00 06/09/2009 23:44
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 25/02/2004 9.29
Alfonso chiede a Teofilo, dopo aver opportunatamente IGNORANDO  le domande rivolte...:
 

Da quello che ho capito tu dici che Girolamo si è contraddetto, puoi per favore riportare i testi di quando asserisci?

............
questo dimostra che NON si legge tutto con la DOVUTA CALMA.......perchè la risposta era proprio all'inizio dell'intervento di Teofilo:
...............

Girolamo, influenzato dai rabbini, suoi esosi maestri per la lingua ebraica , nel cosiddetto Prologo Goleata, premesso quasi corazza (donde il nome) al primo volume della sua traduzione dall'ebraico (Sam.-Reg.; ca. 390), dopo aver dato il canone ebraico, adoperò l’ espressione "ogni altro libro al di fuori di questi va annoverato fra gli apocrifi".

Successivamente però si mostrò più riservato; nelle sue opere si contano circa 200 citazioni tratte dai cosiddetti "deuterocanonici".

Quando afferma, ad es. (a. 395) che "il libro di Tobia, pur non essendo nel canone è adoperato da molti autori ecclesiastici" (PG 25, 1119); e finì talvolta con l'ammettere il loro carattere sacro: quando pone Giuditta con Rut ed Ester "donne di tanta gloria da dare il loro nome a libri sacri" (PG 22, 623); quando afferma (PG 29, 39) che al Concilio Niceno Iudt. fu adoperato come libro sacro ecc. L'opinione personale espressa nel Prologo Goleata si trova pertanto diverse volte contraddetta da lui stesso; ad essa infatti, eco della influenza rabbinica, si opponeva il senso cattolico della tradizione ecclesiastica, così vivo dappertutto nella grandiosa opera di Girolamo.

...........................

perciò Alfonso....per fare la domanda hai estrapolato la parte centrale....mettendo da parte ciò che c'era in risposta.....

***********

ma come se non bastasse Alfonso estrapola nuovamente un pezzetto dal testo di Agostino e pretende di dire che anche Agostino NON citava l'attuale Canone.......... ignorando quanto segue:

E la traduzione primitiva continua negli scritti di tutti gli altri Padri in Oriente e in Occidente. Basti ricordare s. Agostino, e con s. Agostino i tre concili africani, che formularono il canone consacrato dalla tradizione che, ben può dirsi, assorbì e sommerse i dubbi sorti nel IV sec. E subito si ritornò all'unanimità dei primi secoli.

Se qualcuno, al tempo del Concilio di Trento, riesumò i dubbi sui deuterocanonici, fu solo per influsso della grande autorità di s. Girolamo, cui esplicitamente, ma indebitamente, si riferiva.

Il fatto che tutti i deuterocanonici si trovavano nella versione dei "settanta" utilizzata dagli stessi apostoli, il fatto che nelle assemblee liturgiche si leggesse correntemente anche i brani tratti dai deuterocanonici, e che tali libri si trovassero in tutte le varie versioni della Vetus latina, anteriore alla versione della Vulgata di Girolamo, di cui egli stesso si servì, testimonia che la Chiesa non facesse una distinzione discriminante tra i vari libri.

Questi fatti costituirono poi criteri per affermare la canonicità degli scritti sacri secondo la Chiesa, che s.Girolamo ignorò preferendo le decisioni tardive degli ebrei. Mentre S.Agostino molto più opportunamente riporta questi criteri, nel libro 2 della "dottrina cristiana", e che rispondono anche alla tua domanda: come mai furono tolti dal canone gli apocrifi;

Ecco i criteri seguiti dalla Chiesa, come viene riportato da Agostino

8.12… Riguardo pertanto alle Scritture canoniche si comporterà così: quelle che sono accettate da tutte le Chiese cattoliche le preferirà a quelle che da alcune non sono accettate; in quelle che non sono accettate da tutte preferirà quelle che accettano le Chiese più numerose e autorevoli a quelle che accettano le Chiese di numero inferiore e di minore autorità. Se poi succedesse che alcune sono ritenute autentiche da più Chiese mentre altre da Chiese più autorevoli, sebbene questo caso non si possa risolvere con facilità, io riterrei che le si debba considerare tutte di pari autorità.

