00 11/09/2009 18:41
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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 09/12/2003 22.49

Caro Fonte,

credo che non possa sfuggire la portata e l’importanza di questo argomento.

Tu hai confermato col tuo post n.21 che intendevi il testo di 2Tes2,5ss come un presunto annientamento della Chiesa subito dopo la morte degli apostoli.

Giustamente Caterina esprime il suo sgomento esclamando:

...quindi son duemila anni che non abbiamo di fatto una Chiesa.......(???)

....ma che dici?? "non fu più possibile distinguere tra il grano e la zizzania?"...e allora come mai andarono a morire migliaia di martiri CRISTIANI FEDELI ALLA CHIESA....?e tutti i Padri della Chiesa che facciamo li buttiamo via?

Questo purtroppo è quello che devono per forza sostenere i tdg, altrimenti non si giustificherebbe la loro nascita nel XIX sec.d.C. E quindi necessariamente hanno dovuto interpretare il testo di 2 Tessalonicesi 2,5-12 in modo da far pensare che l’apostasia sia stata praticamente portata alla sua massima espressione immediatamente dopo la morte degli apostoli. In tal modo non c’è spazio per nessuna Chiesa di Cristo né per cristiani autentici, anche se si tratta di martiri o di santi dalla carità eroica come tanti ve ne sono stati nei secoli passati. Né vengono presi in considerazione i padri della Chiesa.

Quindi anche Cristo stesso avrebbe fatto invano promesse e profezie come evidenziavo sopra e che riporto di nuovo affinchè non cada nel vuoto ciò che Cristo stesso ha detto sul futuro della sua Chiesa e che mi preme ricordare.

In Mt 5,14 troviamo:

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.

Mt13,31 Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami"

Inoltre Gesù promette che le porte degli inferi non avrebbero prevalso contro la sua Chiesa, che Egli sarebbe rimasto con i suoi fino alla fine del mondo e che essi avrebbero dovuto predicare e battezzare fino ai confini della terra. Era chiaro che il programma del regno doveva estendersi nel tempo e nello spazio e non rimanere bloccato 1800 anni!!

Questa conclusione dovrebbe essere evidente a chiunque con cuore sincero voglia riflettere anche sulle tante altre pagine della Scrittura dove gli apostoli si sono premurati di stabilire saldamente e consolidare la loro opera. Cito solo un versetto come esempio:

Fili 1,7 È giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo. 8 Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell'amore di Cristo Gesù. 9 E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, 10 perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo…

Secondo l’ottica tdg invece troviamo non un consolidamento, né una diffusione della predicazione nè un aumento di conoscenza iniziata con gli apostoli e preseguita nel tempo, ma un arresto brusco e un declino immediato di tutta l’opera affidata da Cristo, che Egli stesso aveva assicurato di proteggere.

Quella dei tdg è dunque una conclusione assurda e biblicamente non sostenibile.

Tu dici

Nel versetto 7 Paolo parla di "chi finora lo trattiene", o agisce da restrizione, di chi si tratta?

Era la forza restrittiva degli apostoli. La loro presenza, insieme ai doni potenti conferiti loro tramite lo spirito santo, impediva all’apostasia di assumere allora proporzioni epidemiche. Ma quando morirono gli apostoli, verso la fine del I secolo, questa restrizione non ci fu più.

Secondo un serio commento esegetico cattolico, il testo ammette due possibilità, perché non è evidente il soggetto dell'attesa rivelazione. Può essere il Signore o l'iniquo. Nel primo caso Paolo si appella alle istruzioni date ora (2,3-4) per spiegare il ritardo della manifestazione di Gesù. I Tessalonicesi erano turbati dall'idea della parusia ma, dopo le precisazioni dell'Apostolo, sanno cos'è che ne impedisce la manifestazione. Questa interpretazione semplifica ma non elimina le difficoltà, soprattutto non spiega il rapporto col v. 7.

Nell'altra ipotesi, il soggetto è l'uomo dell'empietà, di cui si è parlato nei versetti precedenti. La sua manifestazione farà scattare la parusia del Signore, ma egli non si può manifestare perché, come i Tessalonicesi già sanno, vi è un ostacolo che glielo impedisce. In questa supposizione l'impedimento che ritarda la parusia dell'anticristo rimane noto ai Tessalonicesi ma è oscuro per i lontani lettori della lettera.

