00 05/09/2009 18:28
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Da: Soprannome MSN°Teofilo  (Messaggio originale)Inviato: 28/06/2003 22.32
La Società San Paolo è una Congregazione Religiosa fondata nel 1914 in Italia ad Alba (Cuneo), da don Giacomo Alberione.

I membri della Società San Paolo, conosciuti come Paolini, fedeli alla missione loro affidata dal fondatore, si impegnano nella diffusione del messaggio cristiano utilizzando i mezzi che la tecnologia mette a disposizione dell'uomo di oggi per comunicare. Operano in 28 nazioni. Molteplici sono i campi di attività: editoria libraria, giornalistica, cinematografica, musicale, televisiva, radiofonica, audiovisiva, multimediale, telematica; centri di studio, ricerca, formazione, animazione.



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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 28/06/2003 22.33
Società San Paolo
Fondata il 20 agosto 1914 e approvata definitivamente dalla Santa Sede il 27 giugno 1949, ha come missione "l'evangelizzazione con i moderni mezzi di comunicazione". Si compone di religiosi sacerdoti e laici consacrati (chiamati Discepoli del Divin Maestro). Presente nei cinque continenti, la Società San Paolo si serve di riviste, libri, cinema, radio, televisione, dischi, musicassette, compact disc, siti internet e di ogni tecnologia comunicativa per annunciare Cristo e parlare di tutto cristianamente alle masse lontane dalla vita parrocchiale. I modelli della missione sono: Gesù Maestro, San Paolo, l'apostolo che si "fa tutto a tutti" e Maria Regina degli Apostoli che dà vita al Cristo, comunicatore del Padre.

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 28/06/2003 22.34
Don Giacomo Alberione
«Eccolo umile, silenzioso, instancabile, raccolto nei suoi pensieri che corrono dalla preghiera, all'opera, sempre intento a scrutare i segni dei tempi. Il nostro don Alberione ha dato alla Chiesa nuovi strumenti per esprimersi, nuovi mezzi per dare vigore e ampiezza al suo apostolato... Lasci che il Papa, a nome di tutta la Chiesa, esprima la sua gratitudine.»Don Giacomo Alberione

Così si esprime Paolo VI il 28 giugno 1969. Don Alberione è in udienza dal Papa accompagnato dai partecipanti al secondo Capitolo generale e da una folta rappresentanza di Paolini e Paoline. In questa occasione il Papa conferisce al fondatore della Famiglia Paolina la croce "Pro Ecclesia et Pontifice".

Due anni più tardi, il 26 novembre del 1971, nel tardo pomeriggio, Paolo VI visita in forma privata don Alberione morente. Alle 18,26 dello stesso giorno don Alberione chiude la sua esistenza terrena. Le ultime parole lasciate come testamento spirituale ai suoi figli e alle sue figlie sono un invito alla speranza: "Muoio... prego per tutti, Paradiso!".


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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 28/06/2003 22.36

Questa sua grande opera era già stata prefigurata nel lontano 1918 quando don Alberione, parlando ad un piccolo gruppo dei suoi primi giovani, ispirato dallo Spirito diceva loro: "Alzate gli occhi, mirate in alto un grande albero di cui non si vede la cima: questa è la nostra Casa, che è davvero un "alberone"; voi non siete che alle radici.

La Casa attuale, infatti, è soltanto la radice di questo grandissimo albero.

Voi siete ai piedi di una grande montagna, salite su, mirate l'orizzonte, è tutto il mondo".

Oggi i Paolini e le Paoline, sparsi in tutto il mondo, ringraziano il Signore per avere dato alla sua Chiesa questo apostolo instancabile.