00 11/10/2009 22:34
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/08/2004 19.27
FERMETE BENEDETTO....questo forum è adibito per i testi che ci fanno meditare sull'unità dei cristiani per mezzo di Maria......., qui possiamo condividerci fatti che ci vedono cooperare al Regno INSIEME con chi vive diversamente la propria fede nella Madre di Dio....
Per questa volta il messaggio te lo lascio.....perchè il Catechismo male nun ce sta mai....
Ma da ora apri forum mariani già esistenti......se sfogli l'elenco li trovi....
Grazie ciao Caterina

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Da: Soprannome MSNBenemaniInviato: 05/08/2004 19.27
Da: <NOBR>Soprannome MSNbenemani</NOBR>Inviato: 05/08/2004 18.22

                                  SULLA VERGINITA' DI MARIA


Paragrafo 2 « ... Fu concepito di Spirito Santo, Nacque da Maria Vergine»

 o. Fu concepito di Spirito Santo...

Catechismo della Chiesa Cattolica di Sua Santità Giovanni Paolo II°, pag 145:
484 L'annunciazione a Maria inaugura la «Pienezza del Tempo» (Gal.4,4), cioé il compimento delle promesse e delle preparazioni. Maria é chiamata a concepire Colui nel quale abiterà «corporalmente tutta la pienezza della Divinità» (Col. 2,9). La risposta divina al suo «Come è possibile? Non conosco uomo» (Lc. 1,34) è data mediante La Potenza dello Spirito Santo: «Lo Spirito Santo scenderà su di Te» (Lc. 1,35).

485 La missione dello Spirito Santo è sempre congiunta e ordinata a quella del Figlio. [122] Lo Spirito Santo, che é «Signore e dà La Vita», [123] é mandato a santificare il grembo della Vergine Maria e a fecondarla divinamente, facendo sì che ELLA concepisca IL FIGLIO ETERNO DEL PADRE in un'umanità tratta dalla SUA.

486 Il Figlio Unigenito del Padre, essendo concepito come uomo nel seno della Vergine Maria, é «CRISTO», cioé UNTO dallo Spirito Santo, [124] sin dall'inizio della Sua esistenza umana, anche se la Sua manifestazione avviene progressivamente: ai pastori, [125] ai magi, [126] a Giovanni Battista, [127] ai Discepoli. [128] L'intera Vita di Gesù Cristo manifesterà dunque « come DIO [LO]consacrò in Spirito Santo e Potenza» (At.10,38).

 o. ...nacque da Maria Vergine

487 Ciò che la fede cattolica crede riguardo a Maria si fonda su ciò che essa crede riguardo a CRISTO, ma quanto insegna su MARIA illumina, a sua volta, la sua fede in Cristo.

LA PREDESTINAZIONE DI MARIA

488 «DIO HA MANDATO SUO FIGLIO» (Gal.4,4), ma per prepararGLI un corpo [129] ha voluto la LIBERA COLLABORAZIONE DI UNA CREATURA. Per questo, Dio, da tutta l'eternità, ha scelto, perché fosse LA MADRE DEL FIGLIO SUO, una FIGLIA D'ISRAELE, una giovane ebrea di Nazareth in Galilea, «UNA VERGINE PROMESSA SPOSA DI UN'UOMO DELLA CASA DI DAVIDE, CHIAMATO GIUSEPPE. LA VERGINE SI CHIAMAVA MARIA» (Lc. 1,26-27).