L'Apostolo tenta qualche precisazione sulla natura dell'ostacolo, ma è ancora vago. Le forze del male, di cui l'iniquo è un esponente, operano ma non possono raggiungere la piena affermazione, perché qualche cosa (lò katéchon) o qualcuno (o katé-chón) lo impedisce. Ogni ipotesi per uscire dall'enigma è gratuita, perché il contesto non offre la possibilità di una soluzione.

Mentre i tdG interpretano con tanta sicurezza il brano in questione, dicendo che gli apostoli trattenevano l’apostasia e la conseguente manifestazione dell’anticristo. Si tratta di una spiegazione che non trova appoggio nella Scrittura.

Innanzitutto occorre notare che Paolo non usa il pronome NOI per indicare "chi ora lo trattiene"; e che avrebbe dovuto usare come faceva sempre quando qualcosa si riferiva al gruppo apostolico.

Cristo aveva detto: "io sono con voi fino alla fine del mondo." Quindi non è il potere personale degli apostoli o la loro opera, a trattenere l’apostasia in quanto dopo di loro il Signore avrebbe potuto provvedere persone per la sua Chiesa con carismi anche maggiori, e che sempre vi sono stati:

At 2,39 Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro".

Quindi, il potere di trattenere l’azione devastatrice di satana, è da attribuire al Signore in modo da portare a termine il lavoro iniziato:

Fili 1,6 e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

Escludo l’ipotesi fatta dell’esegeta protestante secondo cui "chi lo trattiene" sia da riferire all’imperatore. In tal caso, finito l’imperatore si sarebbe dovuto manifestare l’uomo dell’iniquità, e cioè l’anticristo incarnato con l’apostasia generale. Questo forse farebbe pensare i protestanti che la Chiesa abbia finito di esistere al terzo secolo, ma non è condivisibile, perché l’assistenza di Cristo alla Chiesa dura fino alla fine del mondo e non solo per un numero determinato di secoli.

In Atti 20 l’apostolo Paolo rivolgendosi ai vescovi della Chiesa di Efeso (non ti pare strano che la chiesa di Efeso avesse contemporaneamente più vescovi?)

Atti 20,17 parla di "presbiterous" che significa ANZIANI e non vescovi. Quindi mi pare fuori luogo la tua annotazione tra parentesi.

disse, versi 29 e 30 "Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge: perfino di mezzo a voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attirare discepoli dietro di sé."

Se leggi attentamente, Paolo dice che ALCUNI avrebbero insegnato dottrine perverse e non TUTTI. Tra quesgli alcuni si possono ricordare i doceti, i Marcioniti, i Valentiniani, gli ariani, i pelagiani, i donatisti, i montanisti ecc. i cui errori sono stati smascherati dalla Chiesa grazie alla guida dei pastori e dei dottori di cui il Signore l’aveva dotata.

Molto più tardi, per comando di Cristo, l’apostolo Giovanni scrisse mettendo in guardia dalle sette, menzionando in particolare la setta dei nicolaiti e parlando di falsi profeti simili a Balaam e della donna Izebel che si spacciava per profetessa (Rivelazione 2:6, 14, 15, 20).

Se Giovanni mise in guardia, significa chiaramente che c’era chi doveva fare buona guardia sul gregge affidato alla guida dei vescovi. Mi sembra evidente.

Dice Pietro:

At 20,28 Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue.

2 Tessalonicesi 2:7,8 (Ricciotti) "Già è in azione il mistero dell’iniquità; solamente v’è colui che lo trattiene ora e lo tratterrà fino a che sia tolto di mezzo.

Allora (quando colui che lo trattiene è stato tolto di mezzo) l’iniquo si manifesterà e il Signore Gesù lo distruggerà col fiato della sua bocca e lo annichilirà con lo splendore di sua venuta.

Il versetto 8 specifica che quando sarà tolto di mezzo colui che lo trattiene, ALLORA SI MANIFESTERA’ l’iniquo e il Signore lo distruggerà. Questi fatti saranno strettamente concatenati: ecco perché sosteniamo che questi eventi avranno luogo alla fine del tempo presente.

