunque con grande vantaggio delle anime, Noi, udito anche il parere dei Nostri Venerabili Fratelli Cardinali di Santa Romana Chiesa Inquisitori Generali, a tutti i fedeli dell’uno e dell’altro sesso che in qualunque parte della terra — dal giorno 18 del mese di gennaio, festa della Cattedra Romana di San Pietro, fino al giorno 25 dello stesso mese, nel quale si onora la Conversione di San Paolo — reciteranno ogni anno tali preghiere una volta al giorno, e poi nell’ottavo giorno, veramente pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, dopo aver visitato qualsiasi Chiesa o pubblico Oratorio abbiano innalzato a Dio pie preghiere per la concordia dei Governanti Cristiani, per l’estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l’esaltazione di Santa Madre Chiesa, Noi concediamo ed elargiamo misericordiosamente nel Signore l’indulgenza plenaria di tutti i loro peccati.  
 
Concediamo inoltre la possibilità di lucrare la predetta indulgenza plenaria a coloro che, confessati debitamente i peccati e ricevuta la Santa Comunione, compiuta pure la visita nel giorno della festa della Cattedra di San Pietro in Roma, chiedano perdóno. Inoltre, agli stessi fedeli che con il cuore contrito, in qualunque degli otto giorni menzionati, abbiano recitato le stesse preghiere, concediamo duecento giorni di indulgenza nella forma consueta della Chiesa. Concediamo che tutte e singole queste indulgenze, remissioni dei peccati e attenuazioni delle penitenze possano essere applicate, a modo di suffragio, anche alle anime dei fedeli trattenute in Purgatorio.  
 
 
Le presenti concessioni saranno valide anche in futuro, nonostante il parere contrario di chicchessia. Le preghiere che dovranno essere recitate, negli otto giorni sopra stabiliti per l’unità della Chiesa, sono le seguenti, e affinché su di esse non venga operata alcuna variazione, abbiamo ordinato che una copia delle stesse alla custodita nell’Archivio dei Brevi Apostolici.  
 
 
« Antifona (Giovanni, XVII, 21): Perché tutti siano una cosa sola, come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.  
— Io dico a te che tu sei Pietro.  
— E su questa pietra io edificherò la mia Chiesa ».  
 
 
Preghiera: « Signore Gesù Cristo che hai detto ai tuoi Apostoli: Vi lascio la pace, vi dò la mia pace, non guardare ai miei peccati, ma alla fede della tua Chiesa; dégnati di pacificarla e riunirla secondo la tua volontà, tu che vivi e Regni, Dio, per tutti i secoli dei secoli. Amen ».  
 
 
Dato a Roma, presso San Pietro, sotto l’anello del Pescatore, il 25 febbraio 1916, nell’anno secondo del Nostro Pontificato.  
 
 
BENEDICTUS PP. XV


[SM=g1740771]



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)