00 28/06/2009 09:53
Un amico dall' oriensforum, così mi replica:

noi riteniamo che forse la FSSPX dovrebbe comprendere invece che Benedetto XVI ha una idea sana del vero ecumenismo


non voglio entrare nel discorso puntuale, perchè tanto, mi duole dirlo Caterina, ma con te è inutile.
Ma questa frase è semplicemente falsa storicamente nel nostro contesto socio-culturale.
Oggigiorno, Giugno 2009, ciò che veramente dà un' idea della Chiesa al mondo e al popolo, non è nessun documento.
Sono i gesti e gli atti pubblici, le omelie e tutto ciò che i moderni mezzi di comunicazione sono in grado oggi di trasmettere. Oggi, e mai come oggi, è questo soprattutto che RIMANE ai piccoli di un Papa e di una chiesa.

Questa che voglio farti è una critica al tuo modo di argomentare, basato ESCLUSIVAMENTE sui documenti. I documenti li leggono 20 persone, i telegiornali li vedono in milioni.

Questa è una situazione extra-ordinaria nella storia della Chiesa, dovuta ai mezzi tecnologici odierni.
Quindi tutti i papi moderni dovrebbero prenderne atto e badare molto più che prima agli atti pubblici personali, che trasmettono al pubblico un messaggio molto più di qualsiasi enciclica.
 Occhiolino
Io non conosco il foro interno nè le intenzioni di nessun papa, nè di nessuna persona.
Mi limito a dire quello che vedo. Per esempio, che Woytila lo abbia voluto o non lo abbia voluto(in realtà questo conta davvero molto poco per noi), dà alcuni suoi atti pubblici è passato un certo tipo di messaggio.


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La mia risposta   


 Occhiolino mio caro amico....anche "voi" vi basate esclusivamente sui Documenti per criticare continuamente gli odierni Pontificati e confrontandoli, opponendoli, ai Documenti del passato... Ghigno

Accetto ogni critica perchè come ho scritto: io non comprendo in quale modo il Signore stia oggi mandando avanti la SUA Chiesa, ma so che il Papa è legittimo  Occhiolino sia dunque che Cristo TOLLERI il SUO Vicario, posto da Lui alla guida della SUA Chiesa...sia che lo DEPLORI, resta palese che lo sforzo che siamo chiamati a fare è quello di ritornare proprio AI DOCUMENTI e su questi correggere il mare di errori che ha infettato la Chiesa...non è infatti questo che chiede la stessa FSSPX?  Occhiolino

Nell'intervista  postata nel thread dedicato alla FSSPX è interessante constatare che mons. Franz Schmidberger,  dopo essere stato il superiore generale della Fraternita' San Pio X e' ora responsabile per la Germania... ha dichiarato che  " le affermazioni del Concilio non possono essere criticate nella loro essenza  "   sulla stessa linea appare lo stesso mons. Fellay nel libro intervista che consiglio di leggere con meditazione riguardo appunto la questione ecumenica la quale non viene affatto negata dalla FSSPX, ma bensì si chiede, a ragione, CHIARIMENTI su gesti e iniziative di grave dubbio...

Ripeto, amico mio, sono convinta che la malattia dell'ECU-MANIA abbia colpito tutti, anche il Pontefice... Occhiolino io questo non lo sto negando, ma non tutto ciò che il Papa fa in tema di RAPPORTI DIALOGATIVI con i non cattolici è da rigettare...

Il Papa NON è chiamato a fare quello che vogliamo noi o quello che NOI riteniamo giusto sulla scorta dei Documenti o sulla VISIONE CHE ABBIAMO NOI DELLA CHIESA... mi piace infatti la definizione che la stessa FSSPX si è data circa la loro posizione, essi si vedono come una sorta di TERMOMETRO, essi sono quella linea di demarcazione che fa notare di come e quanto la Chiesa nelle sue MEMBRA sia oggi malata.... Occhiolino
concordo con te infatti quando dici:

Questa è una situazione extra-ordinaria nella storia della Chiesa

mi pare che Benedetto XVI abbia preso atto di questo e ci stia lavorando su anche se forse non come piacerebbe a noi, anche se molto lentamente, anche se in modo insufficiente, ma non sta fermo, non ha rinunciato, non sta proseguendo come gli altri Pontificati.... sta dando una svolta diversa, pubblicamente, di questo ecumenismo o ecu-mania che già nel 1986 lo vide RINUNCIARE a presenziare pubblicamente, all'orrenda iniziativa sincretista di Assisi...

Ho una immagine su di un libro di Pio XII che riceve una delegazione indiana....non erano cattolici, il Papa li riceve e intrattiene con loro minuti di dialogo e di cordialità nei quali non credo proprio abbia chiesto loro di convertirsi a Cristo....
ciò che voglio sottolineare è che un conto è il dialogo attraverso il quale CONOSCERSI, RISPETTARSI, APPREZZARSI NELLE DIFFERENZE CHE SIAMO E CHE VIVIAMO, ALTRA COSA E' L'ECU-MANIA NELLA QUALE TALE DIALOGO VIENE IMPOSTO RAGGIUNGENDO DEI COMPROMESSI A DISCAPITO DELLA VERITA'....

La linea di questa demarcazione è stata offuscata con il precedente Pontificato, Benedetto XVI sta mettendo dei ripari, lo riconosce anche mons. Fellay....

Fraternamente CaterinaLD


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)