Ho trovato interessante questo riferimento di Max nella sua comunità di Jesse35 sui musulmani......poichè l'invito a farlo presente è rivolto ai gestori, lo faccio mio e lo ricopio qui...omettendo la prima parte che è un giudizio suo personale nel quale colpevolizza i cattolici di aberrazione nei confronti dell'Islamismo.........trovando (giustamente) eccessivo l'intervento (credo) di floppy......Ora.... anch'io ho fatto notare che non bisogna mai generalizzare.....ed ho tralasciato l'intervento n.55......dal momento che non credo affatto che Billo abbia bisogno di ulteriori difese......Poichè non trovo giusto colpevolizzare comunque e sempre i cattolici, pur facendoci notare i difetti.........ometto perciò la prima parte, ma inserisco la seconda, molto interessante e che credo valga la pena di approfondire.....al di la di ogni giudizio personale spesse volte sempre a senso unico:
Rapporti con l’islamismo
Per ciò che riguarda l’islamismo : "La Chiesa guarda anche con stima i mussulmani che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini.".
Nel prologo (Fatiha = Aprente il testo sacro) del Corano è scritto infatti "1. [Io inizio !] con il nome del Dio, ricco in clemenza, abbondante in misericordia."
Nel Corano il nome di "Gesù" (Isà) è citato trentasei volte e vi è anche un capitolo dedicato a Maria (Maryam) ; la religione cristiana è considerata dagli islamici quella più vicina alla loro. In apparenza i contatti e gli incontri con i mussulmani parrebbero facili e le parole usate paiono le stesse : monoteismo, profeta, paradiso, inferno, preghiera, digiuno, misericordia, perdono, fede, etc.
In realtà, la storia, politica e sociale della religione mussulmana, ha usato gli stessi termini del vocabolario spirituale, comuni al cristianesimo, ma con un significato ben differente. Un’apertura a certe idee cristiane, da parte dei mussulmani, sembra umanamente irrealizzabile. Vi è un atteggiamento di prevenzione ; l’ortodossia islamica considera, infatti, i testi sacri Antico e Nuovo Testamento come "corrotti" dalle manipolazioni degli ebrei e dei cristiani.
Inoltre il Corano giudica infedele coloro che, avendo conosciuta la fede Islamica, rifiutino di abbracciarla asserendo che per essi non vi sia possibilità di salvezza. A tal proposito si legge nel Corano : "A coloro cui fu data la scrittura, e anche agli infedeli, chiedi : ‘Avete abbracciato l’Islam ?’ Se hanno abbracciato l’Islam si trovano certamente nella retta via, ma se invece non se ne curano , sappi che tu altro non sei che uno che trasmette il messaggio. 2. Il Dio osserva molto attentamente ciò che i suoi servi compiono. Ci sono i kafirùna (increduli, infedeli) nei segni di Dio, ci sono quelli che ammazzano i nabì (inviati, profeti) senza alcun diritto, che fanno fuori coloro che comandano la giustizia : a tutti quelli porta la notizia : saranno castigati con supplizio doloroso" I rapporti tra cristiani e mussulmani, nei secoli, sono stati vissuti spesso in termini di scontro cruento tra oriente e occidente
La Chiesa invece afferma che "...il disegno di salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in particolare i mussulmani. I quali, professando di avere la fede in Abramo. Adorano con noi un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale..."
Resta però fondamentale il voler conoscere l’altro, anche se purtroppo questa volontà è assai difficilmente riscontrabile da parte islamica. Si deve instaurare, tuttavia, un dialogo che non deve consistere in controversie astratte, quello che è veramente importante è il dialogo dei sentimenti, e quando vi è l’incontro dei cuori, allora assumono rilevanza le doti umane di cui sono permeati i mussulmani e cioè : l’elemosina, l’ospitalità, la preghiera, e il sentimento della presenza di Dio e del suo giudizio.