Il problema si pose a causa della revisione effettuata dai farisei dell’anno 100, e quindi in una situazione ormai completamente "fuori gioco" per gli ebrei, ai quali era stata tolta la chiave della conoscenza e la vigna da lavorare era stata affidata ad altri.

Dare retta alle loro decisioni prese quando ormai le decisioni spettavano ai consessi apostolici ed episcopali, significa fare un grossolano errore, soprattutto se si tiene presente che i giudei del tempo di Gesù approvavano la versione dei settanta, che, lo ripetiamo, contenevano i deuterocanonici.

E quando Paolo dice: "tutta la Scrittura è ispirata e utile …. ", si riferisce appunto a quella versione dei settanta del Vecchio Testamento, compreso i deuterocanonici, anche se questi non vengono direttamente citati, così come daltra parte nel NT, non vengono citati altri libri canonici del VT.

Per quanto riguarda la discussione circa l'importanza del VT, la CHiesa ha sempre ritenuto parimenti ispirati sia i libri del VT che NT. Quest'ultimo ovviamente è il compimento del VT.

Però la tua espressione effettivamente suonava come una affermazione che negava l'importanza del VT, e quindi sembrava rimettere i discussione perfino il principio da te sempre ribadito della Sola Scittura.

Per questo ha suscitato anche in me un certo disappunto appena l'ho letta. Mi rendo conto comunque che forse lo hai detto ingenuamente senza valutarne attentamente la portata.

Con affetto

............
Tu Alfonso ora chiedi chi aveva ragione.....Agostino o Girolamo?
 
Ciò che ti sfugge è che Girolamo interviene sulla questione BEN 300 ANNI DOPO l'evoluzione della Chiesa la quale IN OCCIDENTE USAVA L'ATTUALE CANONE...IN ORIENTE LI USAVA ENTRAMBI PERCHE' DI FATTO UN CANONE NON C'ERA.....
 
Agostino avrà ragione non percheè "ha ragione lui", ma perchè lui fu INCARICATO DALLA CHIESA di porre una termine VALIDO IN TUTTA LA CHIESA.....ciò che tu dovresti portare dovrebbe essere qualche DOCUMENTO DOPO AGOSTINO....di altri vescovi che si opposero a queste decisioni......DIVERSAMENTE TI HO RICORDATO CHE AL CONCILIO DI FIRENZE del 1400, con la Chiesa Ortodossa la quale aveva già fatto uno scisma nel 1054...SI USAVA L'ATTUALE CANONE......NON puoi perciò estrapolare solo un pezzo dal testo di Agostino quando parla del Canone perchè egli scrive anche:
 
Nelle Scritture canoniche segua l'autorità della maggior parte delle Chiese cattoliche, tra le quali naturalmente sono comprese quelle che ebbero l'onore di essere sede di un qualche apostolo o di ricevere qualche sua lettera. Riguardo pertanto alle Scritture canoniche si comporterà così:

quelle che sono accettate da tutte le Chiese cattoliche le preferirà a quelle che da alcune non sono accettate; in quelle che non sono accettate da tutte preferirà quelle che accettano le Chiese più numerose e autorevoli a quelle che accettano le Chiese di numero inferiore e di minore autorità. Se poi succedesse che alcune sono ritenute autentiche da più Chiese mentre altre da Chiese più autorevoli, sebbene questo caso non si possa risolvere con facilità, io riterrei che le si debba considerare tutte di pari autorità.

Fra le versioni preferibile l'Itala e, soprattutto, quella dei Settanta.

