00 04/10/2009 21:28
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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 08/01/2004 22.25
Caro Raptor,
sono d'accordo con te che certe cose possono essere morali per alcuni e non esserlo per altri. Ma io non sto parlando di una morale che deriva da un'abitudine. La morale di cui io parlo è la stessa che può essere presente in un cannibale, in un ateo,  in un religioso o in un diverso, e che si riassume in questo principio: "Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te" e, ancora di più: "Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te"
Questa è la morale universale di cui parlo e che non deriva da costumi o culture diverse,
ma che è presente, in modo più o meno latente, in ogni uomo e cultura e la cui giustezza è incontestabile, anche se spesso soffocata dai nostri egoismi
Alla nipotina mi limiterei quindi a dire: prima di imbracciare il fucile decidi se è giusto il motivo per cui lo fai e se ciò che stai per fare lo accetteresti se fosse fatto a te

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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 08/01/2004 22.54
Caro Stefano,
leggendo il Vecchio Testamento trovo tanta ispirazione di Dio e quindi la Sua Parola, ma trovo anche tanto pensiero umano. Se le leggi mosaiche, per esempio, fossero state tutte ispirate, dovrei prendere atto che Dio avesse ispirato anche la lapidazione, oppure  la discriminazione della donna, oppure la legge del taglione o la vendetta ... tutte cose che sono presenti nel Vecchio Testamento.
A mio modo di vedere, la sacralità dei Testi biblici risiede nella storia in essi contenuta, una storia nella quale vi è sempre la presenza di Dio che accompagna il popolo ebraico, sia pure attraverso inevitabili errori umani, e ammaestrandolo per mezzo dei profeti, verso il Grande Evento della Sua incarnazione in Cristo. 
Per meglio chiarire: considero la Bibbia Parola di Dio nel suo complesso, ma non sempre nei singoli episodi.
iyvan

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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 09/01/2004 12.31
Vorrei aggiungere che, in certi casi, la letteralità di alcuni passi non si presta ad altre interpretazioni che non siano quelle inequivocabilmente espresse dalle parole stesse, e che suonerebbero stonate se attribuite alla Parola Divina. Il voler attribuire tutto al Pensiero ispirato da Dio porta a volte, da una parte a certe affermazioni inaccettabili formulate dagli evangelici i quali riconoscono solo l'espressione letterale, dall'altra ad una forzatura interpretativa da parte di noi cattolici per giustificarne l'Origine Divina.
Credo che non ci sia niente di eretico riconoscere che nella stesura dei Sacri Testi possano esserci anche delle espressioni della natura umana.
iyvan

