00 05/09/2009 22:52
Consiglia  Messaggio 21 di 35 nella discussione 
Da: quovadisInviato: 10/11/2003 18.05

Leggendo questo Forum mi è venuto in mente un episodio della vita di S. Giovanni Bosco che riferisce di avere fatto in gioventù un patto col suo amico del cuore in Seminario.... chi dei due fosse morto per prima prometteva di far sapere all'altro se si era salvato . L'amico  purtroppo morì per prima e inaspettatamente ma il Santo racconta che mantenne la promessa.... la sera successiva alla sepoltura si ebbero nel Seminario strani fenomeni alcuni anche spaventosi , tra i chierici terrorizzati si sentì la voce dell'amico nettamente urlare ...Bosco sono salvo , capito ? sono salvo!!, ma l'esperienza venne descritta in termini così raccapriccianti dal Santo che  raccomandò a tutti di non ripeterla perchè frutto solo della inesperienza giovanile.

Del Santo sono descritte anche altre esperienze sovrannaturali con anime ,di questa sono sicuro , di altre se le ritrovo vi dirò la fonte. Forse ai Santi è concesso qualche carisma in tal senso ?

Ciao Q.


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Consiglia  Messaggio 22 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 10/11/2003 18.32
Caro quovadis.....confesso che intervieni poco e spesso in modo enigmatico...evitando (questa è la mia impressione......) di voler dialogare....più di una volta ti ho invitato a proseguire le tue riflessioni perchè sono interessanti, ma restano delle volte enigmatiche come questa....spero che continuerai invece ad aiutarci ad approfondire....
In risposta alla tua osservazione ed esperienza, la Chiesa è ricca....ma anche ricca di fenomeni purtroppo tristi.....conoscete la "Lettera di Annette"?? ha ricevuto l'Imprimatur...ed è una lettera dell'aldilà, di un dialogo fra un anima dannata e la sua amica che pregava per la sua anima defunta.....fa venire i brividi e la Chiesa l'ha lasciata alla nostra conoscenza ma CON LA SOLITA CAUTELA....l'Imprimatur vuol dire che avendola pen ponderata e approfondito i fatti, non ha riscontrato nulla di estraneo alla Verità, ma al tempo stesso, non è la conoscenza di questi fenomeni che salverà una persona.....
Fraternamente Caterina

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Consiglia  Messaggio 23 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 10/11/2003 18.41
Caro Iyvan, non comprendo sinceramente il motivo per cui sei così tanto disposto ad accettare dottrine estranee al patrimonio tradizionale della Chiesa (reiki, medianità) e invece così ostile nell'accettare quello che la Chiesa insegna che è pressochè sempre opposto al tuo punto di vista.
Non è vero ciò che secondo il tuo o mio punto di vista sembra essere vero.
E'vero ciò che insegna la Chiesa, semplicemente perchè è la Chiesa a insegnarlo, voce di Dio per noi sulla terra.
E se la voce di Dio oggi come al tempo di Mosè (Dt 18,13) dice di stare lontano da queste cose, così bisogna fare e basta, non dovrebbero neppure esistere le repliche contraddittorie al Magistero.
Alcuni monaci ortodossi in orente insegnano a scartare a priori come falsa qualunque esperienza soprannaturale, perchè se viene dal maligno non potrà persistere senzache gli si dia attenzione e se invece viene da Dio, Egli troverà senz'altro il modo di comunicarcela con chiarezza sempre maggiore, nonostante il nostro rifuto, anzi sarà compiaciuto della nostra prudenza

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Consiglia  Messaggio 24 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 10/11/2003 18.50
Propongo a riguardo una riflessione:
spesso si parla di persone che in seguito ad una morte apparente, vedono il loro corpo dall'alto, sono risucchiate in un tunnel e vedono davanti a sè un angelo di luce bellissimo che li guarda con amore accettandoli incondizionatamente, di qualunque religione siano. spesso questo essere di luce mostra vari piani eterici dove le anime vivono, aspettando di reincarnarsi o di ascendere a forme evolutive più elevate.
Queste esperienze sono chiamate in genere OBE (Out of Body Experiences) esperienze extracorporee in italiano.
Queste esperienze sono a mio avviso sicuramente false, (prodotto della mente che delira o peggio suggerita dai demoni ) perchè al morente non viene detto chiaramente che Gesù è l'unico in cui c'è salvezza e non gli viene neppure detto che deve entrare a fare parte della Chiesa Cattolica e che deve ricevere i sacramenti.
Inoltre secondo questi esseri luminosi il peccato non è una colpa che va odiata da cui ci si libera con la confessione, ma è un "errore" che non comporta alcuna colpa davanti a Dio.
Inoltre si parla di "sfere di esistenza" e NON si parla affatto di paradiso inferno e purgatorio come sono intesi nella Tradizione Cattolica, neppure questi esseri di luce insegnano la resurrezione della carne nell'ultimo giorno, ma la reincarnazione, che nulla ha di cristiano.

