Buon giorno a tutti.
Dice Teofilo a metà del suo intervento:
Possiamo dire con certezza di aver portato a compimento la nostra santificazione? che stiamo perseverando in modo perfetto?
Io credo che realisticamente parlando nessuno può dire di essere ora già perfetto, secondo la volontà di Cristo che diceva "siate perfetti come è perfetto il Padre vostro".
Dicamo che per molti evangelici la risposta è un si incondizionato e senza dubbi
il punto del nascere di nuovo li autosuggestiona al punto tale di ritenersi praticamente invunerabili.
Ma come posso affermare una gravità del genere? Dai loro scritti.
Intanto il testo di apertura di questo forum sottolinea che i Sacramenti impartiti dalla Chiesa sono inefficaci, quindi è un pastore evangelico che lo dice. Se possiamo a fare a meno dei Sacramenti come l'Eucarestia data nella Messa (è un Rito Sacro), o come il Sacramento della Riconciliazione, ecco che applichiamo il concetto del -fai da te- e per salvarsi basta in questo senso avere solo la fede in Gesù. Senza i Sacramenti poi ho solo un obbligo, applicare nella mia vita i Comandamenti alla lettera per il resto sono - un salvato - e dunque tutto ciò che mi accadrà senza che io me ne sia accorto, è automaticamente perdonato anche se non avrò la consapevolezza di potermi pentire.
Come faccio ad affermare questo? Ce lo dice un evangelico che scrive in un altro forum :
I nati di nuovo sono in possesso della vita, "poiché la potenza divina ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita ed alla pietà, mediante la conoscenza di Colui che ci ha chiamato per la propria gloria e virtù. Per le quali Egli ci ha largito le Sue preziose e grandissime promesse, onde per loro mezzo voi foste fatti partecipi della natura divina..." (2,Pie.1;3,4).
Non vi è dunque ora nessuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù. (Rom.8:1).
Come leggiamo emerge non il concetto di perseverare, ma si da per scontato che una volta -nati di nuovo- alla maniera evangelica-protestante, si è in possesso della salvezza. Il fatto che diacno pure che occorre perseverare diventa in questo modo superfluo, per questo ai cattolici si condanna, se leggiamo sempre il testo del pastore di apertura, che:
ho notato come i cattolici carismatici/rinnovamento (per citare delle realtà spirituali forse rappresentate in questo sito che gentilmente ospita i miei scritti) non siano poi affatto certi della Salvezza.
Il fatto è che noi non è che non crediamo di essere salvati, diciamo che, come ha spiegato Teofilo, noi mettiamo - se perseveriamo -
by, Luca