15. 22. Fra le diverse traduzioni alle altre si preferisca l'Itala, che è più aderente alle parole e più chiara nel pensiero. Per emendare poi qualsiasi codice latino si ricorra ai testi greci, tra i quali, per quel che riguarda il Vecchio Testamento, tutti li supera in autorità la versione dei Settanta (Cf. De civ. Dei 18, 43.). A proposito di questi traduttori, presso tutte le Chiese più competenti si dice che abbiano tradotto in virtù di tale e tanta presenza dello Spirito Santo che una sia stata la voce di quegli uomini, pur essendo così numerosi. Si dice anche - e sono molti e non immeritevoli di fiducia quelli che lo affermano - che abbiano tradotto separati, ciascuno nella sua propria cella; eppure nel codice di nessuno di loro si trovò cosa che non si trovasse negli altri, espressa con le stesse parole e la stessa successione [di parole]. Chi oserebbe, non dico preferire, ma anche paragonare qualche altra versione ad una così autorevole? Se poi lavorarono insieme, di modo che una sia stata la voce di tutti a motivo dell'investigazione e del parere comune, nemmeno in tal caso è necessario o conveniente che un sol traduttore, esperto quanto si voglia, pretenda di emendare ciò che d'accordo hanno detto tanti antichi e dotti personaggi. Per la qual cosa, anche se nei codici ebraici si trovasse qualcosa di diverso da quello che hanno detto costoro, credo che bisogni arrendersi al piano divino che si è realizzato per loro mezzo. In tal modo quei libri che il popolo giudaico o per attaccamento religioso o per invidia si rifiutava di far conoscere agli altri popoli, tramite il potere del re Tolomeo furono comunicati con molto anticipo alle genti che per grazia del Signore avrebbero creduto. Può darsi quindi che quegli scrittori abbiano tradotto come credette fosse opportuno dire alle genti lo Spirito Santo che li muoveva all'azione e che aveva donato a tutti un'identica loquela. Ma, come ho detto sopra, non è mai inutile il confronto con gli autori che come questi rimasero più aderenti alle parole per spiegare, in diverse occasioni, il senso della frase. In conclusione, i codici latini del Vecchio Testamento, come avevo cominciato a dire, se è necessario, occorre revisionarli sull'autorità dei codici greci, in particolare dei codici di quegli uomini che, essendo Settanta, a quanto ci è stato tramandato, hanno tradotto come ad una sola voce. Quanto ai libri del Nuovo Testamento, se qualcosa è incerto nella varietà dei testi latini, non c'è dubbio che questi debbono cedere ai greci, soprattutto quelli in uso presso le Chiese meglio istruite e più accurate.

...........
il Concilio di Jaminia.....ELIMINO' LA LXX PERCHE' ERA IN USO DAI CRISTIANI DELLA PRIMA CHIESA....trovami un solo testo dove gli Apostoli PARLANO DEI DEUTEROCANONICI DA SCARTARE....ED IO TI FARO' LE MIE SCUSE.....Ciò che non comprendi è che la questione dei deuterocanonici......saltò fuori ben 300 anni DOPO......che la Chiesa interamente adoperava tranquillamente la LXX......e questo è un dato di fatto.....che tu lo voglia ignorare è UNA TUA SCELTA, ma non fu la scelta della Chiesa di allora.......
 
Oggi TU, evangelico, pretendi di INSEGNARE SUL CANONE..DOVE ERA LA TUA CHIESA NELL'ANNO 300??
 
 
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 136 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Raptor Inviato: 25/02/2004 12.01
Quello che Alfonso non riesce a capire è che nella Chiesa Cattolica non hanno valore i pareri dell' uno o dell'altro, come capita invece fra gli evangelici che possono dire e disdire tutto e pretendere di aver sempre ragione.
 
Nel momento in cui occorre un pronunciamento definitivo che abbia valore per tutti, è la Chiesa stessa che si pronuncia.
 
Da "Perchè la Bibbia è parola di Dio" Franco Ardusso ed. Paoline
 
"Anche per i cristiani la fissazione del canone dei libri dell' Antico Testamento è alquanto complessa. Gli autori del Nuovo Testamento ebero come fonte principale la versione dei LXX: si 350 citazioni dell' Antico Testamento, 300 circa sono tratte dai LXX. E' un chiaro indizio della propensione della Chiesa del I secolo per il canone lungo. Tuttavia, il fatto che nel Nuovo Testamento e nei padri apostolici si trovino citazioni anche da libri apocrifi, quali i Salmi di Salomone o L'Assunzione di Mosè, sta a significare che per i cristiani il canone dell'Antico Testamento non era stato ancora definitivamnete fissato. Per molto tempo ancora, dopo il II secolo, ci saranno nel mondo cristiano autori favorevoli al canone ristretto dei libri dell'Antico Testamento, come Atanasio, Cirillo di Gerusalemme, Gerolamo. Quest'ultimo rappresenta il caso più evidente del tributo pagato alla <verità ebraica> del canone da parte dei cristiani, e con Gerolamo saranno d'accordo ancora Ugo da San Vittore e il Cardinale Caietano ( se. XVI).
 
