Ma nella bibbia mi trovi un passo dove Pietro che per voi è il primo Papa, dove Giacomo, Giuda, Giovanni, Paolo, Matteo , Marco , Luca, insegnino o menzionino un solo episodio dove un credente abbia pregato per i morti?
Caro Amico, Innanzitutto per noi cattolici il passo di Maccabei si trova nella Bibbia e quindi ha pienamente valore: "Poi fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dramme d'argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, agendo così in modo molto buono e nobile, suggerito dal pensiero della risurrezione. Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato" (2 Maccabei 12,43-45) Poi per il NT facciamo le seguenti osservazioni: Paolo prega per Onesiforo, di cui abbiamo ampiamente parlato: In Tm 1, 16-18 "Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non s'è vergognato delle mie catene; 17anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché mi ha trovato. Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli ha reso in Efeso, lo sai meglio di me." Dice ancora in Eb 12,22 Voi vi siete invece accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza festosa 23 e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, 24 al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele. In sostanza noi siamo spiritualmente vicini a quanti hanno lasciato questo mondo. Siamo noi che facciamo distinzione tra quelli che vivono la vita terrena e coloro che hanno perso il corpo. Ma Gesù ci insegna che : Mar 12,27 Dio, non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore». Perciò quando preghiamo DIo possiamo pregare per gli uni e per gli altri perchè noi siamo in comunione con gli uni e con gli altri. Perfino il commento evangelico di laparola.net afferma che " pregare per i morti non presenta nulla di anticristiano nè di idolatrico". Pertanto possiamo ritenere che si possa estendere anche ai morti le preghiere che Giac 5,16 raccomanda di fare dicendo: ... pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza. In questo testo ad esempio non si specifica che le preghiere debbano essere fatte solo per coloro che sono ancora sulla terra. Se tu invece pensi che si debbano fare solo per i vivi, ti rispondo col Vangelo che per Dio tutti sono VIVI perchè Lui non è un Dio di morti. (Mar12,27) Con affetto Riporto qui di seguito un tuo post inserito altrove: -----Messaggio Originale----- Data invio: domenica 23 maggio 2004 18.30 Oggetto: Re: La questione del PURGATORIO
La questione del PURGATORIO
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| | Da: Amico8503 | caro teofilo la tua interpretazione di 2Corinzi5:10, scusami ma è un forzatura, tu dici:"
Se Paolo afferma che davanti al tribunale di Cristo ci andremo per ricevere la ricompensa delle opere compiute finchè si era nel corpo, significa che tale giudizio, nonché la conseguente "ricompensa" proporzionata alle opere, avverrà già prima della resurrezione finale e quindi prima del giudizio universale e finale che è anche il gran "giorno" in cui avverrà in forma generale e definitiva il premio o il castigo eterno di tutti i risorti. L'interlineare greco -Italiano, edito da San Paolo non dice ricompensa ma retribuzione . La ricompensa spetta per chi ha fatto sopratutto qualcosa di meritevole, la retribuzione viene data per chi svolge un lavoro. Perciò il caso di seconda Corinzi è lo stesso di 1 Corinzi 3:15.
Paolo ne qui ne in Prima Corinzi fa allusione che cè un giudizio prima del tribunale di Cristo. questa è una tua congettura; ma non solo Paolo non fa mai menzione, ma anche tutti gli altri scrittori della Bibbia. con affetto stefano
| | Caro Amico hai riportato il messaggio di cui sopra in una bacheca riservata ai soli gestori. Ricordo che la bacheca destinata alle discussioni è solo la presente BACHECA DIALOGHI. Rispondo: La distinzione di significato tra retribuzione e ricompensa per ora non è in discussione, in quanto talune Bibbie riportano il primo termine, talune altre il secondo termine, evidentemente con significato analogo. Anche in altri versetti troviamo a volte menzionato Ricompensa e altre volte Retribuzione. Vuol dire che a seconda dei casi il SIgnore saprà dare l'una e l'altra cosa. Quello che invece ci interessa chiarire è il tempo del giudizio: Noi cattolici distinguiamo il giudizio particolare che avviene subito dopo la morte e il giudizio universale che avverrà alla fine dei tempi. Nel giudizio particolare l'anima riceve nella sola anima la restribuzione proporzionata alle sue opere compiute finchè era nel corpo. Nel giudizio universale anche il corpo risorto riceverà una gloria proporzionata o il castigo eterno e irreversibile. Eb 9,27 dice Ed a quel modo ch'è riserbato agli uomini di morire una sola volta e dopo ciò viene il giudicio, così anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a quelli che l'aspettano, per [la loro] salvazione. Paolo in questo testo accenna a un giudizio che segue la morte e accenna a coloro che aspettano la sua venuta. Questa attesa può riferirsi sia a coloro che sono ancora viventi sia a coloro che sono morti e attendono la loro ricompensa. Ap 6,9 Quando l'Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l'altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano resa. 10 E gridarono a gran voce: «Fino a quando, Sovrano, tu che sei santo e verace, non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue sopra gli abitanti della terra?». 11 Allora venne data a ciascuno di essi una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro. Ora ti chiedo: quelle anime che Giovanni ha visto come mai si trovano in cielo e non nell'inferno? E il ricco Epulone perchè si trova all'inferno prima del giudizio finale? Evidentemente il motivo è che hanno ricevuto già un primo giudizio al momento della loro morte; appunto tale giudizio noi lo definiamo "giudizio particolare" e avviene al momento della morte di ciascuno, per cui precede il giudizio universale che avverrà alla fine dei tempi. Con affetto |