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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 29/11/2002 22.48

Caro Luca,

nel tuo messaggio 65 fai un'altra interpretazione ad un altra delle citazioni che ti avevo inserito nel mio post. E' chiaro che se anche continuassi ad inserirti altre citazioni le nostre interpretazioni sarebbero purtroppo divergenti come nei due casi da te considerati finora.

Come vedi la Bibbia si può interpretare in modi ben diversi. Perciò alla fine, siccome non ho la pretesa di avere ragione per forza mi sono rivolto al Concilio e al Catechismo che è la sintesi delle interpretazioni di tutta la Chiesa e di tutti i tempi.  Altrimenti alla fine ognuno dirà quello che pensa ma chi ha ragione? Ecco perchè dice l'Apocalisse: Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese...

Tuttavia tanto per amore del dialogo proseguiamo pure a leggere la Scrittura insieme. Vi sarà sempre qualcosa da imparare comunque.

Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle: Conosco le tue opere; ti si crede vivo e invece sei morto. 2Svegliati e rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio. 3Ricorda dunque come hai accolto la parola, osservala e ravvediti, perché se non sarai vigilante, verrò come un ladro senza che tu sappia in quale ora io verrò da te.

In questo versetto i credenti a cui è stata offerta la salvezza, evidentemente non ne hanno fatto tesoro o almeno rischiano di perderla e nell'ora in cui meno se lo aspettano.


14All'angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi:
Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: 15Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! 16Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. 17Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla", ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. 18Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista. 19Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti. 20Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. 21Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono. 22Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese.

In questo versetto Gesù afferma di CONOSCERE LE OPERE di CHI INVECE NON SA ma IMMAGINA di essere ricco e dovizioso, mentre invece e MISERABILE, CIECO E POVERO e sta per essere vomitato.

Non auguro a nessuno di trovarsi in questa situazione ma questa è Parola di Dio che ci dice chiaramente che in questa situazione può trovarsi anche un credente che si crede a posto, diretto al cielo ma che non sa, che non immagina di essere riprorevole e deve sperare di avere il tempo di ravvedersi.

Paolo  affermava in 1 Cor 9:

. 26Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l'aria, 27anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato.


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Da: cristianocattolicoInviato: 30/11/2002 13.10
Portate la vostra pace, ma se non vi danno ascolto, scuote la terra dai vostri sandali e andatevene...........
Questo ci insegna Gesù, ora io visto che Luca mi ignora, ad ogni cosa che gli dico, anche pacifica, non me ne vado (anche perchè qui non è casa sua), ma dichiaro pubblicamente che non mi riferirò più a lui, non parlerò più con lui, anche se risponderò ad ogni suo quesito, in maniera generica, senza rifermi a lui, ma chiarendo l'argomento da lui proposto.
In ogni caso confermo (e non ho mai ritrattato) tutto quello che ho detto sugli insegnamenti che sentivo elargire a quel pastore, confermo PAROLA PER PAROLA, perchè è la VERITA'.
Confermo pure che io non riconosco alcuna autorità ai pastori protestanti, li considero solo degli uomini che si impegnano nella vita cristiana, spesso aiutando i fratelli bisognosi, ma che assieme a questo elargiscono insegnamenti sbagliati, che portano i loro fedeli a scagliarsi CONTINUAMENTE contro la Chiesa cattolica, papa, vescovi e sacerdoti, spesso DIFFAMANDOLI.
Di conseguenza non riconosco NESSUNA autorità ecclesiastica a Luca, lo considero solo un fratello cieco, una guida di altri ciechi.
Quindi d'ora in avanti anche se Luca dovesse rispodere qualcosa, non risponderò su questioni personali, ma su questioni puramente dottrinali. Controbbattendo tutto ciò che riterrò errato ai fini dottrinali. Auguro un mondo di bene a Luca e sua moglie, bambino compreso, ma i nostri dialoghi diretti si concludono qui.
Se poi, Luca un giorno ritenesse corretto portare quel pastore nella sua comunità, tanto per dimostrare che io scrivo solo verità, gliene sarò grato, se invece preferisce far cadere tutto nel silenzio, gli dico che io non farò silenzio, perchè non ho MAI accusato quel pastore di fatti personali o truffaldini, come ha fatto qualche protestante verso i preti, ho solo menzionato i suoi insegnamenti, e continuerò a farlo, senza nominare il suo nome, ma portandolo come esempio di insegnamento errato, che viele propinato a diversi fedeli pentecostali, condito di calunnie contro la Chiesa cattolica romana.
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 30/11/2002 23.14
 dal libro IV della Trinità

