Ringrazio Teofilo per la precisazione ma, soprattutto, per aver sottolineato come molto spesso non ci rendiamo conto del grande dono dei Sacramenti che il Signore ci ha fatto. Sono invece i proprio i protestanti che ritornano nel seno della Madre Chiesa a darci le migliori testimonianze. Una volta a Rimini ho sentito un'ex pentecostale che mi diceva la meraviglia e il profondo senso di mistero che lei aveva provato la prima volta che aveva partecipato ad una Messa. Per la prima volta in vita sua si era resa conto di come la liturgia fosse impregnata dalla Parola di Dio in ogni momento della celebrazione. perfino nei canti sentiva risuonare la voce della Bibbia. Per lei, abituata a sentirsi dire che i Cattolici non conoscono la Scrittura, era stata una rivelazione sconvolgente.
Questa che segue è l'ultima parte del mio esame della Bibbia sull'argomento del Battesimo. Spero che sia servito. A me è servito tantissimo perchè mi ha obbligato a scavare nel cuore stesso degli insegnamenti della Chiesa da cui deriva la nostra fede.
LA FEDE DEGLI ALTRI
Abbiamo visto in precedenza che Dio, attraverso Abramo e Mosè, aveva ordinato di circoncidere i bimbi i quali, ovviamente, non potevano interloquire. In pratica, il Patto di Alleanza era basato sulla fede di una parte del popolo di Israele. Anche nel N.T. ci sono indicazioni che ci dicono che le benedizioni spirituali e il perdono dei peccati poteva avvenire attraverso la fede di altri. Nell’ episodio del paralitico guarito, ad esempio, non si parla affatto di fede del malato ma della fede di coloro che lo trasportarono fino a calarlo da un buco nel tetto. La stessa cosa succede nel miracolo della resurrezione della figlia di Giairo, dove è evidente solo la fede del padre. Quindi da questi due esempi m( ma ce ne sono degli altri) si capisce chiaramente che sia nell A.T. che nel N.T. le benedizioni spirituali, nonché fisiche, possono avvenire grazie alla fede di altre persone
BATTESIMO DELLA FAMIGLIA NEL N.T
Nel N.T. ci sono delle indicazioni chiare che ci dicono che sono stati battezzati anche dei bambini. Più volte leggiamo che in determinate occasioni è stato battezzato qualcuno e poi si aggiunge “con tutta la sua famiglia”. E’ il caso di Lidia,di Crispino, del carceriere di Paolo e Sila,e, nella prima Lettera ai Corinzi, Paolo ricorda di aver battezzato Stefana e “anche la famiglia di Stefana”. Quando si parla di famiglia non si intende solo la moglie o il marito, si intendono tutti i familiari compresi, naturalmente, i bambini. Chi è contrario al Battesimo dei bambini potrebbe obiettare che forse in quelle famiglie non c’erano bambini piccoli. E’ un’obiezione molto debole perché in un epoca storica nella quale avere figli era considerata una benedizione di Dio ( e in un’epoca in cui non esistevano mezzi per il controllo delle nascite) è abbastanza difficili che in tutte quelle case non ci fosse neppure un bambini.
Comunque un’indicazione più precisa sul reale senso del Battesimo la troviamo in 1 Cor 7,14 dove si legge: “Perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri mentre invece sono santi”
BISOGNA CREDERE PER ESSERE BATTEZZATI
E’ fuor di dubbio che la Chiesa Cattolica pretenda dal catecumeno che si battezza in età adulta una conversione personale. Questo è fondamentale perché il Battesimo possa essere amministrato. Anche per il battesimo dei bambini la Chiesa Cattolica esige un'analoga condizione. Analoga nel senso che il bambino non può fare direttamente una scelta di fede; ma la può fare indirettamente tramite i suoi genitori o chi ne fa legittimamente le veci. Ed è sempre una fede valida. In effetti il capo famiglia non solo esprime validamente la fede per i membri della propria famiglia, ma si rende garante perchè la nuova vita soprannaturale gettata come seme nel battezzato venga debitamente coltivata, cresca e maturi.
