Ringrazio tutti per la partecipazione graditissima a questo forum......
Vorrei rispondere ad alcune domande per arricchire questo dialogo.....
chiede Iron nel post 10:
sei sicuro Teofilo che il buddismo insegnava che bisogna annullare il desiderio del piacere e desiderare il bene?
.......
oltre alle sagge risposte che hai ricevute....volevo aggiungere di fare attenzione al BUDDISMO ODIERNO......esso è stato ampiamente svuotato del suo insegnamento originale e mischiato con altre forme di credi orientali....a tal proposito suggerisco di leggersi anche questo forum:
New Age e Cristianesimo:introduzione dal messaggio 44 dove citavo questo libro: padre Francois M.Dermine, O.P. alla seconda edizione del suo piccolo capolavoro "Mistici veggenti e medium" Esperienze dell'aldilà a confronto - Libreria Editrice Vaticana, 400 pag. (25.E.) ....... Il Buddismo ha origine in India....e gli induisti sostengono che esso sia una forma SCISMATICA DELL'INDUISMO.....ai confini del Nepal e dell'Audh, nella seconda metà del VI sec. a.C. È accertato che il Buddha è un personaggio storico.....nulla venne fissato nella scrittura finché il Buddha fu vivo; la comunità buddhista non disponeva né di un canone né di una regola nel senso proprio della parola. Dopo il parinirvana del Buddha (480 [?] a.C.) si avvertì la necessità di raccogliere e unificare gli elementi delle sue dottrine riguardanti la disciplina (vinaya), i dogmi e la legge (dharma) e la metafisica (abhidharma); a questo scopo vennero indetti i concili di Rajagriha (477 [?] a.C.), Vaisali (377 o 367 a.C.) e Pataliputra (249 o 242 a.C.). A poco a poco in seno al buddhismo si costituirono diverse sette (sthavira, mahasamghika, sarvastivadin, ecc.) che diventarono sempre più numerose. La conversione dell'imperatore Asoka (250-249 [?] a.C.) diede nuovo impulso al buddhismo, dichiarato religione di Stato e favorito anche dalle missioni che si svilupparono sia all'interno sia all'esterno dell'Impero; a questo periodo risale tra l'altro la conversione dell'isola di Ceylon (241 [?] a.C.). Le sette acquistarono caratteri che le differenziarono sempre più finché, verso l'inizio dell'era cristiana, si produsse uno scisma: nacque allora un buddhismo con caratteri modificati che, con il nome di "grande veicolo" (mahayana), si contrappose al buddhismo tradizionale chiamato "piccolo veicolo" o theravada o hinayana. Gli avvenimenti politici e, in particolare, la costituzione dell'impero dei Kushana a nord e a NO facilitarono l'espansione del buddhismo in Cina, attraverso l'Asia centrale. Sotto Kaniska (II sec.) pare sia stato tenuto un nuovo concilio nel Kashmir. Il buddhismo progredì raggiungendo il massimo della fioritura sotto la dinastia dei Gupta (secc. IV-VI), e in seguito gradualmente decadde a causa delle persecuzioni e soprattutto delle invasioni degli Unni, nel V sec. Sotto il regno di Harsa di Kanauj (VII sec.), il celebre pellegrino cinese Hsüan Tsang ne constatò la scomparsa in numerose plaghe. Al declino del buddhismo contribuì il prevalere del tantrismo...., dottrina che ne accentuava l'aspetto rituale, formalistico e magico, del brahmanesimo e soprattutto dell'islamismo, diffusosi in India in seguito alle invasioni musulmane (fine XII sec. - inizio XIII sec.). Nonostante ciò il buddhismo, nelle sue diverse forme, si propagò per tutta l'Asia ed è tuttora una delle tre religioni più importanti del mondo, con oltre 300 milioni di fedeli......
I dogmi del buddhismo theravada sono tratti in gran parte dalla filosofia brahmanica e in particolare dalla scuola samkhya di Kapila. Come già sosteneva questa scuola, il buddhismo theravada, infatti, afferma l'eternità e l'indistruttibilità della materia elementare, la quale, seguendo una legge meccanica fatale che esclude l'intervento della volontà e delle potenze divine, unisce e combina i suoi elementi in modo da produrre tutto quello che esiste nell'universo. Secondo un ciclo eterno e immutabile, i mondi si formano, si sviluppano, declinano e poi periscono per ricostituirsi di nuovo; a ciascuna di queste fasi viene dato il nome di kalpa. Analoghe leggi regolano l'anima degli esseri viventi, sottoposta a un processo di evoluzione che la porta, in successive incarnazioni, dall'animale all'uomo e dall'uomo alla divinità attraverso un alternarsi di ascese e di cadute, provocate dal prevalere delle virtù e dei vizi. Solo quando riesce a distruggere in sé vizi e virtù l'anima raggiunge lo stato che viene chiamato nirvana. Questo eterno rinascere costituisce il tanto temuto male della trasmigrazione. Come rimedio il Buddha proclamò il dogma detto delle "Quattro sante verità" (Arya-Satyani):
1) l'esistenza del dolore,
2) la causa del dolore,
3) la sua soppressione e
4) la via da seguire per sopprimerlo.
come dicevamo...sembra di assistere ad una fede...INCOMPLETA....MA NON DEL TUTTO INUTILE.... Il dolore è parte indissolubile dell'esistenza; l'esistenza è prodotta dall'ignoranza, causa delle passioni, dell'attaccamento ai beni esteriori e dei desideri che, agendo per mezzo dei sensi, danno vita agli esseri. La via da seguire è segnata da Quattro nobili sentieri:
1. la scienza, che dimostra la vanità, il vuoto, l'instabilità, l'irrealtà del mondo esterno, degli oggetti composti da elementi deteriorabili, dell'io, e la follia dell'attaccamento a queste cose;
E COME SOTTOLINEAVA TEOFILO NEL POST 9 vi sono molti aspetti che in essi possiamo condividere...