Importanza della conoscenza di sé

1. 1. Gli uomini sono soliti avere in grande stima la scienza del mondo terrestre e celeste 1; ma senza dubbio i migliori tra essi sono coloro che preferiscono la conoscenza di se stessi 2 a questa scienza e l’anima che conosce anche la sua debolezza è degna di maggior lode che non quella che, senza averla presa in considerazione, si sforza di investigare le orbite degli astri o quella che già le conosce ma ignora quale via la conduca 3 alla sua salvezza e alla sua sicurezza. Ma colui che, stimolato dal fervore dello Spirito Santo, ha già gli occhi ben aperti verso Dio e, nell’amore di lui, è divenuto conscio della propria miseria e, volendo ma non potendo giungere fino a lui, guarda in se stesso alla luce di Dio e scopre se stesso ed ha così acquistato la certezza che la sua malattia è incompatibile con la purezza di Dio, questi prova dolcezza nel piangere e nel supplicare Dio che abbia più e più volte misericordia, fino a quando si liberi di tutta la sua miseria, e nel pregarlo con confidenza, dopo aver ricevuto per grazia il pegno della salvezza nel nome di suo Figlio, unico Salvatore e illuminatore dell’uomo. Colui che è così indigente e conosce quella sofferenza, la scienza non lo gonfia, perché la carità lo edifica 4. Infatti ha preferito una scienza ad un’altra scienza, ha preferito conoscere la sua debolezza piuttosto che gli ultimi confini del mondo 5, le fondamenta della terra, le sommità dei cieli. Aggiungendo questa scienza ha accresciuto il dolore 6, il dolore del suo esilio che scaturisce dalla nostalgia della sua patria e del beato creatore di essa, il suo Dio 7. Signore, mio Dio, se gemo in mezzo a questo genere di uomini, in mezzo alla famiglia del tuo Cristo, fra i tuoi poveri, concedimi di saziare con il tuo pane gli uomini che non hanno fame e sete di giustizia 8, ma sono stati saziati e sono nell’abbondanza...


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Da: Soprannome MSNVitaAbbondanteInviato: 30/11/2002 23.38
"Tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio"        [Ebrei 12:2 - Bibbia di Gerusalemme]
L'afflizione guarda indietro.
La preoccupazione guarda intorno.
La fede guarda in alto.
pastore Luca

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Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 18/01/2003 0.48
Ho notato che questo forum è rimasto un po' in sospeso. Allora lo riapro aggiungendo delle brevi considerazioni. Ovviamente sono solo appunti schematici che si possono sempre approfondire.
Le Sacre Scritture affermano la salvezza dell’ uomo dipende da come si trova l’ anima al momento della morte. Possiamo crederci? Sì, perché Gesù stesso lo ha affermato quando ha detto: “Ma chi persevererà fino alla fine sarà salvato” (Mt 24,13). Pertanto chi muore in stato di grazia andrà in Paradiso mentre chi muore in uno stato di ribellione verso Dio sarà destinato all’ inferno.

Spesso, soprattutto fra gli evangelici, si sente dire che tutto quello che occorre fare è “accettare Gesù come proprio salvatore personale”. A questo punto si ha la sicurezza di esser salvati.

