00 05/09/2009 23:03
Consiglia  Messaggio 43 di 51 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 12/11/2003 22.28

Caro Stefano,

dicevi nel tuo post.23

>Alcuni monaci ortodossi in oriente insegnano a scartare a priori come falsa qualunque esperienza soprannaturale, perchè se viene dal maligno non potrà persistere senzache gli si dia attenzione e se invece viene da Dio, Egli troverà senz'altro il modo di comunicarcela con chiarezza sempre maggiore, nonostante il nostro rifuto, anzi sarà compiaciuto della nostra prudenza <

vorrei aggiungere che anche S.Giovanni della Croce, grande mistico spagnolo proclamato dottore della Chiesa, nel libro II della sua opera Salita del monte, al cap.21-22 tratta dei pericoli in cui può incorrere l’anima che si lascia incuriosire da qualsiasi elemento soprannaturale e afferma anch’egli che bisogna considerare con distacco tutte le manifestazioni non naturali, anche se provenissero da Dio, il che non è certo.

Anche il Catechismo riporta una sua espressione divenuta punto di riferimento, e che può essere applicato anche nel caso della ricerca illecita di comunicazioni con i trapassati:

Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva Parola, ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola e non ha più nulla da dire. . . Infatti quello che un giorno diceva parzialmente ai profeti, l'ha detto tutto nel suo Figlio, donandoci questo tutto che è il suo Figlio. Perciò chi volesse ancora interrogare il Signore e chiedergli visioni o rivelazioni, non solo commetterebbe una stoltezza, ma offenderebbe Dio, perché non fissa il suo sguardo unicamente in Cristo e va cercando cose diverse e novità [San Giovanni della Croce, Salita al monte Carmelo, 2, 22, cf Liturgia delle Ore, I, Ufficio delle letture del lunedì della seconda settimana di Avvento].

Non vi sono dubbi circa la posizione della Chiesa riguardo a qualsiasi forma di sollecitazione indebita del soprannaturale. Se talora qualche sacerdote si mostrasse riluttante ad esprimere tale posizione, come tu riferisci essere avvenuto in un programma televisivo, può essere che quei sacerdoti non fossero sufficientemente documentati in quel momento, oppure, mi auguro di no, che non fossero convinti dell’insegnamento della Chiesa al riguardo. A me è capitato fortunatamente di assistere ad un programma tv riguardante la scrittura automatica, in cui il sacerdote interpellato, ha espresso tale insegnamento con delicatezza ma anche con chiarezza.

Purtroppo a volte può capitare che qualcuno, dal quale ci si attenderebbe il retto insegnamento secondo la vera fede cattolica, non lo faccia perché non sa o addirittura non condivide il pensiero della Chiesa che rappresenta: non è nuovo il fatto per esempio, che vi siano purtroppo dei teologi, anche tra i cattolici, che mettono in dubbio perfino l’esistenza del demonio: Ma anche in questo caso la Chiesa è esplicita al riguardo. Direi che a volte occorre andare alla fonte dei documenti ufficiali per avere lume necessario e poter comprendere come stanno effettivamente le cose, per non correre il rischio di prendere delle cantonate come quelle che prendono coloro che si avventurano avventatamente nel mondo del preternaturale.

