00 01/10/2009 12:30
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Da: cristianocattolicoInviato: 28/11/2002 10.52
 
ooops,
ho dimenticato a mettere le virgolete in "civili" olandesi, danesi ecc.
La civiltà e la modernità di quei paesi li sta conducendo dritti all'inferno.
Poi volevo far notare che stranamente "i salvati" cioè i pentecostali, (quelli che io ho conosciuto personalmente almeno) nelle loro assemblee di preghiera, non pregano MAI con il Padre Nostro.
Strano, visto che dicono di attenersi saldamente alla solo Bibbia, ma se non sbaglio questa preghiera ci fu insegnata da Gesù in persona.
Come mai,(in un anno di frequenza non l'ho mai sentita dire a nessuno) non pregavano (e non pregano) mai con questa preghiera così sublime?
Non sarà forse perchè vogliono a tutti i costi differenziarsi dalla Chiea cattolica, e preferiscono non pronunciare questa preghiera (sublime) piuttosto che dare l'impressione di pregare come si prega nella Chiesa cattolica?
Luca segnatela, e comunicala a chi sai tu.......................
Così se la segna, e mi controbbaterà meglio (forse), ma io dico solo Verità, per questo non temo confronti con nessuno, non perchè mi senta un maestro (semmai sei tu a ritenerti un dotto) ma perchè quando parlo dico solo verità, e quando cito dico SOLO verità, quindi vado tranquillo e sereno verso qualsiasi confronto.
Naturalmente queste mie "diffamazioni" ogni personale seria, capisce che in possono essere definite tali, perchè parlo di punti dottrinali che (secondo me) sono errati, e cito insegnamenti e frasi che secondo me sono sbagliate e calunniatrici.
C'è una grande (ma proprio grande) differenza invece con le DIFFAMAZIONI vere e proprie, come quando qualche protestante ha citato bollettini postali, preti "truffaldini", banca del Vaticano, pentiti di mafia ecc., queste si che sono DIFFAMAZIONI. Segna Luca, segna......
Scendete dal vostro piedistallo fratelli "salvati" perchè siete uomini come noi e peccatori come noi, nè più nè meno.
Tuttavia conosco diversi pentecostali che sono degnissime persone, e che nel loro modo di ragionare e di dialogare non hanno niente a che vedere con i toni arroganti di Luca e StefanoS, (ma anche altri). Attento Luca perchè quando dico che stimo queste persone pentecostali, dico la verità, tu non conosci nè mai conoscerai la mia situazione personale, le mie conoscenze private, ma ti assicuro che di pentecostali seri ne conosco, e sono questi che rispetto come fratelli, come la mia stessa persona. Questi pentecostali di mia conoscenza non sono sui piedistalli, ma dialogano pacificamente con me, senza essere arroganti, e quando sbagliano lo ammettono, cosa che invece non fai tu, e altri pastori. Hai appoggiato gente che ha veramente diffamato, chiamandola zelante. Complimenti Luca, sei veramente "zelante".
Segnati pure questa....
Pace
Salvatore

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 28/11/2002 17.23
Una riflessione molto accurata:
cliccare su questa domanda...e avrete 4 pagine su cui meditare.....e per me il discorso è chiuso.
S.L.G.C.

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Da: serafinoInviato: 28/11/2002 19.22

Voi dunque non siete più né forestieri, né avventizi; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio, essendo stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso, la Pietra angolare, sulla quale, l’edificio intero, ben collegato insieme , si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore.  Ed in Lui, voi pure entrate a far parte dell’edificio, che ha da servire di dimora a Dio per lo Spirito.<o:p></o:p>

Per questa cagione, dico, io piego le mia ginocchia dinanzi al Padre dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, perch’Egli vi dia secondo le ricchezze della sua gloria, d’essere potentemente fortificati mediante lo Spirito suo nell’uomo interiore. E faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, affinché essendo radicati e fondati nell’amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi qual sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo. E di conoscere quest’amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché giungiate ad essere ripieni di tutta la pienezza di Dio.   (Dagli Efesini) <o:p></o:p>

Che cosa grandiosa, abbiamo ottenuto dal nostro Padre celeste di essere divenuti figli di Dio per la fede in Gesù Cristo, mediante cui abbiamo una eredità comune, conservata per noi nei cieli per poter godere insieme la letiza e la letizia dei santi nella luce. Poiché la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose che appartengono alla Vita ed alla Pietà mediante la conoscenza di Colui che ci ha chiamati a Sé per grazia alla propria gloria e virtù per le quali ci ha largito le sue preziose e grandissime promesse, per farci partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo.  – Stiamo dunque saldi nella libertà della quale Cristo ci ha liberati, e non lasciamoci di nuovo porre sotto il giogo della schiavitù del peccato, anzi camminare in buona fede in quella Via eccellentissima che è Cristo stesso, ed Egli ci mostrerà al Padre, come la santa sua Sposa, senza alcuna macchia o difetti, ma santa ed irreprensibile. <o:p></o:p>