Non è possibile pensare neanche lontanamente che questa manifestazione dell’iniquo e della sua distruzione da parte del Signore tornato in gloria, sia già accaduto subito dopo la morte degli apostoli.

In tal caso dovremmo dire che il Signore ha già debellato tutti i suoi nemici. Mentre così non è a giudicare dai fatti che ci circondano. A causa del dilagare dell’iniquità, e della confusione delle sette, l’amore di molti (soprattutto cattolici) si sta raffreddando.

Infatti a tutt’oggi vi sono, tante forme di anticristianesimo, che continuano a negare la Parola di Dio, che ERA DIO e si è fatta carne (Gv cap.1) (una di queste è proprio la società dei tdg, purtroppo).

Quando gli apostoli, con la loro morte, furono "tolti di mezzo" l’apostasia si manifestò in modo tale che, come disse Gesù, non fu più possibile distinguere tra il grano e la zizzania.

Gesù non disse che non sarebbe stato possibile riconoscere il grano dalla zizzania, come tu sostieni. Tant’è vero che i servi della parabola volevano estirpare la zizzania che era ben riconoscibile.

Come avrebbero potuto toglierla se non avessero avuto la facoltà di riconoscerla? Era invece specifica volontà del Signore che la zizzania continuasse a stare in mezzo al grano per evitare di strappare insieme alla zizzania anche il grano prima del tempo della mietitura.

Grano e zizzania dovevano crescere insieme fino alla mietitura, la fine del mondo, il Signore Gesù avrebbe quindi fatto separare il grano dalla zizzania, distruggendo l’anticristo e l’apostasia ( 2Tessalonicesi 1:6-9).

Gesù distruggerà l’anticristo e l’apostasia che si manifesteranno alla fine del tempo presente e avranno un sopravvento sulla Chiesa per un periodo breve e determinato (cf. Ap 11,2 Ma l'atrio che è fuori del santuario, lascialo da parte e non lo misurare, perché è stato dato in balìa dei pagani, i quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi. …Ap 13,5 Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi.)

Gli anticristi venuti fino ad ora sono solo dei precursori con limitato raggio d’azione, dell’ultimo e più efferato anticristo, designato col termine UOMO DELL’INIQUITA’ che scatenerà una persecuzione senza precedenti contro il popolo di Dio.( Ap 13,7 Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione).

Concludo dicendo:

Come si può pensare che per 1800 gli uomini non abbiano avuto nessun punto sicuro a cui far riferimento per potersi salvare?

Come è possibile ignorare tanti testi biblici che concordano fra loro e sostenere invece una cosa che la Scrittura non dice?

Ti invito pertanto a riflettere attentamente su questa questione che a mio avviso è di grande importanza per comprendere la missione della Chiesa nella storia, che nonostante la zizzania, ha fatto crescere tanto buon grano fino a portare a compimento l'opera che Dio ha iniziato per i suoi eletti.

Con affetto


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 10/12/2003 8.43

Escludo l’ipotesi fatta dell’esegeta protestante secondo cui "chi lo trattiene" sia da riferire all’imperatore. In tal caso, finito l’imperatore si sarebbe dovuto manifestare l’uomo dell’iniquità, e cioè l’anticristo incarnato con l’apostasia generale. Questo forse farebbe pensare i protestanti che la Chiesa abbia finito di esistere al terzo secolo, ma non è condivisibile, perché l’assistenza di Cristo alla Chiesa dura fino alla fine del mondo e non solo per un numero determinato di secoli.