* «VOLLE IL PADRE DELLE MISERICORDIE CHE L'ACCETTAZIONE DI COLEI CHE ERA PREDESTINATA A ESSERE LA MADRE PRECEDESSE L'INCARNAZIONE, PERCHE' COSI' COME LA DONNA AVEVA CONTRIBUITO A DARE LA MORTE, LA DONNA CONTRIBUISSE A DARE LA VITA» [130] ( - ECCO PERCHE' MARIA E' CORREDENTRICE E MADRE DEL REDENTORE - ) *

489 Nel corso dell'Antica Alleanza, la missione di Maria é stata preparata  da quella di SANTE DONNE. All'inizio c'è Eva: malgrado la sua disobbedienza, ella riceve la promessa di una discendenza che sarà vittoriosa sul maligno, [131] e quella di essere LA MADRE DI TUTTI I VIVENTI. [132] In forza di questa promessa, Sara concepisce un figlio nonostante la sua vecchiaia. [133] Contro ogni umana attesa, Dio sceglie ciò che era ritenuto impotente e debole [134] per mostrare la SUA  fedeltà alla PROMESSA: Anna, la madre di Samuele, [135] Debora, Rut, Giuditta e Ester, e molte altre donne. Maria «PRIMEGGIA TRA GLI UMILI E I POVERI DEL SIGNORE, I QUALI CON FIDUCIA ATTENDONO E RICEVONO DA LUI LA SALVEZZA. Infine con LEI, La Eccelsa Figlia di Sion, dopo la lunga attesa della Promessa si compiono i tempi e si instaura  la nuova economia».[136]



GIOVANNI PAOLO II° (Vescovo di tutte le Nazioni del Mondo - Pianeta Terra)

(Versione riveduta e corretta) Benedetto


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Da: Soprannome MSNBenemaniInviato: 05/08/2004 19.36
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 07/08/2004 18.24
Approfitto che Patrizia ha inserito uno dei brani di Paolo che amo di più...per offrirvi breve meditazione......
(1 cor 12, 12-27)
[12]Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. [13]E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito. [14]Ora il corpo non risulta di un membro solo, ma di molte membra. [15]Se il piede dicesse: «Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe più parte del corpo. [16]E se l'orecchio dicesse: «Poiché io non sono occhio, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe più parte del corpo. [17]Se il corpo fosse tutto occhio, dove sarebbe l'udito? Se fosse tutto udito, dove l'odorato? [18]Ora, invece, Dio ha disposto le membra in modo distinto nel corpo, come egli ha voluto. [19]Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? [20]Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. [21]Non può l'occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né la testa ai piedi: «Non ho bisogno di voi». [22]Anzi quelle membra del corpo che sembrano più deboli sono più necessarie; [23]e quelle parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggior rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggior decenza, [24]mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava, [25]perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre. [26]Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. [27]Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte....
........
Personalmente considero questo UN POEMA ALLA CHIESA......che richiama la nostra attenzione a TUTTE LE MEMBRA e...azzerdo a dire....ci richiama alla comprensione fra denominazioni apparantemente divise da incomprensioni....Se come dice Paolo: tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito........non può essere certo la Madre del Verbo la causa di divisione..... non può tale MDESIMO ED UNICO SPIRITO aver suggerito alla Chiesa intera dei primi secoli la TEOTHOKOS teologicamente e biblicamente intesa nel mistero della Trinità e dell'Incarnazione...e contemporaneamente suggerire oggi che Maria...NON  sarebbe Madre di Dio.....
Mi piace che leggevo in CE sulla Trinità che molti di loro NON LA COMPRENDONO....ed è vero,il mistero è grande...eppure dicono "io credo".......è strano allora che per Maria invece assumono un atteggiamento diverso.....sembra quasi abbiano TIMORE.......di scoprire che Maria è veramente MADRE DI TUTTI I CRISTIANI.......come fu Madre di Cristo.....
Le MEMBRA SOFFRONO...inutile nasconderlo....ma come dice Paolo NESSUNO PUO' FARE A MENO DELL'ALTRO......gli evangelici NON possono fare a meno dei cattolici....perchè in essi trovano le loro stesse radici....ma anche i cattolici non possono fare a meno dello stimolo che deriva da molti ambienti evangelici a vivere con santo orgoglio l'appartenenza a Cristo.......quell'orgoglio che, diciamoci la verità, molti cattolici NON vivono.....
Credo che in un futuro sarà su questo brano che TUTTI indistintamente dovremmo volgere la nostra meditazione....per ricordarci che predichiamo il medesimo Cristo, NATO DALLA VERGINE MARIA, e che sotto la Croce ci venne affidata quale Madre da amare, seguire, ascoltare, per mezzo dello Spirito Santo, quel MEDESIMO SPIRITO che illumina, guida, insegna, sostiene......
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 17/08/2004 13.57

