00 14/05/2009 12:57
L'amico Daniele da Oriensforum ha aggiunto:

Non ricordo chi disse: Da quando la gente ha smesso di credere in Dio, ha preso a credere in tutto il resto.

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...verissimo! Occhiolino per altro è un credere in altro che non solo non ci da la verità, ma ci mette inquietudine, ansia, ribellione, dando origine alla malattia del secolo chiamata depressione...

Leggiamo questa notizia comparsa
sul Corriere.it il 16/10/2008

In Italia calano nel complesso gli omicidi ma aumenta in maniera vertiginosa il numero di quelli avvenuti in famiglia. Un delitto su quattro avviene tra le mura di casa. L'ultima analisi sull'andamento della criminalità da gennaio a giugno di quest'anno evidenzia come le esplosioni di violenza sempre più segnino i rapporti tra persone che appartengono ad uno stesso nucleo.

Il fenomeno dei delitti familiari è stato analizzato anche dal professor Paolo Albarello, nell'ambito di un master organizzato per conto dell'Università La Sapienza di Roma. Secondo il docente, esperto di medicina legale, «gli individui incontrano sempre più spesso difficoltà nel dover fornire continuamente risposte, in termini di adattamento, di integrazione e di affermazione sociale ad una serie di richieste e di aspettative sempre più alte e complesse, il che aumenta il senso di insoddisfazione e moltiplica le frustrazioni. Il nucleo familiare diviene sempre più di frequente il luogo di implosione delle spesso inconciliabili aspirazioni di affermazione sociale con il patrimonio di valori interiorizzato dagli individui fin dai primi anni di vita».

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E' lampante che alla base di questo fenomeno devastante stanno LE TENEBRE che avanzano come ben descritto nel Nuovo Testamento....alla base sta il rifiuto della Luce vera descritta nel Prologo giovanneo:

9 Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10 Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
11 Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto
.

Santa Teresa di Lisieux racconta: «Da bambina andavo dietro al mio letto, in un cantuccio che potevo facilmente chiudere con una tenda e là pensavo, cercavo Dio».[SM=g1740734]

La ricerca di Dio è innanzitutto risposta ad una chiamata, ascolto della voce che sussurra nel più profondo del cuore: «Vieni al Padre». E l'ascolto impone umiltà: non ogni uomo calmo è umile, ma ogni uomo umile è calmo....[SM=g1740733] 
 Il distacco da Dio, la ribellione dei doni di Dio contro Dio stesso, la ribellione dell’intelligenza stessa dell’uomo che è ragione, la rivendicazione d’autonomia da Lui, hanno provocato tanto male nella storia umana e sono il frutto di questa devastazione!

Unità e pace

XV, 1. Uniamoci, dunque, a quelli che religiosamente vivono la pace e non a quelli che la vogliono con ipocrisia. 2. Dice infatti: "Questo popolo mi onora con le labbra e il suo cuore è lontano da me". 3. E di nuovo: "Con la bocca mi benedicevano e con il cuore mi maledicevano". 4. Di nuovo dice: "Lo amavano con la bocca e con la lingua gli mentivano, il loro cuore non era retto con lui, nè rimanevano fedeli alla sua alleanza". 5. Per questo "divengano mute le loro labbra ingannatrici che dicono iniquità contro il giusto". E di nuovo: "Disperda il Signore tutte le labbra ingannatrici, la lingua orgogliosa, quelli che dicono: noi renderemo potente la nostra lingua, le nostre labbra sono per noi. Chi è padrone di noi? 6. Per la miseria dei poveri e i lamenti dei bisognosi mi leverò, dice il Signore, li porrò in salvo; 7. e parlerò liberamente con loro".
Lettera di s.Clemente ai Corinzi (terzo vescovo di Roma)

Ognuno di noi non è stato creato a caso, ma per una missione ben precisa.... Occhiolino Se qualcuno di noi non esistesse, l'umanità in qualche modo ne sarebbe menomata. Non è la nostra volontà o le nostre forze che ci permettono di fare opere, di compiere atti concreti, di essere qualcuno.... E' tutto un piano divino, siamo nel Progetto di Dio. Se diciamo sì a quel piano, un po' alla volta il Signore ci svela i suoi disegni e ci rende compartecipi del suo piano. [SM=g1740722] Se rifiutiamo, rischiamo di fare una vita infelice e "povera", una vita inquieta, frenetica ma priva di frutti, frenetica e depressa, frenetica ed omicida..... Imbarazzato

Efesini 2,10  "Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo."

1Giovanni 5,14  "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta."

1Corinzi 12,7-11 " E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole."

Luca 17,10  "Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare."