..............
concordo Teofilo...infatti la mia è stata una provocazione voluta...... che porterà necessariamente a restringere il nostro campo.....
Dunque secondo i protestanti comunque sia avviene che cosa? che intanto la Chiesa DOPO la morte degli apostoli si è ampliata...e riconoscono perciò I PADRI DELLA CHIESA.....anche se rinnegati nei primi anni di protestantesimo come dimostra Zwingli.........E poi c'è la questione che comunque sia anche per i protestanti la Chiesa fino al terzo secolo c'era......UNITA E COMPATTA.....dunque il campo si restringe e ci porta a lavorare sui primi tre secoli.......
Le prove le abbiamo, grazie a Dio......ciò che mancano sono le prove dell'esistenza di vescovi che avente autorità agivano IN UNA ALTRA CHIESA.......e mancano i vescovi testimoni di geova...nome che NESSUN VESCOVO HA MAI PRONUNCIATO..... Tuttalpiù abbiamo l'identificazione della Chiesa Orientale, cioè ORTODOSSA......ma di altro non si ha notizia.....
Buona meditazione, fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNFiorenzo946Inviato: 10/12/2003 10.23
Carissimi
Da molto tempo ho sentito dire e sento dire, che la Chiesa fondata da Cristo è finita dopo la morte dell'ultimo apostolo, perchè ce stata la grande apostasia e alla mia richiesta di dimostrarmi quello che dicevano mi citavano come prova  2 Tessalonicesi 2:3.
Proviamo a leggerlo con tutto il contesto 2 Tessalonicesi 2:1-7
Or,  riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, vi preghiamo, o fratelli, di non lasciarvi così facilmente turbare lo spirito, nè allarmare da rivelazione, profetiche private, o da dicerie, o dal qualche falsa lettera  fatta circolare sotto il mio nome, quasi che il giorno del Signore sia imminente.
Nessuno vi inganni in alcun modo, perché prima bisogna che venga l'apostasia, si manifesti l'Uomo dell'iniquità, il Destinato della perdizione , l'avversario il quale non riconoscerà alcun Dio sopra di sè, nè il vero, nè i falsi, fino ad assidersi nel Tempio di Dio, proclamandosi Dio lui stesso. Non vi ricordate che io vi dicevo questo fin da quando ero in mezzo a voi? E voi ben sapete che cosa ora la trattiene, perché non si manifesti che a suo tempo. Già infatti il mistero dell'iniquità è in azione; è necessario solo che chi lo trattiene ora sia tolto di mezzo.
Come si nota innanzitutto quì non si parla affatto di grande apostasia, ma di apostasia che è ben diverso, non specifica quando sarà questa apostasia e che sarà subito dopo gli apostoli e non dice che tutta la Chiesa sarà apostata.  Qui San Paolo ci dice di stare attenti a quelli che ci dicono che la venuta di Cristo è imminate, infatti come segnale della venuta di Cristo ci dovrà essere l'apostasia, se la Chiesa di allora sarebbe terminata, ci doveva essere la venuta di Cristo, cioè 2000 anni fa, è venuto Gesù Cristo? non credo. Inoltre la scrittura non dice che con l'apostasia sarebbe finita la Chiesa. Apostasia significa che per es. in 1000000 di fedeli 200000, 300000, 400000 aposteranno ma il rimanente rimane e per cui la chiesa non finisce. Quindi quando dicono che la Chiesa si è interrotta subito dopo gli apostoli (e lo dicono) bestemmiano contro Gesù dandogli del bugiardo, perché di quello che ha detto o ha predetto Lui,  non si è verificato o avverato: 1 Giov. 15:16:
Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo
e quì per loro non è stato con la Chiesa trutti i giorni sino alla fine del mondo perché, appunto, subito dopo gli Apostoli la Chiesa si è interrotta.
2° (Matteo 16:18)
...e le porte dell'inferno mai prevarranno contro di lei ((la chiesa)
e qui secondo i fratelli separati, le forze del male hanno prevalso
3° (Giovanni 15:16
Vi ho scelto e vi ho costituito perché andiate e portate frutto e il vostro frutto rimanga
e quì per loro il frutto non è rimasto.
E per finire dicendo in quel modo,  dimostrano che Gesù e gli apostoli sono stati incapaci di insegnare perché subito dopo la loro morte la Chiesa si è interrotta, mentre con i vari capi delle chiese e associazioni stanno tenendo ben salda la loro Chiesa quello che non sono stati capaci Gesù e o gli apostoli.
Pace del cuore
Fiorenzo