IL GIORNO DI MARIA
Ogni anno, il 15 agosto, centinaia di famiglie originarie della penisola balcanica si radunano alle Fontanelle di Montichiari: cristiani e musulmani insieme, in processione con la «Rosa Mistica»

www.avvenire.it

Rom in festa alla sorgente della Vergine

Dal Kosovo all’Italia, nuova patria. «La guerra ha travolto tutto, ma non il nostro profondo legame con la Madonna»

Dal Nostro Inviato A Montichiari (Brescia) Lorenzo Rosoli

Rom. Un popolo con le radici nel vento. Che per un giorno, una volta l'anno, ritrova un lembo di terra promessa. L'abbraccio di una madre. Più forte della storia e delle sue tempeste.
La terra è quella di Montichiari, diocesi e provincia di Brescia. Dove le ultime colline della cerchia morenica che cinge a meridione il lago di Garda si affacciano sulla Pianura Padana, c'è una località chiamata Fontanelle. Il motivo del nome è semplice: qui c'è una sorgente, l'acqua sgorga copiosa.
Ma in questo luogo sgorga ben altro che semplice acqua: da anni, il flusso crescente della devozione mariana. Siamo in uno dei luoghi delle presunte apparizioni di Maria Rosa Mistica a Pierina Gilli, la donna di Montichiari morta nel 1991 alla quale la Madre di Gesù avrebbe affidato un messaggio di conversione e di amore rivolto a tutti i popoli. «L'amor mio abbraccia tutta l'umanità», sta scritto sulla cappellina con la venerata immagine della Rosa Mistica. E i pellegrini che giungono da ogni parte del mondo l'hanno presa in parola. «Fra loro, sempre più numerosi, i Rom della ex Jugoslavia, che da una decina d'anni hanno preso a radunarsi qui ogni 15 agosto, nella solennità dell'Assunta - testimonia don Emilio Treccani -. Da tre anni sono responsabile diocesano del culto mariano alle Fontanelle, designato dal vescovo di Brescia, Giulio Sanguineti. E ogni volta vedo rifiorire un grande raduno di famiglie, una grande festa spontanea, che non cessa di stupirmi. Fra i Rom vi sono numerosi cristiani, cattolici e protestanti, ma molti sono musulmani: però tutti profondamente devoti alla Madonna e affezionati a questo luogo. L'Assunta è il loro giorno. Io, i sacerdoti diocesani e i volontari che ci aiutano, ci dedichiamo interamente a loro».
L'abbraccio dei Rom con la Madre di Gesù si è rinnovato anche quest'anno. I primi erano giunti ancora fra venerdì e sabato. Domenica, lungo la strada che porta alle Fontanelle e nei prati intorno, si contavano centinaia di auto e furgo ni; parlare di un migliaio di Rom è una stima per difetto. Hanno montato tende e gazebo, per terra hanno sistemato grandi tappeti e cuscini, qualcuno ha allineato bancarelle con oggetti sacri, abiti tradizionali, musica, cibo. Fin dal mattino presto i barbecue hanno preso a sfrigolare.
