00 24/01/2011 18:20
Alle ore 11.45 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza la Delegazione della Chiesa Evangelica Luterana Tedesca (Vereinigte Evangelisch-Lutherische Kirche Deutschlands), e rivolge ai presenti il discorso che pubblichiamo di seguito:



CITTA' DEL VATICANO, 24 GEN. 2011 (VIS). Questa mattina, nel Palazzo Apostolico, Benedetto XVI ha ricevuto una Delegazione della Chiesa Evangelica Luterana Tedesca, a Roma per la chiusura della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani.  
   
  Nel discorso in lingua tedesca, il Santo Padre ha ricordato che il dialogo fra cattolici e luterani risale a cinquanta anni fa e che nonostante le differenze teologiche in alcuni ambiti fondamentali, sono stati compiuti grandi progressi verso l'unità e si sono poste le basi di una spiritualità e di una viva comunione nella fede.  
   
  Il Papa ha quindi affermato che in questi momenti alcuni sentono che l'obiettivo comune dell'unità piena e visibile dei cristiani sembra allontanarsi ed ha detto di condividere la preoccupazione di molti cristiani secondo i quali i risultati del lavoro ecumenico non sono sufficientemente visibili. Tuttavia il dialogo ecumenico, ha sottolineato il Pontefice, guidato dallo Spirito Santo, continua ad essere lo strumento fondamentale per superare le difficoltà, ed ha riaffermato l'importanza del dibattito teologico per contribuire alla comprensione delle questioni ancora sospese.  
(se non altro non si parla più di solo ciò che ci unisce.... Wink )  
 
  Benedetto XVI si è inoltre soffermato sulla necessità di una posizione comune relativa ai temi riguardanti la protezione e la dignità della persona umana e le grandi questioni relative alla famiglia, al matrimonio e alla sessualità.  
(vi ricordo che per alcune comunità luterane l'aborto è consentito nel loro magistero, il divorzio pure ed anche l'omosessualità.... Cry )  
   
  Infine Benedetto XVI ha ricordato che nel 2017 ricorre il 500° anniversario della pubblicazione delle tesi di Martin Lutero, che diedero luogo alla divisione fra cattolici e luterani ed ha affermato che per gli uni e gli altri, tale commemorazione deve essere connotata dall'ecumenismo e non dal trionfalismo, e deve porre in risalto la fede comune nello stesso Dio, Uno e Trino. Tale data rappresenterà inoltre l'occasione per riflettere sui motivi della divisione e per sottoporsi ad una purificazione della coscienza. Nel contempo, ha aggiunto il Papa, sarà un'occasione per fare una valutazione dei 1500 anni che hanno preceduto la Riforma il cui patrimonio appartiene a cattolici e luterani.  
   
  Il Santo Padre ha concluso il suo discorso invitando tutti alla preghiera per chiedere allo Spirito Santo di aiutare a perseverare nel cammino intrapreso fino alla auspicata unità, senza indugiare sui risultati già conseguiti.

                         Pope Benedict XVI (C) attends a meeting with members of The United Evangelical Lutheran Church of Germany (VELKD) at the Vatican January 24, 2011.


DISCORSO DEL SANTO PADRE

Vescovo regionale Friedrich!
Cari amici della Germania!


Porgo un cordiale benvenuto a tutti voi, rappresentanti dei vertici della Chiesa Unita Evangelica Luterana Tedesca qui nel Palazzo Apostolico e mi rallegro per il fatto che voi, come delegazione, siete venuti a Roma a conclusione della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani. In questo modo mostrate anche che tutto il nostro anelito all'unità può recare frutti soltanto se radicato nella preghiera comune. In particolare, vorrei ringraziare Lei, caro Vescovo regionale, per le sue parole che, con grande sincerità, esprimono gli sforzi comuni per un'unità più profonda fra tutti i cristiani.

Nel frattempo, il dialogo ufficiale fra luterani e cattolici — così è scritto qui — può guardare indietro a più di cinquant'anni di intensa attività. Lei ha parlato di trent'anni. Penso che trent'anni fa, dopo la visita del Papa, abbiamo iniziato ufficialmente ma di fatto era già da molto tempo che dialogavamo.

Io stesso sono stato membro del «Jaeger-Stählin-Kreis» nato direttamente dopo la guerra. Si può quindi parlare sia di cinquanta sia di trent'anni. Nonostante le differenze teologiche che continuano a esistere su questioni in parte fondamentali, è cresciuto un «insieme» fra noi, che diviene sempre più la base di una comunione vissuta nella fede e nella spiritualità fra luterani e cattolici. Quanto già raggiunto rafforza la nostra fiducia nel proseguire il dialogo perché soltanto così possiamo rimanere insieme lungo quella via che in definitiva è Gesù Cristo stesso.

