00 12/10/2009 21:17
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 03/05/2004 22.47
Ho piacere che una volta tanto la gestione di questo forum ha dato buoni frutti....questo consola per chi....ha la pazienza di attendere......
Visto che abbiamo chiarito un aspetto del testo in apertura, approfitto per chiarire un secondo aspetto:
Mi è stato ACCUSATO di aver denigrato il concetto DELLA SOLA SCRIPTURA perchè ho scritto FALSA DOTTRINA DELLA SOLA SCRIPTURA...ebbene torno a ribadirlo...LA DOTTRINA DELLA.....(Sola Scriptura) è FALSA....perciò si legga bene che non ho detto che la Sola Scriptura è falsa....
Dove sta la daifferenza?
Sta che con la Dottrina resa tale ciò che è avanzato NON è stato il comprendere le Scripture, ma il trovare nelle Scripture ogni pretesto PER NEGARE L'AUTORITà DELLA CHIESA......Francesco2 ha sottolineato una frase che mi è rimasta impressa: " alla fine il pastore è diventato più importante del concetto della Chiesa stessa...."
Infatti tale dottrina trovo che si rispecchi nel concetto espresso da Ireneo all'inizio:
2) Io che oggi ricevo in mano le Scritture, non le creo da me, ma appunto le ricevo, le ricevo da una Comunità, che le ha lette, e che prima di me le ha considerate come Sacre e autentiche.  Non posso prescidere dunque almeno da questa primo ed essenziale nucleo di Tradizione...
3) Quando mi accosto per la prima vola alle Scritture non lo faccio mai come lettore "neutro". La lettura è sempre preceduta da una comprensione previa di ciò che penso della Bibbia e da quelle idee religiose che possiedo da prima.
Premesso questo però, l'esame personale delle scritture è indispensabile. Come diceva già Girolamo, l'ingnoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo.
Ma come non mi dò le Scritture da me, ma le ricevo dalla comunità, anche la mia lettura non può prescindere dalla comunità.
La mia lettura sarà intelligente solo se si avvalerà degli strumenti che la comunità mi offre: le comprensioni degli altri presenti, di coloro che sono stati preposti alla guida della Chiesa, dei commentari curati da valenti studiosi che hanno potuto consultare il testo originale, di coloro che hanno letto il testo prima di me, anche molto tempo prima (e cioè della Tradizione).
...........
FALSO PER ME (cioè falsa dottrina) E' IL SUO ESATTO CONTRARIO....perciò chiedo ad Ireneo se è stato un caso però....non aver notato che nel mio messaggio 19....intendevo gettare l'argomento anche sulla questioone del Sacerdozio attorno al quale, per eliminarlo, è nato il considerare l'Eucarestia diversamente.....
Fraternamente Caterina
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Da: Crociato2Inviato: 04/05/2004 9.53
Buona giornata a tutti, specialmente per Ireneo il quale si sente, ingiustificatamente, perseguitato da me.
Intanto come dal Regolamento: obbedisco!  E porgo le mie scuse se Ireneo in qualche modo si è sentito offeso.
Tuttavia io penso che siamo qui tra persone adulte e civili, in una discussione sentirsi offesi quando mancano gli elemnti essenziali dell'offesa stessa, finiamo con il rendere la discussione puerile.
Porto l'esempio del tema in corso: se Ireneo mi dicie che c'è possibilità di trovare altri nomi per indicare il mistero dell'Eucarestia, e il Papa nella Mysterium Fide dice che altri termini portano all'oscuramento della dottrina cattolica, per me ogni altro tentativo diventa un tentativo di offuscare la dottrina.
La Chiesa insegna il Mistero eucaristico da duemila anni, non vedo perchè arrivati ad oggi è la Chiesa che deve cambiare la dottrina pur di venire incontro a quanti la negano. Sembra che ogni sforzo debba farlo la Chiesa, altrimenti non si è ecumenici.