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Consiglia  Messaggio 25 di 35 nella discussione 
Da: IyvanInviato: 10/11/2003 21.42
Caro Stefano,
non è vero che le mie idee sono sempre contrarie a quanto la Chiesa insegna. Io mi oppongo solo quando si vuole fare di tutta l'erba un fascio. Su reiki abbiamo già discusso lungamente, tuttavia voglio farti rimarcare che la Chiesa ha condannato perfino la riflessologia, una pura pratica di massaggio che semplicemente va a toccare i punti dove agisce anche l'agopuntura. Questa condanna è semplicemente assurda! Poichè non ho fatto il voto dell'obbedienza e conosco bene questa tecnica, dissento nel modo più assoluto.  Qui la voce di Dio, scusa, ma non c'entra proprio per niente. Se tu conoscessi in cosa consiste questa pratica, che richiede anni di studio, te ne renderesti conto a tua volta. Qui non c'è nulla che può far sorgere perplessità, semplicemente è stato fatto un indiscriminato pacco di tutto e questo lo posso dire con assoluta certezza e non secondo un mio punto di vista. 
Per quanto riguarda la medianità ho fatto riferimento solo a manifestazioni spontanee, mettendo in guardia dal dedicarsi a pratiche spiritiche, che ritengo molto pericolose.
E non ho neppure detto che tutte le manifestazioni siano di origine divina, ma che è necessario saper discernere.
Solo dai frutti si può capire. Se la manifestazione viene da Dio deve verificarsi un reale cambiamento interiore che ti porta a migliorare il tuo rapporto con te stesso e con i tuoi simili, e deve insegnarti soprattutto l'umiltà (cosa non verificatasi per la suora di cui parlava Filippo Neri). Inoltre, la manifestazione non deve in alcun modo influire sul tuo libero arbitrio ... questo è estremamente importante.
Per quanto riguarda ancora i frutti, ti prego di credermi, ho visto persone che, dopo un contatto con i propri cari, si sono avvicinati molto di più ai sacramenti ed alla Chiesa e la loro disperazione si è tramutata in serena attesa.
Concordo però pienamente con i pericoli che la Chiesa vede e quindi anche con la necessità di prendere posizione.
D'altra parte, caro Stefano, sei tu che hai accusato di "dilettantismo pastorale" e di "immaturità" la Chiesa odierna, e poi mi vieni a dire che non dovrebbero esistere "repliche contraddittorie al magistero" ?
Pace
iyvan

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Consiglia  Messaggio 26 di 35 nella discussione 
Da: quovadisInviato: 10/11/2003 23.46

Qualche tempo fa proposi un forum sulla figura di Maria Simma , avanzando dubbi sulla sua esperienza in quanto non compatibili con aspetti fondamentali della Dottrina Cattolica , ovvero la possibilità di scegliere la strada della conversione anche poco dopo la morte fisica .... quello che penso è che i credenti di tutte le epoche hanno bisogno di "squarci" o comunque piccoli flash di luce sul mondo invisibile. Se S.Giovanni Bosco ha avuto questa possibilità di guardare dall'altra parte , la classificherei come un dono di Dio che ha pensato di lasciare qualche conferma alla Fede di quelli che credono . Cosa dire delle apparizioni Mariane ? Non ha più volte mostrato Maria squarci dell'Aldilà a coloro che ha scelto ?  I grandi Santi non fanno certo della Divinazione o della Spiritismo ma sono tra Cielo e Terra ovvero gia nel Mondo sono una Mediazione vivente tra Cielo e Terra. Le Anime poi si sa possono solo pregare..... che siano in una posizione passiva particolarmente quelle purganti è questione di Fede. Eppure sulla sfera del desiderio ho i miei dubbi teologici  ,non tutto è completo , non siamo al Giudizio Finale solo Maria è come dovremmo essere poi tutti.... credo quindi che manchi ancora qualcosa..... ( se è un eresia vi prego di correggermi.)

>Saluti  da Q.