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Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 10/12/2003 14.35
Caro Teofilo,
molto brevemente, prossimamente invierò una risposta articolata al tuo messaggio.
Se la zizzania era riconoscibile, perché Gesù dice di non eliminarla subito per non sradicare insieme il grano?
Gesù traeva le sue parabole, illustrazioni, da cose che tutti i suoi ascoltatori ben conoscevano, riguardo alla zizzania, nota cosa scrive il libro Natural History of the Bible, di H. B. Tristram,  “La zizzania (zizania) corrisponde all’arabo zawân, da cui deriva il nome greco, a Lolium temulentum, ovvero al loglio propriamente detto. . . . È l’unica specie della famiglia delle graminacee i cui semi sono velenosi. Zawân deriva da zân, ‘vomitare’; infatti il loglio produce in chi lo mangia violenta nausea, convulsioni e diarrea, a cui spesso fa seguito la morte. La pianta, che ha una foglia più larga della maggioranza delle graminacee selvatiche, è interamente simile a quella del grano finché non compare la spiga”.
Un’altra cosa che era ben conosciuta è che le radici del loglio si intrecciano con quelle del grano rendendo sconsigliabile, come disse Gesù, strappare subito le zizzanie.
TGfonte

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Da: Crociato2Inviato: 10/12/2003 16.22
Buon pomeriggio a tutti.
Chiunque oggi non avrà difficoltà di conoscere il significato delle parole, ciò che ancora manca è quello di metterci all'ascolto di Dio, di Gesù Cristo, scambiando la Bibbia per un testo comune, facilmente abbordabile, dimenticando che si tratta di <Parola di Dio > e che come tale dovremmo metterci all'ascolto.
Cosa intendesse per zizzania, non è sufficiente che uno studioso ci venga a dire che cosa è questa pianta, ma che cosa volesse dire Gesù. Naturalmente non ce lo potrà venire a dire lui.
Gli Apostoli, da quel che ho appreso io, probabilmente non capivano mentre scivevano molte delle riflessioni del Cristo, tanto è vero che Gesù stesso dirà loro che sarà lo Spirito Santo a rivelargli quando sarà necessario, ciò che ora non comprendevano.
Difficile stabilire una zizzania nel primo secolo della Chiesa quando questa era appena nata.
Stabilito da più fonti e da più parti che questo è il "tempo" in cui certe cose descritte che dovevano avverire si stanno avverando, nessuno può comunque stabilire quanto questo tempo potrà durare, possiamo invece stabilire l'autenticità di quanto dice Gesù sulla zizzania.
La Chiesa è una sola e su questo nessun cristiano può portare dubbio, ciò che molti Movimenti evangelicali intendono fare è quello di dimostrare che ognuno di loro è quella Chiesa descritta dagli Apostoli, ma abbiamo visto che le risposte a domande seriamente impostate, non arrivano per mancanza di risposte.
Ognuno che professa con onestà Gesù Cristo, incarnato, vissuto, morto sulla croce e risorto e asceso al cielo è, almeno di nome, un cristiano ed anche battezzato in qualche maniera, tuttavia nessuno può negare che è nella Chiesa Apostolica che il cristiano ha le sue radici. Ci hanno provato i Protestanti della prima ora a negarle, ma si sono dovuti ricredere; furono rigettati i Padri della Chiesa, ed oggi vengono presi in considerazione; si è fatto notare che l'odio verso la Chiesa era talmente forte che doveva scomparire, ed oggi la Chiesa (Cattolica) è più fiorente di ieri.
Chi sarà questa zizzania? La descrizione fatta dice una cosa interessante:
Un’altra cosa che era ben conosciuta è che le radici del loglio si intrecciano con quelle del grano rendendo sconsigliabile, come disse Gesù, strappare subito le zizzanie.
La zizzania s'intreccia nelle radici del grano buono. Facendo una rapida analisi i primi eretici, come è stato fatto osservare, erano sacerdoti e vescovi: Marcione, Ario, Donato, e così via, i quali hanno seminato l'errore e quando un errore viene seminato, difficilmente esso verrà eliminato, anzi, dovrà convivere perchè coloro che germoglieranno da quegli errori, comunque sia credono in Gesù Cristo. Sono queste perciò radici intrecciate che non possiamo estirpare, esse servono anche per dimostrare gli errori.
Concludendo possiamo dire che la Chiesa (Cattolica) che conserva l'apostolicità e la verità della Chiesa stessa, ha prodotto comunque involontariamente anche la zizzania, tale zizzania ha radici intrecciate con il grano buono, occorre perciò imparare a dialogare per comprendere gli errori.
Tuttavia occorre anche che dall'altra parte ci sia l'umiltà sufficiente per poter dire che poi si tratterrà di un dialogo onesto, ma purtroppo questa essenzialità è molto carente.
C'è chi ha parlato di trentatremila denominazioni protestanti ed evangelicali, se facciamo un salto ai tempi di Lutero se ne contavano si e no tre o quattro: i Valdesi, i Luterani, i Calvinisti, gli Anglicani, oggi : i T. di G. fine 1800; i Pentecostali 1900, e così via (???)  Da dove sono uscite tutte queste piante di zizzania? Non si vorrà veramente sostenere che la zizzania sia la Chiesa spero!? Naturalmente non dico che chiunque è un Pentecostale o altro sia una zizzania, parliamo di chiese e non di persone, sbaglio? Parliamo di dottrine errate e non di chi prega in una chiesa diversa, sbaglio? Parliamo di chi insegna cose diverse di quelle che insegna la Chiesa, sabglio? Qui va ricercata la zizzania, fra i cristiani che predicano dottrine diverse da quelle che insegna la Chiesa o peggio, che vanno contro la Chiesa, perchè ciò che non va contro la Chiesa è oggetto di condivisione e di Ecumenismo.
Sia lodato Gesù Cristo, by Luca