Se un cattolico si comporta con l'obbedienza che i primi cristiani dimostravano verso i loro vescovi, diventano automaticamente antiecumenici e fondamentalisti, mentre va di moda aprirsi, magari fare qualche sforzo imbrogliando un tantino le dottrine così da poter salvare un pò tutto.
Scusami Ireneo, forse tu non hai daovuto combattere contro l'agnosticismo e l'ateismo, io si.
Ero un mangiapreti incallito.
Ero un anticlericale incallito.
Mia moglie mi fece comprendere il senso della fede, credere in qualche cosa che spesso va al di la delle nostre tangibili realtà; il senso dell'obbedienza senza la quale nemmeno un matrimonio potrebbe reggersi; il senso dell'umiltà nell'accogliere quell'insegnamento della Chiesa che non è castrante, ma è quello che veramente dona una libertà interiore da farti anche sopportare la nascita di un figlio portatore di un handicap.
Pur comprendendo che ognuno di noi è diverso, la Chiesa è stata in grado per secoli di armonizzare ogni carisma, ma questo perchè ogni carisma che nasceva accettava la Chiesa.  Madre Teresa è l'esempio calzante del nostro secolo, pochio sanno che fu perseguitata, eppure ha accettato la Chiesa mentre avrebbe potuto benissimo fondare una chiesa a parte come avrebbe potuto farlo Padre Pio, entrambi aveva tanto di quel seguito che avrebbero messo in crisi la Chiesa.
Ciò che vorrei dire è che lo Spirito Santo non può fare guerra a sè stesso.
Spero con questa mia testimonianza di aver chiarito il perchè mi sono rivolto in quei termini verso Ireneo.
Termino chiedendo a questo punto di focalizzare il post n. 31approfondire, cioè, la questione del sacerdozio perchè credo anch'io che attorno ruotano i problemi più pesanti che compongono la divisione.
by, Luca

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolicoInviato: 04/05/2004 10.37
Rispondo ad Ireneo, il quale mi propone di esprimere un mio parere (modesto) sul post di apertura, e quindi procedo commentando alcuni stralci scritti da Ireneo:
"Quindi, si faccia attenzione: se un protestante dice che il Matrimonio non è un sacramento, non intende con la parola "sacramento" quello che intende un cattolico. Egli dice solo che il Matrimonio non forma/costituisce il cristiano, e questo lo crede anche la Chiesa cattolica."
I fratelli protestanti come dici tu, preferiscono dire "ordinamenti" piuttosto che "sacramenti", ma quello che vedo io parlando con la gente comune, protestanti comuni, è che essi non hanno affatto chiaro il significato di sacremento, nè di ordinamento, essi pendono dalle labbra del loro pastore.
Per questo i pentecostali, ad esempio, considerano ordinamenti solo il battesimo e la santa cena. Ma se poi andiamo a vedere come essi considerano il battesimo e la santa cena, ci accorgiamo che le loro tesi sono molto divergenti da quelle cattoliche, cominciando dal battesimo che considerano solo una pubblica testimonianza della loro fede, altro che "sacramento", la cosa cambia un pò per la santa cena, alla quale attribuiscono un valore più simile al nostro, ma simile non vuol dire identico, per loro è un semplice ricordo del sacrificio di Gesù.
E visto che negli ultimi anni i pentecostali sono diventati la maggioranza dei protestanti in molti paesi, direi che non è da trascurare la loro dottrina sulla santa cena, quindi più che parlare di quella luterano o Calvinista, io parlerei di quella pentecostale.
Quindi scrivendo:
"Lo stesso dicasi per la transustanzazione cattolica, la consustanzazione luterana e l'impanazione calvinista: sono termini per indicare una realtà che nessuna delle tre nega: che Cristo si renda presente nei segni/specie del pane e del vino durante la Celebrazione."
La presenza di Cristo non viene negata, ma intesa in modi diversi, alcuni la intendono come presenza spirituale,  ma la presenza spirituale di Gesù si ottiene anche con le semplici preghiere. Cosa ben diversa è invece la presenza reale, come tu sai caro Ireneo, e qui si evidenziano le pesanti differenze intepretative.
