00 10/09/2009 08:39
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Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 12/05/2004 10.20
dal Messaggio 30 della discussione

Sì, da tre anni a questa parte abbiamo pure parlato di Onesìforo, cristiano vissuto all'epoca dell'apostolo Paolo, e vediamo che Paolo prega per lui.   In Tm 1, 16-18 "Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non s'è vergognato delle mie catene; 17anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché mi ha trovato. Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli ha reso in Efeso, lo sai meglio di me."
Se analizziamo le parole di Paolo notiamo che prega il Signore affinché conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, attenzione non dice "ad Onesìforo e a tutta la sua famiglia" ma si riferisce solo alla famiglia di Onesìforo, e sapete perché? Perché Onesìforo era morto, e Paolo continua la preghiera anche nei confronti di Onesìforo chiedendo al Signore di concedergli misericordia nel giorno del giudizio.
Faccio pure notare che Paolo sta sottolineando i meriti (le opere) che Onesìforo fece ad Efeso, non perché queste gli serviranno presso Dio, ma perché vuole sottolineare che la fede di Onesìforo diede buoni frutti.   Su questo passo non ho MAI ricevuto risposte da parte evangelica, nè da parte di Alfonso, nè di Luca, nè di Serafino, nè di Monia, nè di nessun altro, hanno sempre sorvolato su questi versetti, spostando il discorso su altri lidi.   COME MAI? PERCHE'?   Come si fa a dialogare con gente così piena di sè? Gente che pur definendosi cristiana, fa finta di non leggere questi versetti? Mi chiedo se per loro sia solo un gioco scrivere e dialogare sulla Parola di Dio, perchè li vedo troppo disinvolti, troppo spavaldi, ma la notte prima che si addormentino riflettono su come si comportano nei forum che frequentano?   Pace Salvatore

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SI tratta di un testo che contraddice fortemente diversi punti "saldi"  della fede "evangelica":
1)  contraddice quella della salvezza  "per sola fede" , in quanto Onesiforo era credente e si era dato anche da fare a favore dei santi. Tuttavia Paolo prega per lui affinchè gli usi misericordia.
Ma allora si dovrebbero chiedere: come mai ? Non basta la sola fede di Onesiforo a considerarne CERTA la salvezza? Come mai Paolo pone questo dubbio?  Si contraddice forse con se stesso quando diceva che la giustificazione avviene in base alla fede e non per le opere?
2) Ma veniamo alle opere: Onesiforo si era prodigato a favore dei credenti: come mai Paolo prega COMUNQUE a suo favore (e della sua famiglia)? Forse che anche quelle opere non erano sufficienti a confermare la fede di Onesiforo?
Ma allora se Paolo pone il dubbio sulla salvezza certa di Onesiforo che mostrava fede e mostrava opere, come dovremmo intendere questa sua espressione:  Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno.    ???
 
3) Se nonostante la fede e le opere di Onesiforo, ormai defunto,  Paolo prega a suo favore, vuol dire che si può e si deve pregare a favore dei defunti, che per il Signore sono tutti viventi.
4) Se si deve pregare a favore dei defunti, vuol dire che essi potrebbero non aver ancora avuto l'accesso al Paradiso e, in attesa del giorno del giudizio, ci si deve prodigare con la preghiera,  per implorare la misericordia di Dio in loro favore.
E questo significa che vi è una condizione intermedia in cui le anime, prima della resurrezione, possono non essere nè all'inferno nè in paradiso.
 
 
Mi sembra logico che questa espressione di Paolo metta in seria discussione tutta l'impalcatura delle dottrine evangelicali, e quindi sarà difficile poter avere risposte.
 
Con affetto
 
 
 
 

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 12/05/2004 12.05
In Tm 1, 16-18 "Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non s'è vergognato delle mie catene; 17anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché mi ha trovato. Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli ha reso in Efeso, lo sai meglio di me."
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La citazione in rosso sottolineata è quella che ci conduce alla PREGHIERA PER I DEFUNTI....è una tipica e la più semplice espressione che usiamo verso un defunto: Signore abbia misericordia di Lui/Lei, accoglilo nel TUO REGNO...!
E' vero anche , come abbiamo avuto modo di parlare del brano che esso NON E' UNA PROVA DEL PURGATORIO..... siamo chiari altrimenti ci accusano di di dire storpiature......tuttavia la frase indica la questione della PREGHIERA DEI DEFUNTI......che gli evangelici hanno depennato dal loro catechismo.....mentre qui l'invocazione di Paolo è chiarissima...e tutti dovremmo avere invocazioni simili verso TUTTI INDISTINTAMENTE I DEFUNTI dei quali solo Dio ha conosciuto la vera fede del cuore....
 
Questa è parte integrante della COMUNIONE DEI SANTI dei quali, si legge nelle Scritture ACCOMUNA VIVI E DEFUNTI perchè il nostro NON è un Dio dei morti umanamente intesi, MA è DIO DEI VIVI.....
 
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Riguardo alla domanda di Teofilo:
 
Si trovano nell'inferno o si trovano in
paradiso?

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per gli evangelici si trovano semplicemente NELL'ADE.....una sorta di ANTICAMERA.......ma poichè sarebbe riconoscere che la dottrina della Chiesa sul tale stato dell'anima è VERA....meglio trovare cavilli scritturali per dire che loro insegnano la verità.......
 
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 12/05/2004 12.18
Una volta chiesi personalmente al pastore della comunità pentecostale che frequentavo, ma i morti nella carne dove si trovano secondo te?
Mi rispose che si trovano in ombra, in uno stato di attesa, ma non mi specificò mai come chiamasse questo stato di attesa, e se i morti in quello stato erano coscienti o incoscienti.
Da quello che insegnava capivo che li considerava incoscienti, o perlomeno non in grado di sentirci e di vederci.
 
Cosa che io confutai più volte spiegando che i fratelli morti nella carne non ci vedono/sentono per facoltà proprie, ma semplicemente perchè sono immersi in Cristo, fanno parte del Suo corpo, quindi in virtù della potenza e dell'onnipresenza di Cristo ci sentono e ci vedono.
Non ebbi mai ulteriori risposte.
 
Pace
Salvatore
 

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Da: Soprannome MSNlizzie9821E Inviato: 12/05/2004 16.17
E' curioso come quando un cattolico ignora una parte del credo scoppia il finimondo, mentre se un evangelico, o un protestante in generale, dice cose diverse tra loro nessuno se ne stupisce... certo perchè regna l'anarchia e ognuno interpreta in modo personale. Ma possono esserci tante verità?

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 12/05/2004 18.01
...la tua domanda è legittima Lizzie...ed è quella che anni fa mi mosse alla ricerca della fede che professavo...per tradizione......
 
Ma alla fine ho scoperto che con gli evangelici diciamo le stesse cose.........non scandalizzatevi se dico questo....il fatto è che ci giochiamo molto sui termini ecco perchè contemporaneamente lavoro sui forum storici per capire la dinamica di Lutero...perchè è da lui che l'evangelismo attuale comunque sia deriva....dall'errata concezione della Sola Scriptura definendola dottrina senza alcuna AUTORITA' costituita......così che ognuno può interpretare come meglio crede....ma come vediamo alla fin fine....si giunge a dire le stesse cose....perchè di verità ne abbiamo UNA SOLA....pur cambiandole il nome.....
 
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 12/05/2004 19.03
Diciamo le stesse cose?
Forse.......
 
Pace
Salvatore