Con affetto


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Consiglia (1 suggerimento finora) Messaggio 44 di 51 nella discussione 
Da: Crociato2Inviato: 13/11/2003 10.53
Buona giornata a tutti.
Cara Caterina tu mi interpelli sull'esempio di un insegnante che invita gli alunni ad approfondire una ricerca, e naturalmente credo di poter dire tranquillamente che il tuo esempio calzi a pennello.
Poi dall'avvento di internet abbiamo come al solito il risvolto della medaglia: fonti molto attendibili, e fonti non soltanto non attendibili, ma gravemente fuorvianti. Come per la santa Parola di Dio, occorre discernimento ed occorre che sempre ci sia quel < Qualcuno > che più o meno, forse meglio più, ci aiuti a dirigerci verso la verità di un fatto.
Sapessi durante le mie ricerche storiche su fonti che già conosco e su episodi conosciuti, quanta ignoranza e quanta menzogna è seminata in internet.
Anche per questo di recente son potuto intervenire di meno, a causa di un lavoro basato su alcune statistiche per conto dell'Università prioprio su certi danni che internet stà portando alla storia passata.
Tornando a noi e all'argomento, ti confesso subito che sono sempre un pò scettico di queste rivelazioni. Non sostengo una negazione, ma uno scetticismo basato più sul buon senso che per altro.
Provo a spiegarmi:
dico sul buon senso perchè un pò temo questi contatti e quindi, temendoli, preferisco anche starne alla larga! Tuttavia, come ha fatto Lisa, ho interrotto più volte la lettura del tuo testo, mentre ho letto più volentieri i sogni di d.Bosco. E' assai probabile che questo è un difetto psicologico e quindi resta circoscritto alla mia personalità anche un pò timida.
I sogni di d.Bosco derivano da un contatto con le alte sfere, questa lettra provenendo dalle "basse sfere" mette effettivamente un angoscia, ma alla fine l'ho letta e devo dire con mia stessa sorpresa che il messaggio di fondo che lascia è di speranza, almeno per noi ancora viventi. Appunto perchè ancora viventi è naturale che tale messaggio, se vero (risoluzione che non dubito), deve in qualche modo distoglierci dalle nostre sicurezze e dalla nostra assopita religiosità e imporci un vero interrogatorio della coscienza.
Tutto questo non può che essere positivo.
Mi riallaccio in questo modo al tuo interpellarmi dal quale colgo anche attraverso la mia esperienza, una verità di fondo.
In questo caso è basata sulla ricerca del Vangelo come hai dimostrato.
Mi ha colpito la domanda: questa Lettera è antievangelica? Toglie o aggiunge qualcosa al Vangelo?
Qui credo che scatti il senso della ricerca e perciò la positività di questo messaggio: la ricerca.
Sfogliare il Vangelo per trovarvi analogie, sfogliarlo per trovare in esso qualcosa che ci confermi l'amore di Dio attraverso Gesù nella sua rivelazione umana.
Mi ha colpito anche questo passo che riporto per dare la mia impronta ad un pensiero che colgo nel leggerlo in questo modo:
Se leggiamo attentamente questi aspetti noteremo un Dio discreto, mai ossessivo, ma che tale ossessione nasce semplicemnte dal rifiuto di una persona.....perchè l'uomo NON nasce per essere dannato......e dunque quando incombe una lotta essa parte da UN RIFIUTO DELL'UOMO e mai dalla presenza di Dio......ecco perchè Annetta è costretta a nche a dire: NON SONO MAI STATA FELICE......
L'uomo allora, non nasce per essere dannato, questo è il messaggio di base della Rivelazione, e per esperienza posso dire con certezza assoluta che l'inquietitudine emerge quanto più tenteremo di allontanarci da Dio.
Non dico nulla di nuovo, resto fedele alle parole di Agostino: < Il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in Te >!
Non è questo quanto emerge dalla Lettera di Annette?
Lo stesso possiamo dire che emerge dai sogni di d.Bosco (mi avete convinto e andrò a comprare questo libro), in particolare riportato al messaggio 28:
Prima di spirare, disse ai genitori: Vado in Paradiso; me l'ha detto Don Bosco! Il Santo Educatore scrisse un opuscolo su Luigi Colle, presentandolo quale modello alla gioventù.
Intanto questo dimostra che l'accusa di alcuni che il cattolico non è sicuro di essere salvato, è infondata!
Scorgiamo inoltre l'esatto contrario di Annette che prima ancora di salire in macchina per l'ultimo viaggio, rifiuta per sempre la strada della riconciliazione con Dio.
Segue poi il dialogo fra d.Bosco e il giovane morto e mi ha colpito questo:
- Perché non ti fai loro vedere?
- E perché vuol sapere quello che Dio ha riservato a se? Ci vuole la permissione di Dio. Se io parlassi a loro, le mie parole, non otterrebbero il medesimo effetto bisogna che queste passino per lei.
- Cosa devo dire ai tuoi genitori?
- Che si facciano precedere dalla luce, e si procaccino amici nel Cielo.-