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 09/01/2004 14.27
Per meglio chiarire: considero la Bibbia Parola di Dio nel suo complesso, ma non sempre nei singoli episodi.
..............
Iyvan (wuaoooo ho scritto bene il nik.......)......mo me fai arrabbià.......
O la Parola di Dio è ispirata TUTTA quella che conosciamo come tale o NON LO E'......che poi TU, possa singolarmente pensare che taluni episodi NON lo siano è la TUA posizione ma NON quella di Dio che ha ispirato l'autenticità della Parola.....
Questo è molto impèortante, cioè, che la nostra SINGOLARE posizione può essere INUTILE ai fine delle intenzioni di Dio e del suo Progetto..ci capiamo fino a qui?
Veniamo ai particolari citati da Iyvan:
Se le leggi mosaiche, per esempio, fossero state tutte ispirate, dovrei prendere atto che Dio avesse ispirato anche la lapidazione, oppure  la discriminazione della donna, oppure la legge del taglione o la vendetta ... tutte cose che sono presenti nel Vecchio Testamento.
...........
Allora partiamo dalle parole di Gesù stesso che così non sbajamo.....
Quando si discuterà la questione della Legge e dei comandamenti, leggiamo, i Farisei volevano tendere un tranello a Gesù, ma Gesù risponde: "NON SONO VENUTO AD ABOLIRE, MA A COMPLETARE".......ed inizia a dire AVETE INTESO CHE FU DETTO, MA IO VI DICO CHE...ecc.....i Farisei lo prenderanno come un tentativo di voler CAMBIARE la Legge, ma dovranno arrendersi al fatto che Gesù NON eliminerà la Legge...idem per la lapidazione, Gesù di fatto NON LA ELIMINA.... E NON LA CONDANNA.....non dice che "lapidare è peccato", ma fa in modo che il gesto del lapidare, inteso come cosa giusta, parta non da una condanna per una qualcosa, ma che parta dal CUORE..."CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA"......
Amici guardate che questa risposta è MICIDIALE......
In tutto questo dunque Gesù CONFERMA L'EFFICACIA DELLA LEGGE, ma attenzione......COINVOLGE non un giudizio, ma la persona, ogni persona PERSONALMENTE...qui sta il disagio dei Fariseo che effettivamente avevano capito e proprio perchè avevano capito SONO OSTILI A GESU'....
Dio avesse ispirato anche la lapidazione
.........
no, no....attenzione non facciamo confusioni...Dio non ha mai ispirato la lapidazione e nemmeno la guerra e nemmeno l'omicidio.......Questi aspetti di CONDANNA sono nati con l'uomo a causa del peccato originale.....certe leggi severe servivano per mitigare e contenere ciò che si definiva REATO....giusto o sbagliato che sia NON possiamo avanzare con i giudizi.....
Ma Dio SI SERVE DELL'UOMO rispettandone la sua posizione, il suo libero arbitrio e fin anche le sue leggi......come abbiamo visto Gesù NON condannerà la lapidazione, però dirà quella frase micidiale...che di fatto paralizza la mano che vorrebbe lanciare la pietra....
Le Leggi che Dio diede a Mosè sono i Dieci Comandamenti e non vi è in mezzo di lapidare......., la lapidazione è entrata nella Legge come conseguenza di uno stato di cose e di fatti forse allora necessarie, non sappiamo....
Ciò che a noi interessa è LO SVILUPPO che l'A.T. ha avuto che NON sarebbe praticamente efficace SENZA IL NUOVO......ma anche il Nuovo non avrebbe senso senza l'Antico.....
Dire perciò che si può credere al N.T. come Parola di Dio veramente e dubitare del Vecchio non avrebbe più senso....
Paolo quando parlerà di RISPETTARE FIN ANCHE LE LEGGI ROMANE, non parla mai di condanna della crocifissione......e nemmeno Gesù condanna quell'uso di punizione, ma se  LO ASSUME.....questo amici è ciò su cui dovremo riflettere.....a noi dice solo di RISPETTARE LE LEGGI, TUTTE LE LEGGI......a meno che queste non vadano contro la Parola di Dio......
la sacralità dei Testi biblici risiede nella storia in essi contenuta, una storia nella quale vi è sempre la presenza di Dio che accompagna il popolo ebraico, sia pure attraverso inevitabili errori umani, e ammaestrandolo per mezzo dei profeti, verso il Grande Evento della Sua incarnazione in Cristo. 
..........
concordo, ma non dimentichiamo che tale vita della storia ebraica è stata scritta ed è dentro ciò che chiamiamo BIBBIA....Testi Sacri....concordo anche sugli inevitabili errori umani...Dio non si interessava di grammatica......, ma altri tipi di errori a livello dottrinale, no....non ce ne sono.....perciò non troverei che per chiarirti meglio la soluzione sia nella frase finale che ho ricopiato qui all'inizio....altrimenti rischiamo di vanificare le stesse spiegazioni che Gesù ha dato sulle Leggi.....
Iyvan...visto che ho imparato a scrivere il tuo nik......, mi fai un esempio per spiegarmi il tuo messaggio 39?
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 09/01/2004 17.17
CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA"......
Certo, i furbacchioni volevano porre Gesù in difficoltà: se avesse detto "Lapidatela" sarebbe stato contro i Suoi stessi insegnamenti, se avesse detto "Lasciatela libera" avrebbe sconfessato la Legge Mosaica. La risposta di Gesù è stata, come si suol dire, salomonica. In altre parole, poichè nessuno può essere senza peccato, nessuno può eseguire la condanna. Quindi, di fatto, rende inattuabile la Legge mosaica senza condannarla esplicitamente (tuttavia appare chiara la Sua disapprovazione per questa legge, solo che nessuno potè trovare gli argomenti per imputarglielo).
Per quanto riguarda il messaggio 39 non ho esempi immediati sotto mano, li ho notati ma non li ho segnati. Mi riservo quindi di chiarire.
Fraternamente
iyvan