Il Magistero prese posizione sul canone nel concilio di Firenze (1441) dando l'elenco dei libri secondo il canone lungo."


Prima  Precedente  137-151 di 273  Successiva  Ultima  Elimina risposte 
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 137 di 273 nella discussione 
Da: Luce Inviato: 25/02/2004 17.25
Salve a tutti e perdonate l'assenza, ma qualcosa ho letto e seguito.
Facevo semplicemente delle considerazioni.
Da quel che mi risulta, ma non parlo del virtuale, ma di comunità vere, oggi come oggi nessuna chiesa protestante o evangelica che sia mette in dubbio che la Chiesa comunque ha la Babbia e crede in questa raccolta e in quello che vi è scritto.
Forse Alfonso non è al corrente che la recente Commissione ecumenica Ebraica ha riconosciuto alla Chiesa Cattolica il merito per la conservazione, la divulgazione e la traduzione della Bibbia.
Capisco che se il fratello Alfonso continua a leggere soltanto internet senza andare di persona a certi incontri aperti a tutti che si fanno nelle svariate Diocesi, la sua conoscienza resterà limitata allo schermo e per questo al virtuale, perdendo purtroppo i passi in avanti che si sono fatti e lui rimanendo indietro.
 
Infine sono d'accordo su quello che ha messo in evidenza Raptor il quale ha detto in fondo ciò lo stesso S. Girolamo credeva, cioè, che spetta a tutta la Chiesa stabilire un fatto, diversamente S. Girolamo non sarebbe stato mai un vescovo della Chiesa e tanto meno ricordato come Padre.
 
Io penso che anche Alfonso per evangelizzare dovrà attenersi non ciò che piace a lui ma a quello che gli dirà di fare il suo pastore, e il suo pastore a sua volta dovrà attenersi a quello che gli diranno i suoi superiori. Ora se S. Girolamo non venne dichiarato eretico, ma è ricordato quale Padre della Chiesa, va da sè che non ha mai negato la LXX con tutto quello che conteneva.
 
Inoltre l'opera citata da Alfonso come prova Prologo Goleata  fu la prima opera in materia biblica di Girolamo, perciò è da considerare che dopo questa S. Girolamo scrisse dell'altro e scrivendo altre opere cambiò parere sui Deuterocanonici, usando se non mi sbaglio come ho letto, circa 200 citazioni provenienti da questi Testi che egli stesso definisce, in un secondo momento, Sacri.
 
Giusta secondo me anche l'osservazione riguardo al fatto che S. Girolamo disse quella famosa frase 350 dopo che la Chiesa usava la LXX nella sua globalità, e che prima ancora di Girolamo la Chiesa in Africa non aveva dubbi sui Testi da usare.
In verità Alfonso, quel che manca alle tue prove è l'affermazione delle Chiese, cioè dire quali e quante Chiese si opposero alle risoluzioni trattate poi da S. Agostino, effettivamente non risultavano chiese evangeliche che si vi si opposero, fino al 1546 con Lutero.
 
Altra verità che emerge dal vostro dialogo è che effettivamente non troviamo nelle Lettere sia Apostoliche che Cattoliche poste nel N.T. nessun argomento che parli di Deuterocanonici, ma troviamo questo quadro:
 
a) Tutte le Scritture sono ispirate;
b) l'obbedienza la dobbiamo alla Chiesa e non alle Sinagoghe e quindi non certo al Concilio di Jaminia;
c) 300 su 350 citazioni del N.T. sono tratte dalla LXX ma nessun Apostolo parla di Deuterocanonici;
d) quando Paolo da il mandato a Tito e gli ricorda di essere stato istruito dice che è stato istruito in due modi: Scrittura e Tradizione, ma non parla di Deuterocanonici.
 