Vi scorgo alcune analogie con la Lettera di Annette:
la prima riguarda il non farsi vedere motivato dalla curiosità dei genitori, mentre per la Clara le sue preghiere all'anima da salvare di Annette muovono il cuore di Dio e infatti Annette è furiosa per questo e dice di essere costretta.
La seconda riguarda gli amici da procacciarsi nel Cielo, mentre (ora non ricordo il punto esatto) nella Lettera di Annette lei stessa dice che dopo il matrimonio selezionavano acuratamente gli amici che ovviamente non dovevano frequentare la Chiesa.
Questi accostamenti mi hanno impressionato molto, nel senso buono del termine!
Vorrei chiudere queste mie riflessioni con 2Cor.12,1-5
ci viene svelato un fatto particolare di cui è protagonista l'apostolo che lo racconta. Dice che conosce (soffermatevi sul particolare che dice conosco e non che conosceva, forse al momento del racconto è ancora vivo) una < persona in Cristo >, ne deduciamo che era un buon cristiano, la quale fu rapita fino al terzo cielo (qui non sa se con il corpo e senza corpo), e dice anche che quest'uomo, sempre non sicuro se con il corpo o senza, fu rapito in paradiso dove udì  < parole ineffabili che non è possibile a un uomo proferire >, infatti Paolo non ce le dirà, ma è importante che ci abbia rivelato che questi contatti sono possibili anche per i vivi, perchè è di un vivo che sta parlando, anzi ci aggiunge che < di lui si vanterà, che di sè stesso invece non si vanterà, se non delle proprie debolezze >!
Io credo che queste parole ci daranno molto da meditare, unitamente a quanto tutti gli altri hanno aggiunto quale contributo.
Confermando al di la di come la pensiamo se ci crediamo o no a certe rivelazioni, che questo aggancio è possibile ma soltanto se a spingerci è Dio e non la nostra volontà o il nostro desiderio di appagamento.
Ringrazio a tal fine, Chisolm, per avermi ricordato che quella Chiesa dedicata alle anime del Purgatorio, fu una delle prime visite che feci dopo la mia conversione a causa della mia curiosità in certe ricerche personali sulla volontà di questo Dio da una parte così misterioso, dall'altra così prodigo di testimonianze a vantaggio della nostra conversione.
Sia lodato Gesù e Maria, un grazie per voi tutti e buona giornata da Luca

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Consiglia  Messaggio 45 di 51 nella discussione 
Da: IyvanInviato: 13/11/2003 12.00
- Perché non ti fai loro vedere?
- E perché vuol sapere quello che Dio ha riservato a se? Ci vuole la permissione di Dio. Se io parlassi a loro, le mie parole, non otterrebbero il medesimo effetto bisogna che queste passino per lei.
- Cosa devo dire ai tuoi genitori?
- Che si facciano precedere dalla luce, e si procaccino amici nel Cielo.-

Vi scorgo alcune analogie con la Lettera di Annette:
la prima riguarda il non farsi vedere motivato dalla curiosità dei genitori,
Non mi sembra che la motivazione sia da ricercare nella "curiosità dei genitori", dove si legge questo?
Il perchè è ben espresso (fermo restando il principio che è Dio a doverlo permettere): "....  Se io parlassi a loro, le mie parole non otterrebbero il medesimo effetto, bisogna che queste passino per lei"
Il motivo sta quindi nell'effetto .. diverso se è l'autorevolezza di Don Bosco a pronunciarle.
Da qui appare abbastanza chiaro come si può stravolgere, spero non per convalidare delle proprie tesi, il senso di una frase (oltretutto non è neppure molto bello affermare che la spinta dei genitori sia determinata da curiosità)
Sbaglio?
Pace
iyvan

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Consiglia  Messaggio 46 di 51 nella discussione 
Da: Soprannome MSNlizzie9821EInviato: 13/11/2003 12.01
la storia di Clara è abbastanza diffusa e io la trovo verosimile, ma non vera...
tra le cose che non mi tornano ci sarebbe quella per cui lei sarebbe morta prima affinchè Dio per grazie le risparmiasse molti più dolori all'inferno... bè allora perchè non farla morire appena anta così andava dritta in paradiso... bho...
:)

una saluto a tutti!
Lizzie

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Consiglia  Messaggio 47 di 51 nella discussione 
Da: IyvanInviato: 13/11/2003 12.11
Cara Lizzie,
ma questo varrebbe per tutti! Perchè Dio non ci prende con Lui non appena vediamo la luce? In questo modo saremmo tutti salvi!
Ma in quale modo avremmo esercitato il nostro libero arbitrio?
Dio non si impone, neppure per il bene, ma vuole che siamo solo noi
ad esercitare delle scelte ... nel bene e nel male.
Un caro saluto
iyvan

