00 10/12/2012 22:49

Ravviva il nostro animo»
   

«Ogni anima che crede, concepisce e genera il Verbo di Dio»
(sant’Ambrogio).
  

«L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine promessa sposa di un uomo della casa di Davide il cui nome era Giuseppe».

Nel recitare questo esordio (Lc 1,27) noi, uomini di oggi, insieme a tutte le generazioni degli uomini e insieme ai Santi del Paradiso, risvegliamo gli echi di quella voce che più di 2000 anni fa è stata la voce dell’Arcangelo e, in una sorta di meditativa risonanza, diventiamo "angeli" che lodano e acclamano beata Colei che è vanto della Chiesa e che ravviva con profonda letizia l’animo di ogni uomo.

La breve struttura di Tu sei vanto della Chiesa prevede un’alternanza tra solista, coretto e coro, alternanza che evita la monotonia e valorizza le diverse articolazioni sia da un punto di vista musicale che testuale.

Il primo inciso, affidato al solista, è lineare e recitativo e va eseguito con l’atteggiamento di chi ascolta, ma è contemporaneamente partecipe al messaggio comunicativo. Si ponga attenzione al finale che va sempre leggero e in diminuendo.

L'Annunciazione, miniatura armena dei secc. XIII-XIV, Museo di Yerevan, capitale dell'Armenia.
L’Annunciazione, miniatura armena dei secc. XIII-XIV, Museo di Yerevan, capitale dell’Armenia (foto Lores Riva).

Il secondo inciso inizia all’unisono per poi aprirsi alle tre voci del coretto femminile sulle parole «O Santa Madre di Dio» quasi a voler sottolineare come la lode che ogni uomo rivolge a Maria è legata da una perfetta e gioiosa armonia. L’esecuzione di questa parte richiede una sillabazione scorrevole, con un movimento sciolto, ma insieme calmo, in cui emergono solo gli accenti tonici delle parole con una piccola apertura su "lodiam" e su "Dio".

Il terzo inciso, a 4 voci ed eseguibile quindi da tutto il coro, è prima l’esaltazione di una "Donna speciale", vanto e letizia dell’umanità, e poi la supplica orante degli uomini rivolta al Signore attraverso Maria. La meditazione sui contenuti espressi in questa parte di testo e l’organizzazione musicale ci portano verso un’esecuzione delicata, raccolta, in cui sono inopportuni accenti troppo marcati. Il tutto si svolge rispettando la linearità del canto che si apre verso l’acuto solo nel finale, là dove la richiesta di aiuto e la certezza della profonda intesa spalanca per noi uomini l’orizzonte della salvezza.

Il canto può essere utilizzato come antifona o come forma litanica nei momenti celebrativi mariani.

L’autore, don Luigi Mazza, è nato a Cortemilia, paese dell’Alta Langa in Provincia di Cuneo, nel 1925. Ha studiato nel Seminario diocesano di Alba e, durante gli anni di preparazione al sacerdozio, ha dedicato tempo allo studio della musica frequentando il Pontificio Istituto di musica sacra e cogliendo i magistrali insegnamenti del maestro Lorenzo Perosi. Durante la sua vita si è dedicato, oltre al ministero sacerdotale in diverse parrocchie della Diocesi di Alba, all’insegnamento della musica e del canto nel Seminario fungendo pure da direttore dell’Istituto diocesano di musica sacra. Ancora in piena attività, don Mazza morì nel 1994 lasciando una cospicua eredità di musica corale sacra.

Luisa Tarabra
     

Per i collegati URM lo spartito è reperibile presso la Direzione di Madre di Dio (piazza san Paolo 12, Alba, CN. Tel. 0173-2961).
  

TU SEI VANTO DELLA CHIESA

Con l’arcangelo Gabriele
e il coro degli Angeli,
noi ti lodiamo o Santa Madre di Dio.

Tu sei vanto della Chiesa,
tu letizia ai nostri cuor.
Prega per noi presso il Signor.

Con le generazioni
che ti chiameranno beata,
noi ti lodiamo o Santa Madre di Dio.

Con tutti i Santi del Paradiso,
noi ti lodiamo o Santa Madre di Dio.







Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)