Un protestante, un testimone di Geova e un gesuita si incontrano a un convegno mondiale sulla pace e... ovviamente iniziano a litigare.
All'improvviso compare davanti a loro un angelo che dice loro che può realizzare un desiderio per ciascuno, con lo scopo di non farli più litigare.
Il protestante dice: "Che il Signore cancelli dalla faccia della terra tutti i testimoni di Geova.
Il TdG dice: "Che il Signore cancelli dalla faccia della terra tutti i protestanti."
Ciò detto, l'angelo si rivolse al gesuita e gli chiese: "Padre, ma non esprime un desiderio?"
E il gesuita: "No, mi basta che il Signore esaudisca i desideri di questi due "amici"...
Un gesuita ed un domenicano, provenienti da Curie diverse si incontrarono nello stesso convento per il periodico ritiro spirituale. I due, entrambi accaniti fumatori, non si conoscevano.
Il primo giorno, passeggiando col breviario in mano nel chiostro del convento, il domenicano vide che il gesuita spipacchiava beatamente le sue sigarette durante la lettura.
Passeggiando e pregando sui lati opposti del chiostro, i due non si incontravano mai...
Il domenicano, cui era stato proibito dal Priore di fumare, si poneva l'interrogativo come mai il gesuita fumasse così tranquillo.
Il secondo giorno, nervoso e con le guance rosse per mancanza di nicotina, il domenicano accelerò il passo fin quasi a raggiungere il gesuita e inspirando voglioso le nuvolette di fumo emesse dall'altro decise di fermarlo e di parlargli:
"Ma a te il Priore ha dato il permesso di fumare?".
E il gesuita: "Certo!".
Il domenicano: "E allora perché a me no?".
Il gesuita: "Ma tu che gli hai chiesto?".
Il domenicano: "Bèh, gli ho chiesto se, durante la preghiera potessi fumare... e me lo ha negato!!!".
E il gesuita: "E' qui che hai sbagliato, fratello, infatti io gli ho chiesto se mentre fumavo potessi anche pregare..."
(raccontata da un gesuita statunitense...)
Un benedettino, un domenicano, un francescano e un gesuita vanno al mare e decidono di fare una gita in barca. Ma la barca urta uno scoglio e pian piano inizia ad affondare. Sfortunatamente, il mare intorno era infestato dagli squali e alcuni di questi si avvicinano pericolosamente alla barca.
Il domenicano, certo del suo carisma di predicatore, inizia a pronunciare un'omelia agli squali sulle bellezze della carità cristiana e sulle gioie che provano i vegetariani. Ma presto uno squalo ateo si avvicina e lo inghiotte in un boccone.
Il benedettino inizia a cantare un salmo in gregoriano che parla del Signore che spezza il capo del Leviatano, il mostro marino biblico. Ma gli squali non sanno il latino e lo divorano.
Il francescano, ricordando S. Antonio da Padova che parlava ai pesci e il Cantico delle Creature di S. Francesco, eleva a Dio una lode per Fratello Squalo, ma arriva la Sorella dello squalo che se lo mangia.
Arriva il turno del gesuita, il quale vista la situazione disperata, si era raccomandato a Dio e aveva chiuso gli occhi. Ma, soprendentemente, gli squali anziché attaccarlo, lo sollevano delicatamente sul muso e, nuotando a pelo d'acqua, lo portano al sicuro sulla spiaggia più vicina.
Il gesuita, non capacitandosi del fatto, chiede spiegazioni al capo squalo.
Il capo risponde "Beh, sai... rispettiamo i colleghi..."
SORRIDI
Un grazie al sito gesuita:
http://www.gesuiti.it/linguaggi/1387/listagenerica.asp
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)