Concordo con l'opinione di Carla, qui è evidente che Andrea che conosce Stefano, ha poco da meditare, ma vuole solo confrontarsi, e non mi tiro indietro, ma non mi venga a raccontare che non conosce la Bibbia, conosce Stefano forse troppo bene, la metodica mi sembra moolto simile per non dire identica. E' per spirito di disputa che Andrea scrive?
Staremo a vedere, ma non lo vedo con idee confuse, i suoi bei preconcetti protestanti ce l'ha ben fissati in mente.
Comunque seguitiamo:
Il Vangelo è molto chiaro e non ammette interpolazioni. Esso suona così:
Gv 20,19-23: “La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato… venne Gesù e disse:
Pace a voi!.. Gesù disse di nuovo Pace a voi! Come il padre ha mandato me, anch’io mando voi. Dopo… alitò su di loro e disse: ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi”.
Non credo che occorra molto spremersi le meningi per capire che Gesù abbia voluto istituire, con queste parole, il Sacramento della Penitenza (Riconciliazione).
E’ chiaro che agli Apostoli che ascoltano viene affidata da Gesù la stessa missione che il Padre ha affidato a Lui. Si, sono cose sorprendenti, quasi incredibili per la mente umana.
A degli uomini viene affidata la potestà di Cristo-Dio: quella di rimettere i peccati!...
Mt 16,18-29: “… E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.
Mt 18,18: “In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche il cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo”.
Sono difficili queste parole?
Non mi sembra proprio, esse sono chiarissime e precise. Anche qui, come a Pietro, Gesù fa una promessa che si sarebbe realizzata.
Infatti in Gv 20,19-23 Gesù ritorna su questo argomento e realizza la sua promessa alitando sugli Apostoli lo Spirito Santo e affida loro il mandato di rimettere i peccati degli uomini nel Suo Nome.
In 1 Cor 5,3-5 “Orbene, io assente con il corpo, ma presente con lo spirito, ho già giudicato come se fosse presente colui che ha compiuto tale azione… nel nome del Signore… con il potere del Signore nostro Gesù, questo individuo sia dato in balia di Satana per la rovina della sua carne, affinché il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore.”
2 Tes 3,14-15 “ Se qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per lettera, prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni; non trattatelo però come un nemico, ma ammonitelo come un fratello”.
Tt 3,10-11 “ Dopo una o due ammonizioni sta lontano da chi è fazioso, ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stesso.”
2 Cor 2,18-20. In questo passo S. Paolo è più esplicito e le parole sono abbastanza chiare e precise: “Dio ha affidato a noi il ministero della riconciliazione”. Noi fungiamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro”.
Paolo in 1 Cor 5,3-5 praticamente scomunica il peccatore che si era macchiato di quella grave colpa.
Riconciliatevi con Dio (2 Cor 5,20), Paolo sottolinea la loro funzione di ambasciatori, cioè di ministri di Dio a cui è stato affidato il ministero della riconciliazione.
Sempre nella stessa lettera un po’ prima Paolo infatti dice: “Quindi se uno è in Cristo è creatura nuova; le vecchie cose sono passate, ecco, ne sono nate di nuove! E’ tutto è da Dio, il quale ci ha riconciliati con se mediante Cristo, ed ha affidato a noi il ministero della riconciliazione; è stato Dio, infatti a riconciliare con sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola di riconciliazione.
Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, ed è come se Dio esortasse per mezzo nostro”.
I protestanti vogliono dare a queste parole di Paolo un significato diverso da quello che realmente hanno, vogliono negare la funzione riconciliatrice dei ministri di Dio, asserendo che i ministri servono solo ad annunciare la Parola di Dio, non a confessare i fedeli, perché questi ultimi possono farlo direttamente con Dio."
Inizialmente non esisteva la confessione auricolare, tutto era più puro, le comunità erano piccole, si conoscevano bene, erano infervorati dai sani principi cristiani, ma con il diffondersi del cristianesimo le comunità ingrossarono, e piano piano al loro interno sorgevano pettegolezzi, per cui la confessione a viva voce, davanti a tutta l'assemblea causava talvolta pettegolezzi, si parlava a si sparlava dei peccati altrui, alcune volte deridendoli, la Chiesa da buona madre decise allora per la confessione auricolare.
Mi risulta che tra i pentecostali è in una una specie di confessione a quattr'occhi con il pastore o con qualche monitrice, dove si raccontano i peccati passati, se si sono consultati maghi ecc. si va una disamina di quella che è stata la vita passata, per poi essere incoraggiati dal pastore o dalla monitrice, che prega ed esorta a pregare affinchè quei non si commettano più quegli errori.
Questo da dove lo prendono visto che noi cattolici dobbiamo sempre dimostrare e loro non dimostrano un bel niente?
Intepretano arbitrariamente la Bibbia e hanno la sfacciataggine di venirci a dire che la Bibbia non si interpreta!
E allora tenetevi le vostre intepretazioni che noi ci teniamo le nostre, sforzarsi di parlare con gente che non vuol sentire mi sembra tempo perso.
Pace
Salvatore