Ma come si può continuare scagliarsi contro la Chiesa cattolica romana quando è dimostrabile che solo essa ha sempre seguito fin dai primi secoli la dottrina di Cristo e degli apostoli?
S. Ireneo di Lione vissuto dall’anno 130 d.C. fino al 200 circa nella sua opera “Contro le Eresie” ci dà una chiara ed inequivocabile testimonianza della successione apostolica, e di come fin dai primissimi secoli c’erano gruppi di eretici che si opponevano alla sana dottrina, e che pretendevano di essere loro la vera Chiesa di Cristo.
Il fenomeno protestante quindi non è nuovo al cristianesimo, perché nel corso dei secoli ci fu sempre chi si oppose alla Chiesa cattolica, ma i protestanti (gli eretici) non presero mai parte nelle decisioni della Chiesa, i protestanti non partecipavano ai Concili, non decidevano mai in materia di fede, perché loro erano fuori dalla sana dottrina.
La Chiesa ha sempre resistito agli attacchi di gente che portava nuove interpretazioni alla Parola di Dio, e Ireneo ci da prova di ciò nella sua opera “Contro la Eresie” pag. 232 libro terzo, ed. Cantagalli (Siena) terza edizione.
Scrive S. Ireneo:
Atteggiamento degli eretici
"Quando si portano argomenti scritturistici contro di loro prendono ad accusare le stesse Scritture dicendo che il testo è corrotto, che è apocrifo, che è in contraddizione con altri, che non può provare in esso le verità chi non conosce la tradizione.
La verità essi dicono, non è trasmessa solo per scritto, ma anche mediante la viva voce; per questo l’Apostolo avrebbe detto: “Parliamo di sapienza tra i perfetti, ma non la sapienza di questo mondo” (1 Cor 2,6). Tale sapienza ciascuno di loro dice esser quella che lui ha scoperto, o meglio inventato, così che la verità si trova ora in Valentino, ora in Marcione, ora in Cerinto; in seguito sarebbe passata in Basilide, che la pensa diversamente dalla Chiesa senza poter dir nulla circa l’ordine della salvezza. Ciascuno di essi, infatti, è tanto perverso che, falsando la norma della verità, non arrossisce di “ predicare se stesso” (2 Cor 4,5).
Ecco un chiaro esempio di discordanza dottrinale tra vari gruppi eretici, che avevano l’unico punto in comune nell’accusare la Chiesa di essere falsa e menzognera.
Praticamente Valentino diceva di essere lui nella verità e interpretava le Scritture a modo suo, si sentiva divinamente guidato e si scagliava contro la Chiesa cattolica, lo stesso si può dire per ogni altro eretico, ognuno di loro si sentiva divinamente guidato e riusciva a convincere moltitudini di persone a seguire le proprie dottrine, spacciandole per verità bibliche.
Ora fratelli, è bene chiedersi, ma le persone che seguivano Valentino erano cretine?
Le persone che seguivano Marcione erano cretine?
E così via; No, le persone che seguivano questi eretici sicuramente non erano cretine, ma ignoranti, non conoscevano la sana dottrina, e si fidavano di questi personaggi e dei loro seguaci.
In buona fede seguivano Valentino, altri Marcione, altri Basilide ecc., ma nessuno di loro verificava, studiava e approfondiva le Sacre Scritture confrontando le spiegazioni date dai vari eretici con quelle che dava la Chiesa.