00 18/07/2011 10:50
[SM=g1740727]Raccontata da un Vescovo canadese negli anni 50, quando Pio XII fece fare i lavori  presso la tomba di San Pietro :

Iniziano i lavori nella Basilica del Santo Sepolcro in Terra Santa, per una serie di coincidenze e attribuzione della responsabilità dei lavori e degli oneri, si sceglie a sorte e tocca di occuparsene alla Chiesa Cattolica. Il Patriarca Latino fa firmare all'ingeniere dei lavori una carta sulla quale è sottoscritto e firmato un giuramento che qualsiasi novità dovesse emergere, egli non può divulgarla a nessuno, ma solo al Patriarca....
L'ingeniere si chiude nella Basilica e inizia i lavori di restauro.
Inizia dal Santo Sepolcro e nella sua ricognizione, sollevando la grande lastra benedetta, con sommo stupore trova delle OSSA....
Imbarazzato, commosso, spaventato, inquieto, prende un ossicino, chiude tutto e va a casa e procede per proprio conto tutti gli esami con tutti gli strumenti più moderni, per la datazione.....
sbianca in volto! quelle ossa appartengono ad un Uomo, bianco, fra i 30 e i 35 anni, vissuto 2000 anni fa.....
Prende tutto e corre dal Patriarca Latino, il quale sta per svenire....ripresosi dalla notizia, consiglia all'ingeniere di sparire dalla circolazione e di andare a meditare in un Monastero e di non farne parola a nessuno mantenendo il giuramento fatto. A lui adesso andare dal Papa per vedere cosa fare....

Parte per Roma, arriva alle due di notte e sveglia il Papa:
"Eccellenza! spero abbia una buona ragione per buttarmi giù dal letto a quest'ora e spero che siano buone notizie!"
Il Patriarca racconta l'accaduto, il Papa sbianca in volto: "cosa facciamo santità ?"
"senta - dice il Papa - si ritiri in un Monastero a pregare affinchè lo Spirito Santo mi doni la risposta, intanto non ne parli a nessuno!"
Chiama il Segretario di Stato e dice di richiamare immediatamente i DOMENICANI, I FRANCESCANI E I GESUITI
corre il Maestro dei Francescani il quale, appena saputa la notizia, sbianca in volto! "Santità! e ora?"
e il Papa un pò risentito: "e che lo chiede a me cosa fare? da quando in qua ascoltate quel che dice il Papa? faccia una cosa piuttosto, si ritiri in Monastero e faccia pregare tutta la Famiglia Francescana affinchè lo Spirito Santo mi doni la risposta, intanto non faccia parola a nessuno"

Il Maestro dei Domenicani, appena appresa la notizia SVIENE letteralmente....
" reverendo Padre, dice costernato il Papa, e che fa, mi sviene proprio ora? ABBANDONA LA BARCA NELLA TEMPESTA? piuttosto, si ritiri in un Monastero e faccia pregare tutta la Famiglia Domenicana affinchè lo Spirito Santo ci risolva questo problema....e mi raccomando, non ne parli a nessuno!"

E' il momento del Maestro dei Gesuiti...... il quale ascolta la voce commossa ed accorata del Pontefice il quale, non aveva ancora finito di parlare che nota il Maestro Generale SORRIDERE....
"ma come, gli chiede stupefatto il Papa, io le sto raccontando un evento inaudito e lei sorride? Faccia sorride anche a me....."
e il generale dei Gesuiti, sorridendo risponde:
"Santità, di cosa si preoccupa? ALMENO ABBIAMO LA PROVA CHE E' ESISTITO....!"






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ATTENZIONE....
D'accordo non è una "barzelletta" e non ci sarebbe nulla da ridere se non per il fatto di prendere con sano umorismo certa realtà che veleggia in molta parte del mondo gesuita e del clero. I gesuiti hanno fatto circolare questa storiella nei loro testi umoristici, tuttavia vogliamo sperare di non dover scoprire un giorno, che alla fine non credano nella risurrezione di Gesù.
(commento datato 1982)


BELLISSIMA!

Betlemme anno zero. Tutti gli ordini vanno ad adorare il Bambino.

- Iniziano i francescani: "Che meravigliosa povertà! Senza alcun dubbio questo Bambino sarà il re dei poveri!"
- Poi i domenicani: "Questo Bambino è davvero il Verbo incarnato. Non c'è dubbio, sarà il re dei predicatori!"
- Poi i salesiani: "Questo Bambino è la Sapienza di Dio. Diventerà il re degli educatori!"
- Poi i benedettini: "Gli angeli cantano per Lui la lode perenne di Dio con Inni celestiali. Non c'è dubbio, sarà il re dei liturgisti!"
- Arrivano i gesuiti: in due, come prescritto dalle regole.
Il primo dice: "Mmmah, questo Bambino sembra intelligente. Con una buona raccomandazione potrebbe entrare in uno dei nostri collegi..."
E l'altro di rimando: "Ma non hai sentito cos'hanno detto gli altri?
. I suoi sono poveri, non potranno mai permetterselo...
. E' un Bambino loquace, non tacerà...
. Prenderà il posto dei nostri educatori....
. Dirigerà Lui la Liturgia...
Non raccomandiamolo e lasciamo che si compia il Suo destino....!"


[Modificato da Caterina63 26/02/2017 00:07]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)