00 18/02/2010 18:50
Appello dei vescovi cattolici per finanziare il programma Hapag-Asa

Aiuti ai bambini filippini
afflitti dalla sottonutrizione


Manila, 18. I vescovi delle Filippine lanciano un forte appello ai fedeli cattolici per sconfiggere la sottonutrizione, una piaga che colpisce soprattutto l'infanzia. L'azione sociale della Chiesa cattolica di questo Paese contro la fame si svolge soprattutto per mezzo del programma Hapag-Asa (speranza), avviato nel 2002. Questo programma,  grazie  anche  alla  collaborazione  di  associazioni  di  volontariato, ha finora aiutato oltre mezzo milione di poveri per mezzo di campagne di donazioni nazionali e locali, svolte soprattutto nell'ambito delle parrocchie.

Un nuovo invito a contribuire alla lotta contro la sottonutrizione infantile è stato lanciato, mercoledì, dal cardinale Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila, nel messaggio per l'inizio della quaresima. Nell'appello, il primate della Chiesa filippina invita i cattolici a contribuire al programma Hapag-Asa sottolineando che bastano 1.200 pesos (circa venti euro) per salvare un bambino assicurandogli almeno un pasto al giorno nei prossimi sei mesi.

Riporta l'agenzia AsiaNews che, secondo i dati raccolti nel 2008 dal settimo National Nutrition Survey (Nns), nelle Filippine tre bambini su dieci soffrono la fame e in molte aree del Paese il tasso della povertà giunge fino al trenta per cento. I bambini più colpiti dalla sottonutrizione sono quelli appartenenti a famiglie dei pescatori nomadi e dei braccianti agricoli.


A questi si aggiungono attualmente i bambini di oltre duecentocinquantamila famiglie sfollate a causa delle distruzioni provocate dai due violentissimi tifoni che lo scorso autunno hanno colpito molte province di questo arcipelago provocando numerose vittime nelle regioni centrali e nelle province nell'area della grande Manila.

Il cardinale Rosales sottolinea che negli ultimi cinque anni il problema della sottonutrizione di cui soffre una parte consistente dell'infanzia filippina si è ulteriormente aggravato ed attualmente sono oltre otto milioni i bambini che, a causa dell'insufficienza di cibo, hanno problemi di crescita.
I volontari cattolici che lavorano nell'ambito del programma Hapag-Asa seguono dei corsi nutrizionali in modo da assicurare a questi bambini un'alimentazione bilanciata. Spesso nelle parrocchie vengono organizzate delle riunioni per insegnare alle mamme i principi della sana alimentazione per i loro figli utilizzando le risorse naturali del territorio.

Nel corso di quest'anno, saranno oltre centoventimila i bambini filippini che verranno nutriti grazie al programma Hapag-Asa. Di questi, quasi trentamila saranno assistiti direttamente nelle strutture parrocchiali.

La Chiesa cattolica si preoccupa inoltre di soccorrere anche i fanciulli di circa quindici milioni di indigeni che vivono prevalentemente nella regione di Mindanao e in quella di Cordillera. Anche questi bambini sono colpiti dai problemi legati al sottosviluppo. Secondo un rapporto del Development Programme in the Philippines delle Nazioni Unite, le giovani generazioni hanno un'aspettativa di vita inferiore di vent'anni rispetto al resto della popolazione per la scarsezza di cibo e per l'assenza di assistenza medica.

Monsignor Sergio Utleg, vescovo di Laoag, responsabile della Commissione episcopale per le popolazioni indigene, sottolinea che "frequentemente le amministrazioni locali non si interessano ai bisogni delle popolazioni originali e le costringono a vivere ai margini della società".

Secondo il presule, i gruppi tribali sono spesso costretti ad abbandonare le loro terre perché la loro presenza contrasta con gli interessi d'imprese multinazionali. La Chiesa cattolica - sottolinea Utleg - ha sempre difeso queste popolazioni e si è opposta all'uso indiscriminato delle risorse naturali.
Il vescovo cita il caso di Mindoro, una zona montuosa di Mindanao dove nascono i quattro principali fiumi capaci d'irrigare le culture dell'isola. In questa zona ricca di minerali, la Chiesa, in solidarietà con i tribali, ha dato vita a molte manifestazioni per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sui progetti che vorrebbero lo sfruttamento minerario della zona nonostante il pericolo d'inquinamento delle sorgenti d'acqua dell'intero Mindanao.


(©L'Osservatore Romano - 19 febbraio 2010)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)