Mentre fervono i preparativi della festa, i Rom si recano al santuario per omaggiare la Rosa Mistica. Tutti hanno qualcosa da chiedere, qualcosa per cui ringraziare. «Una coppia, sposata da dieci anni, non riusciva ad avere bambini. L'anno scorso sono venuti qui a implorare la grazia di un figlio. E il figlio è arrivato. L'hanno chiamato Mohamed; sa, sono musulmani, ma che devozione alla Madonna! - racconta Marisa Tanzini, volontaria dell'associazione Rosa Mistica, anche lei impegnata nell'accoglienza dei pellegrini -. La nonna, per ringraziare la Vergine, ha appena portato una catenina d'oro». Chi offre denaro, chi oggetti preziosi, chi pecore. Ora ce ne sono due che brucano placide vicino all'ufficio di don Emilio. «Ma prima le hanno fatte girare tre volte intorno alla cappella della Rosa Mistica - racconta il sacerdote - e mi hanno detto: è un omaggio alla Trinità».
Col passare delle ore cresce il flusso dei pellegrini al santuario e alla «Fonte della Grazia». I Rom, famiglia per famiglia, uomini e donne, vecchi e bambini, salgono in ginocchio la "scala santa" dalla quale Maria Rosa Mistica sarebbe discesa il 17 aprile 1966. Poi entrano a piedi nudi nella vasca dove scorre l'acqua della sorgente, baciano l'immagine della Madonna, accendono ceri al Crocifisso, riempiono taniche intere con l'acqua della fonte... Don Emilio li invita al silenzio e alla preghiera; ma più delle parole, sembrano avvincerli quei segni tangibili - l'acqua, la fiamma, il bacio e la carezza alla Vergine e al Figlio...
Alle 10,30 parte la processione con la statua della Rosa Mistica. Ci vorrebbe lo sguardo di un Kusturica e la colonna sonora di un Bregovic per restituire la vivezza di questa processione d ove distinte signore bresciane (le volontarie dell'associazione Rosa Mistica) e tre suore brasiliane (dirette a Medjugorie, in servizio "temporaneo" alle Fontanelle) tengono per mano piccoli Rom, seguite da uomini e donne Rom che si alternano nel portare la statua, mentre nel gruppo fanno capolino famigliole africane e dello Sri Lanka (anche fra loro si è diffusa la devozione alla Rosa Mistica). Mentre la statua avanza lungo la strada sotto il sole di Ferragosto, le autoradio a tutto volume si placano, il fitto brusio delle famiglie accampate si arresta. Solo silenzio, e la più multietnica delle Avemaria. Infine, la Messa. Poi l'afflusso dei Rom alla «Fonte della Grazia» riprende copioso. E la musica dei Balcani torna a riempire il cielo padano.
«Sono musulmano ma credo nell'unico Dio e sono devoto alla Madonna», testimonia un Rom di 22 anni. Alza la maglietta: sul fianco si è fatto tatuare un enorme Gesù Sacro Cuore. «Indelebile», assicura. «Siamo qui a chiedere grazie: per la salute, i figli, la fortuna - incalzano due uomini -. Molti di noi sono fuggiti dal Kosovo a causa della guerra. Già nella ex Jugoslavia non eravamo più nomadi, avevamo casa e lavoro. La guerra ha travolto tutto: ma non il nostro legame con Maria. Ora viviamo dispersi in vari Paesi d'Europa, ci siamo rifatti una vita. Alle Fontanelle rivediamo amici e parenti che non incontravamo più da anni. Ed è una festa nella festa».