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 12/12/2003 9.50

Caro Fonte,

faccio riscontro al tuo post 27 nel quale dicevi:

<. La pianta, che ha una foglia più larga della maggioranza delle graminacee selvatiche, è interamente simile a quella del grano finché non compare la spiga".

Un’altra cosa che era ben conosciuta è che le radici del loglio si intrecciano con quelle del grano rendendo sconsigliabile, come disse Gesù, strappare subito le zizzanie.>

Dicevi questo per rimarcare la impossibilità di distinguere fra il grano e la zizzania dopo la morte degli apostoli .

Ma approfondiamo la questione e andiamo a vedere cosa è impossibile distinguere e cosa invece non solo è possibile ma doveroso distinguere.

Rileggiamo a tal fine la spiegazione che Cristo stesso dà alla sua parabola e che si trova in Mat 13,36:

Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: "Spiegaci la parabola della zizzania nel campo". 37 Ed egli rispose: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. 38 Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, 39 e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. 40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità 42 e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. 43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!

Notiamo che il seme buono e quello della zizzania si riferisce alle persone e non alle dottrine: si tratta infatti nel primo caso dei figli del regno e nel secondo caso dei figli del maligno.

Notiamo inoltre secondo la spiegazione di Gesù, che il campo si riferisce al mondo intero e non alla Chiesa o ad una comunità particolare come a volte si fa per estensione del significato della parabola.

Quello che è importante sottolineare è quindi che Gesù invita a non estirpare la zizzania in quanto riferita alle persone. Il motivo lo troviamo espresso in tanti altri punti della Scrittura dove ad esempio si dice:

1Co 4,5 Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

1Co 2,11 Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio.

O tutte le volte che si raccomanda di non giudicare gli altri per non essere giudicati, perché noi non possiamo conoscere esattamente cosa vi è dentro il cuore dell’uomo, quali sono i motivi che lo spingono ad agire o a pensare in un certo modo, ed inoltre non sappiamo se in seguito potranno convertirsi ed essere anche migliori di noi stessi.

Ecco quindi perché Gesù invita i suoi a non estirpare la zizzania, cioè a non togliere le persone dal campo del mondo, appunto per la impossibilità di poterle giudicare con certezza.

Ma questo non c’entra con il discernimento sulle dottrine o sui propagatori di dottrine e con il giudizio che la Chiesa deve esprimere, soprattutto quando esse si oppongono alla vera fede di cui essa è custode e maestra (Mt 28,19-20) e creano confusione o divisione al proprio interno.

Scrive infatti Paolo in Gal 1,7

vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. 8 Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! 9 L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!

Vedi bene da questo testo, con quanta forza Paolo inculcava nei credenti la possibilità e la necessità non solo di distinguere la verità dall’errore, e di poterlo fare in base alla verità del Vangelo predicato (non solo scritto), ma di considerare i propagatori di errori, fuori dalla comunità dei credenti ( non fuori dal campo che è il mondo).

Questo è quanto la Chiesa ha fatto da 2000 anni con continuità in modo che gli errori sono stati sempre riconosciuti e banditi dando la possibilità ai veri credenti di poter avere a disposizione la verità, nella Chiesa, che è appunto chiamata  da Paolo, COLONNA E FONDAMENTO DELLA VERITA'

Con affetto