00 02/10/2009 22:50
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Consiglia  Messaggio 12 di 26 nella discussione 
Da: Crociato2Inviato: 02/08/2004 13.37
Buon giorno a tutti.
Potremmo rintracciare molte testimonianze di musulmani convertiti grazie proprio alle dottrine cattoliche, ma poi risulteremmo troppo di parte.
Se vi può tornare utile qui abbiamo la testimonianza di un protestante che è diventato Ortodosso ed oggi lavora instancabilmente per il dialogo intereligioso con i musulmani evidenziando bene quali sono i pericoli della  fede a discapito della verità. Il problema rilevante è che fino a quando Protestanti e Cristiani non raggiungeranno unità almeno in alcune forme fondamentali del Cristianesimo, sia musulmani che altri, difficilmente potranno osservare che tutti abbiamo qualcosa in comune che ci unisce e che a dividerci è la dottrina della Sola Scriptura e del Solo Corano o della Sola Thorà come è stato fatto osservare.
by, Luca
Daniel Lieuwen, lettore nell'Arcidiocesi Antiochena Ortodossa d'America, è un convertito all'Ortodossia dal Protestantesimo. Di professione ricercatore informatico nel campo dei sistemi operativi, è autore di uno studio storico sulla nascita del Canone del Nuovo Testamento, che esamina molte pratiche a cui i protestanti muovono obiezioni, mostrando come tali pratiche siano anteriori all'accettazione comune del Libro dell'Apocalisse e alla rimozione di altri libri (come Il Pastore di Erma) dal Canone. In questo saggio si occupa di due tipiche obiezioni protestanti all'Ortodossia: la natura della fede e il valore delle icone
Coloro che pensano di poter avere Cristo come Salvatore ma non come Signore, mostrano uno spirito antinomico così estremo che è difficile considerarli cristiani anche nel senso più nominale della parola. I musulmani e gli ebrei ortodossi, con la loro riverenza per la legge di Dio sembrano più vicini allo spirito del cristianesimo di quanto lo siano questi "cristiani"). Sia gli ortodossi che i protestanti sono teoricamente d'accordo che senza l'azione di Dio nell'Incarnazione, l'uomo non può lasciare il proprio stato innaturale e peccaminoso, e giungere a Dio: ha bisogno della grazia. Avendo concordato su questo punto, essi sono in disaccordo sulla funzione delle opere. Parte del problema è che gli ortodossi sono ben più reticenti dei protestanti a parlare della salvezza come di un evento singolo. Piuttosto, la nostra salvezza e la nostra santificazione sono viste come parte di un processo continuo, cosicché per essere tecnicamente corretti non si potrebbe parlare di essere stati salvati senza parlare di essere nel processo della propria salvezza, e sperando infine di essere salvati al Giudizio Finale in modo conclusivo e decisivo

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Consiglia  Messaggio 13 di 26 nella discussione 
Da: Crociato2Inviato: 02/08/2004 14.03
Una singolare iniziativa di dialogo tra cristiani e musulmani, nelle Filippine e in altri Paesi asiatici.



Sono noti i fatti di violenza per mano di estremisti islamici da anni in atto nell’isola di Mindanao, nelle Filippine. Di meno si conosce sui negoziati di pace, sulla mediazione portata avanti da 7 anni sia dai vescovi cattolici e protestanti e religiosi musulmani. Tanto che si è costituito un organismo permanente che comprende anche due membri del governo responsabili dei colloqui di pace con i gruppi dei ribelli.

Un’esperienza questa che si è rivelata così costruttiva, da indurre i membri di questo organismo di promuovere il dialogo anche in altri Paesi dell’Asia. Fatto che è avvenuto recentemente a Pasay City, nelle Filippine. Per la prima volta si sono incontratI, in più di 100, vescovi cattolici, di altre Chiese cristiane, e ulamah, cioè religiosi musulmani, provenienti da 13 Paesi: dall’Indonesia, al Bangladesh e India, da Singapore allo Sri Lanka e Uzbekistan. Vi è intervenuto anche il presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, l’arcivescovo Michael Fitzgerald.

E’ dunque un altro volto dell’Islam quello che si è mostrato a Pasay City. Ce ne parla, al microfono di Fabio Colagrande, lo stesso mons. Fitzegerald.