Penso che in ultima analisi la considerazione da farsi è la seguente: dai Protestanti in poi, cioè dal 1546 qualcuno ha tolto qualcosa dalla raccolta di Testi Sacri che veniva chiamata già dal primo secolo = Bibbia, cioè raccolta di libri, di testi, ed è riconosciuto come Canone Ebraico (=CORTO); da 2000 anni invece la Chiesa mantiene tutte le Scritture conosciute come Canone (=LUNGO).
Questa purtroppo è una verità storica, può non piacere, ma credo che tentare di dire che la Chiesa abbia -aggiunto- invece di aver -mantenuto- quello che gli Apostoli conoscevano ed usavano, cioè la LXX è soltanto un tentare disperatamente di non ammettere che la Chiesa abbia, almeno in questo, ragione.
 
Sia lodato Gesù Cristo ciao da Rosalba

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 138 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Cristiano Inviato: 25/02/2004 19.05
Per Caterina
Io dicevo a Teofilo di portare il collegamento oppure il nome del libro se fosse possibile di quello che lui ha detto riguardo a Girolamo che rimetto qui:

Girolamo, influenzato dai rabbini, suoi esosi maestri per la lingua ebraica , nel cosiddetto Prologo Goleata, premesso quasi corazza (donde il nome) al primo volume della sua traduzione dall'ebraico (Sam.-Reg.; ca. 390), dopo aver dato il canone ebraico, adoperò l’ espressione "ogni altro libro al di fuori di questi va annoverato fra gli apocrifi".

Successivamente però si mostrò più riservato; nelle sue opere si contano circa 200 citazioni tratte dai cosiddetti "deuterocanonici".

Quando afferma, ad es. (a. 395) che "il libro di Tobia, pur non essendo nel canone è adoperato da molti autori ecclesiastici" (PG 25, 1119); e finì talvolta con l'ammettere il loro carattere sacro: quando pone Giuditta con Rut ed Ester "donne di tanta gloria da dare il loro nome a libri sacri" (PG 22, 623); quando afferma (PG 29, 39) che al Concilio Niceno Iudt. fu adoperato come libro sacro ecc. L'opinione personale espressa nel Prologo Goleata si trova pertanto diverse volte contraddetta da lui stesso; ad essa infatti, eco della influenza rabbinica, si opponeva il senso cattolico della tradizione ecclesiastica, così vivo dappertutto nella grandiosa opera di Girolamo.

Per Raptor

Chi lo dice che nella chiesa cattolica non hanno valore i pareri dell'uno e dell'altro? Allora se per te non hanno valore quello che hanno detto i padri della Chiesa, perchè li citi?

Per luce

Tu scrivi:

Commissione ecumenica Ebraica ha riconosciuto alla Chiesa Cattolica il merito per la conservazione, la divulgazione e la traduzione della Bibbia

Posso sapere dove posso trovare queste notizie? Dato che sono della provincia di Benevento, mi potresti indicare una parrocchia dove ci sono questi incontri nelle Diocesi con gli Ebrei?

Alfonso


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 139 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Raptor Inviato: 25/02/2004 22.53

Chi lo dice che nella chiesa cattolica non hanno valore i pareri dell'uno e dell'altro? Allora se per te non hanno valore quello che hanno detto i padri della Chiesa, perchè li citi?

1) Non mi pare di aver citato i Padri della Chiesa

2) Gli insegnamenti dei Padri della Chiesa sono importanti ma, nel momento in cui bisogna stabilire una verità che sia unica per tutti, è il Magistero ad avere l' ultima parola.

3) Alfonso convertiti.


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 140 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Cristiano Inviato: 25/02/2004 23.04

1) Non mi pare di aver citato i Padri della Chiesa

2) Gli insegnamenti dei Padri della Chiesa sono importanti ma, nel momento in cui bisogna stabilire una verità che sia unica per tutti, è il Magistero ad avere l' ultima parola.

3) Alfonso convertiti.


1) Ce ne sono tante citazioni di padri della Chiesa in questo gruppo, anche se tu dici che non li citi, il magistero della chiesa li cita.

2) Una verità che sia unica per tutti deve essere contenuta nelle Sacre Scritture, in quando il magistero è sottomesso alle Sacre Scritture

3) Non c'è bisogno che me lo dici tu in quando Gesù lo dice:

Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all'evangelo.  (Marco 1:15)

Alfonso


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 141 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Raptor Inviato: 25/02/2004 23.27
Alfonso, ma sei sicuro di non aver bisogno di un periodo di pausa? Leggi quello che hai scritto:
 
Allora se per te non hanno valore quello che hanno detto i padri della Chiesa, perchè li citi? ( Stai dicendo che io ho citato i Padri della Chiesa)

La mia risposta: Non mi pare di aver citato i Padri della Chiesa

La tua replica: Ce ne sono tante citazioni di padri della Chiesa in questo gruppo, anche se tu dici che non li citi, il magistero della chiesa li cita.

