00 18/04/2011 16:14

Il Vaticano risponde ai "delusi".

I delusi hanno parlato. Il Vaticano Risponde

Fonte: chiesa.espresso.repubblica.it di S. Magister


ROMA, 18 aprile 2011


Due dei "grandi delusi da papa Benedetto" di cui ha riferito www.chiesa in un recente servizio hanno avuto un trattamento di riguardo da "L'Osservatore Romano", con due autorevoli recensioni consecutive dei loro ultimi libri.

I "grandi delusi" sono quei pensatori tradizionalisti che avevano inizialmente riposto speranze nel pontificato di Joseph Ratzinger e nella sua azione restauratrice, ma hanno poi viste tradite le loro attese. E ora mettono in pubblico il loro scontento. La delusione nasce in loro soprattutto dal modo con cui l'attuale papa interpreta e applica il Concilio Vaticano II.

Perché è lì, in questo Concilio, la radice dei mali presenti della Chiesa, a giudizio di questi pensatori.

E quanto hanno scritto e argomentato nei loro ultimi libri, in particolare, il professor Roberto de Mattei e il canonico Brunero Gherardini, l'uno dal punto di vista storico e l'altro dal punto di vista teologico.

Il citato servizio di www.chiesa fornisce una sintesi sommaria delle loro tesi (link)

I grandi delusi da papa Benedetto (8.4.2011)

Il teologo Gherardini, tra i suoi motivi di delusione, lamenta anche il silenzio con cui le autorità della Chiesa hanno reagito a un suo precedente libro: "Concilio Vaticano II. Un discorso da fare". Tant'è vero che il suo ultimo libro, uscito quest'anno, esprime fin nel titolo il suo disappunto: "Concilio Vaticano II. Il discorso mancato". Questa volta, però, le cose sono andate diversamente. Il nuovo libro di Gherardini non è stato ignorato, ma ha avuto un'intera pagina di recensione su "L'Osservatore Romano" del 15 aprile. Ad opera di un recensore di prim'ordine, Inos Biffi, milanese, docente emerito alle facoltà teologiche di Milano e di Lugano, massimo conoscitore mondiale della teologia medioevale e prima firma teologica del giornale della Santa Sede.

Le parti salienti della recensione sono riprodotte più sotto, mentre il suo testo integrale è in quest'altra pagina di www.chiesa Riletture conciliari

Inos Biffi riserva alle tesi di Gherardini critiche severe. Ma ne riconosce anche i meriti. Ed egli stesso non manca di criticare taluni aspetti dell'evento conciliare. Lo fa avvalendosi di un'autorità del livello del cardinale Giacomo Biffi, col quale ha in comune il cognome – senza alcun legame di parentela – ma soprattutto le idee.

Le critiche dei due Biffi, Giacomo e Inos, all'evento conciliare riguardano la sua natura "pastorale", la rinuncia alla condanna degli errori, gli equivoci del cosiddetto "aggiornamento". Ma a loro giudizio i documenti prodotti dal Vaticano II sono comunque "incolpevoli" delle deviazioni successive. E in questo il loro giudizio nettamente diverge da quello di Gherardini e di altri tradizionalisti.

Il professor Roberto de Mattei, autore di una storia del Concilio Vaticano II che ne mostra il carattere di rottura con la tradizione, ha avuto anche lui una recensione su "L'Osservatore Romano" del 14 aprile, ad opera di un'altra firma di primo piano: l'arcivescovo Agostino Marchetto, già segretario del pontificio consiglio dei migranti nonché critico agguerrito, da anni, della storia del Vaticano II più letta al mondo, quella prodotta dalla "scuola di Bologna" fondata da Giuseppe Dossetti e da Giuseppe Alberigo, che interpreta anch'essa l'evento conciliare come una rottura con la tradizione e un "nuovo inizio", ma con spirito opposto a quello dei tradizionalisti.

La recensione di Marchetto del libro di de Mattei è in quest'altra pagina di chiesa.espresso LINK del 14 aprile 2011
Ed ecco qui di seguito un estratto di quella del libro di Gherardini, da "L'Osservatore Romano" del 15 aprile 2011 di Inos Biffi LINK



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)