**********
R. – Gli estremisti, i violenti, sono pochi: la maggioranza dei musulmani vogliono la pace, ma vogliono la pace con la giustizia.

D. – Comunque, la religione continua ad essere apparentemente causa di conflitti, soprattutto nell’Asia. Perché?

R. – Non credo che la religione sia ‘causa’ di conflitto, ma un ‘fattore’ del conflitto; entra nel conflitto e può aggravare il conflitto, ma normalmente non è la causa. Le cause sono altrove; le cause sono politiche economiche o sociali, ma la differenza di religione è un fattore che fortifica questo aspetto di conflitto.

D. – Questo incontro nelle Filippine ha visto dialogare i musulmani con i cristiani, sia cattolici che protestanti. Questo dialogo ecumenico favorisce in qualche modo l’incontro interreligioso?

R. – Il fatto che in molti Paesi dell’Asia, ad eccezione delle Filippine, i cristiani siano una piccola minoranza, rende più necessaria la collaborazione ecumenica tra cattolici e cristiani di altre Chiese e comunità. E questo si è avverato in questo Forum tra vescovi e ulamah. All’inizio erano solo i vescovi cattolici che si incontravano con i capi religiosi musulmani nelle Filippine; e poi, quasi dall’inizio hanno aperto anche a vescovi di altre Chiese, e questo è un buon esempio. Credo che sia importante che i cristiani siano uniti nell’incontrare persone di altre religioni.

D. – L’incontro si è concluso con un documento: i rappresentanti di diverse religioni hanno preso degli impegni molto importanti. Li vuole riassumere?

R. – E’ un documento che afferma la loro responsabilità, che riconosce la debolezza e le mancanze, come ad esempio il fatto che non abbiamo sempre rettificato i pregiudizi che possono contribuire alle discordie, ma anche si afferma che a volte le religioni sono manipolate. C’è un appello ad una maggiore responsabilità, un appello per contribuire alla pace, una condanna della violenza ... Noi come credenti di religioni di pace – si afferma - siamo chiamati a proclamare, a vivere e lavorare per la pace e condannare ogni forma di estremismo, di oppressione e di terrorismo. Crediamo che questi atti siano attacchi alla nostra dignità, che è comune. Poi questo documento parla anche dei ‘pilastri della pace’ - questo è preso dall’enciclica di Giovanni XXIII, Pacem in Terris - verità, giustizia, amore e libertà, e si è aggiunta anche la sincerità e la preghiera.

D. - Secondo lei, quella vissuta nelle Filippine, è un’esperienza di dialogo e di incontro delle religioni per risolvere i conflitti che può essere in qualche modo esportata?

R. – Credo che sia un incoraggiamento. A Mindanao, cercano di estendere questo dialogo non solo ai vescovi ed ai capi religiosi musulmani, ma anche ai capi locali, agli imam, ai parroci. Questo mi sembra molto importante: a livello di villaggio, di quartiere si incontrano e poi aiutano la popolazione ad incontrarsi.


