00 17/07/2009 12:00

Quelle mille lire
donate da Leone XIII nel 1880


Il Circolo San Pietro, oltre alla costante pratica religiosa e culturale, ha svolto numerose opere di carità e di assistenza sociale:  dar da mangiare ai poveri, con le cucine economiche; dare un vestito ai bisognosi, con il servizio guardaroba, dare un letto per riposare a chi ne è privo, con l'iniziativa dei dormitori economici.
 
Questi ultimi nacquero su proposta del duca Scipione Salviati, il quale volle ripetere a Roma l'istituzione dell'Hospitalité de nuit esistente a Parigi. L'iniziativa trovò subito l'adesione dei primi Soci, in particolare di Attilio Ambrosini - uno dei fondatori - e dell'allora presidente generale Filippo Tolli. Nella riunione del 20 marzo 1880 fu deliberato all'unanimità di "intraprendere la fondazione dei dormitori economici" e, nella successiva riunione del 17 aprile, il presidente riferì di aver ricevuto dal Papa un'offerta di mille lire per questa opera.

Fin dal principio i locali di Santa Maria in Cappella, di proprietà Doria Pamphili, furono giudicati idonei, e la sera del 29 giugno il primo dormitorio, con il nome di Sacro Cuore di Gesù, fu aperto al pubblico, con la benedizione di Leone XIII.

I locali, che inizialmente potevano ospitare 75 persone, nel settembre 1884 furono ampliati per consentire la disponibilità di altri 25 posti letto. A questo dormitorio si aggiunse nel 1893 un secondo locale in via delle Mantellate, intitolato a san Giuseppe e attrezzato con cento letti, poi portati a centocinquanta, che nel 1907 fu trasferito in via Marmorata.

Nuovi lavori di ammodernamento e ristrutturazione furono eseguiti nel 1911 in entrambe le strutture. Si prestava attenzione all'igiene del corpo e alla salute dell'anima:  gli ospiti, infatti, recitavano la preghiera della sera, assistevano alla messa nei giorni festivi e ai ritiri spirituali in preparazione alla Pasqua. Durante le principali feste cristiane i soci del Circolo servivano a tavola i poveri.
Agli inizi del 1913 il dormitorio di via Marmorata fu trasferito in un edificio più vasto, attiguo alla chiesa di Santa Galla, per concessione di Pio X.

Purtroppo nel 1936, con l'apertura della via del Mare, la struttura venne demolita e il Circolo non riuscì a trovare altri locali, continuando ad accogliere i senza tetto solo a Santa Maria in Cappella. Quest'ultima fu restaurata nel 1950 e nel 1952. Nel 1967 il fabbricato venne completamente rinnovato e ribattezzato "asilo notturno del Sacro Cuore di Gesù". Il 26 febbraio 1968, nel centenario della fondazione del circolo, il cardinale vicario Angelo Dell'Acqua benedì il nuovo complesso.

Nel frattempo l'attività della commissione asili notturni è stata particolarmente intensa ed è stato possibile realizzare una trasformazione negli ambienti, per portare tutte le migliorie necessarie a un'adeguata ospitalità agli assistiti. Nel corso degli anni, inoltre, sono state organizzate riunioni con intrattenimenti musicali, offerte di doni personali e cene. Si assiste a una trasformazione che tende ad adeguarsi ai tempi che cambiano, a una società che si evolve ma non riesce a eliminare i problemi legati ai bisogni delle persone più povere e indifese, che rimangono gravi, soprattutto quando gli interventi pubblici istituzionalizzati non riescono a coprire ogni tipo di necessità. Così è per il disadattato, per l'anziano senza famiglia, per il pensionato a reddito minimo, per chi non è in grado di districarsi nelle pastoie burocratiche, per l'immigrato, per coloro, insomma, che hanno bisogno di tutto ciò che nessuna organizzazione è in grado di dare loro, se non è spinta da spirito di sacrificio e di fratellanza cristiana.
Si è passati, dunque, da un intervento di tipo caritativo, tipico dell'Ottocento, a un'assistenza di tipo sociale, poiché il Circolo si interessa non solo dell'ospitalità notturna, ma anche delle esigenze imposte dalla società moderna e che vengono inasprite dalle condizioni di precarietà degli assistiti.

Oggi, con i lavori appena terminati, la struttura risponde pienamente alle norme vigenti in materia di sicurezza degli edifici aperti al pubblico, ed è anche attenta alla privacy degli ospiti, visto che sono state realizzate tutte stanze singole.


(©L'Osservatore Romano - 17 luglio 2009)

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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)