 Grazie o Signore per il dono ineffabile....<o:p></o:p>

..Voi dovete essere in cristo Gesù il quale ci è stato fatto da Dio sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, affinché com’è scritto: Chi si gloria si glori nel Signore. (1Cor.1:30-31).    – Poiché la parola della croce è pazzia per coloro che periscono, ma per noi che siam salvati, è la potenza di Dio. 1Cor.1:18). A condizione che non rinneghiamo la fede, ma perseverare in essa in fino alla fine.<o:p></o:p>

La Pace e la Grazia del Signore sia sempre con tutti i fedeli di Cristo.<o:p></o:p>

      Serafino   <o:p></o:p>


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Da: marianoInviato: 28/11/2002 22.43
Vitocristiano scrive che i pentecostali non pregano con il Padre nostro.
La persona che guidava la "mia" setta di origine pentecostale, una volta ha detto che questa preghiera è stata data agli apostoli solo quando già da molto tempo avevano cominciato a seguire il Signore: in altre parole secondo lei il Padre nostro sarebbe una preghiera da riservare agli iniziati, e non il dialogo che anche l'ultima persona del mondo puo' fare con il suo e nostro Padre.
Sgradevole, non è vero?
mariano pasquali
----- Original Message -----
Sent: Thursday, November 28, 2002 10:52 AM
Subject: Re: CHI PUO' MAI DIRE DI ESSERE SALVATO..?

 Nuovo messaggio in DIFENDERE LA VERA FEDE
 

CHI PUO' MAI DIRE DI ESSERE SALVATO..?

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Da: vitocristiano
Poi volevo far notare che stranamente "i salvati" cioè i pentecostali, (quelli che io ho conosciuto personalmente almeno) nelle loro assemblee di preghiera, non pregano MAI con il Padre Nostro.

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Da: Soprannome MSNVitaAbbondanteInviato: 29/11/2002 0.40
Caro Teofilo, avevo promesso che avrei dimostrato come i testi citati da te (post 17) non fossero inerenti al contesto che stiamo trattando.
Dopo averlo fatto con il passo di 2^Pietro 1:5-11, vorrei continuare con un altro aspetto da te accennato nel tuo post.
La nostra domanda era la seguente: può una persona salvata, essere certa di andare in Cielo?
Io affermo di si, sempre che al momento della morte questa persona sia rimasta salvata, è ovvio... mentre tu affermi che anche se si è certi della salvezza al momento della morte, non si è però mai certi del fatto di andare in Cielo con il Signore.
E a sostegno di questa tua opinione, hai riportato alcuni passi biblici nel tuo post 17.
Abbiamo però potuto vedere come il primo passo della tua lista preso in esame non dica affatto che un salvato non è sicuro di andare in Cielo (mio post 32).
Passiamo ora ad un'altra parte della tua lista: 1^ Corinzi 4:1-5 (versione Bibbia di Gerusalemme, quella da te usata) Il grassetto e le sottolineature sono le tue.
"Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele. A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consenso umano; anzi, io neppure giudico me stesso, perchè anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finchè venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio".
La prima evidenza che hai fatto è nella parte in cui Paolo dice che anche se non è consapevole delle proprie colpe, non per questo è giustificato.
Ed ha ragione!
Ma questo non prova affatto che Paolo non fosse certo della sua destinazione finale.
Paolo sta qui parlando della propria ubbidienza al mandato ricevuto, e non della sua Salvezza.
Sta parlando infatti di "ministri" e "amministratori", e non di salvati o perduti.
Infatti, non conclude dicendo che ognuno riceverà da Dio la Salvezza o la punizione, ma dice che ognuno riceverà la sua lode da Dio.
La sua lode?
Si, la sua lode.
Sta parlando dei premi (le lodi) che sono riservati ai credenti che andranno in Cielo!
Solamente Dio conosce le nostre motivazioni... il perchè facciamo certe opere... questo è importante.
Non sarà in base alla propria abilità che Dio premierà i salvati, ma in base alla propria attitudine, o motivazione.
Quindi, nemmeno il testo di 1^ Corinzi 4 può essere una prova del fatto che i credenti non possono essere certi, morendo da credenti, di andare in Cielo.
pastore Luca