P. S. Sono pigro a scrivere e per mestire mi sono scelto quello di ascoltare , ho sempre cercato di scrivere concetti importanti in pochissime righe..... lo facevo anche nei compiti in classe, a volte i dialoghi in Internet sono un pò ridondanti.......                                                                              


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Consiglia  Messaggio 27 di 35 nella discussione 
Da: lisaInviato: 11/11/2003 10.24
.....conoscete la "Lettera di Annette"?? ha ricevuto l'Imprimatur...
Cara Caterina, non conosco  questa lettera di cui parli, Ho provato a cercare in rete ma non ho trovato nulla sull'argomento, mi piacerebbe capire di che si tratta visto che come tu dici ha ricevuto l'imprimatur della chiesa che se non sbaglio è una specie di approvazione, mi ha molto incuriosito anche il racconto su San Giovanni Bosco fatto da Quovadis, non credevo che ci fossero state esperienze del genere nella chiesa, mi piacerebbe molto approfondire l'argomento se per voi va bene.
lisa

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Consiglia  Messaggio 28 di 35 nella discussione 
Da: quovadisInviato: 11/11/2003 11.42

  Cara Lisa visto che ti ha interessato ti riporto un testo che tratta di una esperienza ulteriore di S. Giovanni Bosco , anche qui gli spunti per riflessioni , le conferme alla fede , ma anche i dubbi che possono venire fuori sono molteplici... ecco il testo . Ciao :

A principio della trattazione si espone un fatto storico, narrato e comprovato dall'autorità di un grande luminare della Chiesa, San Giovanni Bosco. Nel 1881 il Conte Colle, di Tolone, pregò Don Bosco che andasse a benedire il figlio diciassettenne, Luigi, gravemente infermo. Il Santo si portò dall'ammalato e restò ammirato dell'ingenuità e del candore del giovane; sembrava un altro san Luigi Gonzaga. Dopo circa un mese il Colle ricevette gli ultimi Sacramenti ed il 3 aprile moriva. Prima di spirare, disse ai genitori: Vado in Paradiso; me l'ha detto Don Bosco! Il Santo Educatore scrisse un opuscolo su Luigi Colle, presentandolo quale modello alla gioventù.