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Consiglia  Messaggio 48 di 51 nella discussione 
Da: Crociato2Inviato: 13/11/2003 12.47
Buon giorno Yivan, stavo per chiudere ma ho visto che c'erano altri interventi.
Desidero premettere che quando uno esprime una personale opinione lo dice e quindi che anche l'altro interlocutore lo faccia presente e che non venga mai dissociato il contesto dell'intero messaggio, altrimenti con il sistema di estrapolare si finisce con il cambiare il senso del discorso come hai appena fatto.
Anch'io ho estrapolato, ma per aggiungere ciò che per me è apparso una analogia e non per far dire a d.Bosco cose diverse dal suo messaggio. Del resto mi sembra che la ricerca del dialogo in questo forum sia rivolto alla ricerca e non ad una contestazione.
Riprendiamo il contesto:
- Perché non ti fai loro vedere?
- E perché vuol sapere quello che Dio ha riservato a se? Ci vuole la permissione di Dio. Se io parlassi a loro, le mie parole, non otterrebbero il medesimo effetto bisogna che queste passino per lei.
- Cosa devo dire ai tuoi genitori?
- Che si facciano precedere dalla luce, e si procaccino amici nel Cielo.-

Vi scorgo alcune analogie con la Lettera di Annette:
la prima riguarda il non farsi vedere motivato dalla curiosità dei genitori,
la mia risposta non è estranea caro Yivan perchè la prima domanda chiede:
- Perché non ti fai loro vedere?
la risposta che segue è la seguente:
- E perché vuol sapere quello che Dio ha riservato a se?
Di solito nel dialogo appare non idoneo rispondere ad una domanda con un altra domanda, e la risposta che segue viene dopo, ma parte da una domanda che sottolinea una curiosità dei genitori, se vuoi negare questo, sarà una logica tua che rispetto ma che non intendo affrontare!
Non mi sembra che la motivazione sia da ricercare nella "curiosità dei genitori", dove si legge questo?
Credo di averlo appena dimostrato.
Ciò che segue dalla risposta è la precisazione alla motivazione iniziale che resta la curiosità dei genitori che sarà più o meno soddisfatta soltanto se sarà a Dio a volerlo.
Ci vuole la permissione di Dio.
è in questa permissione che io facevo l'accostamento con la Lettera di Annette perchè dalla sua emerge il contrario, che Annette non vorrebbe rivelare certe cose, ma che vi è costretta a causa delle preghiere che l'amica Clara rivolgeva a Dio per la salvezza di quell'anima.
Quel che volevo sottolineare è la vicinanza di due situazioni diverse, ma che partivano entrambi da un desiderio e da un volere ultimo di Dio attraverso la sua permissione, senza per questo stravolgere nè il sogno di d.Bosco, e neppure la Lettera di Annetta.
Il perchè è ben espresso (fermo restando il principio che è Dio a doverlo permettere): "....  Se io parlassi a loro, le mie parole non otterrebbero il medesimo effetto, bisogna che queste passino per lei"
Che il principio è Dio non è questo che stavamo analizzando, nè discutendo.
Se io parlassi a loro, le mie parole, non otterrebbero il medesimo effetto bisogna che queste passino per lei.
questa frase chiude la motivazione  del perchè non si rivela ai genitori e non è la causa, se vogliamo trovare un accordo comune le cause sono tre:
1- E perché vuol sapere quello che Dio ha riservato a se?
2- Ci vuole la permissione di Dio.
3- Se io parlassi a loro, le mie parole, non otterrebbero il medesimo effetto bisogna che queste passino per lei.
La permissione di Dio è posta al centro fra la prima motivazione e l'ultima. La curiosità dei genitori necessita del permesso di Dio ed eve essere motivata da buone intenzioni che rispondano al disegno di Dio, se questo non c'è come dimostra la risposta che è una domanda e si ricollega al n.3 allora non avviene nulla. Ma tutto parte dalla curiosità dei genitori che a questo punto viene indirizzata dal giovane verso un altro interesse:
Cosa devo dire ai tuoi genitori?
- Che si facciano precedere dalla luce, e si procaccino amici nel Cielo.-

se togli questa domanda con la risposta, toglierai anche la sottolineatura della curiosità dei genitori che a questo punto va indirrizzata alla luce che presumo sia ben altro da quello che desideravano loro, altrimenti sarebbe un suggerimento inutile!
Spero di aver chiarito il neo, perchè non mi piace addentrarmi in dibattiti privi di edificazione.