 


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 25/12/2004 16.13
Ci sono quattro aspetti (3 nei Vangeli uno negli Atti) nei quali è identificato un ruolo molto specifico da leggere in profondità...
1) "Non temere di prendere con te, Maria, tua sposa, perché quel che è generato da lei viene dallo Spirito Santo" (Mt 1, 20).
2) Le Nozze di Cana, dove Maria CHIEDE QUALCOSA AL FIGLIO, INTERCEDE.....e quando Gesù opera il primo miracolo..I DISCEPOLI CREDETTERO IN LUI....e Maria diceva "Fate tutto quello che vi dirà di fare" lo dice ai SERVI....(Gv.2,4) il concetto di "servo" nell'oinsegnamento di Gesù supera ogni ruolo, anche il "padrone" deve rendere un servizio, anche gli apostoli devono sentirsi SERVI...
3) Alla Croce: Donna Ecco tuo figlio, al discepolo "Ecco la tua madre" E IL DISCEPOLO LA PRESE CON LUI...(Gv.19,25)
4) Att.1,14...Maria era con loro....
C'è evidente un inizio: Non temere di prendere con te, Maria, tua sposa, perché quel che è generato da lei viene dallo Spirito Santo.......il Vangelo non è un racconto od una "lettera" personalizzabile.....tutto quanto vi è scritto dentro VALE PER TUTTI..... questa frase non valeva solo per Giuseppe allora, come non vale solo come un racconto di un fatto avvenuto oggi....SIAMO INVITATI A NON TEMERE DI PRENDERE CON NOI MARIA....QUALE SPOSA, MADRE E SORELLA......PERCHE'? PERCHè CIò CHE è IN LEI CONCEPITO E' LA VERITA'...E' OPERA DELLO SPIRITO SANTO......prendendo con noi Maria, sulla scia di Giuseppe...noi accoglieremo Gesù...e come Giuseppe ne fu padre putativo, così anche noi che pur non avendo concepito fisicamente Gesù, lo abbiamo in adozione giacchè SIAMO NOI STESSI FIGLI ADOTTIVI......
Questo senso di adozione prosegue a Cana......dove Maria..PREOCCUPATA che la festa possa subire danni, CHIEDE L'INTERVENTO DEL FIGLIO...il Figlio ascolta la Madre e interviene.....
L'adozione continua...sotto la Croce..... Giovanni LA PRENDE CON SE'.... come Giuseppe l'aveva già PRESA (verbo PRENDERE....) senza timore, ora Giovanni la prende NELLA COMUNITA' giacchè Giovanni viveva con il Gruppo degli Apostoli, dunque Maria ENTRA NELLA COMUNITA' DEGLI APOSTOLI.....
L'adozione è completata al Cenacolo, quando NASCE LA CHIESA e Maria, PORTATA DA GIOVANNI, ORA STANNO INSIEME....è al centro DELLA PREGHIERA DELL'ATTESA......
Fraternamente Caterina
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 27/12/2004 10.11
Presso la tomba di S.Pietro in Vaticano, sotto l'Altare principale della Confessione, sono stati ritrovati vari graffiti, (durante gli scavi fatti nel secolo scorso) incisi alla fine del III secolo, di cui uno porta unito ai monogrammi di Cristo e Pietro: "Ch e Pe"; il nome intero "MARIA", sormontato dall'acclamazione "NICA" traslazione latina che vuol dire "vittoria".
Queste informazioni sono importanti per constatare come già un secolo prima della definizione del dogma della divina maternità di Maria (Theothokos), sancita ad Efeso nel 431, a Roma Maria è già venerata e associata a Cristo e a Pietro, nella medisima acclamazione di "vittoria".
Sempre databili al III secolo, sono stati rinvenuti nei cimiteri di Priscilla e di Pretestao su tegole e lapidi, dipinta una grande "M", accanto ad una croce, ed altre accanto al nome di Maria "MA", unito al simbolo di Cristo "X"...è qui evidente lo scopo di associare la protezione di Cristo con la mediazione della Madre.
Già nelle Catacombe si trovano affreschi mariani, il più antico è in quelle di Priscilla, dove dominano la scena dell'Annunciazione e datata alla fine del II secolo, e quella dell'adorazione dei Re Magi sempre dello stesso periodo.
Il Piemonte fu evangelizzato da S.Eusebio di Vercelli (283-371), al quale è stato attribuito l'erezione di alcune chiese mariane e che sono giunte fino a noi come quella di Crea e di Oropa. Il suo predecessore S.Massimo (380-466), primo vescovo di Torino, ha dato inizio al culto della "CONSOLATA", ponendo nella chiesa di S.Andrea, una icona bizantina della Madre di Dio, avuta in dono dal suo maestro.
La storia della Consolata divenne presto "dogma e devozione" insieme: maternità di Dio e misericordia offerta ai credenti.
Nel 1706 a seguito della vittoria ottenuta sulle truppe francesi, dopo aver lungamente invocato e fatto pregare la Consolata da tutto il popolo, Vittorio Amedeo II fece erigere la celebre Basilica di "Nostra Signora". In questa Basilica veniva a pregare anche Don Bosco, nella quale gli venne l'idea di innalzare il culto a Maria Ausialitrice, per ricordare l'intervento materno della Vergine nei momenti difficili dei singoli cristiani e di tutta la Chiesa.
(Notizie tratte da: "Maria, Madre della Chiesa nei 5 Continenti", primo altante mariano, di p. Attilio Galli, Ed. Segni, pag.165-173)