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Consiglia  Messaggio 14 di 26 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 03/08/2004 14.39
Un pastore evangelico chiede:
Perchè nei Paesi islamici la morte infantile è così frequente, gli ospedali e i pubblici servizi sono quasi assenti e la dignità della donna viene costantemente violata?
.........
diciamo subito che la morte infantile avviene anche in Africa che se è vero che non è a maggioranza cristiana comunque i cristiani ci sono......specie evangelici che stanno superando i cattolici con tutti i loro gruppi denominazionali......e dove gli ospedali NON prolificano....e dove la dignità della donna è ugualmente calpestata.....ma su quest'ultima questione....c'è da chiedersi perchè si permetta ad un pastore di nome Butindaro di CALPESTARE UGUALMENTE LA DIGNITA' DELLA DONNA...accusandola e minacciandola di dannazione eterna PERCHE' SI DEPILA......O PERCHE' PORTA UNA MINIGONNA.......Per tutti i bibliolatri
Alcune chiese evangeliche OBBLIGANO LE DONNE  a portare il velo......obbligano le donne a non truccarsi e a non portare monili.......
Le donne fra gli evangelici vivono contraddizioni...in alcune chiese possono diventare pastore, in altre è severamente proibito....solo i pastori poi VENDONO CASSETTE DI PREDICAZIONE...le donne non lo possono fare.....
Consultate gli indici di libri di predicazioni...sono tutti UOMINI......la donna evangelica deve del resto essere sottomessa al marito in termini SCRITTURALI......è la DONNA AD ESSERE RIPUDIATA il più delle volte, raramente avviene il contrario......
Guardate i siti evangelici...non ne esite uno che sia fondato e gestito da donne evangeliche (chissà forse avremmo lanciato ora l'idea?......), la maggior parte delle donne dei pastori poi, fanno loro da segretarie.....
Infine è vera una cosa...GRAZIE INVECE AL CRISTIANESIMO e più prettamente alla Chiesa che la donna ha avuto riconoscimenti per il suo genio femminile in questi 2000 anni...certo, fu anche perseguitata....umiliata, ma nei termini dottrinali ed esegetici la Donna nella Chiesa ha trovato una collocazione CHE LA ELEVA NELLA SUA DIGNITA' MATERNA......:
ha fondato Istituti, Missioni e Congregazioni.......
ha scritto opere letterarie di spiritualità e di esegetica......
nel ricordo della Comunione dei Santi ha pari dignità con l'uomo.....
e l'unica realtà di fede CRISTIANA che l'ha riconosciuta nel ruolo di...DOTTORE DELLA CHIESA.......è stato proprio nella Chiesa.....
La donna nella Chiesa è:  suora, missionaria, mistica, madre di famiglia, laica nel mondo con un comportamento cristiano...
Nell'esempio del pastore potremmo citare CUBA...e già...perchè grazie al comunismo allora...la mortalità infantile è stata ridotta all'1%........anche l'analfabetismo è stato ELIMINATO....oggi il 96% dei bambini cubani è istruito...peccato un particolare....l'istruzione non permette la conoscenza di Cristo......
In compenso da 10 anni a questa parte nella Cuba dei vacanzieri è arrivato al 69 % la prostituzione...e al 30% l'abuso sui minori.....
Nell'Islam una cosa è veramente da accogliere come una meditazione....non c'è la prostituzione e l'abuso sui minori si paga in alcuni luoghi con la morte......
Comprendiamo bene che quando una Legge è un obbligo la si digerisce male....tuttavia io credo che non è certo colpa del Corano o dell'Islam in sè a creare queste aberrazioni...il problema va cercato altrove perchè come abbiamo dimostrato anche i cristiani hanno molti problemi.....
Fraternamente Caterina

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Consiglia  Messaggio 15 di 26 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 03/08/2004 23.07
Parlamo de cose serie che è mejo........

Dichiarazione congiunta
sulla situazione in Iraq del Comitato
Islamo-Cattolico di Coordinamento


Pubblichiamo in una nostra traduzione italiana la Dichiarazione congiunta sulla situazione in Iraq del Comitato Islamo-Cattolico di Coordinamento: 
In quanto Presidenti del Comitato Islamo-Cattolico di Coordinamento condanniamo con fermezza, a suo nome, gli atti terroristici che continuano a essere perpetrati in Iraq e che coinvolgono anche la popolazione civile. In particolare, condanniamo gli attacchi suicidi in aree nelle quali si trovano luoghi di culto e che sono rivolti sia contro musulmani sia contro cristiani riuniti per la preghiera.
Tali atti di cieca violenza offendono il sacro nome di Dio e la vera religione. Manifestano un grossolano fraintendimento della storia e della cultura di questo Paese dolorosamente provato. Essi rappresentano una grave minaccia alla coesistenza pacifica e allo  sviluppo  ordinato  della  società  irachena.
Auspichiamo sinceramente che, con l'aiuto di Dio Onnipotente e Misericordioso, il popolo iracheno possa finalmente godere del dono della pace, in un clima di rispetto reciproco e di autentica collaborazione fra tutti i suoi cittadini di qualsiasi tradizione religiosa.

Prof. Dr. HAMID BIN AHMAD AL-RIFAIE
Presidente del Forum Islamico
Internazionale per il Dialogo

Gedda, Jumada 2nd 16, 1425 H
Arcivescovo MICHAEL L. FITZGERALD
Presidente del Pontificio Consiglio
per il Dialogo Interreligioso

Vaticano, 2 agosto 2004 A.D.