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Da: Soprannome MSNChisolm3Inviato: 29/11/2002 9.40
Buona giornata ai salvati, a quelli che vogliono salvarsi, a quelli che vorrebbero ma non hanno tempo, agli ottimisti, agli sfiduciati, a coloro che si reputano indegni, a coloro che sono degni per la giustificazione etc. etc.
Come vedete, amici miei, lo spettro di colore che si irradia da queste umane considerazioni è molto ampio. Da un lato, il cristiano riformato fonda il suo ottimismo (giusto, devo dire, perché consono alla sua interpretazione della Scrittura) sulla irrevocabile e totale giustificazione per i meriti di Cristo, dall'altra, il cattolico (che pur gode della medesima giustificazione, giacché noi tutti siamo di Cristo ed Egli è di Dio...) rimane più cauto, quasi a cedere il fianco alle critiche su questa sua cautela, talvolta, più che eccessiva, direi, mesta. E la mestizia non è una cosa brutta, se usata a giuste dosi.
Essendo cattolico, dilettandomi di Teologia, vivendo la mia fede per quello che posso, vale a dire con limiti che non sono né piccoli né pochi, vorrei precisare che la cauta posizione del cattolico verso la sua salvezza si fonda sulla totalità della Rivelazione, non solo sui passi che esprimono l'ottimismo, quella intrinseca realizzazione futura nel seno di Abramo o a suonar il flauto con gli angeli...
Noi cattolici, in genere, consideriamo la tappa finale, escatologica, quella del Paradiso per intenderci, come la realizzazione di quello che la teologia esprime come "fine ultimo". Il fine, per esser tale, non costituisce una monade isolata, una realtà ai limiti del pensabile e del pensato: non è il Regno del Signore degli Anelli, ma la casa del Signore della Vita.
Per arrivare al fine, occorrono dei mezzi: per i cattolici, questi mezzi (che sono la benzina per fare le miglia che ci separano dalla casa definitiva) si chiamano sacramenti. Ora, come cattolico, non mi sentirei di sottovalutare troppo i mezzi che Cristo ci ha dato come supporto al fine. Che poi questi mezzi siano discussi in seno ai nati, ai rinati, ai ri-rinati, ai ri-ri-rinati, ovvero tra le tante confessioni che si appoggiano comunque a Cristo, è problema dialogico, non salvifico. Non è il sì evangelico o il sì cattolico che esprime la salvezza, ma la singolare, personale, umana partecipazione a questa salvezza. Singolare e collettiva insieme nella quale si alternano ansia e speranza, timore e fiducia.
Come vedete, i sentimenti che appartengono all'uomo sono tanti, e noi li sperimentiamo ogni giorno facendo i conti con la vita. Non siamo mai continuamente felici, né mai completamente tristi, né troppo sazi, né sconsolatamente affamati. 
Per questo, se leggete il Miserere, il Salmo 51 per capirci, troverete appieno l'ansia generata dalla colpa, il rimorso del peccato, l'indegnità che sale dall'autore ispirato, proprio come goccioline in evaporazione...
Eppure, queste goccioline di umana piccolezza si elevano e si ricondensano in una splendida affermazione di fiduciale abbandono: al verso 14 troviamo la chiave di lettura dei nostri piccoli duelli all'alba, delle nostre scaramucce lontane galassie dall'ecumenismo che tutti vorrebbero senza cedere nulla.
Troviamo, dicevo, questo gioiellino di sei parole:
"Rendimi la gioia di essere salvato...".
A me sembra, che quello che si  sia smarrito in questi secoli di separazione in casa, non sia tanto il senso ottimista o pessimista della giustificazione, ma la gustosa, ineffabile gioia di essere salvati.
Forse, recuperando la gioia comune, non dico che le risposte verranno automaticamente, quantomeno cambierà il modo di porre le domande. Non "Chi può dire di essere salvato?" ma : "Ho ancora la gioia battesimale della salvezza?".
La risposta verrà da sé: se ho gioia, nessuno potrà rubarmela, né troni, né potenze, né dominazioni. Perché se perderò la mia gioia, vorrà dire che sono stato io a cederla, non lei ad essersene andata.
Sì perché, nel verso 20, la gioia di una riedificazione collettiva è evidente:
"Nel tuo amore fa' grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme."
Vale a dire, che la città dei credenti, ci piaccia o meno, è già nei piani di Dio, messa nelle parole di questa implorazione.
Solo allora, nel senso di una universalità da realizzarsi in pieno "...gradirai i sacrifici prescritti...".
Il che non implica una vittoria "3 a 0", non è un derby di calcio tra il Vatican Football Club e la Selecao Evangelica. Bisognerebbe solo ritrovare il gusto di giocare, anzi la gioia di giocare senza mai perdere di vista che, in qualsiasi squadra si giochi, occorre principalmente riscoprire la "gioia di essere salvato"...
Saluti, Chisolm

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Consiglia Elimina    Messaggio 67 di 118 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°GinoInviato: 29/11/2002 9.57
Grazie Chisolm per la tua bella testimonianza. Finora non ho scritto una riga in questo post, anche se ho letto tutto, e devo dire che la tua testimonianza mi ha dato molto (buona quella del football  quasi quasi, un giorno di questi possiamo darci un'appuntamento e fare una partita di calcetto, che ne dici??).
Il mio Padre Spirituale ogni volta che finisco la Confessione mi ripete sempre: Gesù ci ha detto "Vigilate, vigilate......" . Per vigilare dobbiamo tenere d'occhio 4 cose importanti:
1) La Preghiera
2) I Sacramenti
3) La Parola di Dio
4) Le buone opere.
Per il resto mi affido alla misericordia di Dio.
Sia lodato Gesù Cristo e Maria, nostra Madre.