I luterani dicono che il pane e il vino diventano della stessa sostanza di Cristo, ma questa sostanza cessa di essere Cristo quando finisce la Messa.
Per noi cattolici, Cristo resta presente nelle specie Eucaristiche anche dopo.
"Il significato di queste due dottrine non risulta infine identico? E che cioè per mezzo delle parole di consacrazione avviene un reale cambiamento del pane e del vino che da quel momento rendono presente in mezzo a noi il Corpo e Sangue di Cristo?"
No, non direi, perchè per i  protestanti "...da quel momento rendono presente...." non si può usare, perchè dopo la Messa per loro la presenza di Cristo nelle specie eucaristiche cessa.
"da quel momento..." significa da quell'instante in poi, senza interruzione, ma per i protestanti (non pentecostali) l'interruzione c'è.
Il Sola Scriptura così come inteso dalla maggior parte dei protestanti non è valido, proprio perchè essi lo separano dalla Tradizione e dall'autorità ecclesiastica.
Pace
Salvatore
fdsf

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/05/2004 11.40
Ricordo ad Ireneo appena può....l'approfondimento sul SACERDOZIO..come ho esposto il problema al messaggio 19......
Grazie, fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 08/05/2004 9.24
In questo forum ed in quest'altro: Lutero voleva uscire dalla Chiesa? La riconosceva?.......sono rimaste in sospeso delle domande e delle considerazioni importanti sulla questione della Riforma...riguardante la dinamica sacerdotale rifiutata appunto....per far venire meno l'autorità della Chiesa e di conseguenza anche il venire meno dell'Eucarestia della quale abbiamo parlato...
Ora...lungi da me il pensare di aver messo in difficoltà Ireneo........... attendo con serenità e desiderio di approfondimento le risposte che si attendono......per un altrettanto sereno confronto....
Fraternamente Caterina
(P.S. Francesco2....vuoi un mio parere? Ho il sospetto che ogni volta che intervieni tu...in qualche modo i forum terminano....mi chiedo "come mai"???....... questa sarebbe la quarta volta...e parlare di coincidenza è veramente strano...Naturalmente questo pensiero è rivolto a te in termini positivi perchè forse i tuoi messaggi fanno riflettere?? chissà....)

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Da: Soprannome MSNIreneo81Inviato: 09/05/2004 10.45
La Pace di Cristo!
Chiedo scusa a tutti per il ritardo.
No Caterina, non ti preoccupare, la discussione non la chiudiamo qui, anzi... posso tentare di dire qualcosa sul sacerdozio; ma mi rendo conto che è un argomento spinosissimo. E francamente, non riesco a negare che se la clericalizzazione del sacerdozio sia stato un movimento storico medievale, ciò non cambia l'essenzialità del ministero sacerdotale per la Chiesa.
Eliminare la "clericalizzazione" ed elimiare il sacerdozio sono due cose differenti... purtroppo i primi riformatori questo non lo hanno capito e lo hanno confuso.
Gli unici ad averlo inteso sono stati gli anglicani, che in effetti hanno sempre mantenuto il Ministero tripartito di Vescovi, presbiteri e diaconi...
Con questo non voglio ancora sostenere nulla, ma solo farvi sapere che sono vivo.
Al momento non sono a casa mia, ma a Napoli... nel mio bel ex-convento a farmi un week-end di riposo spirituale.
A presto,
Ireneo

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 09/05/2004 10.52
Eliminare la "clericalizzazione" ed elimiare il sacerdozio sono due cose differenti... purtroppo i primi riformatori questo non lo hanno capito e lo hanno confuso.
............
grazie Ireneo...... e leggo che abbiamo focalizzato il punto essenziale........per ora buon fine settimana, troviamoci nella Preghiera e quando vuoi siamo qui......
Fraternamente Caterina