Quindi, l'impegno della Chiesa cattolica per l'ecumenismo, come ha affermato il mio venerato predecessore Papa Giovanni Paolo ii nella sua Enciclica Ut unum sint, non è una mera strategia di comunicazione in un mondo che muta, ma un impegno fondamentale della Chiesa a partire dalla propria missione (cfr. Nm 28-32).

A qualche contemporaneo la meta comune dell'unità piena e visibile dei cristiani oggi sembra essere di nuovo più lontana. Gli interlocutori ecumenici portano nel dialogo idee sull'unità della Chiesa completamente diverse. Condivido la preoccupazione di molti cristiani per il fatto che i frutti dell'opera ecumenica, soprattutto in relazione all'idea di Chiesa e di ministero, non vengono ancora recepiti a sufficienza dagli interlocutori ecumenici. Tuttavia, anche se sorgono sempre nuove difficoltà, guardiamo con speranza al futuro. Anche se le divisioni dei cristiani sono un ostacolo nel modellare pienamente la cattolicità nella realtà della vita della Chiesa, come le è stato promesso in Cristo e attraverso Cristo (cfr. Unitatis redintegratio, n. 4) , confidiamo nel fatto che, sotto la guida dello Spirito Santo, il dialogo ecumenico, quale strumento importante nella vita della Chiesa, serva a superare questo conflitto. Ciò avverrà, in primo luogo, anche attraverso il dialogo teologico, che deve contribuire a un'intesa sulle questioni aperte, che sono un ostacolo lungo il cammino verso l'unità visibile e la celebrazione comune dell'Eucaristia come sacramento dell'unità fra i cristiani.

Fa piacere affermare che accanto al dialogo luterano cattolico internazionale sul tema «Battesimo e la crescente comunione ecclesiale», anche in Germania dal 2009 una commissione bilaterale di dialogo della Conferenza Episcopale e della Chiesa evangelica luterana tedesca ha ripreso la sua attività sul tema: «Dio e la dignità dell'uomo». Questo ambito tematico comprende in particolare anche i problemi sorti di recente in relazione alla tutela e alla dignità della vita umana, così come le questioni urgenti della famiglia, il matrimonio e la sessualità, che non possono essere taciute o trascurate solo per non mettere a repentaglio il consenso ecumenico raggiunto finora.

Auspichiamo che in queste importanti questioni relative alla vita non nascano nuove differenze confessionali ma che insieme possiamo rendere testimonianza al mondo e agli uomini di ciò che il Signore ci ha mostrato e ci mostra.

Oggi il dialogo ecumenico non può più essere scisso dalla realtà e dalla vita nella fede nelle nostre Chiese senza recare loro danno. Quindi volgiamo insieme il nostro sguardo all'anno 2017, che ci ricorda l'affissione delle tesi di Martin Lutero sulle indulgenze cinquecento anni fa.

In quell'occasione luterani e cattolici avranno l'opportunità di celebrare in tutto il mondo una comune commemorazione ecumenica, di lottare a livello mondiale per le questioni fondamentali, non — come lei stesso ha appena detto — sotto forma di una celebrazione trionfalistica, ma come un professione comune della nostra fede nel Dio Uno e Trino, nell'obbedienza comune a Nostro Signore e alla sua Parola. Dobbiamo attribuire un posto importante alla preghiera comune e alla preghiera interiore rivolte a nostro Signore Gesù Cristo per il perdono dei torti reciproci e per la colpa relativa alle divisioni. Di questa purificazione della coscienza fa parte lo scambio reciproco sulla valutazione dei 1500 anni che hanno preceduto la Riforma e che perciò sono a noi comuni. Per questo desideriamo implorare insieme, in modo costante, l'aiuto di Dio e l'assistenza dello Spirito Santo, per poter compiere passi ulteriori verso l'unità agognata e non rimanere fermi ai risultati ottenuti.

Lungo questo cammino ci incoraggia anche la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani di quest'anno. Ci ricorda il capitolo degli Atti degli Apostoli: «Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere» (At, 2, 42). In questi quattro atti e comportamenti i primi cristiani erano costanti, e quindi la comunità cresceva con Cristo e da essa scaturiva questo «insieme» degli uomini in Cristo. Questa testimonianza, straordinaria e visibile al mondo, dell'unità della Chiesa primitiva potrebbe essere anche per noi sprone e norma per il nostro cammino ecumenico comune nel futuro.

Nella speranza che la vostra visita rafforzi ulteriormente la valida collaborazione fra luterani e cattolici in Germania, imploro per voi tutti la grazia di Dio e le sue abbondanti benedizioni. 

2011 - Libreria Editrice Vaticana

(Traduzione Osservatore Romano)



                                                                    Pope Benedict XVI (R) is greeted by Germany's Lutheran bishop Johannes Friedrich during a meeting at the Vatican January 24, 2011.
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)