Pace Alfonso,
certo che ti rispondo, però è giusto farti notare che spesso tu non rispondi a certe mie domande.
In ogni caso ognuno si comporta come meglio crede, ti dico che il calice non viene dato perchè esistono molte persone astemie o allergiche al vino, poi non è molto igienico bere 200 persone nello stesso calice, potrebbe scaturne qualche contagio se una delle persone ha ad esempio un Herpes alla bocca.
In ogni caso, l'elemento che più conta, a prescindere dai fattori igienici, è quello dottrinale, e cioè sia il pane che il vino contengono tutto Gesù, quindi prendendo solo il pane non si prende mezzo Gesù, ma il Cristo tutto intero.
Gesù non si scompone nelle due parti pane-vino, ma resta tutto intero col suo corpo glorioso, sia nel pane che nel vino.
Se vorresti spiegata la formula fisica come ciò avviene non sono in grado di spiegartela ci credo per fede.
S.Paolo quando ci ammonisce 1 Cor 10,14-22 "Perciò, o miei cari, fuggite l’idolatria. 15Parlo come a persone intelligenti; giudicate voi stessi quello che dico: 16il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? 17Poiché c’è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell’unico pane. 18Guardate Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare?
19Che cosa dunque intendo dire? Che la carne immolata agli idoli è qualche cosa? O che un idolo è qualche cosa? 20No, ma dico che i sacrifici dei pagani sono fatti a demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; 21non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. 22O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?"
1 Cor 11,27-29 27 "Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. 28Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; 29perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna."
Qui come vediamo Paolo sta parlando di comunione col corpo e col sangue di Gesù, facendo un parellelo chiarificatore con la comunione dei pagani, che sacrificano agli idoli, e facendo ciò entrano in comunione con i demoni, quindi i demoni sono presenti durante questi sacrifici, ed entrano in comunione con gli idolatri. E se i demoni sono presenti vuol dire che non si sta parlando di simboli.
La comunione non è un simbolo, ma una realtà.
Tanto più è presente Gesù nel pane e nel vino transustanziati, pertanto entra in in comunione stretta con chi ne mangia.
Si può peccare in mille modi contro il Signore, anche con il solo pensiero, ma Paolo ammonisce i discepoli di stare attenti quando mangiano e se mangiano indegnamenti il corpo del Signore Gesù, se si trattava solo di simboli Paolo avrebbe detto che gli indegni saranno rei verso il sacrificio di Gesù, calpestando il suo sacrificio sulla croce, ma Paolo invece fa un chiaro parallelo con il corpo e il sangue di Gesù, non parla di ricordo del sacrifico, ma si riverisce chiarissimante al corpo e al sangue di Gesù.
Paolo dice: "chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna."
Chiaro, chiarissimo, qui Paolo non sta parlando del ricordo, di un simbolo, ma sta ammonendo chiarissimamente coloro che non riconoscono il corpo del Signore.
Paolo poteva dire benissimo: "chi mangia senza essere cosciente di quello che sta ricordando o di ciò che comporta il partecipare alla santa cena, vuol dire che sta calpestando il sacrificio di nostro Signore..." invece Paolo dice chiarissimamente "senza riconoscerne il corpo" quindi non capisco cosa centri il ricordo del sacrificio sulla croce, quando in queste frasi non ci sono simboli ma misteri reali, fatti concreti.
Pace
Salvatore