Durante l'incontro, l'arcivescovo di Luanda e presidente della Conferenza episcopale dell'Angola e di São Tomé (Ceast), monsignor Damião António Franklin, ha rivolto al Papa un saluto che pubblichiamo in una nostra traduzione dal portoghese.
Santità,
la Conferenza episcopale dell'Angola e São Tomé, per questo mezzo e a nome mio personale, con affetto e nel Signore, le porge il benvenuto in questa visita storica e perciò piena non solo di emozioni, umanamente parlando, ma anche di implicazioni, soprattutto a livello pastorale e organizzativo.
La Ceast sta vivendo il suo sessennio pastorale suddiviso in tre bienni con il motto: Duc in altum in Docendum (2005-2006), Duc in altum in Santificandum (2007-2008), Duc in altum in Regendum (2009-2010).
Sono qui presenti tutti i prelati della Conferenza episcopale dell'Angola e São Tomé, a cominciare dal cardinale, gli arcivescovi, i vescovi delle diciannove diocesi e i vescovi emeriti.
La Ceast la ringrazia cortesemente, Santità, per la sollecitudine pastorale con cui ha inviato alle diocesi vacanti di Mbanza Congo e Saurimo i rispettivi pastori.
Ci preoccupa veramente che le nostre comunità di fedeli siano autenticamente cristiane, sull'esempio delle prime comunità, di cui ci parlano gli Atti degli Apostoli (cfr. 2, 42-47). In tal modo la centralità della Parola di Dio, come pure l'adesione alla tradizione viva della Chiesa e al suo magistero e l'attenzione alla testimonianza di vita e alla cultura della solidarietà, costituiscono una costante e ardente speranza.
Questo lavoro non sarebbe possibile senza la generosa collaborazione del clero diocesano, religioso e secolare, delle religiose e dei religiosi, dei catechisti, dei movimenti laici e delle nuove realtà ecclesiali qui presenti. Non possiamo poi dimenticare l'aiuto delle Omp, dei benefattori nazionali e delle Chiese sorelle per la formazione dei seminaristi e il mantenimento delle opere apostoliche.
I vescovi, infine, sono ansiosi di ascoltarla, Santità, e la ringraziano anticipatamente per la "responsabilità nell'amore" per questa porzione della Chiesa universale, polmone anche della cattolicità.