Sicuramente “accettare Gesù come proprio Salvatore personale” è una bellissima cosa, ma è questo che dice realmente la Bibbia? Sicuramente Cristo è morto sulla croce una volta per tutte ed è salito al Cielo per noi, per la nostra salvezza eterna. Chi può realmente negarlo? 
Tuttavia all’uomo è chiesto di cooperare ( è una brutta parola per un evangelico, lo so, ma quando l’avrò spiegata meglio forse sembrerà meno brutta) con Gesù. Come? Ascoltando il messaggio del Vangelo e pentirsi dei peccati.
L’essere umano oscilla continuamente fra la posizione di Adamo ed Eva, vale  a dire in una posizione di allontanamento da Dio, e quella del figliol prodigo, che ha continuamente bisogno di ritornare alla casa del padre.

Molti evangelici ritengono di avere un’assoluta certezza di essere salvati senza che si tenga conto delle loro azioni. A questo riguardo potrebbe essere illuminante il seguente avvertimento di S.Paolo: “Considera dunque al bontà e a severità di Dio: severità verso quelli che sono caduti; bomtà di Dio invece verso di te, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai reciso”” (Rm 11,22)

Un altro punto controverso è se siamo certi di essere salvati. Anche se la salvezza non potesse essere mai perduta, potrebbe esserci ancora il dubbio se noi abbiamo mai ricevuto questa salvezza. E’ sufficiente dire di accettare Gesù come Salvatore personale per essere salvati? La Bibbia ci dice che “Non chiunque mi dice Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli ma colui che fa la volontà del Padre mio” ( Mt 7,21)
L’avvertimento di Gesù è per tutti coloro che si cullano in una sicurezza che potrebbe rivelarsi falsa. Se guardate al comportamento di molti evangelici ( le comunità di MSN ne sono piene) vedrete da voi stessi come la testimonianza che danno è in realtà una contro testimonianza. Non stanno facendo la volontà del Padre celeste ma, evidentemente, non sono ancora arrivati a leggere il Vangelo di San Matteo.

Polemiche a parte, la dottrina cattolica non insegna a vivere nel terrore di perdere la salvezza.
Solo in caso di peccato mortale ( e solo se a questo non segue un reale ravvedimento) c’è la possibilità di non essere salvati.
Ma ogni cattolico può avere fiducia nella sua salvezza ora, nel tempo presente.

E per il futuro? Il cattolico sa due cose: che non può pensare di salvarsi con le sue sole forze. Sarebbe come pretendere di finire nelle sabbie mobili e di tirarsene fuori afferrandosi per i capelli e sollevandosi. Questo funziona solo nei cartoni animati.

Il cattolico sa che deve seguire quanto dice S.Paolo in  Fil 2,12 “Attendete alla vostra salvezza con timore e tremore.” In questo caso il timore e il tremore non hanno nulla a che fare con la paura, sono un’altra cosa. E’ la stessa sensazione che prova chi, ad esempio,  prende per la prima volta in braccio un neonato. Chi ha fatto quest’esperienza sa cosa intendo. Si ha la sensazione di avere qualcosa di estremamente prezioso fra le mani, qualcosa che ti riempie di gioia ma che ti intimorisce.

Quindi dobbiamo “attendere alla nostra salvezza” fidandoci di Gesù perché siamo certi che “se con Lui perseveriamo, con Lui anche regneremo” (Rm 2,12)