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 09/01/2004 18.03

Caro lyvan

Dicevi nel tuo post 38

leggendo il Vecchio Testamento trovo tanta ispirazione di Dio e quindi la Sua Parola, ma trovo anche tanto pensiero umano. Se le leggi mosaiche, per esempio, fossero state tutte ispirate, dovrei prendere atto che Dio avesse ispirato anche la lapidazione, oppure la discriminazione della donna, oppure la legge del taglione o la vendetta ... tutte cose che sono presenti nel Vecchio Testamento.

Aggiungo qualche cosa alle considerazioni di Caterina su cui mi ritrovo pienamente.

Considerando il VT alla luce del NT dobbiamo riconoscere che troviamo incomprensibili certe leggi che il Signore aveva dettato a Mosè. Però Gesù stesso ha confermato:

Mat 5,18 In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.

Evidentemente, il popolo di Dio doveva passare attraverso una crescita graduale, anche attraverso dei castighi per imparare a camminare secondo lo Spirito. Perciò non dobbiamo rinunciare neanche a quei brani che ci sembrano più lontani dalla nostra cultura odierna, perché evidentemente anche attraverso quelli, si sarebbe arrivati al compimento per iniziare il nuovo spirito evangelico inaugurato da Cristo, e che a tutt’oggi è entrato solo in parte nella mentalità cristiana attraverso ulteriori ritorni al rigido passato.

Se si rinunciasse a una parte di quanto Dio ha fatto o ha detto direttamente attraverso la sua Parola, scegliendo solo ciò che risponde al nostro modo di intendere, verrebbe fuori che nessuno saprebbe quale parte della Scrittura è vera e quale no. Quello che invece a mio avviso è certamente vero è che nella Parola di Dio sono riportate anche parole dette da uomini, da demoni, da falsi profeti, da persone in buona fede ma non del tutto illuminate, o ancora da persone in sincera ricerca e che si sono posti angosciosi interrogativi sul senso ultimo delle cose. Sono queste parole che non devono essere scambiate come pronunciate da Dio anche se sono riportate nella Parola di Dio per nostro ammaestramento. Perciò mi trovo d’accordo su questo principio di carattere generale che tu hai espresso come segue:

Per meglio chiarire: considero la Bibbia Parola di Dio nel suo complesso, ma non sempre nei singoli episodi

Tanto per fare qualche esempio, basti pensare a tutto quello che si dice nel libro di Giobbe, in cui si snodano gli interventi di vari personaggi: di Satana, degli amici di Giobbe che tentano di difendere Dio usando ragionamenti loro, e dello stesso Giobbe, che pure pronunciò parole dettate dalla sua disperata situazione . La maggior parte di questo libro riferisce perciò parole di creature che in un modo o in un altro esprimono quello che essi pensano ma che trovano il finale rimprovero del Creatore: ne consegue che solo le parole finali del libro di Giobbe, e precisamente le parole attribuite a Dio, sono da considerare provenienti dal modo di pensare di Dio, anche se Dio ha voluto che venissero riportate anche le parole degli altri in modo tale che noi potessimo imparare a discernere quale modo di ragionare è secondo Dio e quale invece è secondo l'uomo.

Sono da considerare diretta Parola di Dio tutte le parole che i veri profeti pronunciavano in Suo Nome, e certamente è Parola di Dio tutto ciò che Gesù, Parola incarnata, ha pronunciato.

Si potrebbero fare altre considerazioni ma mi fermo per non appesantire troppo l’argomento.

Con affetto


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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 09/01/2004 18.45
Caro Teofilo,
ti ringrazio per l'intervento, come sempre molto ben calibrato. Posso dire che, nella sostanza, sono pienamente d'accordo con le tue osservazioni.
Con fraterno affetto
iyvan