Faccio mia una riflessione delle suore Carmelitane:

L'inquietudine è la caratteristica dominante dell'uomo del nostro tempo.
Apparenti sicurezze e fragili impalcature di successo nascondono terribili timori per l'oggi, per il domani, per ciò che è stato.
L'ansia è il sintomo più evidente di questo malessere interiore a cui pochi sanno dare nome.
Rumori, luci, agitazione… tutti i sensi dell'uomo sono sollecitati e aggrediti dalla vita moderna.
Chi non riesce a star dietro al suo ritmo allucinante viene da essa imperiosamente respinto. Delle volte il risultato è devastante: famiglie in frantumi, genitori che uccidono i propri figli, figli che uccidono i propri genitori, la sete del successo irrompe rovinosamente dietro l'ideologia di una falsa libertà che non soddisfa affatto i nostri sensi, la dignità dell'uomo è così calpestata perchè quando egli viene privata dell'Assoluto, nulla le rimane e il vuoto che la riempie è un baratro di frustrazione che ci richiama anche alle origini dell'insensata inquietudine di Caino nutrita a discapito del fratello Abele, un omicidio senza alcuna ragione, senza alcun movente che spezzò non una ma due vite: il carnefice e la vittima. E' il primo effetto devsatante del Peccato Originale che va a colpire direttamente il nucleo familiare.
Bisogna allora trovare il coraggio di rifiutare una realtà fatta di immagini, di apparenza, di vuoto e recuperare tutto ciò che fa dell'uomo il signore del tempo, della propria famiglia, del proprio coniuge, dei propri figli, un signore non autoritario, ma autorevole, libero in Cristo e non lo schiavo di mode, di costumi, di tradizioni che come pula vengono spazzate via in un momento dal vento di novità esasperate che lasciano sempre l'amaro dentro il cuore generando l'insoddisfazione.

In questo vortice di frenesia l'uomo ha paura del silenzio, ha paura dell'oscurità ma teme anche la Luce vera, paura di fermarsi, di sostare… ha paura, paura di ciò che non è in grado di dominare, controllare e gestire, come l'attesa e la solitudine, una domanda, una richiesta di sè per un bene più grande. Eppure affianco al timore risuona prima o poi per tutti il richiamo intimo a una vita orientata verso i beni che non passano, quelli che impegnano la totalità dell'essere uomini, in una dignità che non solo gli è propria, ma che eleva l'uomo davvero a più eccelse dimensioni.

Nella sete di qualcosa di autentico, quando si tocca il fondo dell'angoscia, quando si è perfino tentato altrove di trovare la serenità, si avverte come una spina la necessità di lasciarsi affascinare dall'Assoluto e concedersi momenti di vita solitaria per ritrovare l'equilibrio interiore nella quiete, in quella tranquillità che è un modo di vivere, uno stato di vita, anzi qualcosa di più: è il risultato della vittoria riportata sul turbamento, sull'agitazione, sull'avvilimento, sulla ricerca comunque dell'unica vera quiete: la pace in Dio.


Non a caso dice sant'Agostino: "... il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in TE " [SM=g1740734] [SM=g1740720]

Quante profezie, ma anche PROVE, testimonianze, certezze... abbiamo che ci raccontano dalla nostra nascita fino al nostro destino eterno, eppure perchè le ignoriamo? Perchè le scartiamo? Perchè continuiamo a FARCI DEL MALE?
Come può interessami cosa dice un calendario di eventi del 2012 o oltre o altro... se nel presente non vivo quotidianamente le profezie che riguardano già LA MIA STORIA, la mia esistenza, il Progetto d'AMORE che Dio ha su di me?

Qualcuno ha scritto:
...la costruzione della nostra personalità è un compito bello e affascinante che dura tutta la vita ma bisogna accettare la NATURA CONTINUATIVA DELLA LOTTA NECESSARIA PER CRESCERE E BISOGNA ACCETTARE LA LEGITTIMA SOFFERENZA CHE NASCE DALLA LOTTA: E' sempre un grave errore credere che in un dato momento della vita le nostre lotte interiori siano - concluse - ; in realtà, come esseri umani siamo estremamente vulnerabili, sia che la nostra lotta riguardi il mantenimento della famiglia con tutti i problemi annessi, l'alcolismo, la tossico dipendenza, la gelosia, un tradimento, una aspettativa tradita, persino la golosità per non dimenticare l'orgoglio e la superbia....

Per San Tommaso d'Aquino la pace è un effetto della carità, ossia dell’amore: e, si badi bene, un effetto interiore, cioè un effetto da non confondersi con la quiete esterna delle armi e delle braccia, dalla quale fosse disgiunta la quiete interna o riposo dell’anima, bens' una pace che sbocci dal di dentro del cuore dell'uomo che esternamente può continuare a combattere per la giustizia.....
Ora se pensiamo che Gesù dice "ma quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà veramente la FEDE sulla terra?"  dobbiamo osservare che oggi di fedi professate ve ne sono tante, e sembra che tutte incrementino vistosamente i propri aderenti.

Ma questo a mio avviso non è un segno positivo; dovremmo pensare che sia un segno di apostasia cioè di abbandono della fede vera per aderire ad altri credi spesso ingannevoli, che accontentano sì l'inclinazione di ciascun aderente, ma che spesso si rivelano poi dei surrogati disastrosi..... [SM=g1740732]

Lo vediamo in questo paradosso: non è vero che non c'è fede nel mondo, c'è piuttosto la scristianizzazione, ossia una fede in qualcosa PRIVATA DEL CRISTO VIVO E VERO....ossia, ci affidiamo AI SURROGATI perchè la necessità di credere non è mai scomparsa mentre si è fatta più insistente la superbia di seguire "ciò che mi pare"...

Forse non abbiamo smesso di credere in un Dio, ma di certo l'uomo sta smettendo di credere nel Dio Vivo e vero che si chiama ed è Gesù Cristo, preferendo di seguire i tanti surrogati che i falsi profeti e i falsi maestri propongono in nome di una pace finta!

 [SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740717]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)