Non ho evitato l'argomento.....è che ho il tempo limitato....dal momento che sto portando al mare i ragazzi.....
Confesso che l'argomento di Ireneo mi ha veramente colpita......
Un punto di osservazione sull'Eucarestia al quale, confesso......non avevo pensato......e che ho trovato interessante e per certi aspetti di apertura al confronto e al dialogo con quanti non credono nel MISTERO......
Effettivamente noi usiamo parlare di MEMORIALE= RICORDO......vi è già implicito il senso biblico, specialmente se confrontiamo l'uso dei termini con il capitolo 6 di Gv.
Non aggiungo altro perchè condivido la spiegazione fatta da Ireneo, ma lo condivido DA CATTOLICO......e quindi non mi sognerò di togliere dalla parola RICORDO, appunto, il senso del "misterium fidei".....mentre il protestante=pentecostale....lo userebbe per dire "visto? ho ragione io! è un ricordo, il misterium fidei è invenzione della Chiesa"
Perchè ho fatto questo ragionamento?
Perchè, caro Ireneo.....il tuo lavoro non sarà affatto preso in considerazione da altri....semplicemente perchè ciò che si obietta è LA CONSACRAZIONE da parte del sacerdote....e quindi il problema non è tanto l'Eucarestia, ma il SACERDOZIO.......dunque negare l'Eucarestia per poter dire che il sacerdozio E' INUTILE..........
Sappiamo bene infatti che Lutero ci credeva....dove s'impuntò fu sul termine Transunstanziazione.......e che francamente io non ho mai adoperato per credere o meno al Mistero......Per questo condivido la tua riflessione sul gioco dei termini......
Possiamo giocarci quanto vogliamo.....il problema centrale resta: 1) la Tradizione che appunto ci ha affidato tale Mistero......2) credere....o NON credere.......3) il Sacerdote, il sacerdozio.......attorno al quale ruota il vero problema pentecostale......
Chiarito questo.......ci allacceremo allora a questa frase di Ireneo che faccio mia, appunta.....ma da cattolico:
Dunque per comprendere appieno la liturgia cristiana, uno dei punti saldi è intendere la liturgia come il mondo giudaico intende liturgia, e cioè rendere presente il divino: questo è il memoriale liturgico, questo è il ricordo religioso.
Così come condivido questo pensiero...sempre da cattolico ovvio:
Così, se pensiamo che dovremmo cercare di esprimere il mistero eucaristico in maniera biblica e rinunciare al contesto aristotelico, possiamo pure farlo, e così utilizzare la categoria del ricordo... ma non la categoria di ricordo delle nostre lingue attuali, ma la categoria biblica di ricordo!
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e......ritorniamo al valore del sacerdozio, al suo significato, alla motivazione di questa chiamata......
Quanto ha scritto Iyvan però....non lo leggo così scandalistico (non ho trovato altro termine).....la sua esposizione parte dalla fede, quella di Ireneo parte dallo studio del linguaggio e dei termini....entrambi possono trovarsi insieme....perchè possiamo parlare i mesi e gli anni, ma se non c'è la FEDE anche genuina, anche semplicistica (immagino, caro Ireneo i contadini di una volta.....ora nella gloria di Dio, che andavano a prendere l'Eucarestia senza scervellarsi sui termini, ma credendo ad un MISTERO.......
, oppure a quelle manifestazioni come ad esempio la Beata Imelda, dalle mani del sacerdote, e per il suo ardente desiderio di ricevere Gesù, l'Ostia si sollevò dal calice e si andò a posare sulla bocca della giovane davanti a diversi testimoni....o come il Mistero di Lanciano, di Siena......), dunque anche fede "contadina" come si diceva una volta....non esisterebbero teologi.....
Ad Iyvan vorrei però, se posso, correggere questa sua frase:
Credo tuttavia che sia soprattutto la fede a dare forza e reale efficacia a qualsiasi rito. .........
No Iyvan...attento....TU per fede ACCETTI IL MISTERO, ma esso si compie anche se tu non avessi fede...e si compie anche nelle mani di sacerdoti dubbiosi.....questo è il ricordo del fatto di Lanciano, ad esempio, il sacerdote era dubbioso....
Quindi attenzione alla questione dei riti che l'uomo da solo potrebbe rendere reali....no qui NON compie la magia un prete, ma è Dio che si serve del prete anche se fosse nel dubbio, e Dio compie il prodigio...NON è l'uomo sia ben inteso.....
Indem per la Liturgia della Parola:
l'uomo si fa tramite.........è lo Spirito che VIVIFICA....anche quando l'uomo è in dubbio.....
Che poi il dubbio possa rendere inefficace un rito PER SE STESSO è un conto, ma nella comunità il beneficio ci sarà sempre perchè i riti NON sono opera di uomini, ma di Dio.....
Era solo per chiarire.....
Fraternamente C.