(©L'Osservatore Romano - 4 Agosto 2004)

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Consiglia  Messaggio 16 di 26 nella discussione 
Da: Soprannome MSNdiscepolo7777Inviato: 09/08/2004 12.02
Cara Caterina,
sono molto perplesso non tanto dalle tue posizioni, ma dal tono e dal modo con cui ti esprimi. Sembra quasi che tu consideri più tuoi fratelli i musulmani dei protestanti.

Sono molto, molto perplesso. E poi (scusami la franchezza), fa veramente ridere l'accusa a Lutero di avere favorito in qualche modo l'avanzata dell'Islam. I primi responsabili dell'avanzata dll'Islam sono proprio le chiese che poi hanno dato vita alla chiesa cattolica e a quella ortodossa. Le divisioni fra i cristiani sono iniziate ben prima di Lutero.

Un'altra cosa. Cerca di limitare i punti sospensivi. Sei quasi illegibile.
Pace.
FA
Consiglia  Messaggio 17 di 26 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 09/08/2004 13.31
Ciao discepolo, benvenuto........
dici bene...SEMBRA.....ma non è così..............per me i protestanti-evangelici sono realmente FRATELLI....non ho dunque la necessità di convincermi di questo e farne partecipi gli altri.....più difficile come ben sai è infatti la questione con i musulmani.......che al di là dell'enorme separazione che divide restano PER ME ugualmente FRATELLI....ma che non riconoscendo Cristo...Gesù però MORI' ANCHE PER LORO......
In molti Paesi anch'essi sono vittime del loro stesso fondamentalismo...molti musulmani sono morti perchè s'indirizzavano alla conoscenza del cristianesimo......
Lutero si...amico mio...FU COLPEVOLE DI UNA GRAVISSIMA DIVISIONE......nessuno nega la necessità di una Riforma che occorreva fare, ma non era creando una chiesa fuori che questa Riforma poteva avvenire......
Lutero fu colpevole COME LO FUMMO NOI......e come lo sono oggi molti evangelici che negano Maria quale MADRE DI DIO che per oltre 1500 anni tutta la chiesa così ha predicato......mentre da dopo il 1600 iniziarino, Avventisti, Montanisti, nuovi Modalisti..ecc....a negare la verità trinitaria....togliendo a Maria il ruolo che Dio le diede THEOTOKOS.........
ma rispettiamo i forum per parlare di Maria ce ne sono altri......
Le divisioni fra cristiani certamente iniziarono prima....ma non nei termini enunciati da Lutero eliminando le FONDAMENTA DELLA DOTTRINA CRISTIANA.......
le divisioni c'erano già al tempo degli apostoli....poi scrivi:
....I primi responsabili dell'avanzata dll'Islam sono proprio le chiese che poi hanno dato vita alla chiesa cattolica e a quella ortodossa. ...
.....
amico mio...sei a corto di storia.....se per te la "chiesa cattolica" ha preso un altra strada dissociandosi da una chiesa che non sapete identificare....... fin dal primo secolo dopo gli apostoli abbiamo nomi di vescovi cattolici (cioè UNIVERSALI) aricioè espressione di UNA SOLA GRANDE CHIESA CHE SI ANDAVA FORMANDO......essi credavano nell'intercessione dei santi, nella VERGINE MADRE DI DIO, nell'Eucarestia quale vero Corpo e Sangue di Cristo....celebravano riti e Liturgie......l'identificazione era CHIESA OCCIDENTALE DI RITO LATINO (Roma) CHIESA ORIENTALE DI RITO GRECO  (Oriente-Alessandria, antiochia, poi Costantinopoli)....VOI DOVE ERAVATE?
Dove eravate nei Concilii??
Maometto aveva ottimi rapporti con i MONACI CRISTIANI.....mai fu fattoloro del male...la guerra vera e propria iniziò con la questione di Bisanzio....nessuno nega colpe e responsabilità, troppo comodo, caro discepolo, uscirtene oggi per CONDANNARE.....dove era la TUA chiesa all'epoca.......qui rimaniamo a discutere sui musulmani....