2. l'osservanza delle "Cinque interdizioni", di uccidere, di rubare, di commettere adulterio, di mentire, di ubriacarsi;
possiamo leggerci i Comandamenti e i suggerimenti di Paolo quando parla di SOBRIETà.......
3. l'astinenza dai "Dieci peccati" di omicidio, furto, fornicazione, menzogna, maldicenza, ingiuria, pettegolezzo, invidia, odio, errore dogmatico;
interessante queste...DIECI raccomandazioni dove la stessa invidia è tacciata da Paolo come un male grave...come l'errore dogmatico è citato dagli apostoli quando avvertono di FUGGIRE I FALSI MAESTRI..... 4. la pratica delle "Sei virtù trascendentali", la carità, la moralità perfetta, la pazienza, l'energia, la bontà, la carità o amore per il prossimo.
Il fatto che san Paolo abbia detto esplicitamente che più perfetta della fede è la CARITA'...bè..non possiamo ignorare questo aspetto fondamentale.....pazienza e MITEZZA sono insegnati dal Cristo, così come l'amore per il prossimo, ciò che vedo nel Buddismo è una INCOMPLETEZZA DI QUESTE DOTTRINE..... un cristiano le attua per mezzo del Cristo,perchè? Perchè DA SOLO L'UOMO E' INCAPACE DI CONCRETIZZARE TUTTE QUESTE BELLE DOTTRINE......infatti, il nostro ateismo nostrano...composta da una certa classe comunista...sostiene che CIO' CHE FACCIAMO LO POSSIAMO FARE A NOME NOSTRO.....ELIMINANDO DIO.....ma questo non è possibile, non è UMANAMENTE possibile....ciò che il Buddismo chiama in queste 6 virtù L'ENERGIA...è per noi UNA PERSONA VIVA E VERA..TERZA PERSONA DELLA TRINITA': LO SPIRITO SANTO.....è per mezzo di Lui, dice Paolo che noi possiamo chiamare Dio con il termine di..ABBA'=PADRE......Budda aveva intuito?? CREDO DI SI....., non avrebbe potuto elencare in queste 6 virtù...LA CARITA' E L'AMORE AL PROSSIMO se ciò non gli fosse stato ispirato dall'Alto..... Ogni essere è responsabile dei propri atti e ne subisce fatalmente le conseguenze (karman). Il saggio, come compenso delle proprie virtù, ottiene di rinascere, secondo i propri meriti, come uomo di condizione superiore, come appartenente alla classe dei geni del mondo della luce o a quella degli dei; se raggiunge la perfezione, diventa bodhisattva e, infine, buddha. L'indifferente o il peccatore rinascerà come uomo di condizione inferiore, come genio delle tenebre, demone, animale o in uno dei diciotto inferni. L'inferno non è eterno; la severità e la durata delle pene sono proporzionali al male commesso e, una volta terminata l'espiazione, l'anima riprende, nella scala degli esseri, il posto che le è destinato in considerazione degli atti meritori che può aver compiuto. Gli dei godono di una potenza e di una felicità relative; sono semplici funzionari preposti, per un periodo limitato, alla protezione dell'universo e sono ancora soggetti alla legge della rinascita. Solo i buddha non devono più rinascere e possono godere della perfetta beatitudine del nirvana. Il buddhismo del mahayana ha una concezione molto diversa. In luogo dell'etica proposta dal theravada, addita la via del sentimento e della speculazione. Queste due forme di buddhismo sono rappresentate da scuole filosofiche che produssero, nel corso della storia del buddhismo, un'abbondante letteratura......
Vi è in questo finale una INCOMPLETEZZA....quando leggo questa dottrina sulla sorte delle anime, vi leggo come una attesa di capire meglio le cose come stanno......la così detta TRASMIGRAZIONE DELLE ANIME trova completezza nella RISURREZIONE DEL CRISTO che mette fine a queste inconclusioni, del resto Paolo sottolinea che se Cristo non fosse veramente risorto...VANA SAREBBE LA NOSTRA FEDE.....dunque come cristiani abbiamo IL VANTO NEL CROCEFISSO, MA SE NON CREDIAMO NELLA RISURREZIONE....VANA SAREBBE QUESTA FEDE.... Gesù stesso ricordando agli Ebrei che NON era venuto ad abolire...MA A PORTARE A COMPIMENTO...io credo che intendesse TUTTO......di fatto Gesù NON condannerà nessuna forma di religione, ma insisterà nel dire che E' LUI COLUI CHE TUTTI... TUTTI... ATTENDEVANO.....in quel TUTTI....ci sono anche tutte le forme di fede relative alle specifiche CULTURE DI OGNI POPOLO.....Dio non è venuto per abolire, nè per distruggere culture e tradizioni, ma per COMPLETARE LA RIVELAZIONE DI DIO STESSO CHE VA INCONTRO ALL'UOMO DI OGNI TEMPO, DI OGNI NAZIONE E TRIBU', DI OGNI LINGUA DI OGNI POPOLO........
Fraternamente Caterina