00 06/11/2009 09:59
La messa nella basilica di San Pietro

"Servi fedeli, che il padrone, di ritorno dalle nozze, ha trovato svegli e pronti". Con queste parole tratte dal vangelo di Luca, Benedetto XVI ha ricordato i cardinali e vescovi defunti nel corso dell'anno, durante la concelebrazione eucaristica di suffragio, presieduta nella basilica di San Pietro, giovedì mattina 5 novembre. Sono sette i porporati morti tra il 12 dicembre 2008 e il 17 luglio 2009: Avery Dulles, Pio Laghi, Stéphanos ii Ghattas, Stephen Kim Sou-Hwan, Paul Joseph Pham Ðình Tung, Umberto Betti e Jean Margéot. Cento invece gli arcivescovi e i vescovi deceduti tra il 22 ottobre 2008 e il 26 ottobre 2009.

Alla preghiera dei fedeli sono state elevate intenzioni per il Pontefice e per i pastori della Chiesa e per i cardinali e vescovi defunti.

Insieme con il Papa hanno concelebrato all'altare della Cattedra trentaquattro cardinali, tra i quali Tarcisio Bertone, segretario di Stato e camerlengo di Santa Romana Chiesa, e Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio.

Hanno assistito al rito i cardinali Daoud e Sánchez, con numerosi presuli e prelati della Curia romana.

Con il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede erano gli arcivescovi Fernando Filoni, sostituto della Segreteria di Stato, e Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati; i monsignori Peter Brian Wells, assessore, Ettore Balestrero, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, Fortunatus Nwachukwu, capo del Protocollo; l'ambasciatore dell'Honduras, decano del Corpo diplomatico.

Il Papa è giunto in basilica accompagnato dagli arcivescovi James Michael Harvey, prefetto della Casa Pontificia, Félix del Blanco Prieto, elemosiniere, dal vescovo Paolo De Nicolò, reggente, dai monsignori Georg Gänswein, segretario particolare del Papa e Alfred Xuereb, della segreteria particolare. Hanno scandito la celebrazione i canti eseguiti dalla Cappella Giulia.



(©L'Osservatore Romano - 6 novembre 2009)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)