Spero di non essere apparso duro nella risposta, ma non si può dire con tanta facilità ad un altro iscritto di stravolgere un fatto senza soppesarne le prove, come dirò con tutta serenità di cuore che condivido pienamente la risposta che Yivan ha dato a lizzie sulla questione complessa del libero arbitrio.
Sulla storia di Annette apparo chiarissimo come Dio abbia tentato in tutta la sua vita di farsi accogliere e di come sia stata lei a scegliere la strada opposta.
Non credo che il non nascere sia una soluzione per evitare l'Inferno.
Gesù Cristo si è fatto uomo per indicarci la strada e ci ha dimostrato che possiamo farcela, anzi, che non siamo destinati alla dannazione, ma ad essere figli di Dio.
C'è solo un aspetto inquietante ed è la Croce, per diventare figli di Dio e godere il premio, dobbiamo prendere questa croce.
Sia lodato Gesù Cristo, Luca

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Consiglia  Messaggio 49 di 51 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°63CaterinaInviato: 13/11/2003 13.27
Ehm......credo che il dialogo sta dando buoni risultati......, proviamo a non risentirci mai troppo su piccole divergenze o piccole incomprensioni........cerchiamo di venirci sempre incontro...per esempio ho trovato una bella comunione di idee fra Yivan e Crociato (Luca) quando crociato dice:
............
se vogliamo trovare un accordo comune le cause sono tre:
1- E perché vuol sapere quello che Dio ha riservato a se?
2- Ci vuole la permissione di Dio.
3- Se io parlassi a loro, le mie parole, non otterrebbero il medesimo effetto bisogna che queste passino per lei.
La permissione di Dio è posta al centro fra la prima motivazione e l'ultima. La curiosità dei genitori necessita del permesso di Dio ed eve essere motivata da buone intenzioni che rispondano al disegno di Dio, se questo non c'è come dimostra la risposta che è una domanda e si ricollega al n.3 allora non avviene nulla. Ma tutto parte dalla curiosità dei genitori che a questo punto viene indirizzata dal giovane verso un altro interesse:
Cosa devo dire ai tuoi genitori?
- Che si facciano precedere dalla luce, e si procaccino amici nel Cielo.-

