I risultati di un'indagine del Catholic Aid Coordination Committee Un futuro per i giovani del Vicino Oriente
Gerusalemme, 22. Gli studenti cristiani palestinesi preferirebbero rimanere nella propria terra piuttosto che emigrare all'estero se a loro venissero offerte appropriate opportunità di formazione, di specializzazione e di lavoro: questo è quanto risulta da una recente indagine commissionata dal Catholic Aid Coordination Committee, un consorzio di organizzazioni cristiane che ha i suoi uffici a Gerusalemme.
Secondo Sami El-Yousef, membro del consorzio, i giovani cristiani palestinesi dimostrano un forte attaccamento alla propria terra e sperano che sia la Chiesa e sia le altre organizzazioni cristiane si dimostrino capaci di offrire loro delle possibilità per rimanere e svolgere un lavoro utile nell'ambito della società.
L'indagine per il Catholic Aid Coordination Committee si è svolta nell'arco di alcuni mesi durante la scorsa primavera. Per Sami el Yousef, i risultati dell'inchiesta potranno essere particolarmente utili per arrivare a una maggiore integrazione della comunità cristiana palestinese con le altre presenti nella regione. Secondo il rappresentante del consorzio, un primo passo dovrebbe comportare la concessione di mutui a lungo termine alle famiglie cristiane palestinesi che vorrebbero acquistare un'abitazione in aree a popolazione mista. Favorire l'integrazione con le altre comunità è per Sami El-Yousef un primo passo per rendere le famiglie cristiane più autonome e con più variegati rapporti nell'ambito del territorio di residenza.
Questo fattore, sottolinea il dirigente, sarebbe senz'altro positivo per i membri più giovani e darebbe maggiori possibilità di trovare un posto di lavoro.
L'indagine comprende anche diciannove interviste a membri anziani della comunità cristiana palestinese che godono di una particolare reputazione. Molti degli intervistati hanno sottolineato il venir meno, nell'ambito delle loro comunità, dello spirito di coesione e del senso del rispetto verso i più anziani che spesso si trovano a dover affrontare da soli situazioni di vita indubbiamente difficili.
Per El-Yousef, la situazione si dimostra particolarmente difficile nella striscia di Gaza. Il tessuto sociale rischia di sfilacciarsi a causa delle difficoltà estreme in cui si trovano costrette le famiglie. Anche per questo in questa zona è molto sentito il rapporto tra i fedeli cristiani e la loro Chiesa.
(©L'Osservatore Romano 22-23 novembre 2010)
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)