Il Santo Bambino di PragaIl culto all’Infanzia di Gesu’ in Boemia (oggi Repubblica Ceka) e’ legato al tempo del barocco, e il Santo Bambino di Praga ne e’ il protagonista assoluto. La storia di questa particolare statua di cera comincia nel sud della Spagna, come opera di uno scultore sconosciuto. Si dice provenga da un convento tra Cordoba e Siviglia, nel quale viene venerata una copia in legno della statua. Da qui la trasse dona Isabela Manrique de Lara y Mendoza. Con la figlia Maria Manrique de Lara la statua prese la via della Boemia, essendosi sposata con un nobile ceko Vratislav di Pernstein. Come dono di nozze la ricevette sua figlia, Polyssena allorche’ si sposo’ con Vilem di Rozumberk. Ella prese con se la statua del Santo Bambino anche nel suo secondo matrimonio, dopo la morte del primo marito. Si sposo’ con Zdenek Vojtech di Lobkowicz e, dal momento che non ebbe figlie, regalo’ la preziosa statuina al priore dei Padri Carmelitani Scalzi, presso il convento di Santa Maria della Vittoria nel quartiere di Mala Strana in Praga. All’inizio fu posto nella cappella del noviziato, secondo una consuetudine del Carmelo Teresiano. Nell’anno 1631 i Sassoni attaccarono Praga e nemmeno i conventi si salvarono dal saccheggio. La statua del Santo Bambino rimase seriamente danneggiata e gettata fra le rovine dietro all’altar maggiore. Fu ritrovata solo nel 1637, quando venne a Praga padre Cirillo della Madre di Dio, proveniente dal convento dei Padri Carmelitani Scalzi di Monaco di Baviera. Dopo molti sforzi, egli riusci’ a far finanziare la riparazione delle manine della statua da un ufficiale della citta’. Il Santo Bambino divenne nuovamente oggetto di culto, e gli vennero attribuiti parecchi fenomeni miracolosi, fra cui la salvezza della citta’ in occasione di un assedio degli Svedi.
La famiglia dei Martinic era molto devota al Santo Bambino. Su loro iniziativa, nel gennaio 1651 la statua del Santo Bambino fu portata in pellegrinaggio per le chiese di Praga, prendendo in questa occasione l’appellativo di ”miracoloso” (gratiosus). Nel 1655 l’allora vescovo ausiliare di Praga pose solennemente sul capo del Santo Bambino una corona d’oro, fatta preparare dal devoto nobile Bernardo Ignazio di Martinic. Ancora oggi la festa annuale del Santo Bambino ricorda questo avvenimento l’ultima domenica di maggio (quando non coincide con la Pentecoste).
La statua fu posta dapprima in chiesa nella cappella all’entrata della chiesa. Ma dato l’afflusso dei pellegrini nel 1741 la statua fu spostata nell’altare laterale di mezzo, dedicato allora a san Gioacchino e a sant’Anna, di fronte all’altare della miracolosa immagine della Madonna di Mantova. L´altare e´pensato in modo da sottolineare fortemente il senso della spiritualita´ del Santo Bambino di Praga. In linea verticale vediamo la raffigurazione dello Spirito Santo in alto, Dio Padre fino al Santo Bambino, il Figlio. E´ il mistero della Santissima Trinita´. In linea orizzontale a sinistra del Bambino Maria e alla sua destra s. Giuseppe, il mistero della Incarnazione.
Il Santo Bambino di Praga e´ comprensibile solo all´interno del mistero dell´incrocio fra la famiglia divina e la famiglia umana. Cominciarono ad apparire intorno alla statua anche ex-voto d’argento, in forma di piccole manine, come ringraziamento per grazie ricevute. Alla morte della imperatrice di Austria Maria Teresa pero’ sali’ sul trono il figlio GiuseppeII. Il 3 settembre 1784 il convento dei Carmelitani Scalzi venne per decreto regio soppresso. La chiesa si venne cosi’ a trovare sotto la giurisdizione della vicina parrocchia di santa Maria della Catena, del Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri di Malta.
Nel XIX secolo la rinomanza del Santo Bambino di Praga aveva ormai raggiunto anche le terre piu’ lontane: Spagna, America del Sud, Italia, Filippine (gia’ dal XVI sec. con Magellano). Non solo, ma in parecchi conventi, soprattutto in quelli dei Carmelitani Scalzi, esisteva una speciale memoria liturgica mensile al Santo Bambino di Praga, il 25 di ogni mese. Particolarmente riconoscenti e debitori di favori speciali furono paesi dell’estremo Oriente come Vietnam, Corea, Filippine. |