se togli questa domanda con la risposta, toglierai anche la sottolineatura della curiosità dei genitori che a questo punto va indirrizzata alla luce che presumo sia ben altro da quello che desideravano loro, altrimenti sarebbe un suggerimento inutile!
.............
ecco...penso che in questo contesto sia che crociato che Yivan hanno, dal mio punto di vista....trovato una comunione....francamente non trovo estraneo il fatto della curiosità dei genitori, da dove comunque ha inizio la risposta e il dialogo.....il punto numerato da crociato, il 3, è ciò che sostiene appunto che Yivan ed è giusto, inutile sarebbe parlare ai suoi genitori se PRIMA...LA LUCE NON PASSASSE IN LORO.....
Credo che in questo contesto tutto vada insieme....
Concordo le risposte che son state date a lizzie......
bella anche quella che il NON nascere non è una soluzione per evitare l'inferno.......
lizzie si chiede:
tra le cose che non mi tornano ci sarebbe quella per cui lei sarebbe morta prima affinchè Dio per grazie le risparmiasse molti più dolori all'inferno
.........
questo fa parte dei misteri DEI DISEGNI DI DIO SU OGNUNO DI NOI....
Giobbe ne è l'esempio più chiaro......
ma se vogliamo un altro esempio è la morte dell'amico Lazzaro......
Lazzaro muore e Marta dice "se tu fossi stato qui NON sarebbe morto"..e poi Gesù LO RISORGE......perchè allora permettere che morisse per poi risorgerlo?
Gesù ha un disegno ben preciso.....
e la morte dell'AMICO, gli serve per dimostrare chi in realtà Egli fosse....
Una volta un amico mi disse: "Ammzza che Dio sadico che hai....., fa prendere un colpo ai familiari e poi lo risorge...ma che senso ha?"......
Già...che senso ha?
Guardate che i misteri ci sono e ce ne sono tanti...volerli sondare allora misà che finiremo per essere come i genitori del sogno di san Bosco ..........TROPPO CURIOSI per i disegni di Dio...e quindi inascoltati......
Buona continuazione a tutti....
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia  Messaggio 50 di 51 nella discussione 
Da: Soprannome MSNChisolm3Inviato: 13/11/2003 15.04
Buongiorno a tutti.
Sembra che con la lettera di Annette si sia aperta una questione nella questione: libertà e tentazione, possessione diabolica e inferno.
E' inutile dire che sono problemi grossi dal punto di vista sia teologico che divulgativo. Mi basta ricordare il film di Friedkin che voi tutti conoscete "L'esorcista", tratto dal libro di W. P. Blatty. Voi non immaginate come quel film sia stato la porta d'accesso per migliaia di patologie misteriose che ancora seguitano a distanza di tanti anni. Holliwood ha pensato: inauguriamo un filone di film sul demonio... Milioni assicurati, ma anche tanti misteriosi problemi che a quel film sono legati.
Un giorno vi parlerò di uno studio (una tesi di laurea) che ha svelato ignoti retroscena sul film e i suoi attori.
Ma vorrei indicare, per rimanere in tema, un libro che fa apparire "L'esorcista" come una favola per bambini.
Si tratta de "La passione di Madame R.", edito da PIEMME una decina d'anni fà.
Possiede una corposa introduzione di padre R. Laurentin ed è, se così si può dire, la storia di Annette al rovescio.
Si tratta di un diario di una signora malata, fervida credente, che passa nello stato della "notte oscura" nel quale, ogni santo giorno, il demonio con raffinata teologia, cerca di distogliera dal Dio in cui ella crede. Dico "raffinata teologia" per indicare i sinuosi esercizi di logica con i quali il maligno vuol far passare la fede come un'imbecillità inutile e assoluta.
Chi lo legge, se possiede almeno le conoscenze del catechismo, si rende conto che parlare di "libero arbitrio" è cosa ardua. Ci sono tante di quelle atmosfere inquietanti, raccontate in questo diario che prende forma ogni giorno, capace di attanagliare il lettore che entra in quel vortice narrativo e non riesce ad uscirne. Il silenzio di casa nel quale leggi non è più lo stesso, i suoni della strada giungono ovattati, le voci familiari ti arrivano come un'eco lontana mentre scorri le pagine.
Ti rendi conto, che il "libero arbitrio" è spesso un binomio col quale troppo spesso ci si riempie la bocca mentre per Madame R. è una lotta continua nella quale, paradossalmente, ella cessa di lottare perché in lei si crea il buio e il silenzio assoluti.
Siamo di fronte ad una "ossessione" (e non possessione) assoluta e permessa da Dio.
Eppure, Madame a differenza di Annette, continua a rifiutare il demonio pur sentendo di non sapere più chi è Dio e dov'è.
In sostanza, Madame R. si lascia coinvolgere dal maligno perché la sua fede era fortamente radicata in Dio e sa, nel suo intimo più intimo, il luogo dove abita la Trinità, la "settima stanza" come la chiama Teresa d'Avila, che ella non vive più perché lascia fare tutto a Dio, anche se Dio pare una favola, anche se la logica del maligno è serrata e stringente.
Provate ad immaginare questa donna malata, con la fioca luce dell'abat-jour che sente, ogni giorno alla stessa ora, cigolare la poltrona vicino al suo letto dal peso inesistente dello spirito maligno (che astuzia! dare l'idea all'udito di una massa corporea!) e sentire quella voce dolce e suadente che si mette in alternativa del Dio nascosto.
Dionigi l'Aeropagita parlerebbe di questa situazione col linguaggio mistico: direbbe che Madame è stata illuminata con "un raggio di tenebra". Come fa il buio ad irradiare un raggio se mangia tutta la luce? Dio parla anche quando si fa buio pesto, e la sua grazia permette di scandire quel buio con la forza della fede: in quel buio, strizzando gli occhi si riesce ad affernarne un raggio e a comprendere, nell'intimo più intimo, che Dio non ti lascia anche quando il maligno ti taglia la luce per guardarti meglio...
Madame R., a differenza di Annette, non aveva mai rifiutato Dio. E Dio, nel caso di Annette, non si era mai dimenticato di lei. La prima è ossessionata in vita, l'altra lo è nell'eternità: si tratta di due scelte umane radicali e radicanti le loro conseguenze ma, in entrambe, è fuor di dubbio che il maligno è il più illuso di tutti perché è convinto di tirar acqua al suo mulino, (e lo fa benissimo talvolta) senza comprendere (o forse lo sa benissimo) di essere uno strumento di Dio che odia perché non vuole ammettere che Dio tiene "in essere" anche lui... Di questa dipendenza sostanziale, egli fa il suo cruccio e la sua invincibile ed eterna dannazione. 
Brrrr, mi stanno ritornando i brividi di quella lontana lettura...
Ciao,
Chisolm

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Mi manca anche il post 51 finale che può essere inserito in coda se l'avete conservato