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Da: francesco2Inviato: 27/12/2004 12.41

La Madre - La Passione

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La Madre - La Passione
 

Tratto da:
" Aprirò una strada  nel deserto "

 
Un Grido D'Amore

Forse noi cristiani non abbiamo ancora compreso del tutto quanto siamo costati a Gesù e alla Madre sua. Forse, meditando sulla passione, siamo ingannati dal pensiero che ormai tutto si è concluso con la morte in croce. Invece le sofferenze del Figlio dell’Uomo e di Maria non sono ancora compiute perché non sono finiti i peccati degli uomini.Finché ci sarà un uomo sulla faccia della terra che pecca si aggiungerà una ferita nel corpo di Gesù e nel cuore di Maria.

La Madre - La PassioneContinua l’orrendo supplizio. La salita al Golgota era lunga e resa ancor più dura dalla condizione fisica e dalla pesantezza della croce che, in quello stato, mi gravava come un macigno sino a far sanguinare la spalla. Il male del peccato oscurava le menti ed io ero sospinto come una bestia da portare al macello. Il baccano della folla ai lati della strada fatto con lazzi e insulti, si sommava al gran dolore, così, ovunque girassi gli occhi, vedevo soltanto odio, rancore, perfidia e un piacere crudele nel gioire della mia sofferenza. Ero solo in un mare di sofferenza. Il popolo che mi aveva osannato come il loro Re ora era assetato di sangue e desiderava con odio la morte dell’innocente. dov’era, dunque, il ricordo del loro Dio? Con i cuori induriti erano pronti, come iene, a scagliarsi sulla preda.
In quella bolgia e nel tremendo incedere ecco l’incontro con la mia Mamma terrena. Era ad attendere il figlio condannato a morte. Quale atto d’amore seppe esprimere! Incurante del furore di popolo voleva essermi vicino, ma tremenda fu la sorpresa nel vedermi in quello stato. Con gli occhi ormai privi di pianto vide le ferite con il sangue che colava dalle spine conficcate nel capo e dalla spalla. Vide il tremore del mio corpo febbricitante e l’intenso dolore. Ella stessa, inorridita da tanto, indebolita dalla notte insonne, dalle copiose lacrime e dal dolore di sapere il figlio condannato a morte, era lì. Non poteva abbandonare il figlio generato dal ventre, il suo Dio.
Nel suo sguardo compresi l’intenso amore, la pietà, il desiderio di sotituirsi, se fosse stato possibile, al mio sacrificio. La Mamma, che da bimbo mi cullava teneramente sul cuore, ora non poteva stringermi tra le sue braccia. Vedendola così accasciata e addolorata pronunciai la parola più bella: Mamma! Il mio fu un grido del cuore, il traboccare di tanta sofferenza, amarezza e umano calore. Ella comprese tutto questo e il suo cuore si unì al mio. Il suo dolce amore stillò come una goccia di rugiada su un petalo arso dal sole e rispose: Figlio!
In quella dolce e straziante parola c’era amore, adorazione, infinita pietà, immensa tenerezza, in altre parole tutto se stessa. In quel mare di odio avevo ritrovato la persona più cara e più amata. L’istante, però, era trascorso ed il cammino doveva riprendere e con il pesante legno mi trascinai nel salire. Grazie Mamma per quello che hai fatto, ora riprendo la strada del dolore, ma ti ho nel cuore.

Sia lodato Gesù, il Cristo, Figlio di Dio!