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QUEL FETENTE DI UN SERPENTE

L’antico astuto serpente,
il desiderio tanto accende
Da renderlo così ardente,
che l’anima resta perdente.

Se però ci si oppone fortemente
E alle lusinghe non si acconsente
L’attrazione perde il mordente
E lo spirito presto si riprende.

A volte però il gran fetente
Con le persone più attente
Usa una tattica più seducente
Presentando un bene solo apparente.

Assesta così un bel fendente
Quando, all’abbaglio attraente
Il malcapitato subito si arrende
E non discerne il danno incombente.

Occorre invece reagire seccamente
E non lasciargli affondare il dente
Di una affilata lama più tagliente.
Così di aver ceduto certo ci si pente.

E’ davvero molto avvilente
Scoprir che tanta gente
È ben poco resistente
E si lascia trascinar dalla corrente.

Se ognuno fosse meno assente
Se non addirittura dormiente
Avremmo un popolo combattente
Che sarebbe senz’altro vincente.

Ma la vittoria avrà certamente
chi nel Signore è confidente,
vigila e prega incessantemente
e la sua parola osserva fedelmente.