00 07/05/2009 10:20
Uno studio su chi ha cambiato la propria appartenenza religiosa
Negli Stati Uniti i più fedeli
sono i cattolici

    Washington, 28. Secondo un recente sondaggio, circa la metà della popolazione adulta degli Stati Uniti ha cambiato la propria appartenenza religiosa almeno una volta nella vita. Tuttavia dallo stesso studio statistico si evidenzia che i cattolici americani dimostrano di essere i più restii a cambiare credo e l'indice di fedeltà alla Chiesa di Roma è di oltre il 68 per cento.
   
L'indagine, intitolata "Faith in flux; Changes in the religious affiliation in the U. S.", è stata pubblicata dal Pew forum on religion and public life il 27 aprile. "Questo rapporto mette in evidenza la determinante importanza (per la formazione religiosa) della frequenza alla messa da parte dei ragazzi e dei giovani" ha dichiarato l'arcivescovo di Washington Donald William Wuerl che si accinge a ricoprire l'incarico di presidente del Comitato per la dottrina della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti.

    Secondo il presule, "l'adolescenza è un momento critico per lo sviluppo del senso religioso e, come l'indagine statistica dimostra, quello che avviene durante l'adolescenza ha effetti duraturi nel tempo". Per l'arcivescovo Wuerl "i giovani vanno aiutati e i genitori devono essere coscienti dell'importanza della frequenza alla messa domenicale per i loro figli in modo da dar loro la possibilità di sperimentare direttamente che Gesù è lì ad attenderli ora e sempre".

    Secondo il sondaggio pubblicato, tra i fedeli cattolici americani intervistati solo il 2-3 per cento ha citato lo scandalo degli abusi sessuali sui minori tra le possibili cause per lasciare la Chiesa. Tuttavia questa motivazione viene espressa dal 21 per cento di ex cattolici ora aderenti alle Chiese protestanti e dal 27 per cento di quelli che, una volta usciti dalla Chiesa, non si sono più inseriti in altri gruppi religiosi.

    "I cattolici sanno distinguere peccati e debolezze umane dalla vera sostanza della fede" ha sottolineato l'arcivescovo Wuerl. Secondo il presule "l'abuso su un bambino è un terribile peccato e un crimine ma la gran parte dei cattolici, convinti delle positive esperienze personali con il clero delle loro parrocchie" riconoscono come limitati i casi di abuso:  "Essi guardano alla storia bimillenaria della Chiesa che ha visto la fede fiorire nonostante i tempi difficili".

    Per il responsabile del Pew forum on religion and Public life, Luis Lugo, l'indagine statistica pubblicata dalla sua organizzazione dimostra la libertà della scelta religiosa di cui godono i cittadini degli Stati Uniti. Tuttavia, esaminando i dati si vede che la maggior parte dei cambiamenti di appartenenza alla varie Chiese avvengono nell'ambito della tradizione etnica-culturale di ciascun credente.

    Tra i cittadini adulti di questa nazione, solo il 28 per cento ha optato per un credo religioso diverso da quello della propria tradizione. La percentuale tuttavia sale al 44 per cento se si calcolano anche coloro che sono passati da una Chiesa all'altra pur nello stesso ambito tradizionale. Molti di questi sono credenti di varie Chiese riformate dove sono abbastanza comuni i casi di cambiamento specialmente tra i membri più giovani.

    L'indagine mostra anche un dato inquietante:  nel campione esaminato, il 16 per cento dichiara di non appartenere ad alcuna Chiesa. L'aumento del numero di quelli distaccati da ogni credo religioso è superiore al dato di crescita delle singole Chiese. Tuttavia anche tra coloro che hanno dichiarato la non appartenenza a una Chiesa, il 40 per cento afferma che la religione è comunque qualcosa d'importante nella vita.

Un terzo degli intervistati sono cristiani che hanno abbandonato la pratica religiosa nel corso della giovinezza. Molti di questi non escludono in futuro di poter rinnovare la propria fede e di ritornare sui loro passi.



(©L'Osservatore Romano - 29 aprile 2009)

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)