Iddio permise che Luigi apparisse una ventina di volte a Don Bosco, facendogli conoscere la felicità che egli godeva in Paradiso, Tutto registrò Don Bosco e tutto oggi è pubblicato. Qui riporto i tratti salienti di qualche apparizione, lasciando la penna a Don Bosco.
"Mi apparve Luigi Colle in un mare di luce, bellissimo nell'aspetto, con vesti bianco-rosate e sul petto ricami d'oro, con una collana a vari colori, bianco, nero e rosso; ma con questi tre ve n'erano infiniti altri, da non potersi descrivere. Gli domandai: Perché vieni, caro Luigi?
- Non è necessario che io venga; non ho bisogno di camminare.
- Sei felice?
- Godo perfetta felicità.
- Non ti manca proprio nulla?
- Soltanto la compagnia del babbo e della mamma.
- Perché non ti fai loro vedere?
- E perché vuol sapere quello che Dio ha riservato a se? Ci vuole la permissione di Dio. Se io parlassi a loro, le mie parole, non otterrebbero il medesimo effetto bisogna che queste passino per lei.
- Cosa devo dire ai tuoi genitori?
- Che si facciano precedere dalla luce, e si procaccino amici nel Cielo.-
Dice Don Bosco: Il volto di Luigi era radioso e di una luminosità che cresceva sino ad abbagliare la vista; i suoi lineamenti erano i medesimi che da vivo.
- Dimmi, Luigi: Tu sei morto o vivo?
- Sono vivo.
- Eppure sei morto!
- Il mio corpo è sepolto; ma io vivo.
- Non è il tuo corpo quello che io vedo?
- Non è il mio corpo.
- È il tuo spirito?
- Non è il mio spirito.
- È la tua anima?
- No!
- Cosa è dunque ciò che io vedo?
- È la mia ombra.
- Ma un'ombra come può parlare?
- Per permissione di Dio.
- E l'anima tua dov'è?
- E' presso Dio, sta in Dio e lei non può vederla.
- E tu in che modo vedi noi?
- In Dio si vedono tutte le cose; il passato, il presente e l'avvenire vi si vedono come in uno specchio.
- Che cosa fai in Cielo?
- Dico: " Gloria a Dio! " A Dio si rendono grazie! Grazie a Colui che ci ha creati, a Colui dal quale tutto ha principio! Grazie! Lodi! Alleluia! ... ".
Continua Don Bosco: Luigi prese a magnificare la grandezza delle opere di Dio, parlando in latino: Se si andasse in treno diretto dalla terra al sole, vi s'impiegherebbe non meno di trecentocinquanta anni. Per arrivare poi all'altra parte del sole, vi sarebbe uguale distanza. Ogni nebulosa è cinquanta milioni di volte maggiore del sole, e la sua luce per giungere alla terra impiega dieci milioni di anni. La luce del sole percorre trecentomila chilometri al secondo...
- Basta, basta! - esclamò Don Bosco. La mia mente non ti può più tener dietro.
- Eppure è soltanto il principio della grandezza delle opere di Dio!...-
- Dimmi ancora: Come va che tu sei in Paradiso ed anche qui?
- Più presto della luce e con la rapidità dei pensiero io vengo qui, nella casa dei miei genitori e altrove.
- Dimmi qualche cosa utile ai giovani!
- Bisogna che i fanciulli si comunichino con frequenza. Devi ammetterli presto alla Santa Comunione. Dio vuole che si nutrano della Santa Eucaristia.
- Ma come si fa a comunicarli, quando sono ancora troppo piccoli?
- Dai quattro ai cinque anni si mostri loro la Santa Ostia e preghino Gesù guardandola. I fanciulli devono essere ben compresi di tre cose: amore di Dio, Comunione frequente e amore ai Sacro Cuore di Gesù.
- Prima di lasciarmi, dammi un'altra spiegazione! I tuoi genitori ed io pregammo perché tu non morissi. Perché non fu esaudita la nostra preghiera?
- Fu meglio che io non guarissi.
- Come mai? Avresti fatto opere buone, avresti dato molte consolazioni ai genitori, ti saresti occupato maggiormente a far glorificare Iddio. . .
- Ne è lei ben sicuro ? Pronunziò lei stesso la sentenza, amara per me, amara per i miei genitori, ma tuttavia fu per il mio bene. Quando lei domandava il mio ristabilimento in salute, la Santa Vergine diceva a Gesù: Luigi adesso è mio figlio; lo voglio prendere ora che è mio!
- Quando ci dovremo preparare noi per venire in Paradiso?
- In seguito le darò la spiegazione che desidera... - . L'apparizione cessò.
Quando Don Bosco fece la narrazione di tutto ai Conti Colle, osservò: È' indicibile la bellezza degli ornamenti che rivestivano la persona di Luigi. La sola corona che gli cingeva la fronte, avrebbe richiesto non giorni o mesi, ma anni per esaminarla particolarmente, divenendo sempre più brillante e dilatandosi a misura che la si contemplava. -
La Contessa Colle prese appunti sulla narrazione avuta ed aggiunse: -don Bosco era commosso quando parlava ed i suoi occhi si bagnavano di lacrime. -

Fraternamente Q.


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Consiglia  Messaggio 29 di 35 nella discussione 
Da: IyvanInviato: 11/11/2003 14.12
Voglio ringraziare Quo Vadis per questa stupenda testimonianza.
Non rimango meravigliato di fronte a questo meraviglioso racconto, perchè non è dissimile a tanti altri che non si vogliono accettare.
Proviamo a soffermarci su questa risposta:
Non ti manca proprio nulla?
- Soltanto la compagnia del babbo e della mamma
Pur essendo appagato dal vivere in Dio c'è ancora questo desiderio.
E' quanto dicevo: l'amore non si estingue mai e il desiderio di comunicare con i propri cari rimane nello spirito.
Ma è solo Dio che può permetterlo. Infatti continua:
Perché non ti fai loro vedere?
- E perché vuol sapere quello che Dio ha riservato a se? Ci vuole la permissione di Dio. Se io parlassi a loro, le mie parole, non otterrebbero il medesimo effetto bisogna che queste passino per lei.

Dio permette che questo desiderio del figlio si attui attraverso Don Bosco, ma non perchè non potrebbe farlo direttamente, ma solo perchè attraverso l'autorevolezza di Don Bosco l'effetto sarebbe stato diverso.

Basta, basta! - esclamò Don Bosco. La mia mente non ti può più tener dietro.
- Eppure è soltanto il principio della grandezza delle opere di Dio!...-

Se tante cose che non conosciamo devono essere taciute perchè la Bibbia non ne parla, non si spiegherebbe il perchè l'apparizione tenti di far comprendere qualcosa di più. E' solo la nostra mente che non riesce ad assimilare. E questo rifiuto accade anche in don Bosco, ma l'apparizione continua, sia pure quasi con rassegnazione ....... Eppure è soltanto il principio della grandezza delle opere di Dio.