Perciò la Chiesa Cattolica prima di amministrare il battesimo ai bambini vuole essere sicura non solo della fede del capo di famiglia, ma di tutti e due i genitori, dei padrini e di tutti i presenti al sacro rito del battesimo. In particolare la Chiesa Cattolica esige che per battezzare lecitamente un bambino:
1) I genitori o almeno uno di essi o chi tiene legittimamente il loro posto, vi consentano
2)che vi sia la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica; se tale speranza manca del tutto, il battesimo venga differito, secondo le disposizioni dei diritto particolare, dandone ragione ai genitori”.
Per i bambini, quindi si richiede che giunti all’ età della ragione dimostrino di credere in Gesù. E’ anche indubbio che, se i genitori prendono seriamente il loro compito di educare in maniera cristiana i loro figli, è più facile che i bambini battezzati da piccoli raggiungano una fede più autentica di quelli non battezzati proprio in virtù dell’ insegnamento che i genitori si impegnano a dare loro.
Ma come si deve interpretare l’ affermazione che bisogna pentirsi e credere prima di essere battezzati? Ovviamente tutto ciò che leggiamo nella Bibbia deve essere vagliato con un po’ di buon senso. Prendiamo come esempio un altro ordine di Paolo in 2 Ts3,10 “Chi non lavora, neppure mangi”. In quel periodo molti abitanti di Tessalonica attendevano come imminente il ritorno di Cristo e avevano smesso perfino di lavorare. A loro Paolo ordina di riprendere il lavoro. E’ un ordine da intendersi in senso assoluto? Se così fosse i bambini non avrebbero dovuto mangiare, in quanto non in grado di lavorare, e così pure le donne o i vecchi. In realtà l’ ordine di Paolo era riferito solo a quelli che potevano lavorare. Se adesso torniamo al tema del Battesimo e pretendiamo di applicare alla lettera questo comando, ci comporteremmo come coloro che vogliono negare il cibo ai bambini perché non lavorano. Se il cibo è tanto importante, cosa dire della salvezza dell’ anima?
Qualcuno potrebbe obiettare che Gesù con la Sua morte e Resurrezione ha cancellato il peccato originale dei bambini che non sono nell’ età della ragione e poi viene citato il versetto di Lc18, 15-16. che dice “ Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite.” Se questo versetto parla del perdono del peccato originale allora non fa altro che confermare quanto affermano i cattolici. Infatti Gesù dice esplicitamente di NON IMPEDIRE che i bambini vadano a Lui. Se la sua morte avesse automaticamente cancellato il peccato originale niente e nessuno avrebbe potuto impedire che il peccato venisse cancellato. Ma, se qualcuno ha la facoltà di impedirlo, allora bisogna concludere che essite anche la facoltà di agire,di fare qualcosa per far entrare i bambini nel Patto della Nuova Alleanza. La Chiesa Cattolica chiama questo “qualcosa “ Battesimo dei bambini. Chi rifiuta questo Battesimo si comporta come chi voleva impedire ai bambini di avvicinarsi a Gesù.
Per fare una riflessione conclusiva, dobbiamo sempre tener presente che il battesimo è essenzialmente un'opera di Dio, Uno e Trino (cf. Matteo 28,19; Atti 2,41).'E Cristo che, avendo immolato se stesso, fa che la Chiesa sia santa, purificata dall'acqua e dalla sua parola (cf. Efesini 5,26). Questo vuol dire che Dio, in virtù della redenzione operata dal Figlio e mediante l'opera dello Spirito Santo, attua la rinascita della creatura umana. Egli è il datore della vita soprannaturale come di quella naturale. Il ruolo della creatura è secondario. Il battesimo produce i suoi meravigliosi effetti quando non trova ostacolo da parte della creatura umana. Nel battesimo dei bambini, consenzienti i genitori, nessun ostacolo è frapposto all'opera della grazia.
Qui finisce il mio breve esame dell' argomento. Vorrei concludere con un paio di riflessioni finali.
Per nostra fortuna il Signore ci fa i doni senza che noi glielo chiediamo. In Is 65,1 dice "MI feci ricercare da chi non mi interriogava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi "Eccomi" a gente che non invocava il mio nome.
- La seconda riflessione del famoso teologo ( cioè io) è stata tolta dall' autore di queste righe ( cioè io) perchè ininfluente. Colui che ha tolto la riflessione ( cioè io) ha avuto preventiva autorizzazione dal famoso teologo ( cioè io) il quale a sua volta si è consultato con uno dei gestori di DVf ( cioè io) il quale gli ha dato l' OK.