00 07/02/2010 12:43
Sorriso se avrò risposta ve lo comunicherò:

Caro padre Giovanni, ho letto qui
http://querculanus.blogspot.com/2010/02/ermeneutica-della-discontinuita.html
 
Io credo che dobbiamo diffidare di certa informazione giornalistica come ci rammenta Benedetto XVI proprio nel discorso l'8 dicembre...e cercare direttamente la fonte e su questa costruire il dialogo, altrimenti rischiamo di fare il gioco di chi vuole presentare la FSSPX come un ostacolo ignorando (a torto o a ragione, questo è dialogabile) il cuore del problema che viviamo...

La Chiesa è spaccata nel suo interno ma non certo a causa della FSSPX al contrario, siamo divisi dentro la Chiesa perchè ognuno fa come vuole, ognuno crede quel che vuole, ognuno difende la forma liturgica che più gli aggrata, i Movimenti sostengono che la Riforma liturgica del Papa NON riguarda loro, i parroci dicono che la Messa come la fa il Papa NON riguarda la pratica parrocchiale che si deve fondare SULLA CREATIVITA' della messa PER I BAMBINI e le diversità dei gruppi....
Nei Movimenti dopo il Concilio si continua a dire che la Messa è UNA CENA, UN BANCHETTO e che il concetto di Sacrificio E' SUPERATO appartiene al passato e chiamano come testimone il Concilio....e potremo continuare...

Ordunque per quanto certe espressioni di mons. Fellay possono essere corrette dai nostri approfondimenti, resta palese che tale rottura resta l'interpretazione del Concilio e non la FSSPX che è solo una delle conseguenze di questa enorme confusione che stiamo vivendo e che determina la crisi NELLA Chiesa...
A me piace leggere nelle parole di mons. Fellay un ricorso all'approfondimento del Libro di Osea ^__^ le lascio il testo più esteso dell'omelia, postato da messainlatino con il link diretto alle parole originali, che si comprende meglio....


 e lei dice giustamente:
 
 E non si rendono conto che, di fatto, essi si trovano sulle stesse posizioni dei progressisti, che sostengono l’“ermeneutica della discontinuità e della rottura”. È proprio vero che gli estremi si toccano: pensano di essere su posizioni opposte, mentre in realtà condividono la stessa visione.

***********

*****
mi perdoni, ma a se la situazione fosse così perchè allora il lato "progressista" della Chiesa, causa di una rottura grave nella Tradizione dottrinale e causa della crisi nella Chiesa, non viene ugualmente trattato come viene trattata la FSSPX ? Se essi "sostengono" l'ermeneutica della discontinuità e della rottura, non si pongono forse CONTRO l'obbedienza al Pontefice seminando perfino la zizzania? Perchè allora  si pretende dalla FSSX (giustamente) uno sforzo ad AIUTARE IL PAPA nel difendere la continuità e non lo si pretende in eguale misura anche dai "progressisti" che continuano ad occupare anche alte cariche nella Chiesa e per la quale autorità noi "piccoli del gregge" restiamo impotenti osservatori e vittime?
Se gli "estremi" questi estremi si toccano, perchè ad uno solo è preclusa la piena comunione e lo si dipinge come la causa della divisione nella Chiesa?
 
^__^


un abbraccio
[Modificato da Caterina63 07/02/2010 13:07]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)