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 18/01/2003 11.46
Ringraziando Raptor per aver ripreso l'argomento vorrei aggiungere un altro aspetto.......
Spesso leggo citazioni delle Lettere Apostoliche...anzichè brani prettamente evangelici da parte di alcuni Pentecostali quando devono asserire una loro verità...e un contrario degli altri.........e questo perchè le Lettere si prestano a più interpretazione......
Prendiamo un esempio....non vedo da loro mai citato il brano che ci parla della preghiera del Padre Nostro........
In questa preghiera c'è, se vogliamo, tutta l'essenza per sentirsi "salvati".....leggiamolo:
Padre Nostro che sei nei cieli:
qui chiamo Dio Padre accogliendo l'adozione a figlio, ma attenzione...dico NOSTRO..e non mio, quindi la Preghiera è comune alla intercessione dei Santi, e lega ogni membro della Chiesa sparsa sulla terra in un' unica lode.....e testimonianza di verità......
Sia santificato il tuo nome:
....qui m'impegno a non trasgredire un comandamento di Dio, benedico e santifico e non da sola, ma insieme a tutta la comunità dei credenti......
Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra:
.....qui siamo tutti in attesa.....ma sappiamo anche che questo Regno è già presente in mezzo a noi per mezzo della Chiesa, comunità fatta di membra che sperano e invocano Dio affinchè torni.....e gli chiediamo che compia la sua di volontà....in questa preghiera c'è la richiesta della nostra salvezza, perchè, come segnava Raptor, non chi dice Signore Signore, ma chi fa la volontà del Padre è salvato. Noi qui la chiediamo incessantemente....e lottando quotidianamente contro che cosa? l'istinto che spesse volte, troppo legato alla carne, ci allontana dai buoni propositi....
Dacci oggi il nostro pane quotidiano:
.....non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.....qui anche gli ebrei concordano che il senso di questa frase è duplice: pane vero da mangiare, lavoro, occupazione...che sono conseguenze della DIGNITA' della persona umana.....e il Pane della vita....l'Eucarestia....come diciamo noi e la Parola in senso di Sacre Scritture.....senza questo pane materiale si muore...e senza il pane spirituale muore l'anima-lo spirito......
E rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
.....e qui casca l'asino..... e si....qui ci caschiamo un pò tutti....il più delle volte, infatti...noi pretendiamo appunto la salvezza per mezzo del nome di Cristo, ma non siamo capaci di rimettere qualcosa agli altri...oppure....RIMETTIAMO UN DEBITO ATTRAVERSO DELLE ESCAMOTAGE...COME UN RICATTO.......io do una cosa a te....tu dai una cosa a me....io ti perdono, ma tu devi fare quest'altra cosa.......il rimettere un debito è un ATTO GRATUITO.......non può avere mai secondi fini.....ne aspettarsi qualcosa in cambio.....Gesù del resto dice che è molto più facile perdonare o dialogare con chi amiamo....ma dice anche...CHE MERITO NE AVRESTE?......il senso di questa frase è la GRATUITA' fino anche all'estremo....come Gesù portò il perdono di Dio fino all'estremo della CROCE......che infatti, dirà Paolo.....è "stoltezza per coloro che non credono"....e te credo...come si fa ad accettare una croce....se non si comprende il senso di gratuità che non è fine a sè stessa, cioè alla Croce di Cristo, ma che si espande e si estende in ogni credente?...Come, dunque...definirsi dei salvati se si predica di perdonare ma lo si fa attraverso un ricatto?
No, no!! Io "ti perdono" semplicemente perchè lo faccio attraverso il Cristo, anche se mi pesa....semplicemente perchè LUI ha perdonato me gratuitamente...... E DA TE, FRATELLO, NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE NULLA IN CAMBIO.......se qualcosa me la vorrai dare, rifletti sul senso del perdono gratuito di Dio......
La scena di Gesù ancora vivo....termina, fra i suoi, con Pietro che lo rinnega.......quando Gesù risorge....e parla con Pietro da Risorto....NON riprende affatto Pietro.....perchè l'aveva già avvisato.....anzi...gli CONFERMA UN INCARICO....."Mi ami tu?.....pasci le mie pecorelle..."
Pietro non si è certo scervellato se era un salvato o meno....ma vive un combattimento interiore sulla vergogna di aver tradito il Maestro per PAURA......"Quante volte dovrò perdonare? Settanta volte sette...cioè..SEMPRE..." e Pietro l'ha sperimentato sulla sua pelle.....ora che l'ha sperimentato...è pronto per cominciare la sua Missione......
Rimetti, allora Signore....i nostri debiti.....e AIUTACI.....INSISTI.....SORREGICI....AFFINCHè anche noi li rimettiamo ai nostri DEBITORI......e che sappiamo farlo in modo gratuito...perchè è ANCHE da questo.....che si deciderà la nostra sorte di salvati.......
Fraternamente C.