Alfonso, io non sono il Magistero della Chiesa. Tu hai detto che IO li cito.

Andiamo avanti:

Una verità che sia unica per tutti deve essere contenuta nelle Sacre Scritture, in quando il magistero è sottomesso alle Sacre Scritture

Bene, se è così dimmi dove posso trovare il canone nelle Sacre Scritture.

E per finire:

Non c'è bisogno che me lo dici tu in quando Gesù lo dice:

Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all'evangelo.  (Marco 1:15)

Alfonso, allora ascolta quello che dice Gesù: convertiti.

 


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 142 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Cristiano Inviato: 25/02/2004 23.39
Raptor tu dici 
Allora se per te non hanno valore quello che hanno detto i padri della Chiesa, perchè li citi? ( Stai dicendo che io ho citato i Padri della Chiesa)

La mia risposta: Non mi pare di aver citato i Padri della Chiesa

 


Sicuro che non hai mai citato i padri della Chiesa? Bene appena li citi ti prenderò in fraganza


 

La tua replica: Ce ne sono tante citazioni di padri della Chiesa in questo gruppo, anche se tu dici che non li citi, il magistero della chiesa li cita.

Alfonso, io non sono il Magistero della Chiesa. Tu hai detto che IO li cito.


Bene allora siccome hai dichiarato pubblicamente che non li citi, vedremo in seguito .


  

Andiamo avanti:

Una verità che sia unica per tutti deve essere contenuta nelle Sacre Scritture, in quando il magistero è sottomesso alle Sacre Scritture

Bene, se è così dimmi dove posso trovare il canone nelle Sacre Scritture.

 


Il Vecchio e Nuovo Testamento formano il Canone della Bibbia.


E per finire:

Non c'è bisogno che me lo dici tu in quando Gesù lo dice:

Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all'evangelo.  (Marco 1:15)

Alfonso, allora ascolta quello che dice Gesù: convertiti.


E' da tempo che ho ascoltato Gesù e lo ascolto sempre. Anche ora, ma tu lo ascolti? Non credi che quello che dice Gesù vale anche per te? 

Alfonso


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 143 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Raptor Inviato: 25/02/2004 23.46

Una verità che sia unica per tutti deve essere contenuta nelle Sacre Scritture, in quando il magistero è sottomesso alle Sacre Scritture

Bene, se è così dimmi dove posso trovare il canone nelle Sacre Scritture.

 

Il Vecchio e Nuovo Testamento formano il Canone della Bibbia.

E come posso sapere, leggendo la Bibbia, da quali libri è composto Il V.T. e il N.T.?


 

E' da tempo che ho ascoltato Gesù e lo ascolto sempre. Anche ora, ma tu lo ascolti? Non credi che quello che dice Gesù vale anche per te? 

Certo che vale anche per me. Ed infatti io mi sono convertito. Ora tocca a te ( facciamo un po' per uno). E quindi: convertiti


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 144 di 273 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Cristiano Inviato: 26/02/2004 0.05

 

E come posso sapere, leggendo la Bibbia, da quali libri è composto Il V.T. e il N.T.?


Dal Canone Ebraico (Vecchio  testamento) e dal Nuovo Testamento, dove sui libri del canone non si hanno mai avute discussioni sui primi secoli della Chiesa, sui deuterocanonici si sono avute discussioni


   

E' da tempo che ho ascoltato Gesù e lo ascolto sempre. Anche ora, ma tu lo ascolti? Non credi che quello che dice Gesù vale anche per te? 

Certo che vale anche per me. Ed infatti io mi sono convertito. Ora tocca a te ( facciamo un po' per uno). E quindi: convertiti


Gesù che dice a chi dobbiamo credere all'Evangelo giusto? Io ci credo in tutto quello che Dio ha rimasto scritto nella sua Parola.

Perciò credi anche tu all'Evangelo e sarai convertito.

Alfonso