Da qui si può comprendere le opportunità che Dio ci offre per acquisire maggior conoscenza. Sta solo a noi se accettarle o meno

Pace

iyvan



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Consiglia  Messaggio 30 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNChisolm3Inviato: 11/11/2003 14.22
Per Pergamena: una sola precisazione. La frase che citi nel messaggio 20 riferendola ad Edith Stein, in realtà appartiene a don Giovanni Moioli tratta da "La parola della croce". Se, come penso, l'hai attinta da un testo che possediamo in comune, quella frase serviva solo per dare l'incipit al discorso che seguiva... Sai, l'autore del nostro testo è un po' avanti negli anni e avrebbe dovuto precisare con una nota donde la bella frase provenisse... Abbi pazienza!
I morti ci parlano?, per tornare al discorso. A Roma c'è sul Lungotevere Prati una chiesa dedicata alle anime del purgatorio, con testimonianze di impronte di mani infuocate su porte e federe di cuscini. Qualcuno dice che è una pubblicità per sostenere il credere nel purgatorio, qualcuno ci crede punto e basta, qualche altra persona mette questo piccolo museo nel grande reliquiario che è la città di Roma.
Ora, io non credo che i morti ci parlino nel senso comune del termine, essendo fuori dalla sfera dell'esistenza in vita. Nè credo sia lecito stuzzicare l'alterità alla ricerca di un caro scomparso: non si sa mai chi potrebbe inserirsi da quello spiraglio socchiuso.
Tantomeno credo che il morto in sè abbia voglia di comunicare se è vero che, o nello stato di purificazione, o nello stato di beatitudine, i suoi pensieri si fissano o sulla distanza dalla visione (purgatorio) o sulla visione beatifica in sé.
Ho conosciuto una madre impazzita dal dolore per la morte del suo unico figlio.
Si è venduta un appartamento per pagare maghi e chiromanti, strani e pittoreschi mediatori con l'aldilà. Il marito non sopportava più questa storia e dopo qualche anno l'ha lasciata e si è rifatto una vita.
Lei ha continuato e continua con sedute spiritiche: veste sempre di nero e il suo sguardo è senza luce. Si muove come un automa e non parla più con nessuno.
Credo che anziché aspettare la voce di un morto, sarebbe stato meglio udire la voce della solidarietà di altri cristiani, ma questa voce non c'è stata.
Ho provato una volta ad attaccar discorso ma non c'è stato niente da fare: ho capito che chi cerca la voce dei morti, in qualche modo, è perché è morto anche lui.
Spero che un giorno possa rinsavire: intanto continua nelle sedute e in questa terribile attesa di un improbabile emozione.
Se poi ammettiamo che un morto non muore mai finché vive in noi che ancora viviamo, questa è un'altra cosa. Allora è possibile sentire la voce del suo amore, il suo tocco delicato, la sua vicinanza reale perché è vivo presso il Signore della vita.
Se ammettiamo che il suo spirito si rivolge al nostro spirito (non alla nostra corporeità sensibile) questo non è avulso dal piano della razionalità.
Ricitando E. Stein, ella dice che la comunione tra spirito e spirito è perfetta rispetto alla comunione tra essere umano ed essere umano, o tra essere umano e spirito.
Ci sono amicizie che durano sempre anche se i due amici non si vedono mai, o le loro mani non si toccano, perché i loro spiriti sono rivolti al fine comune, alla meta comune, insieme lavorano alla stessa vigna e colgono la stessa uva, anche se non si toccano, anche se non si vedono.
La loro unione spirituale consente di sentire l'uno l'altro, oltre le distanze tra corpo e corpo. Allo stesso modo, ritengo plausibile che il mio spirito incarnato nel mio qui ed ora possa avvertire la nostalgia, la presenza di un caro che non c'è più nella corporeità ma c'è nello spirito. Se lascio che i due spiriti conversino nel silenzio di Dio, custode e garante delle due alterità, quel silenzio tra noi è la vera voce dell'amore che è più forte della morte e più bruciante delle fiamme, perché è l'amore di quel Dio che ci ha donato un cuore nel quale riporre ricordi e presenze, senza che ricorriamo a strani prefissi per metterci in comunicazione con chi in Dio riposa.
Ci rileggiamo presto...
Chisolm