Caro Stefano, Pax Christi! Grazie per aver completamente ignorato il mio post. Mi dici perchè? Forse perchè non faccio nessuna citazione testuale? Perchè riflettere nell'ottica dell'incarnazione, e quindi sul messaggio centrale del cristianesimo e della bibbia, del significato e non della lettera della Sacra scrittura dovrebbe obbligarti non dico ad accettare la posizione cattolica, ma almeno a porti in questione, cosa che non mi sembra stai proprio facendo, continuando a fare il controvertista e non ad entrare in dialogo con i tuoi interlocutori. 1) Processioni? Ti ricordo che l'antico testamento ne è pieno, ed anche il nuovo; ti ricorda niente il Grande Giorno della Festa delle Capanne, laddove Cristo disse "fiumi di acqua viva sorgeranno in colui che crederà in me?" Si svolgeva una processione in quel giorno, dove l'acqua della sacra piscina di Siloe (se non erro, non sono sicuro del nome della piscina da cui era presa l'acqua) veniva solennemente portata in processione e versata fuori dalle mura di Gerusaleme? Lì era un acqua particolare che oltre ad essere proprio quell'acqua, ricordava il grande amore di Dio che continava a far crescere piante e frumento. Mi chiedo: quale la differenza con i cristiani che nei primi secoli ed ancora oggi portano in processione le relique dei martiri, segno del grande amore e della fedeltà di Dio verso gli uomini? 2) Immagini da abbellimento ed immagini da venerare. Tu dici che sono lecite solo le prime, basandosi sulla bibbia; io ti dico che già nell'antico testamento esistono anche delle seconde: il serpente innalzato da Mosè, verso il quale occorreva rivolgere gli occhi; ancora? L'arca dell'alleanza, verso la quale veniva indirizzato tutto il culto del tempio, che veniva incensata, mondata e continuamente consacrata col sangue, sulla quale il giorno di Yom Kippur il Sommo sacerdote chiedeva perdono per i suoi peccati e per quelli di tutto il popolo. L'arca viene anche portata in processione; l'arca apre il fiume Giordano, fa cadere le mura di Gerico; l'arca è l'oggetto dinanzi al quale Davide balla! E le cose che ti ho detto non sono atteggiamenti idolatrici, ma anzi, sono esempi che la scrittura loda, se non, come nel caso del servizio al tempio, ordina. Qual è la differenza allora rispetto a quando il Serpente di Mosè veniva adorato, o quando al profeta Geremia è ingiunto di profetare riguardo al destino dell'Arca? Si era perso il nesso con la trascendenza, da immagini di una realtà Altra, ci si era attaccati ad essi in modo superstizioso. 3) Cosa impariamo da ciò? I limiti in cui il culto delle immagini deve essere praticato. Se esse sono immagine di Altro e mantengono il legame con la trasendenza, esse sono un culto accettabile. Quando diventano oggetti superstizioni, fini a se stessi, sono idolatria. E questa è da condannare, da evitare. Una costante vigilanza è necessaria; ma a questa si deve unire anche tanto discernimento e ponderanza nell'educare la religiosità popolare ed ogni singolo fedele. Un altro punto sul quale hai ragione, il problema dell'autorità. Quanto mi piacerebbe poter dire in poche righe qualcosa sull'ermeneutica e su un meraviglioso testo di filosofia: Verità e Metodo. Anche per noi cattolici a vincolare in modo certo e permanente è la Sacra Scrittura, solo che non crediamo di poterla capire senza far ricorso ed aiuto a quanti prima di noi hanno condiviso il nostro stesso cammino di fede, hanno riflettuto sugli stessi problemi teologici e filosofici, hanno espresso in maniera chiara la verità nella quale credevano ed anche noi crediamo. Una domanda sorge in questo momento: è nato prima l'uovo o la gallina? Potrei oggi avere una gallina nel pollaio dal primo uovo apparso sulla terra, saltando tutti i vari passaggi di generazioni e generazioni, le innumerevoli uova e galline succedutisi in questi miliardi di anni? Allora: La Sacra scrittura, che è formata da decine e decine di libri differenti per autori ed epoche, come mai esiste come testo unico? Perchè una tradizione, quella ebraica si è riconosciuta in quei testi e li ha usati nel culto e nella liturgia e nella legislazione. I molti passi in cui Paolo interpreta l'Antico testamento in Chiave cristologica, rispettano forse la lettera del testo ebraico? Per favore, leggete i versetti che cita Paolo nel loro contesto originale e vedrete come egli li reinterpreta, fa un'ermeneutica del testo che si avvale della Tradizione rabbinica della quale si era nutrito, insieme alle sacre scritture (e per accertarsi di ciò basta leggere i testi rabbinici del primo secolo!!!!!) Lo stesso nuovo testamento, come mai si è costituito come testo sacro? Perchè la chiesa nascente ha cominciato ad usare nella liturgia tali scritti, a commentarli, a discernerli ed in fine catalogarli. Si, noi abbiamo il nuovo testamento grazie alla Tradizione! E come mai la Scrittura è arrivata a noi? Perchè è stata trascritta, commentata, studiata e pregata da innumerevoli cristiani che ci hanno preceduto, e noi dovremmo bollare la loro fede, la loro vita, ciò che hanno scritto come un tradire quella parola alla quale spesso avevano dedicato la loro vita? Stando al rigetto completo della Tradizione e all'idea dell'immediata apostasia dopo il primo secolo, sarebbe stato meglio che la bibbia cadesse nell'oblio per 2000 anni e fosse riapparsa oggi in mano di qualche archeologo pentecostale! Ma allora sarebbe stata considerata Parola di Dio, sarebbe stata considerata Parola viva? O semplicemente un reperto archeologico? La risposta mi sembra palese... Dio ha voluto consegnare alla storia la sua Parola, e nella storia, ogni testo riceve commenti, interpretazioni, i lettori scoprono significati solo latenti da parte dello scrittore, portano a luce sensi forse sconosciuti all'auore. E' un esperienza che facciamo con ogni tipo di testo, anche con quelli di narrativa! Rinnovo la domanda ma in un altra versione: E' prima la Tradizione o la Bibbia? Potremmo noi avere oggi la sacra scrittura e comprenderla se essa non fosse stata trasmessa in tutti questi secoli da uomini che hanno permesso al suo messaggio di rimanere sempre vitale? Ad ognuno la risposta... Un salutone a tutti. Ireneo |