Intervengo a questo forum per rispondere ad un'affermazione di Gino in risposta a ciò che aveva detto Andrea :
"Se io faccio un peccato mortale e mi ravvedo davanti a Dio sono perdonato anche se non mi confesso dal prete.
No caro Andre non sei perdonato, mi dispiace."
Caro Gino, io essendo cattolico non sminuisco di certo il sacramento della confessione, è un sacramento molto importante, ma dire che se uno è ravveduto non viene perdonato perchè non si confessa, senza offesa ma è un pò arrogante; tu non puoi sapere ciò che viene perdonato da Dio a un fratello, se questo fratello è sinceramente pentito con cuore e magari non ha avuto modo di confessarsi ad un prete, è perdonato eccome.
Come disse Dio Padre a Santa Caterina, I preti e ministri suoi sono come coloro che dispensano ristoro ai viandanti(fedeli) che vanno per il ponte,la Via della Verità, quindi i sacramenti sono importanti, ma appunto se una persona magari non ha avuto modo di confessarsi ed è pentita,non si può essere arroganti da dire , non è perdonata.
Ovviamente con tutto questo discorso non volevo avvalorare la poca importanza che dà andrea ai preti, ma volevo cercare di correggerti Gino, perchè mi sei sembrato troppo impulsivo con quella frase, sono frasi che poi gli evangelici usano contro i cattolici.
Ti vorrei rispondere Gino anche ad un altra tua frase con il Dialogo della Divina Provvidenza: tu scrivi:" no, vai all'inferno per colpa tua perchè hai commesso uno dei peccati imperdonabili"
Sul Dialogo sta scritto:
"Se l'anima avesse lume per conoscere e dolersi della sua colpa,non della pena dell'inferno che ne consegue, ma perché ha offeso Me,che sono somma ed eterna bontà,troverebbe ancora misericordia. Ma se passa il punto della morte senza lume,solo col verme della coscienza,senza la speranza del Sangue,o dolendosi nelle sue pene più del suo danno che della mia offesa,giunge all'eterna dannazione.
Allora è ripreso crudamente dalla mia giustizia sia per l'ingiustizia come per il falso giudizio; e non solo dell'ingiustizia e giudizio generale,che ha usato comunemente nel mondo in tutte le sue operazioni, ma molto maggiormente della ingiustizia e giudizio particolare,che ha usato in ultimo, cioè d'aver supposta la sua miseria maggiore della mia misericordia. "Questo è quel peccato che non è perdonato né di qua né di la", perché con questo non vuole, ma spregia la mia misericordia. Esso mi è più gravoso di tutti gli altri peccati che egli ha commessi." Dialogo della Divina Provvidenza - Capitolo 37
Spero non ti sarai offeso Gino, era solo un modo di chiarire.
x Caterina
||Grazie a Dio dal prete empio non si riceve un falso Sacramento, il Sacramento resta valido per la potenza di chi ci sta dietro: CRISTO .........|| <--- E' vero, anche se il prete fosse il peggior diavolo, i sacramenti non si intaccano, il prete corrotto poi pagherà ovviamente per le sue iniquità ma ciò non ha influenza sui sacramenti.
A lode e gloria di Dio Padre e di Nostro Signore Gesù Cristo.